Da Introverso a Estroverso

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  1. maria rossi
     
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    a ricalacare certi stereotipi, anche i più retrogadi o estremizzati, sicuramente ci si può sentire probabilmente rafforzati: faccio come fanno/farebbe tizio e caio, funziona, affino tecniche e strategie e comincio a giocare con il ruolo che cerco di interpretare...credo però che non solo sia sbagliato in termini di tradimento di sè, del proprio vero io ma controproducente per quel che riguarda i risulatati. perchè anche se si cominciasse a rimorchiare e a sedurre una perte di sè molto importante verrebbe puntualmente a mancare: il bisogno di individuazione.

    per molto tempo quando stavo male mi focalizzavo solo sugli effetti i sintomi che il mio stare comportavano e mi ci è voluto molto tempo per vedere e riconoscere che dove apparentemente di-mostravo insabbiamenti, paure, immobilismo, rinunce e stasi sotto covavo voglia e bisogno viscerali di essere e sentirmi libera di esprimere il mio essere "altro" dalla norma. per tutta una vita ho inseguito (e ancra adesso ci casco!) il senso di integrazione, di normalizzazione ma più lo inseguivo (e magari apparentemente lo acquistavo su certi aspetti) più ciclicamente stavo male, non sbloccavo un bel niente!

    non guardiamo solo tutto quello che non riusciamo a fare, a muovere e concquistare pensiamo al perchè non riusciamo a fare semplicemente come fanno gli altri....non è inettitudine (se basta un manuale e dei soldi, diciamo che non sarà una scienza infusa, no?!) ma più che altro opposizionismo viscerale che blocca tutto perchè una parte di noi (che non riconosciamo e non accettiamo!) si ferma e dice: "aspetta un attimo, dove credi di andare senza di me?" "non penserai di mettermi sotto il tappetto e di tenermi nascosta più di tanto? perchè allora io mi incazzo e faccio saltare tutto!!"

    questa è una grande forza che abbiamo: pensate quanto forte e possente è questa parte di noi che riesce nonostante tutti gli sforzi di volontà, i condizionamenti esterni, interni e i giudizi di vite intere a non mollare la presa, aribellarsi e continua rivendicare pari diritti e dignità!!!
    sta lì a ricordarci che, per noi, nessuna appartenenza, integrazione e normalizzazione ottenute in maniera coatta e acritica, senza un briciolo di originalità, autenticità e differenza (individuazione) potrà renderci felici, realizzati e appagati!!!!

    certo la strada pe soddisfare i nostri bisogni di esseri umani (appartenenza e individuazione) si fa più complicata e faticosa ma è l'unica percorribile...che si diventi seduttori, primitivi, asceti o -semplicemente- innamorati poco importa...l'importante è riconoscere che a seguire un manuale non ci vuole chissà quale scienza, se non li si segue è perchè fare come fano gli altri non ci basta anche se moriamo di solitudine, di senso di isolamento e di noia!!!!

    il bisogno degli altri c'è ed è ineliminabile in ognuno di noi ma se deve contribuire a cancellare e tradire noi stessi forse, non è poi un grande affare...non so.

    quello che voglio dire è che quando stiamo male non pensiamo mai che ci sia dietro una grande energia positiva (paradossalemten) che ci tira la giacca e ci dice che stiamo facendo le cose in modod sbagliato ma ci incaponiamo a far rientrare il prima possibile i sintomi nella nostra disperata ricerca di normalità e omologazione. quanto invece c'è di bello, forte, originale e ribelle contestatario rispetto ad uno stato interiore ingiusto e "squilibrato" nel nostro vivere interiore, non ci viene quasi mai in mente.

    provare dolore, solitudine, sfiducia non è bello ma cerchiamo di itnepretare meglio i nostri sintomi, i nostri marchingegni...solo così potrmo procedere in avanti, anche verso gli altri!!

    Edited by maria rossi - 10/6/2010, 19:45
     
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  2. Enrico-buono
     
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    Questo genere di corsi o scuole sono secondo me il frutto di questa civiltà dei media, Internet, cellulari, ecc.
    Se da una parte siamo in contatto con tutti i nostri 'amici' tramite questi potenti mezzi di telecominucazione in ogni luogo e momento, dall'altra ci allontaniamo da loro sempre di più.
    Per me Internet da questo punto di vista è una grossa fregatura per l'individuo moderno, altro che progresso!

    Lo stesso per la seduzione. Chi si sarebbe sognato tempo fa di andare ad un corso di seduzione? C'era ben altro a cui pensare. In media la gente non era così esigente come oggi. Guardando meno televisione, essendo meno sommersi di modelli televisivi di personaggi con la tartaruga scoplita e le tette perfette, ci si accontentava di più... Si pensava più a costruire un rapporto che a mostrare al pubblico di essere delle coppie perfette.

    Eppure ora prendiamo esempio dai 'progrediti' paesi anglosassoni per imparare come sedurre il partner. E posso solo pensare che queste iniziative prenderanno ancora più piede.

    Senza dubbio mi sembrano totalmente fuori luogo per chiunque (non solo per un introverso).
    E poi diamoci tutti una sveglia! Ci vuole tanto a capire per un uomo che regalare un fiore è un'azione gradita per una donna. E per una donna soprassedere se l'uomo non regala proprio il fiore del colore ideale per quella determinata circostanza...

    Per me stiamo peggiorando un pò tutti, altro che progresso!
    E basterebbe spegnere la televisione per recuperare un pò.
     
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  3. Koenig4
     
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    Come ha scritto il Dott. Anepeta si tende verso un mondo dove a rimetterci sono tutti perchè il modello dominante è il massimo estrovertimento, non solo per gli introversi ma anche per gli estroversi, un mondo dove se non sei un tronista o un PUA non sei nessuno.
     
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    CITAZIONE (maria rossi @ 10/6/2010, 19:37)
    per molto tempo quando stavo male mi focalizzavo solo sugli effetti i sintomi che il mio stare comportavano e mi ci è voluto molto tempo per vedere e riconoscere che dove apparentemente di-mostravo insabbiamenti, paure, immobilismo, rinunce e stasi sotto covavo voglia e bisogno viscerali di essere e sentirmi libera di esprimere il mio essere "altro" dalla norma. per tutta una vita ho inseguito (e ancra adesso ci casco!) il senso di integrazione, di normalizzazione ma più lo inseguivo (e magari apparentemente lo acquistavo su certi aspetti) più ciclicamente stavo male, non sbloccavo un bel niente!

    non guardiamo solo tutto quello che non riusciamo a fare, a muovere e concquistare pensiamo al perchè non riusciamo a fare semplicemente come fanno gli altri....non è inettitudine (se basta un manuale e dei soldi, diciamo che non sarà una scienza infusa, no?!) ma più che altro opposizionismo viscerale che blocca tutto perchè una parte di noi (che non riconosciamo e non accettiamo!) si ferma e dice: "aspetta un attimo, dove credi di andare senza di me?" "non penserai di mettermi sotto il tappetto e di tenermi nascosta più di tanto? perchè allora io mi incazzo e faccio saltare tutto!!"

    Ecco, ... questo livello di argomentazione non si trova in quei forum.

     
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  5. _pardo_
     
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    Come libri da leggere The Game e` il piu` interessante perche` ti spiega le cose come sono realmente accadute e comunque Style (l'autore) sicuramente non e` fuori di melone come altri.

    Mystery Method e` una minchionata puramente tecnica, un vero "manuale" passo passo, quindi noioso a meno che non vogliate imparare quella roba. L'ho trovato noioso anche io che li ho letti tutti, perche` troppo "praticone" per l'appunto, e per di piu` gran parte degli esempi suonano davvero ridicoli se me li immagino nel contesto italiano (enormemente piu` chiuso e sessuofobo rispetto agli ambienti a cui si riferisce lui.)

    Al contrario un "manuale" decisamente piu` interessante e` quello di "Franco", che ha un approccio piu` psicologico al problema, anche perche` e` molto orientato al mantenimento di una relazione, quindi le dinamiche di coppia, piuttosto che parlare solo del semplice pickup come in Mystery.
     
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  6. Koenig4
     
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    Quante cose che sapete voi giovani! Io invece sono ancora fermo a studiare le tecniche di seduzione nei film di Rodolfo Valentino...

     
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  7. Allonsanfan
     
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    CITAZIONE (Warlordmaniac @ 10/6/2010, 19:33)
    CITAZIONE (Allonsanfan @ 10/6/2010, 18:55)
    Mah alla fine non dice cose sbagliate, qualcosa di sensato c'è ma secondo me per poter seguire quei consigli ci vuole una propria capacità di comunicazione estroversa e una notevole sicurezza...e per di più secondo me funzionano, ma con una certa categoria di donne e solo nelle grandi città dove c'è più "apertura" nella vita sessuale.
    Alla fine, anche parlando con vari "playboy" nella vita reale ho capito che la chiave per avere successo è avere voglia di fare figuracce: provarci a raffica, con tantissime donne, e alla fine qualcosa "raccatti" sempre. Magari la percentuale sale se hai un bel personale e sai come prenderle...al di là del notevole maschilismo di questi ragionamenti sono un po' scettico perché per un introverso lo ritengo un po' come un voler imparare a guidare lo shuttle prima di aver imparato a portare il motorino :)

    Sai dov'è il punto? Non è tanto il fatto che per diventare PUA occorre gradualità, bensì creare i presupposti per diventare uno che ha voglia di fare figuracce.
    Come posso fare una serie impressionante di figuracce rimanendo né troppo distaccato (altrimenti non ci terrei neanche), né troppo coinvolto (altrimenti soffrirei troppo per le innumerevoli offese)? Per dare certi consigli ci vuole competenze psicologiche che questi praticoni non mi sembrano di avere.

    Si infatti hai centrato il punto. Secondo me il saper fare figuracce è un pregio. Significa che hai un autostima solida e non te ne frega del giudizio degli altri. Ma che al contempo riesci ad essere assertivo nei rapporti sociali (anche un nerd se ne può fregare del giudizio degli altri, ma non è detto che si sappia far apprezzare alla stessa maniera).
    Non te ne deve fregare nulla di prendere rimbalzoni, devi essere una persona che sa prendere le cose con leggerezza...non devi essere una persona suscettibile..per un introverso è molto difficile ciò. I loro consigli penso valgano per un estroverso che ha già un qualche tipo di social skill in quel campo e vuole perfezionarsi.
    ----------------
    E comunque. Resta il fatto che a questo mondo se si è timidi e introversi si è svantaggiati, ad esempio nel rapportarsi con l'altro sesso se si è maschi.
    Ok lottare per l'emancipazione degli uomini beta e degli introversi, ma questo avverrà nel lungo periodo, e nel lungo periodo, come diceva keynes, siamo tutti morti.
    Nel frattempo, non conviene cercare di adattarsi a questo mondo malato?

    Di quella roba il 90% è spazzatura per quelli come noi, perché richiederebbe di diventare estroversi, insomma fa più danni che altro, come giustamente evidenzia maria rossi.
    Però qualcosa di buono c'è, ad esempio qualche spunto sul come perdere la timidezza (che è cosa ben diversa dalll'introversione), come essere più sfacciati, come gestire certe situazioni..
     
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  8. Sognolucido
     
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    Credo che ci siano degli ottimi spunti da prendere in considerazione....
    Nessun introverso "deve" necessariamente cercare di cambiare in estroverso, questo credo che sia ovvio.
    Se un introverso è felice di se stesso e della sua vita deve restare tale.

    Quando invece un introverso sta male allora deve capire le ragioni del suo male e cercare di rimediare perchè tutti abbiamo diritto ad essere contenti, e a tratti anche felici.
    Se ad esempio un introverso sceglie la solitudine, non perchè la preferisce, ma solo perchè non sa relazionarsi agli altri e prova immenso disagio in società, allora deve cercare di superare questo problema.
    La solitudine infatti non va condannata quando fa stare bene ed è una scelta.
    Il vero problema è quando ci si rifugia nella solitudine solo per paura del confronto con gli altri.
    In questo caso tutti i consigli volti a vincere l'imbarazzo, a migliorare le capacità relazionali, ecc, sono di grandissimo aiuto !!!

    L'importante nella vita è Scegliere quello che ci piace, e non essere vittima di pseudo-scelte imposte solo dalle nostre paure.

    Stare Bene non significa evitare le cose che ci fanno stare Male !!!!!!

    Stare bene significa vivere in assenza di paure e limiti auto-imposti, e per raggiungere questa condizione dobbiamo quindi affrontare tutto ciò che ci procura disagio, rabbia, sconforto.
    Dobbiamo imparare a rompere i falsi circuiti di azione/reazione ed i meccanismi di difesa che ci siamo costruiti negli anni solo per limitare gli effetti dell'Ansia.
     
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  9. tandream
     
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    Io ho letto sia The Game di Neil Strauss e poi anche il libro di Mystery. Il primo è davvero divertente e nel periodo che l'ho letto mi aiutato davvero tantissimo con l'autostima, tra l'altro non è affatto un manuale anche se è ricco di consigli esso è un romanzo più o meno vero, ne consiglierei la lettura un po' a chiunque (dovevano farne un film ma non ho saputo più nulla). Troppo divertente quando l'amico del personaggio principale ha una sorta di tracollo nervoso ed inizia a prendere il Rivotril! Non mi è dispiaciuto neanche il libro di Mystery che però è un manuale vero e proprio e non è del tutto adatto al contesto italiano...

    Per il resto quoto ciò che ha scritto Sognolucido, anche se questi libri pur se non ti fanno diventare estroverso, secondo me ti migliorano l'umore : )
     
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  10. tigellino11
     
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    anch'io conosco questp materiale...
    Che dire, di sicuro l'estrovertimento che implica per noi introversi è solo controproducente;però spiegano moltp bene quelli che sono i meccanismi della seduzione ,rectius del corteggiamento (termine antiquato ma pertinente).
    Cmq ,nessun artista della seduzione si potrà mai avvicinare al mostro sacro della materia: Grigory Rasputin.
    ho letto una sua biografia e ci sono cose che ti fanno arrampicare alle pareti...

    www.youtube.com/watch?v=UmKxKylgtmM
     
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  11. Save The World
     
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    ma io non capisco perchè l'introverso debba curarsi! se tutti fossero estroversi pensa che noia!
     
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  12. Koenig4
     
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    Naturalmente l'introverso non deve affatto curarsi. Nel titolo della sezione la parola cura e' tra virgolette per ironizzare, in senso critico, sull'opinione comune riguardo l'introversione come aspetto negativo del carattere da modificare.
     
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  13. tandream
     
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    L'introversione non si può curare, a partire da questo però, tutte le cose che si trovano scritte nel primo post di questo thread sono più che degli ottimi consigli: fai le cose che ti spaventano di più!
    Personalmente ho iniziato un corso di recitazione e prima ho fatto un corso di canto. Entrambi con ottimi risultati :D
    Io credo che principalmente gli introversi siano dei "pigroni". Se si riesce a mettere in moto un po' il motore non è poi così difficile fare certe cose...
     
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    CITAZIONE (tandream @ 12/12/2010, 10:10) 
    L'introversione non si può curare, a partire da questo però, tutte le cose che si trovano scritte nel primo post di questo thread sono più che degli ottimi consigli: fai le cose che ti spaventano di più!
    Personalmente ho iniziato un corso di recitazione e prima ho fatto un corso di canto. Entrambi con ottimi risultati :D
    Io credo che principalmente gli introversi siano dei "pigroni". Se si riesce a mettere in moto un po' il motore non è poi così difficile fare certe cose...

    Dopo il corso di recitazione, potresti fare l'insegnante a un gruppo di adolescenti. Poi mi dirai.

    CITAZIONE (Allonsanfan @ 10/6/2010, 23:11) 
    Si infatti hai centrato il punto. Secondo me il saper fare figuracce è un pregio. Significa che hai un autostima solida e non te ne frega del giudizio degli altri. Ma che al contempo riesci ad essere assertivo nei rapporti sociali (anche un nerd se ne può fregare del giudizio degli altri, ma non è detto che si sappia far apprezzare alla stessa maniera).
    Non te ne deve fregare nulla di prendere rimbalzoni, devi essere una persona che sa prendere le cose con leggerezza...non devi essere una persona suscettibile..per un introverso è molto difficile ciò. I loro consigli penso valgano per un estroverso che ha già un qualche tipo di social skill in quel campo e vuole perfezionarsi.
    ----------------

    Non credo che sia così semplice.
    Perché se m'impongo l'eliminazione dell'orgoglio e della permalosità, rischio l'insensibilità. Se io fossi ancora più insensibile, non mostrerei affatto emozioni, sarei ancora più disumano di quello che sono.
    Temo che per me vale la regola della coperta corta, mentre ci sono gli altri, quelli che sono al caldo, che hanno semplicemente la coperta più lunga.
     
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  15. tandream
     
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    CITAZIONE (Warlordmaniac @ 22/12/2010, 14:09) 
    CITAZIONE (tandream @ 12/12/2010, 10:10) 
    L'introversione non si può curare, a partire da questo però, tutte le cose che si trovano scritte nel primo post di questo thread sono più che degli ottimi consigli: fai le cose che ti spaventano di più!
    Personalmente ho iniziato un corso di recitazione e prima ho fatto un corso di canto. Entrambi con ottimi risultati :D
    Io credo che principalmente gli introversi siano dei "pigroni". Se si riesce a mettere in moto un po' il motore non è poi così difficile fare certe cose...

    Dopo il corso di recitazione, potresti fare l'insegnante a un gruppo di adolescenti. Poi mi dirai.

    Questo dipende dal gruppo di adolescenti... :ph34r:
    E' risaputo che un po' tutti i professori perdono la testa anche se fossero i più estroversi del mondo... non auguro a nessuno di insegnare ad una classe delle superiori... forse va bene fino alla 2a o 3a media... avrei potuto insegnare anch'io (prima della crisi) e sinceramente l'idea mi piace.

    CITAZIONE (Warlordmaniac @ 22/12/2010, 14:14) 
    CITAZIONE (tandream @ 12/12/2010, 10:10) 
    L'introversione non si può curare, a partire da questo però, tutte le cose che si trovano scritte nel primo post di questo thread sono più che degli ottimi consigli: fai le cose che ti spaventano di più!
    Personalmente ho iniziato un corso di recitazione e prima ho fatto un corso di canto. Entrambi con ottimi risultati :D
    Io credo che principalmente gli introversi siano dei "pigroni". Se si riesce a mettere in moto un po' il motore non è poi così difficile fare certe cose...

    Dopo il corso di recitazione, potresti fare l'insegnante a un gruppo di adolescenti. Poi mi dirai.

    CITAZIONE (Allonsanfan @ 10/6/2010, 23:11) 
    Si infatti hai centrato il punto. Secondo me il saper fare figuracce è un pregio. Significa che hai un autostima solida e non te ne frega del giudizio degli altri. Ma che al contempo riesci ad essere assertivo nei rapporti sociali (anche un nerd se ne può fregare del giudizio degli altri, ma non è detto che si sappia far apprezzare alla stessa maniera).
    Non te ne deve fregare nulla di prendere rimbalzoni, devi essere una persona che sa prendere le cose con leggerezza...non devi essere una persona suscettibile..per un introverso è molto difficile ciò. I loro consigli penso valgano per un estroverso che ha già un qualche tipo di social skill in quel campo e vuole perfezionarsi.
    ----------------

    Non credo che sia così semplice.
    Perché se m'impongo l'eliminazione dell'orgoglio e della permalosità, rischio l'insensibilità. Se io fossi ancora più insensibile, non mostrerei affatto emozioni, sarei ancora più disumano di quello che sono.
    Temo che per me vale la regola della coperta corta, mentre ci sono gli altri, quelli che sono al caldo, che hanno semplicemente la coperta più lunga.

    E non credi che tutta via valga proprio la pena di mostrarla qualche emozione piuttosto che anestetizzarsi la vita? Io sono un forte utilizzatore dell'anestesia della vita, ma ci sono sempre periodi in cui ti rendi conto in cui è meglio sentirle le emozioni addosso, anche se fossero graffi o tagli. Almeno ti fanno sentire vivo.
    E' umano chi si lascia trasportare dalle emozioni o chi preferisce essere una roccia inscalfibile?
     
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33 replies since 9/6/2010, 15:51   3048 views
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