Martirologio

Le vittime dell'introversione

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  1. vivatruffaut
     
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    Mi ricorda "Fool on the hill" dei Beatles...
     
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  2. marabalente
     
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    Si, vagamente (ho cercato la traduzione su google). Comunque "Il matto" è del '71 mentre "Fool on the hill" è del 71. Probabile che Lui ne abbia tratto spunto.
     
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  3. marabalente
     
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    Mi sono accorta d'essere riuscita ad inserire un errore anche nelle due righe del post precedente.... " Fool in the hill" è del '69".
     
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  4. vivatruffaut!
     
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    :-)
     
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  5. davidthered
     
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    ieri ovviamente a Ballarò si parlava di aumenti e finanziaria (ma non hanno ancora capito che è inutile parlarne tanto, sarà anche da qualunquista dirlo ma è così, non cambia un cazzo?), io la notizia di Diego l'ho letta una volta sola, il giorno dopo la sua morte, mentre si moltiplicano i servizi sull'ultras sparato dal polizioto, bene
    qusta è l'Italia, questo è il genere umano
    Dio ha creato l'uomo a sua immagine e somiglianza
    mmmmmmmmmm Dio dev'essere un figo.....

    Davide
     
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  6. maria rossi
     
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    non devi confondere i canali e le regole "disumane" della comunicazione massemdiatica con l'umanità tutta. anzi, certamete siamo davanti ad un processo di dis-umanizzazione generale che si riflette ad ogni livello del vivere e del sentire umano ma ancora di più pensa che se l'uomo si "riumanizzasse" sarebbe un animale moooolto più simpatico (nel senso etimologico del termine) e delicato.

    si è vero ci sono spesso due pesi e due misure ma non fa comodo a nessuno, in realtà, questo mondo fatto male. anche quelli che si percepiscono vincenti ricchi fortunati e potenti...io non gli invidio l'esistenza, affatto. vite tremende di schiavitù votate alla carriera al lavoro al profitto e al rendimento e al dover essere; alienazione da se stessi, mancata oppurtunità di conoscersi veramente e di saper stare con se;fobia dell'intimità propria e altrui, anestetizzazione integrale delle facoltà emotive; paura -sempre presente e recondita- di cadere giù da un momento all'altro perchè prima o poi ci sarà uno più figlio di puttana di te che ti farà le scarpe; paragone con gli altri che coincide con l'invidia per le fortune e godimento per le sventure altrui; che tristezza che miseria...la vita per fortuna è anche altro e soprattutto si può declinarla in infinite sfumature diverse, se possibile! quindi in realtà chi ci guadagna veramente? noi introversi conosciamo bene gli abissi e tutti i lati oscuri di queste vite progettate secondo modelli "alieni" e alienanti ma anche chi si sente "salvo" e dall'altra parte della barricata indossandoli disinvoltamente e con successo, non ci guadagna granchè!
    ma chi ce lo fa fare? questa è la vera domanda...

    Edited by maria rossi - 15/11/2007, 15:51
     
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  7. maria rossi
     
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    non ho letto questo libro ma credo potrebbe essere interessante come spunto per chiunche prenda parte al gruppo-scuola. probabilmente non dirà niente di nuovo o di originale(non so neanche che taglio gli abbia dato l'autore) ma almeno è un reportage che potrebbe stimolare qualche riflessione

    * Titolo: Mal di scuola
    * Autore: Imarisio Marco
    * Editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
    * Data di Pubblicazione: 2007
    * Collana: Futuropassato

    Per la scuola italiana sono anni difficili. Se si prende in esame soltanto l'ultimo periodo, ci si accorge di quanto ne si è letto sulle pagine sbagliate, quelle di cronaca (con una progressiva e allarmante deriva verso la "nera"). Le sfide aumentano e la scuola sembra perderle tutte, smarrendo insieme la propria credibilità e il poco che resta del prestigio istituzionale che dovrebbe contraddistinguerla. Gli insegnanti, identificati come gli artefici e le vittime di questo fallimento, sono impegnati a destreggiarsi tra studenti sempre più difficili da capire e coinvolgere, obblighi ministeriali spesso poco comprensibili e genitori a volte ostili. È attraverso i loro occhi e le loro storie, dense di speranze, delusioni, aspettative e frustrazioni, che Marco Imarisio, spostandosi di città in città, scuola dopo scuola, docente dopo docente, dipinge il quadro critico del sistema scolastico, e dell'Italia, di oggi.

    rispetto alla meta-realtà messmediologica,invece:

    Pino Aprile
    Il Trionfo dell'Apparenza
    Senza più regole, senza più qualità, senza pudore, indifferente al futuro.
    Ma davvero il Terzo Millennio è così vuoto come sembra?
    Piemme - ottobre 2007

    Schiavi dell’Apparenza, questo siamo diventati nel corso degli ultimi anni. Alcuni inconsapevolmente, altri con entusiastica partecipazione, ma è innegabile che il bombardamento dei media abbia finito per coinvolgerci, mettendo sullo stesso piano eventi molto diversi tra loro. Ed ecco che, in questa sorta di diario degli avvenimenti d’esordio del Terzo Millennio, troviamo la guerra in Iraq e quella tutta televisiva tra Al Bano e Loredana Lecciso, i ventimila annegati nel Mediterraneo nel tentativo di raggiungere un mondo che si presenta pieno di promesse e l’arresto di Fabrizio Corona, che sullo sfruttamento dell’immagine ha saputo costruirsi una fortuna.

    Pino Aprile ci racconta l’avvento di questa “Bolla” mediatica molto spesso costruita sul vuoto, ma ci lascia la speranza che, una volta smaltita l’ubriacatura, ci sia possibile ritrovare qualcosa che vale e le reali dimensioni di quanto ci accade attorno.
     
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  8. domanipensami
     
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    la scuola è una scatola di cemento dove viene impartita una educazione di tipo claustrofobico ad essa si uniscono l'asilo la chiesa la caserma l'ospedale l'università tutti luoghi rigidamente chiusi delle scatole come anche la tv o la radio. tutte queste scatole ci educano attraverso una misurazione costante come il voto a scuola o la confessione in chiesa riceviamo premi o punizioni a secondo del nostro comportamento. Anche nel lavoro entriamo in edifici scatole dove il nostro comportamento viene giudicato in base ad un profitto del sistema più che il nostro. in questo contesto la scuola ultimamente ha subito un peggioramento che la sta portando verso un degrado e una fatiscenza che ricorda i film americani che ci mostrano professori alle prese con alunni delinquenti o ingestibili. Purtroppo la scuola pubblica viene sminuita perchè la borghesia quella che decide manda i propri figli nelle scuole private e i fondi vengono stornati a favore delle scuole private gestite quasi sempre da comunità ecclesiali legate al vaticano. Solo pochi istituti rimangono all'altezza dei loro compiti. La scuola perde inoltre colpi nei confronti di un'educazione visiva e veloce attraverso la tv o internet per questo è difficile trovare studenti che effettuano ricerche su testi visto che su internet trovano tutto senza neanche dover fare più un riassunto scritto. I professori sono inoltre demotivati da stipendi con i quali nn possono neanche permettersi di camprare testi per aggiornarsi, inoltre sembrano sempre più i colpevoli predestinati per il fallimento dei ragazzi agli occhi dei genitori sempre propensi a dare ragione ai propri figli. La borghesia manda i propri figli nelle università private o addirittura all'estero poi gli fanno prendere dei master costosissimi per cui i loro figli occuperanno sempre posti di rilievo nei confronti degli altri mortali. Quindi la scuola pubblica perde sempre più importanza mentre aumentano i disagi al suo interno. Andrebbe fatto anche un discorso sul degrado culturale che i giovani subiscono, mentre negli anni 50 o 60 si poteva pensare di poter cambiare il mondo rendendolo più vivibile per tutti attraverso forme di lotta culturali come quelle dei figli dei fiori oggi predomina una rassegnazione e un senso di impotenza trasmesso dalla società che sa di non avere alternative a se stessa. Sempre più predomina una cultura di destra becera e spicciola che fa vedere nel più debole il colpevole delle proprie fobie o paure reali, allora prendiamocela con i rumeni gli zingari gli arabi o chi vogliamo. nella società individualizzata e menefreghista dove vince il più forte e "l'apparenza è consacrata come unica realtà ". Questa la realtà cresciamo in una società dove anche un Corona trova spazio sui media diventando un simbolo come i calciatori o le veline i miti anni 60 erano i cantanti rock Gandhi Mao Marx Che Guevara ora Bobo Vieri e la Canalis. In questo mondo si creano dei rifiuti umani che nn vogliamo neanche vedere ne sapere che esistono e sempre più chiediamo ai nostri stati di tenerli fuori dalla nostra vista e se muoiono di fame o annegano in mare cosa ci importa...il nostro gatto mangia bocconcini di carne tanti bimbi non ne assaggeranno mai di carne. Io sono pessimista riguardo al futuro penso che la bolla mediatica non si sgonfierà tanto facilmente sopratutto visto che ormai anche una larga parte intellettuale è passata sul carro dei soldoni e per cambiare ci vuole una svolta nelle idee e nella moralità politica che sinceramnte fatico a vedere....ma siccome esistono ancora persone che si ricordano di essere pensanti posso provare a sperare nel futuro ma non certo ora.
     
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  9. maria rossi
     
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    il cambiamento che potrebbe modificare la direzione dei nostri destini ha tempi lunghi che ne domanipensami ne houccisotoniocartonio ne io vedremo-eppure siamo già tre generazioni diverse!

    però di gente che consciamente o meno vive male e che sarebbe pronta ad operare dei cambiamenti anche radicali di pensiero e di vita secondo me ce n'è e neanche così poca. ma non è questo il punto...il fatto è che spesso l'uomo deve arrivare al limite,sull'orlo dell'irreparabile per decidersi a darsi una mossa! nel frattempo chi percepisce e vede avvicinarsi "la fine della fine" non viene ascoltato ma anzi evitato e relegato nella grande cesta delle rimozioni storiche che l'umanità sta operando sistematicamente in questi ultimi tempi per non morire di paura e non viversi il portato d'ansia e disagio che gli causerebbe aprire gli occhi una buona volta e guardare in faccia la realtà.
    ci si adatta e si tira a campare però con e sui più piccoli-ancora non pienamente assopiti sul senso comune o fossilizzati sui modelli dominanti- si può fare tantissimo...e tanto più pensando che è a loro che lasceremo un mondo umanamente e ecologicamente di merda!!!

    Edited by maria rossi - 3/1/2008, 15:52
     
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  10. maria rossi
     
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    non so, sarà che ho un figlio di un anno e poco più ma io a lui vorrei lasciare molti e tanti strumenti per incidere sulla realtà perchè è un perrsonaggietto simpatico e buffo e come lui penso tutti i ragazzini del mondo che ancora non sono stati inquinati definitivamente da noi adulti! vorrei lasciargli un'eredità meno avvilente. e farlo si può! basta investire sui più piccoli sui ggggiovani veramente, restituiendogli tutto il meglio delle produzioni spirituali, culturali artistiche e materiali che l'uomo ha creato fino ad oggi (e non sono poche!!!) insiema d una consapevolezza di se e ad una capacità critica che gli facciano vivere l'esperienza della propria vita con originalità e accettazione del rischio. è paradossale chi potrebbe dare ai più piccoli strumenti e sensibilità necessarie per affrontare i grandi problemi del futuro prossimo non crede negli esseri umani o nel poter cambiare la realtà!!!! peccato,davvero....però diventa anche un grande pretesto ad un certo punto perchè vivere una vita nel rispetto di se e degli altri e nella ricerca di soluzioni innovative ed originali ai problemi è già moltissimo e può trasmettere valori e principi che potrebbero far ben sperare sugli adulti del domani! il futuro è già qui, è nei più giobìvani nei nostri figli e nipoti facciamoli sentire impegnati in qualcosa di più grande e di importante per se e per gli altri parte del processo...non è vero che non lo siano è che fa comodo a non so chi farci sentire tagkati fuori dai nostri destini!
     
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  11. maria rossi
     
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    pensa un pò che peccato! quel ragazzino srà stato parcheggiato davanti alla televisione dall'età di 9 mesi tutti i giorni....che disastri che facciamo noi adulti! però anche quando apparentemente sembrano già "compromessi" i più piccoli sono facilmente "recuperabili"...
     
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  12. domanipensami
     
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    si può e si deve fare qualcosa per il futuro di questa umanità sicuramente dobbiamo cominciare a cambiare noi stessi. cosa facciamo veramente per cambiare e per incidere su questa società? possiamo veramente fare qualcosa? dobbiamo cominciare a dare l'esempio ai nostri figli abbandoniamo il consumismo e lo shopping a oltranza, andiamo a piedi, regaliamo libri organizziamo mostre di pittura. Agire, questo dobbiamo fare. siamo esseri pensanti perciò pensiamo il futuro. spengiamo la tv spazzatura e incontriamoci.
     
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  13. maria rossi
     
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    ehhehe.... è che incontrarsi implica molte cose scomode (che noi introversi evitiamo per primi!) come dover ascoltare veramente, curare la comunicazione, esporsi, lasciarsi andare non proiettare sugli altri i propri mostri o le proprie paure...
    in questo può essere d'aiuto il voler/dover fare qualcosa insieme perchè l'azione -spesso ma non sempre- implica un'"ecologia" dei rapporti e una vera uscita dalla solitudine (c'è una lunga e bella intervista a luigi pintor in dvd che si intitola proprio così!) non perchè la elimina ma perchè la coinvolge! (siamo tutti invariabilmente soli al mondo -negarlo, rimuoverlo o tentare di eliminarlo è fatica sprecata!- ma questo non esclude ne pregiudica la comprensione o la solidarietà reciproca,anzi!)
    fa sentire un pò protetti dai ruoli, dalle cose da fare -reali o apparenti poco importa- e fa passare in secondo piano problematiche personali e soggettive in nome di una causa comune, ridimensiona le difficoltà perchè le rapporta ad una cosa specifica e determinata smuovendo magari passioni o inclinazioni di più persione e sbloccando la fantasia o l'immaginazione..ecco perchè ognuno per quel che meglio crede sarebbe bello trovasse da solo o insieme a noi altri delle traduzioni pratiche reali,significative e profonde di scegliere vivere e rendere politica l'introversione. adottare o promuovere modi diversi di consumare divertirsi conoscere studiare e rapportarsi alle cose e alle persone va fatto senza fretta ne banalizzazioni ma va fatto!
     
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  14. domanipensami
     
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    certamente hai ragione è scomodo uscire dal guscio perchè ci mettiamo in evidenza con la possibilità di essere guardati osservati, scrutati e anche giudicati...non farlo però significa abbandonarsi al non vivere allo sprofondare dentro noi stessi. La solitudine si associa alla pigrizia, al dare per scontato il non appartenere al non sentirsi parte attiva nella propria vita, lasciamo che altri vivano la nostra vita e questo non è giusto. Riprendiamo la parte che ci appartiene in questa grande chance che ci ha donato la vita. Quando dici che dobbiamo rendere politica l'introversione credo che hai centrato il lavoro che dobbiamo preparare e credo che ce la faremo perchè i progetti che abbiamo in mente verranno fuori e si materializzeranno, forse non presto ma si concretizzeranno.
     
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  15. maria rossi
     
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    continuo a fare la rompiscatole... ma solo per ricavare degli stimoli dalla discussione!
    però credo che per realizzare questo progetto "politico" bisognerà andare anche un pò oltre l'incontrarsi per stare insieme. non che sia una cosa da poco o da buttar via, anzi, credo sia una base importante e vitale inommensurabile soprattutto in un tempo che ci parcellizza e isola sempre più relegando le nostre esistenze a raggi d'azione e di relazione assai risicati, può essere una grande risorsa...ma non basterà,sulla lunga distanza non basterà.
    bisogna insistere e tovare il modo di far crescere le nostre esperienze personali in un disegno più ampio,appunto. sicuaramente l'arte,gli scambi di interessi comuni o l'empatia possono essere dei grandi canali ma sono volubili e incostanti o meglio possono essere la benzina ma bisogna disegnare e ideare il motore con cui metterla a frutto, assolutamente! e bisogna sentirme l'urgenza sin da ora-anche se può sembrare eccessivo o prematuro- perchè quello a cui dobbiamo tendere è proprio questo! bisogna inventarlo,è vero, questo motore e non è cosa da poco...però studiare,andare a vedere come o cosa hanno fatto altro altri esseri umani prima di noi o travasare esperienze di altri campi del sapere nella nostra potrebbe aiutare,guidare e consigliare.
    bisogna fare lo sforzo ora-proprio ora- di studiare!!!!
    tutti, nessuno escluso! oguno come e quanto può ma nessuno può sentirsi esentato!!!!
    per farlo non è necessario dover sbattere la testa sui libri per mesi o dover vivere l'incubo della preparazione agli esami...per carità! però chi leggendo e approfondendo chi raccogliendo materiale che poi altri si occuperanno di approfondire,chi andando a teatro o ascoltando la radio si appunta un nome un testo un'indicazione...insomma, siamo tanti e questa è la nostra risorsa possiamo dividerci,condividere e ralzionarci un sacco di cose -anche poche pagine a testa! motivarci a vicenda e confrontarci anche con l'esterno. anzi, dovremo rintracciare anche apporti ed aiuti esterni...non possiamo pensare di essere totalmente autarchici...per esempio si può pensare ad un seminario fatto fare da qualcun'altro "esterno",ogni tanto-come la monaca zen di cui ho sentito parlare che fa laboratori con grandi e bambini sul silenzio o l'entrare in contatto con se stessi; o uno studioso di economia al quale chiedere una piccola lezione/conferenza sulla storia dell'economia e sul sistema di mercato neoliberale globalizzato (anche perchè molti sono i paralleli tra macro e micro economia sociale e l'economia della mente personale!), o un attore-autore di teatro che ci coinvolga nello scrivere e mettere in scena un piccolo pezzo teatrale,un membro di una associazione che ha interessi vicini o limitrofi ai nostri che venga a relazionare e raccontare la loro storia i loro successi e i loro fallimenti;- ovviamente concordando e decidendo i materiali e le tematiche a seconda delle attività e finalità utili alla lidi, non per il solo fine di farlo perchè altrimenti di corsi di teatro di inglese di cucito o di canto..ce ne sono migliaia! quale deve essere il vaolre aggiunto della lidi ? quello di metterci nprofondità onestà e consapevolezza critica nelle cose altrimenti non faremo mai un salto di qualità e non riusciremo a lasciare qualcosa di più nelle scuole, nelle istituzioni e nelle vite delle persone che incontreremo!
    l'ho già detto nel mio intervento alla riunione del 20 ottobre: se non vogliamo far implodere le potenzialità della lidi siamo tutti chiamati a sforzarci a studiare a smuovere e produrre riflessioni
    informarci curiosare per dare vita ad attività e gruppi che possano mettere radici ben salde dando libero spazio alla creatività. creatività che non è inventare dal nulla. picasso diceva "io non cerco trovo!" nel senso che c'è da attingere materiale e spunti, suggerimenti e idee d'appertutto fuori ma soprattutto dentro di noi! (come di ceva guzzanti in una sua parodia:"la risposta è dentro di te!")tutto sta ad andare a fondo a non rimanere alla superficie delle cose e perseverare ngl percorso intrapreso anche quando è pesante....bisogna copiare in maniera originale!
    per farlo non serve il grande numero di persone basterebbe che due o tre rappresentanti di un gruppo siano un pò quelli che si prendono l'onere di coadiuvare e incanalare gli sforzi e la creatività e gli apporti di tutti gli altri. e di conservare depositare tutto il materiale in maniera sistematica e ordinata così da dare vita ad un archvio dell'associazione ben organizzato e utlizzabile aperto a tutti. ma bisognerà studiare! anche questo!
    studiare studiare e studiare!!!
    per esempio in un prossimo seminario come quello di caprarola sarebbe bello riuscire a organizzare le persone in piccoli sottogruppi di max. 5 persone che leggano dei testi fra loro -non solo di anepeta ma anche di scrittori, filosofi politici o drammaturghi da cui lui stesso attinge- e che poi li raccontino agli altri gruppi.
    è un esempio scemo e improvvisato che però potrebbe spingere un pò tutti a scoprire e regalare nuove cose oltre il bellissimo scambio umano fra i partecipanti. oppure ognuno dpotrebbe essere invitato a scrivere un mini racconto-breve di max 6 righe non di più. chissà che ne uscirebbe fuori... insomma io mi ipegno ad andarmi a cercare libri e testi dove reperire materiale utile per le attività da poter fare così come spero di riuscire a produrre una piccola lista di "passi" particolarmente toccanti o rappresentativi di certe tematiche più o meno introverse,diciamo umane(e delle prime indicazioni ci sono già: basti pensare agli autori inseriti proprio sul sito della lidi o a testi che vi hanno poeticamente colpito o aiutato ultimamente!). se anche altri facessero altrettanto ci potremmo permetere il lusso di poter organizzare un prossimo incontro o seminario ricco di sputi e di iniziative da intraprendere e non sarebbe poco!!!
    la nostra scommessa è proprio questa,non dobbiamo mai dimenticare!! non ci possiamo esimere dall'approfondimento!!! emozione e conoscenza imprescindibilmente legati assieme! sempre!!!!

    Edited by maria rossi - 22/11/2007, 11:11
     
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36 replies since 2/11/2007, 07:51   6119 views
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