Lista personaggi introversi

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  1. pisana 1
     
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    E' vero, Flaneur62, anche io spesso penso a Salinger. Delle volte penso alla LIDI come il gruppo di "acchiappatori nella segale", almeno spero che lo diventiamo.... Pisana
     
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  2. 1siduna
     
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    pisana1 io non so se sono introversa o timida so che sto male quando non vengo considerata o quando vengo attaccata ingiustamente o etichettata come supeficiale solo perché voglio stare tranquilla.. e sencondo me peter parker non è timido! :huh:
     
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  3. flaneur62
     
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    A proposito di Charles Schulz, e dei suoi personaggi, ricordati da Maria: trovo che morire contemporaneamente con loro sia un fatto veramente commovente. Davvero: quando l'ho letto, mi sono commosso, l'ho trovata una circostanza assolutamente sublime....

    E visto che si parla anche di cinema, in questo pantheon dell'introversione, non posso non citare Aki KAurismaki. Regista finlandese, il suo film più visto è "Leningrad cowboys" ma ne ha fatti tanti altri, tutti belli, malinconici, rabbiosi, introversi, molti perfetti- almeno per me. "La fiammiferaia", "Ho assoldato un killer", "Vita da boheme", "Ombre in paradiso".... "Juha", uscito 7/8 anni fa, è un film muto.... Vive tra la Finlandia e il POrtogallo, l'ho visto e conosciuto al festival di Locarno di un paio di anni fa ed era eccezionale nelle conferenze stampa: domande kilometriche e risposte secche, laconiche, ma mai saccenti o tantomeno scontate. Insomma è come i suoi personaggi....

    Scusate l'enfasi, ma i suoi film per me hanno significato e significano molto e me ne hanno fatti scoprire tantissimi altri ;)


    Una curiosità su una risposta precedente: cosa intendi, pisana1, per "acchiappatori nelle segale"?

     
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  4. maria rossi
     
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    a me piacque moltissimo L'uomo senza passato del 2002.

    se posso rispondere sull' "acchiappatore nelle segale" sarebbe la traduzione letterale di The Catcher in the Rye
    titolo originale de Il giovane Holden.
     
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  5. pisana 1
     
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    Cari Siduna, Flaneur e Maria, il giovane Holden, tornando a casa dopo l'ennesima bocciatura da scuola, parla con la sorellina Phoebe, triste per il fratello, che, quando H. parla dei motivi per cui ha lasciato la scuola, lo accusa tristemente: " A te non piace mai nulla di quello che si fa, nè ti piacciono le persone, non si capisce che vuoi fare, non ti piace nulla!" Un pò è vero, lui è sempre stato disadattato. alle lamentele della sorella, H. si scervella per trovare qualcosa che gli piacerebbe fare. Poi ha un'illuminazione: si ricorda che giorni prima aveva incontrato un ragazzino per la strada, che camminava tutto solo cantando: " Se scendi dai campi di segale e ti prende al volo qualcuno..." H. si immagina un campo di segale su un burrone, i bambini che giocano, e qualcuno, (lui) che deve semplicemente acchiapparli al volo, se, giocando, rischiano di cadere nel vuoto" Quello gli piacerebbe farlo. Solo dopo mesi, H. capisce che la strofa diceva : " e ti viene incontro qualcuno." La fantasia però è bella, e io ogni tanto ci penso per la LIDI.
    Siduna, non so chi è P. Parker. D'accordo con te che è spiacevole essere etichettata. Ne parliamo meglio, se vuoi, anche sull'altro sito, anche stasera o venerdi. Ciao a Tutti pisana
     
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  6. flaneur62
     
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    Grazie Pisana per il ripasso del "Giovane Holden": sarà l'halzeimer o il fatto che è da parecchio che non lo rileggo ma l'immagine dei campi di segale non la ricordavo più... sulla traduzione di catcher in the rye ricordo addirittura una discussione fatta con un amico più o meno un anno fa....ahi ahi oltrechè che introverso sto diventando anche un po' arterio.....
     
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  7. pisana 1
     
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    è che mi sono sempre identificata nei disadattati, ciao Pisana
     
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  8. gabriele369
     
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    Ciao! Ricapito dopo un po' di tempo, ma vi prego di non considerarla una scortesia...

    Un libro che ultimamente mi ha toccato è La solitudine dei numeri primi e racconta la storia d'amore, impossibile ahimè, tra due personaggi introversi.

    Un altro personaggio introverso che ultimamente ho rincontrato è quel pianista col nome lunghissimo che finisce in Lemon Novecento, protagonista del film La leggenda del pianista sull'oceano. Mi permetto di dire che, oltre ad essere un vero introverso, la sua storia rappresenta l'introversione in maniera metaforica.

    Infine il mio preferito, perché legato alla fanciullezza: Bud Spencer. In alcuni film almeno, egli fa la parte dell'introverso non timido ma sicuro della sua forza sovrumana; forse è per questo che lo ammiravo. E' inoltre interessante notare che Terence Hill fa invece la parte dell'estroverso, che alimenta un rapporto di amore-odio col primo. Vi posso dire che da piccolo avevo simbolizzato con questi due personaggi il rapporto tra me e mio fratello. Ma non abbiamo fatto a cazzotti quasi mai :-)
     
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  9. maria rossi
     
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    grazie!

     
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  10. ldaniela
     
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    io oserei anche marco aurelio...
    da wikipedia

    L'imperatore Marco Aurelio fu l'ultimo grande esponente della dottrina stoica. La celebrazione dell'interiorità si evidenzia chiaramente fin dal titolo della sua opera "Ricordi o Colloqui con se stesso".

    La vera unità dell'opera, che a molti studiosi moderni appare come una sorta di zibaldone di pensieri, senza apparente concatenazione tra le numerose riflessioni, si trova nell'atteggiamento spirituale dell'autore nell'osservare la vita e le singole cose terrene, in una visione più ampia, fuori dal tempo, fuori dagli eventi contemporanei che lo circondano, a Marco appartenenti, ma "lontani" da chi verrà dopo di lui. I libri dal II al XII contengono meditazioni sulla condizione umana, la vita, la morte, l'universo, la creazione, la moralità, la fortuna, i valori a cui gli uomini dovrebbero ispirarsi. Marco sembra rinchiudersi in se stesso con malinconica meditazione, accettando il peso dell'impero come un triste dovere.

    Marco sembra riprendere le posizioni stoiche, con un accento sul senso di impotenza dell'Uomo di fronte a Dio, e della superficialità delle rappresentazioni umane. Egli sembra adeguarsi alle ragioni supreme che governano il mondo, in quanto sapiente e filosofo, pur tendendo in questo suo scritto di fuggire dal mondo e dalla materialità della vita. Di fronte al "non senso" del mondo e delle sue realtà caduche, l'unica via che rimane al saggio è il ripiego su se stessi che dà significato alla propria esistenza individuale.

    Come in Seneca, per Marco Aurelio l'anima è distinta e separata dal corpo ma essa è poi ulteriormente composta dall'anima vera e propria, intesa come spirito, pneuma, soffio vitale e l'intelletto, la sede dell'attività spirituale.

    Nel suo ruolo di imperatore, compie stoicamente il suo dovere per ciò che attiene al suo ruolo politico, ma sente l'inutilità e il non senso di azioni che non cambieranno l'irrazionalità che travaglia il mondo umano:

    " Volgi subito lo sguardo dall'altra parte, alla rapidità dell'oblio che tutte le cose avvolge, al baratro del tempo infinito, alla vanità di tutto quel gran rimbombo, alla volubilità e superficialità di tutti coloro che sembrano applaudire... Insomma tieni sempre a mente questo ritiro che hai a tua disposizione in questo tuo proprio campiello " (Ricordi, IV, 3).
     
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  11. LaMaduninaEintroversa
     
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    Nel suo ruolo di imperatore, compie stoicamente il suo dovere per ciò che attiene al suo ruolo politico, ma sente l'inutilità e il non senso di azioni che non cambieranno l'irrazionalità che travaglia il mondo umano

    ecco un altro sognatore irrequieto
     
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  12. houccisotoniocartonio
     
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    bè c'è anche ingmar bergman. guardate uno qialunque dei suoi film o leggete un suo libro qualunque.

    ma tutti gli artisti (o quasi) penso siano intro. tranne quel burino di picasso.
     
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  13. donnyrai1984
     
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    mi viene in mente Raskolnikov, il personaggio principale di Delitto e castigo un romanzo di Dostoevskij. Raskolnikov vive a Pietroburgo, ha abbandonato gli studi e vive di stenti, abita in un piccolissimo appartamento, dove vive la maggior parte del suo tempo. Ed è anche questa sua condizione che lo spinge a commettere, sebbene fosse un ragazzo molto buono e generoso, un omicidio.
     
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  14. tandream
     
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    Amelie Poulain. Il personaggio del Meraviglioso Mondo di Amelie.

    Non so per qual motivo ce l'ho per la testa da un paio di giorni. Forse perché alcuni suoi tratti sembrano caratteristici dei miei, solo che li ho in versione maschile.

    Molti l'hanno interpretata come "autistica", ma secondo me era di natura prettamente "introversa".
     
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  15. 00orange00
     
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    mi vengono in mente ne "l'eleganza del riccio" e nel film ispirato al libro Renée Michel la portinaia e Paloma Josse la ragazzina.

    Poi c'è un telefilm che sti seguendo si chiama Dexter:

    image

    da wikipedia
    La storia ruota intorno al personaggio di Dexter Morgan, all'apparenza un tranquillo tecnico della polizia scientifica di Miami, in realtà un feroce e spietato serial killer, che però agisce seguendo un proprio rigoroso codice: uccidere soltanto criminali che sono sfuggiti alla giustizia.

    Dexter, protagonista assoluto della serie, è un serial killer esperto e metodico, ma per tutti è solo un tranquillo ematologo della polizia scientifica di Miami.
     
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45 replies since 19/5/2007, 13:40   3825 views
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