Fascino molto modesto sulle ragazze

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  1. eu_daimon
     
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    credo che spesso chi è troppo diverso da noi riesce solo a vedere gli aspetti negativi del nostro modo di essere. una delle mie vecchie fiamme arrivò a dirmi che leggevo troppo, ed è tutto dire...vale qui la massima per cui chi non riesce a vedere la luce negli altri e perchè esso stesso non ne è portatore,dunque non la riconosce.
     
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    CITAZIONE (eu_daimon @ 27/12/2009, 01:56)
    credo che spesso chi è troppo diverso da noi riesce solo a vedere gli aspetti negativi del nostro modo di essere. una delle mie vecchie fiamme arrivò a dirmi che leggevo troppo, ed è tutto dire...vale qui la massima per cui chi non riesce a vedere la luce negli altri e perchè esso stesso non ne è portatore,dunque non la riconosce.

    Mi trovo perfettamente d'accordo con te e con la massima. Però il tuo è un discorso unisex e la mia domanda no, infatti sappiamo che maschi e femmine sono diversi (anche se non in tutto).
     
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  3. _pardo_
     
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    Premessa: non vi arrabbiate, non e` mia intenzione offendere anche se il modo di esprimermi risulta sempre un po' brutale :|
    Ma il problema di questi thread e` che non si puo` dire niente, perche` tanto si comincia col vittimismo che non sente ragioni, che poi e` l'altra faccia della profonda paura di confrontarsi col mondo.
    Quello che e` una difficolta` -l'introversione- in questi thread si iperbolizza in un assurdo muro invalicabile che esclude qualsiasi aiuto.
    La cosa sensata del thread l'ha scritta Koenig, "UN CASO NON FA STATISTICA", questo significa dare il giusto peso alle cose. Puoi dire che ti scazza uscire e non ne hai voglia, ma non puoi dire che per qualche caso sfortunato significa che non hai speranze e su questo costruire castelli in aria di teorie, e` irrazionale e sbagliato
    Si perche` "un caso" o 2 o 3 e` tutto quello che "lo sfigato di internet" porta come esperienza di vita da cui trarre conclusioni generali, la cui natura e` invece solamente quella di profezie autoavveranti.
    "Siccome la cretina del liceo correva dietro al cretino del liceo, io sono uno sfigato e saro` per sempre uno sfigato. Siccome l'unica che si e` messa con me mi ha trattato di merda, io sono uno sfigato e saro` sempre uno sfigato. Io sono uno sfigato e saro` sempre uno sfigato." Questo e` il mantra dello sfigato!
    E non c'e` parere contrario che tenga. Si contraddice qualsiasi logica, il caso dello sfigato e` verita` universale, i casi degli altri non vengono calcolati.
    Grandi verita` come IL VESTIARIO vengono portate come motivo della singletudine perenne, come se la facolta` di scelta della propria apparenza fosse data solo agli altri, mentre noi fossimo condannati da una crudele legge di natura ad uscire *in pigiama*.
    Grandi teoremi come IL FIGO vengono dimostrati, come se l'estroversone medio da giovane non ci provasse con tutto quello che respira x farsi le ossa, o come se il normalone medio non avesse alle sue spalle numerose relazioni fallite.
    Io non discuto che l'introversione *inizialmente* parta svantaggiata in campo seduzione, ma e` possibile adattarsi se si e` disposti ad affrontare il problema a mente aperta.
    Ma e` proprio questo il punto: la mente aperta. Si vuole il romanticismo finto dei film, che ti casca in testa, tutto e subito, servito sul piatto. Questa e` in fondo la forma che prende l'idealismo introverso, dovete ammetterlo. Disgusta, invece, il solo menzionare che sia necessario rimboccarsi le maniche, per trovare l'amore.

    Edited by _pardo_ - 27/12/2009, 14:57
     
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  4. Koenig4
     
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    E' vero bisognerebbe raccontarla giusta. L'introversione dà luogo ad uno spettro che và dal suicidio alla iper-realizzazione. Credo però che il forum preveda, per la sua natura, un'asimmetria di testimonianze. La sezione "Personaggi" credo pertanto che sia la più obiettiva del forum. Ci sono dei suicidi e ci sono delle persone di successo.
     
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    Pardo, io, come scrive Anepeta, mi sono accorto che "il mio modo di essere troppo serio esercita un fascino molto modesto sulle ragazze". Vuoi forse dire che ho conosciuto solo 2-3 ragazze?? Dai su, perché parlare ancora di vittimismo quando finalmente posso discutere del mondo come realmente è, senza la solita retorica ottimistica ginarchica?
     
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  6. Koenig4
     
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    Ho ritrovato questo post : Timido & Timida
    Se non ricordo male ai link trovati su internet si parla dell'attrazione.
    Non saprei quali altri contributi dare a war e pertanto mi congedo... :bye1.gif:
     
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  7. Allonsanfan
     
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    Secondo me ha ragione pardo, ma io aggiungerei una cosa: l'introverso non piace perché alla fine dopo migliaia di anni rimaniamo ad una certa mentalità preistorica dove l'estroverso, più virile, piace istintivamente di più dell'introverso. Perché è più protettivo, da una maggiore impressione di forza, ecc. Alle donne continuano a piacere tutto sommato gli uomini che danno un'impressione di forza e protezione.

    Oppure, a non piacere, per quelle che non sono "preistoriche", o che semplicemente sono più mature, non è forse l'introverisone in se stessa, ma alcune caratteristiche che sono associate all'introversione ma che a volte sono proprie degli introversi: chiusura, timidezza, mancanza di calore, impressione di seriosità (= noiosità, le donne vogliono essere emozionate, vogliono l'uomo passionale-anzi l'uomo che esterna la propria passionalità, perché l'introverso può essere passionale ma non mostrare la propria caratteristica).

    Non ho letto il libro. Questo è solo il mio pensiero, in linea di massima.

    ps: non vorrei essere frainteso: ho dato del "preistoriche" alle donne, ma questo penso valga anche per gli uomini. alla fine anche per loro l'istinto a proteggere è altrettanto forte...
     
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    CITAZIONE (Allonsanfan @ 27/12/2009, 19:08)
    Secondo me ha ragione pardo, ma io aggiungerei una cosa: l'introverso non piace perché alla fine dopo migliaia di anni rimaniamo ad una certa mentalità preistorica dove l'estroverso, più virile, piace istintivamente di più dell'introverso. Perché è più protettivo, da una maggiore impressione di forza, ecc. Alle donne continuano a piacere tutto sommato gli uomini che danno un'impressione di forza e protezione.

    Noto una contraddizione. Dici che ha ragione Pardo, poi dici che l'introversione attrae di meno e quindi dai ragione anche ad Anepeta.
     
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  9. Allonsanfan
     
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    Effettivamente per come l'ho detta sembra una contraddizione. Chiarisco.
    In realtà io penso che, in teoria, l'introversione attragga di meno, ma penso anche che il mondo è così vario, e i gusti femminili così difficilmente catalogabili che mi risulta difficile usare lo scarso fascino introverso come causa dei miei insuccessi. Concorderai con me che se scendi nell'esperienza di tutti i giorni certi introversi possono piacere più di tanti estroversi: quello che voglio dire è che non è vero che un introverso è sempre e comunque meno preferibile rispetto ad un estroverso...

    Dico che ha ragione pardo perché, alla fine della fiera, il motivo reale, pratico per cui tanti maschi più introversi hanno meno successo è che tendono ad una scarsa intraprendenza (molto comune invece negli estroversi)...come spiegazione dell'insuccesso la timidezza se non è preponderante è almeno importante quanto la mancanza di fascino. Tante volte nelle "competizioni" amorose non vince il "migliore " ma chi arriva per primo. Nel mio caso si verifica questo perlomeno, penso anche in quello di pardo, e se facciamo un sondaggio scommetto che varrebbe per buona parte dei maschi.

    Edited by Allonsanfan - 28/12/2009, 12:51
     
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    CITAZIONE (Allonsanfan @ 28/12/2009, 01:42)
    Effettivamente per come l'ho detta sembra una contraddizione. Chiarisco.
    In realtà io penso che, in teoria, l'introversione attragga di meno, ma penso anche che il mondo è così vario, e i gusti femminili così difficilmente catalogabili che mi risulta difficile usare lo scarso fascino introverso come causa dei miei insuccessi. Concorderai con me che se scendi nell'esperienza di tutti i giorni certi introversi possono piacere più di tanti estroversi: quello che voglio dire è che non è vero che un introverso è sempre e comunque meno preferibile rispetto ad un estroverso...

    Dico che ha ragione pardo perché, alla fine della fiera, il motivo reale, pratico per cui tanti maschi più introversi hanno meno successo è che tendono ad una scarsa intraprendenza (molto comune invece negli estroversi)...come spiegazione dell'insuccesso la timidezza se non è preponderante è almeno importante quanto la mancanza di fascino. Tante volte nelle "competizioni" amorose non vince il "migliore " ma chi arriva per primo. Nel mio caso si verifica questo perlomeno, penso anche in quello di pardo, e se facciamo un sondaggio scommetto che varrebbe per buona parte dei maschi.

    Una posizione a metà quindi.

    Secondo me avvengono due fenomeni che formano un circolo vizioso che spesso va ad influire sulla vita degli introversi; c'è l'insuccesso che porta la perdita dell'autostima e c'è la perdita di autostima ché porta all'insuccesso.
    Tutta la mentalità moderna pone l'accento sul secondo fenomeno, non so per quali motivi. La mentalità moderna, che imho si fonda sulle preferenze sessuali femminili, responsabilizza l'autore/vittima del circolo vizioso, considerandolo più autore che vittima.
    Questa responsabilizzazione è giusta o sbagliata? E' efficace o inefficace e a che cosa? Non ne sto parlando. Non ho chiesto questo ad Anepeta.
    Anzi, proprio perché conosco il comportamento della mentalità di regime, tenderò a contrastare la sua azione accentuando, nella mia dialettica, il primo fenomeno sopracitato e cioè l'insuccesso che porta alla perdita dell'autostima.

    Ma l'insuccesso ha inizio dall'autostima?
    Se sì, allora siamo in presenza di un'innata bassa autostima e essendo innata, naturale, e ancora più staccata da dinamiche culturali.
    Se no, l'insuccesso ha inizio da altro o anche da altro. E questo "altro" è l'argomento della mia domanda.
     
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  11. asabbi
     
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    a me il fascino molto modesto affascina :) .....ho perso la testa per certi brutti!!!!
    ma la bellezza che riesco a vedere ben pochi possono notarla...è tutta nascosta :) ....solo gli intro ci riescono ed è fantastico!!
     
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  12. Koenig4
     
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    asabbi anch'io la penso così... deve essere davvero una cosa da introversi... :)
     
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    C'è poco da rallegrarsi allora, dato che le introverse sono il 5-7% e che hanno più successo degli introversi uomini (e quindi spesso sono occupate).
     
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  14. l.anepeta
     
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    Non posso dedicare più di un’ora la settimana al forum. Se le discussioni si accavallano, può capitare che le precedenti rimangano senza risposta. Pregherei gli utenti di aspettare che io risponda ad una discussione prima di aprirne un’altra.
    Ci sono molti motivi per cui gli introversi da adolescenti e da giovani hanno difficoltà ad intrecciare relazioni con l’altro sesso. Un primo problema, di ordine generale, è che essi, essendo mediamente neotenici, conservano in genere dei tratti fisionomici adolescenziali anche al di là dell’adolescenza. Nonostante la ricchezza del loro mondo interiore, essi mostrano meno dell’età che hanno.
    Nel corso della vita, la neotenia è vantaggiosa; in fase giovanile è un po’ un handicap. C’è il rischio di apparire ragazzini o ragazzine agli occhi degli altri.
    Un secondo problema, correlato al primo, è che la personalità introversa, se non sopravvengono incidenti di percorso, raggiunge un primo livello di integrazione e di equilibrio tra i 25 e i 30 anni. Prima di questa età, la percezione sociale può essere anche positiva ma si associa all’intuizione che la personalità è ancora immatura. In realtà, è in fase di strutturazione secondo i suoi tempi, che sono lenti perché la ricchezza delle potenzialità comporta più “tessere” da sistemare rispetto alla media.
    Un terzo problema è che l’affettività introversa ha una tendenza naturalmente seria: tende, insomma, a stabilire legami significativi e duraturi. Questo orientamento è in controtendenza con la cultura giovanile, che tende a privilegiare rapporti non vincolanti, esperienze esplorative occasionali, ecc.
    Un quarto problema è la difficoltà degli introversi giovani di stare in gruppo e di divertirsi secondo le modalità comuni agli introversi, che comportano la distrazione, il “cazzeggio”, la competitività narcisistica, la tendenza a fare battute per mettere gli altri in difficoltà, ecc. Tale difficoltà induce a percepire l’introverso come troppo serio e, al limite, noioso.
    L’immagine sociale non si modifica radicalmente tra 25 e 30 anni, ma, laddove un introverso raggiunge un buon livello di integrazione, la sua personalità diventa attraente per un numero ridotto di soggetti (introversi o estroversi iperdotati).
    Le circostanze cui ho fatto cenno, di solito mal vissute, determina spesso il formarsi di grovigli conflittuali interiori che incidono sulle relazioni sociali e private anche al di là dei 25-30 anni.
    Luigi Anepeta
     
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  15. _pardo_
     
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    Ecco, secondo me, la frase "raggiunge un primo livello di integrazione e di equilibrio", *in concreto* e` proprio cio` che deve tradursi in un'accettazione e rispetto delle comuni e normali dinamiche sociali, *per quanto sgradevoli*, per lo meno in senso strumentale a raggiungere i propri fini.
    Un abbandono delle proprie fissazioni, dei "non e` giusto", degli atteggiamenti cronicamente fallimentari, delle convinzioni infondate e limitanti.
    Quindi la presa di coscienza che se vuoi una ragazza, siccome non crescono sugli alberi, te la devi andare a cercare faticosamente, fingendo di essere il suo superman ogni volta, e prendendo mille cantonate, come fanno tutti!
    Non esiste una shortcut alla felicita`.
     
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63 replies since 7/12/2009, 10:35   3358 views
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