Il buon uso della sofferenza

Mistificazione e demistificazione

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  1. Yorick75
     
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    Prendere atto (e ricordarselo per tutta la vita) che la sensibilità, l’intelligenza, la cultura non pongono automaticamente al riparo dalla tendenza dell’Io ad ingannare sistematicamente se stesso (inganno inconsapevole=mistificazione).

    Io mi segno questo questa.

    CITAZIONE (E.Schiela™ @ 29/7/2014, 22:03) 
    sì, viviamo in un modo tale per cui se non diventi un automa, vivi di sofferenza.

    più sei consapevole e sensibile, più le ingiustizie non ti vanno giù. per me adattarsi è sempre stato impossibile. certo, sono piena di contraddizioni e debolezze, di contrasti, c'è sempre la voce che vorrebbe appartenere e l'altra che si vuole opporre e che maledice l'altra parte, ma all'adattamento non ho mai ceduto. anche quando l'avrei voluto strenuamente, non ce l'ho fatta. ho sofferto eh... ho sofferto anche a livelli considerevoli (se vogliamo usare un linguaggio asettico e rispettare la moda dei tempi che corrono :P ), ma piuttosto che piegarmi, ho finito col mozzarmi le gambe da sola, col sacrificarmi (effettivamente, non so che cosa sia peggio tra immolarsi e adattarsi).

    mh... immolazione o adattamento. l'una o l'altra "scelta" credo testimoni quale delle due voci è più forte, in un individuo: senso di individuazione o di appartenenza.

    Io per certi versi mi sono fortemente individuato per altri mi sono adattato, in un mix che ancora devo capire se è un bene o un male...
     
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23 replies since 23/9/2007, 05:49   1281 views
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