Martirologio

Le vittime dell'introversione

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  1. domanipensami
     
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    è sempre interessante leggerti per come scrivi e per tutte le idee che hai. La lidi effettivamente si sta muovendo forse lentamente ma lo sta facendo : il lavoro dei gruppi di auto aiuto danno i loro frutti , ti assicuro che molte persone che li frequentano sono cambiate in meglio e sono testimoni della bontà di questo metodo. Renzo è bravissimo nel tenere insieme le fila di questo progetto che si arricchirà sempre più di nuovi soggetti e nuove idee. Ho chiesto a Renzo di stilare un calendario per il prossimo anno di tutti i progetti in programma all'interno della lidi e per farlo dovremo riunirci e discuterne tutti insieme appassionatamente e spero anzi sono sicuro che verranno fuori delle belle idee. Sono anche convinto della tua importanza nel partecipare. Dobbiamo però anche tener conto che molti di noi, me compreso, stanno facendo un percorso di dolore e non sempre è facile...e per questo trovare persone disponibili in ogni momento non so quanto sia possibile....comunque sono a disposizione per qualsiasi iniziativa tu voglia proporre. Un abbraccio......vedi anche un abbraccio é difficile io sto imparando adesso
     
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  2. domanipensami
     
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    ce ne fossero come te in giro!!!!!!! lasciati trasportare dal tuo entusiasmo sarà sicuramente contagioso. Sono d'accordo con te oltre ai gruppi di auto aiuto dovremmo creare tante altre occasioni e opportunutà per far crescere la lidi e permettere a noi di camminare sempre meglio in questo mondo ostile all'uomo. Metterle in pratica significa stanare l'orso che è in noi ma voglio pensare positivo e allora dico che avremo delle belle soddisfazioni.
    un abbraccio
     
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  3. Oberman0
     
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    Il suicidio del quattordicenne di Napoli mi ha profondamente colpito.Un ragazzo pieno di interessi,ricco dentro che si è dovuto scontrare con la dura realtà scolastica fatta di indifferenza ed emerginazione. Ogni volta che penso alla delusione,allo sconforto che deve aver travolto quel giovane nel momento in cui ha scoperto che tutte le sue speranze sono state distrutte dalla brutalità e dall'ignoranza dei suoi compagni di classe mi vengono le lacrime agli occhi. Immagino i suoi compagni di classe che finito il funerale si asciugano le lacrime di circostanza e tornano alla loro vita solita cancellando con una scrollata di spalle il ricordo della sua morte "Era malato poverino,aveva problemi psichici,era un disadattato,che colpa abbiamo noi se era così?". I giornali si sono comportati allo stesso modo,dopo aver dato la notizia sono ritornati ad occuparsi di Garlasco, di Cogne e delle veline, facendo cadere nell'oblio un caso di cronaca che avrebbe meritato ben altra attenzione.
     
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  4. star***
     
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    Ho riletto tutte le risposte di questa sezione..in questi giorni ho del tempo a disposizione per me ;°) Ovviamente ho sempre molti dubbi e molte domande. Non so per quale motivo, o forse lo so!!! Sono particolarmente sensibile al mondo infantile. Vedo nei bimbi (che siamo stati anche noi), delle vittime inconsapevoli della strutture in cui viviamo. Ad esempio vedo mio nipote, che è una persona INTROVERSA all'ennesima potenza, e vorrei evitargli tutte le sofferenze che ho passato io. E penso, ma è veramente sano far crescere un bimbo in questa società? Perchè malgrado tutti i mezzi che abbiamo a disposizione (vedi la LIDI), esiste una società che è strutturata malissimo. Facciamo delle scelte che sono forzate. I genitori devono lavorare per garantire la sussistenza ai propri figli e quindi sono stressati, stanno spesso fuori casa e i bimbi diventani dei pacchi postali depositati a destra e sinistra. Che diventano irritabili, tristi, stanchi, perdono il sonno...Insomma alle volte rifletto e penso non sarebbe meglio cercarsi un posto dove vivere, dove tutto è più semplice. Dove ci si possa accontentare di un tetto sulla testa e di un piatto di minestra. Esiste ancora un posto così? E' giusto continuare a stare qui cercando di integrarsi e cambiare le cose? Oppure cercarsi una terra dove tutto è più vicino a noi?
    Ciao
     
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  5. titan03
     
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    Sei sicura che sia una soluzione? Non vorrei fare il guastafeste, ma temo che mentre fantastichiamo su come evadere, il nostro super-io (riecheggino sinistre risate...)

    image

    probabilmente già ci aspetta sul luogo di destinazione, qualunque esso sia...

    Personalmente ci ho pensato tante volte ad andarmene, ma alla fine ho concluso che almeno la mia base è meglio che sia qui.

    Tutto questo IMHO... ;)
    Francesco
     
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  6. maria rossi
     
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    si,hai ragione. ne sono abbastanza consapevole non foss'altro che -seppur molto giovane e in una destinazione non particolarmente lontana o esotica- ho già vissuto personalmente il fallimento della fuga verso un ipotetico paradiso, "una terra dove tutto è più vicino a noi" come diceva star***. avevo completamente frainteso me, i miei bisogni, la cosa in se e il posto dove andavo!

    lo diceva anche seneca nelle letere a lucilio-mi pare!- che è inutile viaggiare, allontanarsi da un luogo alla ricerca della serenità e del benessere quando i problemi albergano in noi e quindi rischiamo di portarli insieme alle scarpe,nella valigia.

    però è anche vero che alcuni paesi stanno vivendo delle fasi storiche diverse dalla nostra; che lì la vita diventerà come da noi ma ancora conserva forti residui "arcaici" che a me sembrano più congeniali (anche se hanno i loro risvolti negativi e pesanti), che molto è ancora da giocare, che il momento è più significativo. magari sono tutte panzane, non so.

    ho delle persone che vivono altrove, in costarica o in brasile, sono andata a trovarli ed in effetti realizzi che di idilliaco non c'è nulla e che le aspettative di miglior vita devono compiersi su se stessi, sull'opera più che sulla cornice. però è anche vero che vivono con la metà di quello che serve qui. che riescono ad inventarsi più facilmente qualcosa o a vivere una dimensione con più serenità perchè lontano dagli occhi occidentali della carriera e del riuscire, hanno allentato il loro castrante auto-giudizio del super-io. e che se ti piacerebbe fare cose difficilmente remunerative -come a me!- i compromessi sembrano più facili. sembrano, certo.

    un introverso è già uno straniero in terra di estroversi -veri o presunti- la condizione di transfugo la conosce bene, la vive nella fuga e nel rigetto della propria natura e sensibilità, molte volte! quindi se non inscrive lo spostarsi in un progetto di accettazione e dispiegamento delle proprie inclinazioni-nel bene e nel male- rischia di fare un bel buco nell'acqua.

    però...
    m'aria
     
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  7. maria rossi
     
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    Un'altro esempio, un altro calvario a scuola

    CANAVESE
    A dodici anni scappa da casa
    aveva paura dei bulli a scuola
    Un ragazzino romeno è sparito per alcune ore dalla sua abitazione di Maglione, piccolo centro del Basso Canavese. E' stato ritrovato in un campo di kiwi. I compagni lo prendevano in giro perché era troppo bravo
    Alessandro con i genitori dopo il ritrovamento
    E' stato ritrovato in una piantagione di kiwi il dodicenne di origini romene scomparso a Maglione, un piccolo centro con poco più di 400 anime al confine tra le province di Torino e Vercelli. Le ricerche erano scattate questa mattina alle 7, dopo che i genitori preoccupati per la sua scomparsa, hanno chiamato i soccorsi.

    Secondo una prima ricostruzione Alessandro non voleva tornare a scuola e, soprattutto, non voleva più vedere alcuni compagni che lo prendevano in giro perchè a scuola era troppo bravo. Il ragazzo era terrorizzato dall'idea di riprendere la scuola. Una paura covata per tutta l'estate ed esplosa oggi, suo primo giorno di scuola.

    Lunedì infatti aveva perso la prima campanella per restare a casa ad accudire il fratellino più piccolo, ma oggi non ci sarebbero state più scuse e avrebbe dovuto tornare in classe.
    Motivo di tanta paura, secondo quanto si apprende, sarebbero stati alcuni alunni che come lui frequentano le scuole medie a Vestignè. Negli ultimi mesi dello scorso anno scolastico sembra infatti che lo avessero preso di mira con scherzi e battutacce perchè gelosi dei suoi voti alti.

    Il piccolo Alessandro Gitaru (FOTO) si era allontanato da casa, in via Cigliano 32, nella notte. A ritrovarlo sono stati i carabinieri che hanno coordinato le operazioni di ricerca condotte insieme alla Protezione civile con l'aiuto delle unità cinofile.


    (14 settembre 2010)
     
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36 replies since 2/11/2007, 07:51   6119 views
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