Il buon uso della sofferenza

Mistificazione e demistificazione

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  1. E.Schiela™
     
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    Sono iper-d'accordo!


    Fra l'altro, proprio come hai detto, per una persona non anestetizzata e priva di stampelle esistenziali (come ad esempio la fede, con tutto il rispetto) questa vita è ancora più difficile da sopportare.
    L'unica forza che puoi aspettarti di trovare è la tua. Non ci sono altre boe all'orizzonte dell'esistenza e questo a me, onestamente, fa molta paura.

    Non sono mai stata brava a gestire la mia vita ehehe... ma in passato, nel bene o nel male, ho sempre avuto un sostegno da parte di esterni, persone simili a me che se non altro in virtù della semplice condivisione di una stessa Weltanschauung mi facevano sentire più sicura.

    A questo punto della mia vita mi sto rendendo conto come mai prima che "we live as we dream: alone".
    Di carattere sono una persona abbastanza chiusa riguardo i miei veri sentimenti, in particolar modo la sofferenza. Tengo a portarmi le croci da sola e zitta. Non so nemmeno io come mai, perchè una parte di me, sebbene sappia che non può mollare la croce ehehe vorrebbe per lo meno esprimere a voce la fatica che ne consegue.
    Eppure non lo faccio. Quasi mai, perlomeno. Capita, ma proprio se sto scoppiando - e quando succede, me ne dolgo molto.

    Che palle è come vivere tirati da due forze, una che ti dice "parla parla", l'altra "taci taci" :D

    Credo ad ogni modo che la parte più autentica sia quella che consiglia di parlare.
    Come ha detto anche Jan, il bisogno di lagnarsi nasce da una necessità frustrata: sentendosi liberi di esprimere certi sentimenti, non si finirebbe col giungere al limite, nè a superare questo limite diventando dei "lagnosi".

    Infatti, anche se io me ne sto zitta a causa delle mie inautentiche motivazioni, sono molto contenta quando sono gli altri a sfogarsi, soprattutto se sono dei "samurai" come me. Per questi anzi credo forse sia ancora più importante farlo. Sono contenta se la gente si sfoga e sono assolutamente persuasa del fatto che ciò non equivale a lagnarsi.

    Però bisogna distinguere la presunta lagna, come può essere appunto il dolore che deriva da una certa situazione, da altri fenomeni come ad esempio il narcisismo della sofferenza.
    Il primo è sacrosanto, il secondo è assolutamente disfunzionale e se ci dai spago, ti rovinerai la vita da solo.
     
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23 replies since 23/9/2007, 05:49   1281 views
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