L'ansia e le sue peculiarità...

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  1. francescoburich
     
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    E' interessante quello che dici marcello, provare a canalizzare l'ansia è quello che possiamo provare a fare! Ma nei rapporti affetivi, sentimentali, siamo un bel disastro !!
    Ogni individuo ha il "bisogno" di vivere una qualche forma di amore, seppur con intensità emotive, passionali di diverso calibro. ma noi introversi nutriamo un'aspettativa verso l'amore, verso la sfera affetiva, con un effetto talvolta ridondante. Il bisogno costante di sentirci confermati, il bisogno stesso che viene veicolato (dal super-io) su di aspettative "perfezionistiche" e via dicendo...fanno si che inconsapevolmente negli introvesi si attiva l'opposto. La pressione fuorviante della struttura rigida, che nn permette incomprensioni, stati d'animo fluttuanti, roba che invece appartiene al mondo interiore di ogni essere umano...fa si che per sfuggire alla trappola...si attiva la fase opposizionale, quindi quella matrice interiore di stampo anarchico, che va a proporre l'estrovertimento, la repressione della propria sensibilità, quindi l'indurimento. Nella mia personale esperienza, ho sperimentato il sormontarsi "compulsivo" di queste due matrici (il tribunale interno esigente alla massima potenza...e la fase antitetica che tirava fuori il peggio di me) ed io che mi trovavo in mezzo, ho rischiato di saltare per aria... In questo meccanismo delal psiche umana vi è una spegazione che più o meno fa sempre riferimento al senso di "vergogna sociale" (mi vergono come una ladra...) ad una colpevolizzazione pesante per il fatto che durante le fasi evolutive (sempre negli introversi) e spesso perdura anche in atà adulta, l'introverso vive con l'ossessione di essere "manipolato", "assoggettato", usato.. Nn è roba da poco!! In Noi, senza che ce ne accorgiamo perdurano questi modelli che si sono codificati nel tempo, e la diffidenza per degli aspetti...la paura di sbagliare per altri...le aspettative elargite su binari perfezionistici...ci espongono apesanti sensi di colpa, a pesanti frustrazioni, a pesanti percezioni di una solitudine angosciosa che ci massacra. Ma è vero tutto ciò??
    Assolutamente no!! Sono meccanismi della mente che scattano a meraviglia e una persona ci può rimanere dentro fin che campa. Per ciò, penso che è importante provare a nn spostare la dinamica dela discussione in atto, altrimenti si rifugge (come è capitato un po' a tutti) da un'argomento che è pesante da comprendere ma che può aiutarci a scoprire che il più delle volte la nosta mente c'inganna e ci fa sentire cose che glia ltri neanche minimamente pensano. per un tempo interminabile (emotivamente parlando) ho vissuto la sensazione del rifiuto, dell'abbandono, di essere scartato dal mondo per intero...e cio è possibile?? Assolutamente No. Era la mia testa che mi prreendeva in giro.
     
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24 replies since 4/6/2009, 14:34   4033 views
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