Il femminismo lesbico

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  1. tandream
     
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    CITAZIONE (LordDrachen @ 30/9/2010, 11:28)
    CITAZIONE (tandream @ 30/9/2010, 11:01)
    Mi chiedevo semplicemente se il "matrimonio" possa continuare a reggere in una società dove il numero di vittime all'interno delle così dette famiglie monogaminche patriarcali è più alto di quello provocato da camorra, ndrangheta e mafia messe tutte insieme.

    questa è balla, ideologicamente diffusa dai media, ma resta una balla.
    ma il problema, se non si fosse capito, è che i crimini violenti all'interno del nucleo famigliare
    non sono calati con l'avvento della liberazione sessuale e dell'emancipazione ma sono,
    GUARDA UN PO', aumentati.

    com'è quindi possibile puntare il dito contro il patriarcato quando i crimini aumentano proprio ora
    con la disgregazione della famiglia? :fisch.gif:

    Infatti, ma è quello che dico io. Il patriarcato vuole la famiglia coesa, che la gente viva ingabbiate nelle proprie case. Questo è innaturale per l'uomo e la donna che in maniera più o meno consapevole sa che può/vorrebbe essere più libero e allora cerca altro altrove, cercando altro altrove rompe gli schemi del patriarcato e questo viene a generare violenza all'interno della coppia/famiglia. E' proprio per la disgregazione della famiglia che aumentano i crimini, è ovvio!!! Ma è anche quello che è più naturale all'uomo tra virgolette "rompere le radici"!!! Il patriarcato sono una serie di regole che si stanno sgretolando per via del fatto che l'uomo non crede più in Dio (e con ragione) e non crede più neanche nellamore eterno (anche questo con ragione).

    Se fai ricerche su Google vedrai che i morti ammazzati nelel famiglie sono molti di più di tutti quelli che ti potresti mai immaginare, i mass media non c'entrano e si parla di violenza sia maschile che femminile e che tra omosessuali stessi.



    CITAZIONE (LordDrachen @ 30/9/2010, 11:28)
    CITAZIONE (tandream @ 30/9/2010, 11:01)
    Mi chiedevo semplicemente se il "matrimonio" possa continuare a reggere in una società dove il numero di vittime all'interno delle così dette famiglie monogaminche patriarcali è più alto di quello provocato da camorra, ndrangheta e mafia messe tutte insieme.

    ammettendo che sia realizzabile, e che io come individuo abbia accesso ad una sessualità soddisfacente (tutto da dimostrare, sia psicologicamente sia materialmente), chi me lo fa fare di fare un figlio?

    Infatti, non ce ne sarà bisogno. L'ho scritto.

    [QUOTE=LordDrachen,30/9/2010, 11:28]
    CITAZIONE (tandream @ 30/9/2010, 11:01)
    fare figli SOLO con la procreazione artificiale (questa cosa la trovo ai limiti del disgusto, ma cercherò di trattenere i conati) significa semplicemente che i figli saranno una prerogativa solo femminile e rientreranno
    in una dimensione di "capriccio" , di "voglia".

    anche adesso c'è questa tendenza. chi fa figli sono gli immigrati in più parte, in tutta europa.
    tutto ciò insufficiente mantenere una demografia: se il figlio è una libera scelta di un solo genitore significa ridurre tutta la dimensione maschile a un corpo morto della società. inutile a qualsiasi scopo che non sia produrre e consumare.

    I figli sono sempre stati una prerogativa solo femminile per molti versi. E' da tantissimo tempo che si fanno solo per capriccio e voglia, non si fanno mai per caso (a parte eccezioni).

    Non è affatto vero quello che si dice della figura maschile. Sarà il fuco dell'alveare, (come lo è sempre stato in realtà). Il maschio è colui che porta il cibo e provvede al sostentamento dei bambini e della donna, anche non suoi.

    La vera "dea", il vero motore del mondo è la donna procreatrice. L'uomo è una parte infinitesimale rispetto ad essa per la procreazione ma è lui che contribuisce prima di tutto alla sua sopravvivenza.

    Altro errore è che l'evoluzione sia lineare. Il fatto che i greci fosserro bisessuali non vuol dire nulla, anzi, conferma il fatto che nel futuro ci potrà essere di nuovo questa tendenza. Perché il tempo è ciclico, la storia è ciclica e si ripete (in forme diverse) ma non esiste un'evoluzione lineare verso un picco.
     
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  2. LordDrachen
     
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    CITAZIONE (tandream @ 30/9/2010, 12:07)
    E' proprio per la disgregazione della famiglia che aumentano i crimini, è ovvio!!! Ma è anche quello che è più naturale all'uomo tra virgolette "rompere le radici"!!! Il patriarcato sono una serie di regole che si stanno sgretolando per via del fatto che l'uomo non crede più in Dio (e con ragione) e non crede più neanche nellamore eterno (anche questo con ragione).

    Se fai ricerche su Google vedrai che i morti ammazzati nelel famiglie sono molti di più di tutti quelli che ti potresti mai immaginare, i mass media non c'entrano e si parla di violenza sia maschile che femminile e che tra omosessuali stessi.

    io non lo vedo come una gabbia, e molti miei amici single sono ancora molto portati a pensare ad una relazione matrimoniale. il prb è che non trovano una compagna.
    non vedo perché le cose dovrebbero cambiare con l'abbattimento della famiglia.
    a chi affidiamo i figli? sempre alla madre come oggi? allora perché dovrei fare un figlio?
    e pensiamo davvero che un uomo posso procreare e accudire un figlio senza la madre?
    quando un uomo è abbandonato dalla moglie dopo magari aver fatto figli possono succedere due cose.
    1) accetta supinamente la situazione e prova a rifarsi una vita, con difficoltà enormi, dovendo recidere
    quei legami che erano parte fondamentale della sua identità e del suo equilibrio.
    2) sclera e non accetta la separazione. con le conseguenze che conosciamo.
    tutto ciò però deriva da un'educazione maschile mancata, che nella famigia coesa era presente, in
    quella disgregata no.

    molta della gente più violenta è gente cresciuta senza il padre. studi lo dimostrano.
    siam sempre li.

    le stesse ricerce IStat sono state fatte con metodologie anti.scientifiche, figurati i media.
    l'ideologizzazione su queste tematiche è fortissima.
    Amnesty ha appena dovuto rettificare la bufala della "prima causa di morte".

    CITAZIONE
    Infatti, non ce ne sarà bisogno. L'ho scritto.

    l'uomo diventerà suppellettile del mondo, dunque.
    la donna potrà fare tutto da sola grazie alle tecnologia e bisognerà fare leggi per obbligare gli
    uomini a darle una mano. non è una coercizione innaturale questa?
    ma anche le donne poi perderanno volontà procreatrice, troppo bombardate da altri
    tipi di realizzazioni e bisogno falsi indotti (infinitizzati? of course).
    secondo me ci viene un 68....

    CITAZIONE
    I figli sono sempre stati una prerogativa solo femminile per molti versi. E' da tantissimo tempo che si fanno solo per capriccio e voglia, non si fanno mai per caso (a parte eccezioni).

    si perché si da un valore del tutto egoistico alla procreazione.

    CITAZIONE
    Non è affatto vero quello che si dice della figura maschile. Sarà il fuco dell'alveare, (come lo è sempre stato in realtà). Il maschio è colui che porta il cibo e provvede al sostentamento dei bambini e della donna, anche non suoi.

    se ti aspetti che una società individualista e libertaria (e forse edonista) possa anche solo minimanente accettare una cosa del genere allora il tuo ragionamento ha una falla bella grossa.
    gli insetti hanno una mente collettiva.
    nella società che tu auspichi o tratteggi, l'individuo è libero di fare quello che vuole e non ha nessun obbligo
    di occuparsi del prossimo. lui cerca il suo piacere personale e il figlio è un ostacolo bello grosso.
    secondo te la gente si sbatte di lavoro per occuparsi dei figli non suoi?
    ma per carità! :)
    non puoi pensare di resettare la conoscenza della paternità, discorsi paleolitici a parte.
    se la società è individualista i comportamenti collettivistici estremi come questo sono del tutto antitetici
    e irrealizzabili.

    CITAZIONE
    La vera "dea", il vero motore del mondo è la donna procreatrice. L'uomo è una parte infinitesimale rispetto ad essa per la procreazione ma è lui che contribuisce prima di tutto alla sua sopravvivenza.

    qua siamo all'ideologizzazione femminista dell'archetipo della Grande Madre.
    cosa soppiantata da qualche millennio.
    se aspettano che gli uomini si sbattano per il loro sostentamento (soprattutto ripeto in una società individualista e materialista, dove l'economia prevale sul resto) stanno fresche.

    ma io non ho parlato di evoluzione, ne che non potremmo ridiventare bisessuali.
    io dico solo che una società del genere non dura, come tutte quelle decadenti e dedite all'edonismo.
    arrivano i barbari e ti pigliano (giustamente) a calci.


     
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  3. LordDrachen
     
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    e aggiungo:
    Veronesi è il VERO maschilista. quello che dietro il paravento della parità sessuale rinforza e incoraggia una presunta superiorità delle donne sull'uomo in maniera adulatoria (figlia di un bieco narcisismo) del tutto strumentale a richiedere approvazione.
    non solo, descrive un mondo a guida femminile, dove il femminile non c'è.
    c'è solo una cupa razionalizzazione di donne guidate da cervelli maschili (aggressive ed abili).
    i più maschilisti sono quelli come lui, perché non capiscono il valore della differenza.
     
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  4. Allonsanfan
     
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    CITAZIONE (LordDrachen @ 29/9/2010, 17:45)
    io non ragioni per confini nazionali. vedo solo che nuclei famigliari tradizionali di immigrati vengono da noi, dentro i nostri confini, ed hanno un successo
    paragonabile a quello che noi avevamo anni fa grazie ad una coesione famigliare (oltre che etnica) palese.
    non si può trascurare, secondo me, che parte di questa loro vitalità, anche imprenditoriale, deriva da una forte culturizzazione dell'aspetto famigliare
    che garantisce una base anche psicologica importante. non solo in economia poi sono più vitali, anche da un punto di vista più prettamente psicologico potrebbero diventare dominanti ed è anche uno dei motivi per cui oggi c'è una forte xenofobia per contrasto. la paura non è solo legata alla criminalità, ma anche alla cultura proprio, al loro modo d'essere
    Non trovi?

    Secondo me la civiltà più forte in assoluto è quella "protomoderna". Cioé la via di mezzo tra quella tradizionale "valoriale" e quella moderna "individualista". Gli immigrati italiani, come anche i coloni americani e i coloni boeri, sono gruppi che hanno avuto un forte impatto nei territori dove sono andati, perché avevano un mix di valori "antichi" e strumenti moderni.
    Gli immigrati musulmani possono unire la coesione data dai loro valori agli strumenti della società moderna, e quindi hanno un impatto molto forte, ma questa coesione cala con l'integrazione, come anche i valori che vengono ammorbiditi (su questo punto non sarai d'accordo).

    Però penso che la paura degli immigrati sia innescata principalmente da crimine e questioni economiche ("ci rubano il lavoro").
    Ne è la prova lampante il fatto che i più odiati sono i rumeni, che sono diversissimi dai musulmani. I rumeni hanno ancora meno valori di noi.
    Poi si, ci sono tante componenti, anche la paura di venir "colonizzati", ma vengono molto dopo, forse perché il politically correct (di matrice cristiana) tiene a bada certi pensieri.

    CITAZIONE (LordDrachen @ 30/9/2010, 11:28)
    CITAZIONE (tandream @ 30/9/2010, 11:01)
    Mi chiedevo semplicemente se il "matrimonio" possa continuare a reggere in una società dove il numero di vittime all'interno delle così dette famiglie monogaminche patriarcali è più alto di quello provocato da camorra, ndrangheta e mafia messe tutte insieme.

    questa è balla, ideologicamente diffusa dai media, ma resta una balla.
    ma il problema, se non si fosse capito, è che i crimini violenti all'interno del nucleo famigliare
    non sono calati con l'avvento della liberazione sessuale e dell'emancipazione ma sono,
    GUARDA UN PO', aumentati.

    beh dai saranno aumentati perché ora si denunciano. una volta non se ne parlava, rimanevano sepolti nella famiglia e stop.

    Edited by Allonsanfan - 30/9/2010, 23:05
     
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  5. LordDrachen
     
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    CITAZIONE (Allonsanfan @ 30/9/2010, 22:41)
    Cioé la via di mezzo tra quella tradizionale "valoriale" e quella moderna "individualista". Gli immigrati italiani, come anche i coloni americani e i coloni boeri, sono gruppi che hanno avuto un forte impatto nei territori dove sono andati, perché avevano un mix di valori "antichi" e strumenti moderni.

    beh io considero i boeri, per esempio, dei buoni esempi di proto-comunitaristi più che di modernisti.
    poco importa che avessero tecnologia, siamo ancora in una dimensione con connotati valoriali (come ben dici) e anche rurali.
    la lotta e la vita nell'ambiente naturale dell'Africa è molto formativo e abbastanza differente dalla bambagia della città del XXI secolo.

    CITAZIONE
    Gli immigrati musulmani possono unire la coesione data dai loro valori agli strumenti della società moderna, e quindi hanno un impatto molto forte, ma questa coesione cala con l'integrazione, come anche i valori che vengono ammorbiditi (su questo punto non sarai d'accordo).

    non mi pare. sono generazioni che nella mia regione prosperano, e non si vedono molte donne musulmane sposare italiani (anzi, zero) mentre
    avviene abbastanza spesso il contrario.
    ma questo non solo vale per i musulmani, vale anche per i calabresi.
    ci sono ancora, dopo decenni di immigrazione calabrese, forti identità di appartenenza, nonostante molti si siano come tu dici "integrati" nel tessuto emiliano.
    è anche per questo che la mafia è arrivata al nord. senza una coesione familistica la mafia non fa nulla. senza un humus culturale mafioso
    non ci si diffonde.
    quello che voglio dire è che piano piano, saremo noi ad essere più influenzati da loro che viceversa. un processo che inizialmente sembra opposto
    ma che alla lunga fa prevalere quei comportamenti più efficaci.
    l'individualismo moderno estremo non è efficace. l'unione fa la forza, il resto son voli pindarici.
    o sono d'accordo che i valori saranno ammorbiditi, ma anche noi saremo influenzati e la paura è il primo sintomo.
    la paura deriverà anche dal fatto che saranno sempre più prolifici di noi per quanto possano calare....
    saranno sempre famiglie contro singoli individui
    ecc.

    CITAZIONE
    Però penso che la paura degli immigrati sia innescata principalmente da crimine e questioni economiche ("ci rubano il lavoro").

    non credo. molti disprezzano la mentalità, l'approccio troppo flessibile alle regole, il modo di relazionarsi, il modo di vivere, ecc.

    CITAZIONE
    Ne è la prova lampante il fatto che i più odiati sono i rumeni, che sono diversissimi dai musulmani. I rumeni hanno ancora meno valori di noi.

    beh no. io conosco rumeni e non è così.
    ho molte riserve quando dici che sono privi di valori, semmai hanno valori diversi che spesso cozzano con la ns. legalità.
    la legalità è una cosa, la morale è un'altra.
    e poi cmq dipende dal rumeno: qui non arrivano i rumeni più ligi e acculturati.
    perché vengono qui? ma evidentemente c'è terreno fertile. terreno che deriva sicuramente da una ns. mollezza e divisione.

    CITAZIONE (LordDrachen @ 30/9/2010, 11:28)
    beh dai saranno aumentati perché ora si denunciano. una volta non se ne parlava, rimanevano sepolti nella famiglia e stop.

    la tendenza è all'aumento anche nei tempi recentissimi. quindi se aumenta invece di diminuire, anche se adesso si denuncia (ammesso che prima ce ne fossero altrettanti), significa che la frustrazione famigliare è aumentata e non diminuita. poi possiamo raccontarci le fregnacce femministe, ma sta di fatto che da 10 anni a questa parte (non 100 anni fa...) i casi aumentano. eccome se aumentano.
     
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  6. Allonsanfan
     
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    "beh io considero i boeri, per esempio, dei buoni esempi di proto-comunitaristi più che di modernisti.
    poco importa che avessero tecnologia, siamo ancora in una dimensione con connotati valoriali (come ben dici) e anche rurali.
    la lotta e la vita nell'ambiente naturale dell'Africa è molto formativo e abbastanza differente dalla bambagia della città del XXI secolo."

    "non mi pare. sono generazioni che nella mia regione prosperano, e non si vedono molte donne musulmane sposare italiani (anzi, zero) mentre
    avviene abbastanza spesso il contrario.
    ma questo non solo vale per i musulmani, vale anche per i calabresi.
    ci sono ancora, dopo decenni di immigrazione calabrese, forti identità di appartenenza, nonostante molti si siano come tu dici "integrati" nel tessuto emiliano.
    è anche per questo che la mafia è arrivata al nord. senza una coesione familistica la mafia non fa nulla. senza un humus culturale mafioso
    non ci si diffonde.
    quello che voglio dire è che piano piano, saremo noi ad essere più influenzati da loro che viceversa. un processo che inizialmente sembra opposto
    ma che alla lunga fa prevalere quei comportamenti più efficaci.
    l'individualismo moderno estremo non è efficace. l'unione fa la forza, il resto son voli pindarici.
    o sono d'accordo che i valori saranno ammorbiditi, ma anche noi saremo influenzati e la paura è il primo sintomo.
    la paura deriverà anche dal fatto che saranno sempre più prolifici di noi per quanto possano calare....
    saranno sempre famiglie contro singoli individui
    ecc."


    Perché dovremmo essere noi ad essere più influenzati da loro? Loro impareranno a vivere con uno stile di vita totalmente diverso, mi pare un bel cambiamento! Anche se è lento: io ho parenti americani che si sentono americani al 100% solo alla terza generazione. E poi non è detto che il modello familiare rimanga coriaceo per forza: ad esempio gli asiatici negli usa fanno meno figli dei bianchi. Sono ancora più individualisti degli autoctoni, secondo me non a caso nei telefilm la donna asiatica è sempre rappresentata come quella carrierista e competitiva al massimo.
    Comunque rimane un dato di fatto: noi occidentali dobbiamo smuoverci e iniziare a portare la natalità a 2,1, sennò non si va da nessuna parte.

    "non credo. molti disprezzano la mentalità, l'approccio troppo flessibile alle regole, il modo di relazionarsi, il modo di vivere, ecc."

    Si ma a livello politico, di protesta, la gente si muove solo per il pericolo criminalità. C'è sicuramente una latente paura dello straniero, ma la cultura della tolleranza (che è cmq abbastanza radicata sennò prenderemmo a mazzate tutti i barconi) la tiene a bada. Ad esempio la lega è stata votata nel 2008 in parte in seguito ad una banale manipolazione mediatica. INfatti nei mesi precedenti alle elezioni i tg hanno aumentato vistosamente i crimini, mentre questi in realtà sono diminuiti lievemente.
    (www.lavoce.info/articoli/pagina1000952.html)

    "beh no. io conosco rumeni e non è così.
    ho molte riserve quando dici che sono privi di valori, semmai hanno valori diversi che spesso cozzano con la ns. legalità.
    la legalità è una cosa, la morale è un'altra.
    e poi cmq dipende dal rumeno: qui non arrivano i rumeni più ligi e acculturati.
    perché vengono qui? ma evidentemente c'è terreno fertile. terreno che deriva sicuramente da una ns. mollezza e divisione."


    Le prostitute sono rumene o marocchine?
    Non dico che sono privi di valori, ma ammetto di non avere tutta questa conoscenza dle mondo rumeno :). Dal punto di vista lavorativo (per quanto ho visto io) i rumeni sono molto più brutali e "incivili", i marocchini sono più "normali", sono tutti "lavoro&famiglia", in generale mi son trovato bene con loro, mentre con i rumeni è bene non averci a che fare. Io me la spiego con il fatto che in italia c'è venuta la parte più bassa della società, devastata e privata dei valori dalla società comunista.

    "la tendenza è all'aumento anche nei tempi recentissimi. quindi se aumenta invece di diminuire, anche se adesso si denuncia (ammesso che prima ce ne fossero altrettanti), significa che la frustrazione famigliare è aumentata e non diminuita. poi possiamo raccontarci le fregnacce femministe, ma sta di fatto che da 10 anni a questa parte (non 100 anni fa...) i casi aumentano. eccome se aumentano."

    Mi hai incuriosito, e ho dato una breve occhiata su internet. Quello che ne ho ricavato è che in realtà le statistiche sono abbastanza scarse (proprio perché un tempo non c'era la cultura della denuncia), ad essere aumentata è sicuramente l'esposizione mediatica, non mi pare ci sia abbastanza materiale per dire "il trend è in aumento". Dove li hai letti questi dati?
     
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  7. LordDrachen
     
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    CITAZIONE (Allonsanfan @ 1/10/2010, 10:07)
    Perché dovremmo essere noi ad essere più influenzati da loro? Loro impareranno a vivere con uno stile di vita totalmente diverso, mi pare un bel cambiamento!

    A Reggio Emilia ci sono il 10% di immigrati. Io non ne conosco nemmeno uno che abbia uno stile di vita, luoghi di frequentazione, simili ai miei.
    Io non credo affatto che i legami famigliari degli immigrati arrivino ad essere simili ai miei.
    Non vale nemmeno per i calabresi, che restano più uniti rispetto agli emiliani, perché lo dovrebbe essere per loro?

    CITAZIONE
    E poi non è detto che il modello familiare rimanga coriaceo per forza: ad esempio gli asiatici negli usa fanno meno figli dei bianchi.

    a parte che gli USA si difendono grazie cmq ad uno stile famigliare più arcaico rispetto a quello europeo e più mediamente legato alla religione (protestante), soprattutto nel Sud.
    inoltre mi sembrano molto puritani, non certo edonistici o propensi alla liberazione sessuale.
    (parlavamo di quello, no?)
    i caucasici (tra l'altro questa è come ben mi insegni una definizione troppo generica e solo su base razziale, non culturale) sono i secondi meno fertili e poi bisogna contare l'altissimo tasso di maternità in età minorile, che proprio non collima con la liberazione sessuale di cui stiamo parlando.
    poi gli ispanici, che hanno nella famiglia un forte legame, stanno ampiamente crescendo.
    mettici anche che è difficile avere un'immigrazione asiatica negli USA, per ovvie ragioni geografiche e pure di giusta "diffidenza". questo sicuramente li protegge da un'invasione, soprattutto islamica.

    CITAZIONE
    Sono ancora più individualisti degli autoctoni, secondo me non a caso nei telefilm la donna asiatica è sempre rappresentata come quella carrierista e competitiva al massimo.

    le etnie in forte minoranza e con un tasso di immigrazione debole sono più facilmente assimilabili, ovvio.
    ma l'Europa è tutta un'altra faccenda.

    CITAZIONE
    Comunque rimane un dato di fatto: noi occidentali dobbiamo smuoverci e iniziare a portare la natalità a 2,1, sennò non si va da nessuna parte.

    ah ecco. e come lo fai questo? non certo con la liberazione sessuale, mi sembra che questo sia palese.
    ogni emancipazione ha frenato la natalità. è una costante planetaria.

    CITAZIONE
    Si ma a livello politico, di protesta, la gente si muove solo per il pericolo criminalità.

    perché a nessuno piace fare il razzista. nessuno ammette di esserlo, intimamente.
    per questo non si passa ai fatti.

    CITAZIONE
    la cultura della tolleranza

    è spesso paraculismo politico. vi sono "valori" che vengono diciamo trasmessi dall'alto, dalla società liberal-democratica che però non sono perfettamente contrapponibili col sentire della gente.

    CITAZIONE
    INfatti nei mesi precedenti alle elezioni i tg hanno aumentato vistosamente i crimini, mentre questi in realtà sono diminuiti lievemente.

    sono ben consapevole di questo e d'accordo.

    CITAZIONE
    Le prostitute sono rumene o marocchine?

    la cultura è differente.
    i valori son differenti.
    avere valori differenti non significa, ripeto, non averne.
    i ns. valori non sono i valori di tutti.
    e poi se è per questo le prostitute sono anche italiane e africane.

    CITAZIONE
    Io me la spiego con il fatto che in italia c'è venuta la parte più bassa della società, devastata e privata dei valori dalla società comunista.

    sicuramente questo è uno dei motivi. sono d'accordo.
    dipende dalla ricchezza accumulata, un balzo in avanti del ns. stile di vita molto poco realistico e sostenibile.

    CITAZIONE
    Quello che ne ho ricavato è che in realtà le statistiche sono abbastanza scarse (proprio perché un tempo non c'era la cultura della denuncia), ad essere aumentata è sicuramente l'esposizione mediatica, non mi pare ci sia abbastanza materiale per dire "il trend è in aumento". Dove li hai letti questi dati?

    se sono molto scettico riguardo il rapporto Istat su violenza e molestie (sia per la metodologia di raccolta dati, sia per il concetto di molestia) sono meno scettico sull'aumento degli uxoricidi (di entrambi i generi) e suicidi conseguenti ed anche degli infanticidi.
    Dalle statistiche emerge che l'uxoricidio e' un crimine dal trend costante in Italia: 101 casi nel 2000 e 103 nel 2006. (Ansa)
    diciamo che sono stato forse troppo pessimista, ma non cambio il ragionamento di fondo.
    anche perché si aggiunge, nel sito Ansa, che la causa (come ho detto più volte) è la paura di abbandono per Lui (mancata maturazione emotiva dovuta alla mancanza di una figura paterna presente - dipendenza dalla madre)
    e per lei di solito gelosia o quesioni economiche.
    questi due di questi tre moventi sono collegati sicuramente alla disgregazione famigliare e ad un'educazione dei sentimenti troppo fai-da-te spinta anche dalla mancanza di un sostegno psicologico-affettivo. imho.
     
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  8. tandream
     
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    Rispondo brevemente, giusto per.

    @LordDrachen

    Io ho parlato in effetti di una società utopistica che forse ci sarà stata in un passato lontano. E non intendo affatto una società individualista ma una società in cui è predominante la "coscienza collettiva", la quale è viva e forte oggi come sempre. L'uomo è un essere con le "antenne" un po' in tutti i sensi, e quindi il suo comportamento non sarebbe mai troppo collettivista estremo come lo definisci tu. Già ce ne sono un'infinità oggi di comportamenti di massa seguiti punto per punto da tutti.
    Tu dici che le donne non dovranno mai aspettarsi che l'uomo si sbatta per il loro sostentamento: hai ragione, in quanto succede già da sempre!!! Non c'è alcun motivo di aspettare. ;-)

    @Allosanfan

    Se adesso ce ne sono di più di casi di violenza o sono gli stessi ma meglio riconosciuti dalle statistiche il concetto non cambia, anzi, se è vero che le violenze di oggi sono le stesse di quelle di ieri c'è ancora un maggior motivo per preoccuparsi! Idem se fosse il contrario comunque.

     
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    CITAZIONE (LordDrachen @ 27/9/2010, 13:41) 
    CITAZIONE (Koenig4 @ 27/9/2010, 14:18)
    Di recente una ragazza lesbica con cui chatto talvolta in internet mi ha detto che lei a scuola era la più corteggiata solo che questo era un'atto di ostilità. I ragazzi la corteggiavano apposta sapendo che lei, essendo lesbica, avrebbe trovato la cosa piuttosto antipatica. Loro erano attratti dalla conquista ardua, come prova di mascolinità. Questo potrebbe essere un'esempio in cui il maschilismo colpisce le donne omosessuali. Quando ho sentito questa storia l'ho trovata una forma di aggressività indegna.

    non è un atto di ostilità.
    questo esempio è perfetto per il mio punto di vista.
    quello è un atto di maschilità: la conquista ardua è certamente maschile.

    ma non è una questione di maschilismo o di patriarcato, è un gioco delle parti che avviene normalmente in natura. è il corteggiamento.
    solo perché gli introversi non sono portati a farlo, allora lo critichiamo?

    il fatto che lei lo veda come ostile non è solo dovuto al fatto che lei sia lesbica, le stesse reazioni si hanno
    anche nelle ragazze etero. ed è un'interpretazione non necessariamente vera.

    il prb di fondo è che loro combattono le etichette ma poi etichettano il prossimo.
    omo/etero è un'etichetta nel momento in cui ognuno di noi ha una parte omo ed una etero che non necessariamente si palesa e rimane costante.
    ma questa stigmatizzazione della sessualità maschile solo perché l'uomo agisce e si fa avanti non ha senso.
    cosa dovrebbe fare un uomo etero corteggiato dagli omosessuali? sentirsi indignato?
    credo che sia nell'ordine delle cose abituarsi a rifiutare le proposte che non si desiderano, senza per questo
    colpevolizzare chi corteggia (sempre nei limiti del lecito).

    Koenig, nelle tue idee io noto tantissimo questa repulsione per il maschile, ed io non la condivido.
    il maschile è, e deve essere, scorretto almeno in parte, altrimenti è una mansuetudine indotta che diventa pericolosa.

    ma stai scherzando?
    cioè una ti dice "sono lesbica", fa coming out al mondo e il fatto che i maschi ci provino secondo te è 'normale' mascolinità?
    si chiama essere stronzi e irrispettosi :)

    vedo che la presunzione di superiorità eterosessuale miete vittime pure tra gli introversi... ogni giorno scopro un motivo nuovo per essere felice di essere lesbica.

    CITAZIONE (LordDrachen @ 28/9/2010, 07:22) 
    CITAZIONE (Koenig4 @ 27/9/2010, 20:30)
    In generale, nella società in cui viviamo, la sessualità delle donne è considerata funzionale e complementare alla sessualità maschile: sottraendosi a questa norma, le lesbiche sono considerate una minaccia perché tolgono all’uomo la sua centralità.

    è l'esatto contrario.
    è la sessualità maschile che dopo il femminismo è diventata funzionale alla donna eterosessuale, sia in ottica riproduttiva che ricreativa.
    infatti è l'uomo che deve dare prova di essere capace, non la donna.
    è l'uomo che la deve divertire, non la donna.
    il giudizio femminile, ripeto, è lo strumento con cui si da la patente di maschilità
    all'uomo, con cui se ne condiziona il comportamento stigmatizzandone le pulsioni
    e gli istinti.

    CITAZIONE
    le lesbiche vengono accusate d’aver escluso l’uomo dalla propria vita sessuale e/o sentimentale

    le lesbiche sono talmente poche che questo problema gli uomini neanche se lo pongono, imho.
    il fatto è che la lesbica è facilmente ignorata proprio per la sua natura lesbica.
    forse è questo che da fastidio, cioè il fatto che gli uomini non stabiliscano relazioni sociali
    con donne lesbiche. ed è un po' un ragionamento collegato alla frequente ipocrisia sull'amicizia
    uomo-donna che ha spesso connotati erotici di qualche tipo, sebbene venga negato.
    in fondo se una donna è lesbica, devo avere un motivo per essere suo amico, alla pari
    con un uomo. mentre se è una donna spesso ciò è sufficiente (è triste, ma funziona così di solito).

    CITAZIONE
    questo è considerato inaccettabile e motivo di inquietudine, stigma, aggressione, discriminazione.

    la discriminazione appartiene anche agli introversi, ma non accusiamo gli estroversi di avere un piano
    criminale ai nostri danni.....

    dovresti chiamarti il nickname in "il mistificatore". spero tu stia trollando.
     
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38 replies since 27/9/2010, 12:06   1164 views
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