10 buoni motivi per non diventare vegetariani

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  1. punto esclamativo
     
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    Ah, ok, ho capito : )

    Guarda, tempo fa un mio amico non vegetariano ma che ormai ho contaminato col mio entusiasmo mi ha spedito questo articolo: www.greenpeace.it/tonnointrappola/
    Praticamente Greenpeace rompe le balle a coloro i quali non rispettano determinati standard sulla pesca. Io, da antispecista, non sono, diciamo così, molto convinta di questa iniziativa di GP. Però posso capire che è un modo per iniziare a "masticare" il problema da parte di chi prima di oggi non ci aveva mai pensato.
    Comunque capisco quello che dici, intanto beato te che vivi a Livorno, io ci son passata per andare in Corsica ed è una città troppo affascinante!!! : D , però purtroppo quella che tu proponi è un'idea non praticabile purtroppo nelle grandi città, che sono poi il fulcro dell'inquinamento e del consumo di animali allevati per mangiare.

    Secondo me, giusto pour parler e anche per farti capire qual è il mio pensiero e quello di molti (ma non tutti, attenzione: c'è anche chi non mangia animali perché gli fa schifo e basta, ma non è antispecista!) vegetariani o vegani, pensiero che secondo me non viene esplicitato mai abbastanza bene, il problema non è il mangiare animali in sé e per sé, ma lo specismo, che è l'ideologia sulla base della quale il nostro mondo campa, a spese degli animali non-umani. Ti cito un documento che ho letto sul giornale "Liberazioni" per farti capire meglio quello che voglio dire:

    CITAZIONE
    Bisogna porre l’attenzione al fatto che la semplice uccisione di animali non è ancora “specismo”, altrimenti
    tutti gli animali carnivori sarebbero specisti, ma lo diventa quando essa viene giustificata in nome di una superiorità della
    propria specie. E’ovvio che nella “società di caccia e raccolta” l’uomo era un predatore, tuttavia non era “specie
    dominante”. L’uomo primitivo, cioè, non agiva, non cacciava, in ossequio a una presunta superiorità di specie. Anzi, in
    base al sistema culturale di allora, l’uomo non solo non pensava di essere superiore alle proprie prede, ma non pensava
    nemmeno di essere diverso. E’noto che nella preda si riteneva esistesse un’anima immortale, e che la caccia era
    sempre accompagnata dalla preghiera di perdono per l’uccisione comessa. Il cacciatore primitivo è l’esatto opposto del
    cacciatore moderno, che considera questa attività un divertimento. Nel momento in cui l’uomo è riuscito a coltivare e
    addomesticare gli animali si è formata la gerarchia sociale non solo tra le specie, ma all’interno della stessa specie
    umana: comincia la stratificazione sociale. La storia inizia a diventare storia di dominio. Chi si colloca in cima alla scala
    sociale sfrutta chi si colloca nei gradini inferiori, siano essi uomini o bestie. Quando si può trarre un profitto da loro, gli
    animali diventano cose e gli uomini diventano schiavi (considerati, non a caso, al pari degli animali). In pratica, non "gli
    uomini", ma le élites degli uomini hanno preparato il terreno per l’affermazione di una presunta superiorità spirituale
    dell'uomo (in realtà di “alcuni uomini”) e del suo (cioè del loro) diritto a disporre a piacimento della natura.

    Esistono anche antispecisti non vegetariani o vegani, per dire. Però secondo me per chi vuole capire il fulcro della questione, ossia perché uno decide di fare la cosiddetta "scelta etica", questo passaggio è di un'importanza fondamentale.
     
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  2. Nicola.
     
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    sono d'accordo in tutto

    livorno non sarebbe male se non ci fossero i livornesi
     
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  3. punto esclamativo
     
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    Ognuno di noi lo dice della sua città, mi sa... è che per noi introversi mi sa che è un po' difficile sentirsi parte di un luogo.
     
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  4. Nicola.
     
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    eheheh vero. che poi a me molte cose della cultura della mia città mi piacciono, però in ogni caso penso che per noi sia difficile avere un radicato senso di appartenenza.

    io non mi sento livornese, toscano, italiano. penso di avere preso qualcosa dal contesto in cui sono cresciuto, ma non ho orgoglio di appartenenza, ecco!
     
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  5. PedroFighter_92
     
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    Io lo sono ...

    E non tornerei indietro.

    CITAZIONE
    1 - Non è nel mio stile! Ad ognuno il suo modo di vedere le cose.
    2 - Non mi è mai successo, anzi, soffrivo del contrario! Eccesso di ferritina.
    3 - Quasi tutto! :°D A partire da quella bella frittatona con le rape che mi sta aspettando ...
    4 - Quelle che ho continuo ad usarle, ma non c'è niente di male. E che dire delle cravatte non di seta allora?
    5 - Ne so qualcosa, sono della zona ...
    6 - :°D Wow, valgo per tre allora!
    7 - E io ribadisco anche di questi grandi nomi.
    8 - Le eccezioni che confermano la regola.
    9 - Rispettare la vita altrui non è moda. E' etica.
    10 - Può essere!

     
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  6. Heronblue
     
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    "ma dai, cosa vuoi che cambi se utilizzo il mestolo che ho usato per lo spezzatino nella tuo piatto?"
    cambia molto
    "ma dai, adesso non esagerare"
    :huh:

    voglio vedere te a casa di uno che mangia cani se ti dice che per il tuo brodo di pollo ha usato lo stesso mestolo che ha usato per il suo spezzatino di cane :P
     
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  7. Ember
     
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    CITAZIONE (Heronblue @ 24/5/2012, 19:25) 
    "ma dai, cosa vuoi che cambi se utilizzo il mestolo che ho usato per lo spezzatino nella tuo piatto?"
    cambia molto
    "ma dai, adesso non esagerare"
    :huh:

    voglio vedere te a casa di uno che mangia cani se ti dice che per il tuo brodo di pollo ha usato lo stesso mestolo che ha usato per il suo spezzatino di cane :P

    Pensa poi se fosse un cannibale... :D
    Il problema è che chi mangia carne non concepisce proprio che a noi un pollo può far impressione allo stesso modo di un cane.
     
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  8. slightly_mad
     
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    Ho notato adesso questa discussione e non posso fare a meno di rispondere.Io non sono vegetariano,anzi a dire il vero di vegetali ne mangio davvero pochi.Secondo me è giusto che ognuno decida di mangiare cosa meglio crede;però sono piuttosto scettico riguardo ad alcune motivazioni e idee che si hanno in proposito.Parliamo dei vegetariani.Se la carne proprio non piace va benissimo.Se diventi vegetariano perchè ti ritieni un amante degli animali o il paladino della natura, qui divento scettico. Io mangio la carne ma allo stesso tempo ho molto rispetto per gli animali, e a parer mio una persona vegetariana non è più "animalista" di me ma semplicemente non mangia carne.Stop. Capisco che possa dar fastidio il modo in cui gli animali vengono uccisi o tenuti negli allevamenti intensivi, ed è giusto essere contrari a questo tipo di trattamento, ma non è diventando vegetariani che si risolve il problema.Magari è un modo per "liberarsi" la coscienza , ma fatto sta che gli animali muoiono lo stesso.Con questo non voglio dire che bisogna fregarsene perchè in ogni caso gli animali vengono uccisi.Però se proprio vi definite amanti degli animali dovreste fare qualcosa , essere attivi ed impegnarvi affinchè gli animali vadano trattati con più rispetto,perchè diventare vegetariani è una sorta di "protesta tacita".Io abito in collina ed avendo un terreno vicino casa ,tengo per il fabbisogno familiare conigli e polli.E posso assicurarvi che gli animali sono tenuti benissimo, in ampi recinti e di giorno hanno anche l' "ora d' aria" per razzolare liberi nei campi.Sono trattati col massimo del "rispetto " possibile, da quando nascono fin quando muoiono.E io non mi sento per niente un mostro o un assassino, perchè so il tipo di vita che ho offerto loro.Quello che davvero trovo irrispettoso per gli animali sono gli allevamenti intensivi, le sperimentazioni, la vivisezione, l' uccisione di animali per fare pellicce , la caccia o la pesca illegale e la mattanza.Ma riguardo l' alimentazione, se sono trattati con rispetto non ho nulla in contrario.E poi se ci pensate facciamo del male agli animali in mille modi...Solo con gli scarichi che finiscono in mare provochiamo inquinamento delle acque e conseguente morte dei pesci,i nostri rifiuti finiscono in mare e i pinguini soffocano,le petroliere affondano e molti animali marini ed interi ecosistemi muoiono, il disboscamento elimina l' habitat di molte creature....A questo punto per essere coerenti non dovremmo fare uso di saponi ,shampoo e detersivi;non dovremmo usare prodotti di plastica o qualsiasi cosa derivi dal petrolio , e smettere di usare la carta e la legna da ardere... E' questione di rispetto.
     
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  9. Ember
     
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    Non sono d'accordo... essere vegetariani non significa essere animalisti o paladini di qualcosa ma scegliere di non contribuire allo sfruttamento e alla sofferenza animale. Il tuo discorso è un po'disfattista: la rivoluzione non si fa in cucina ma se tutti decidessero di fare delle piccole rinunce, allora un cambiamento ci sarebbe. Io sto attenta a quello che uso ogni giorno per attenzione verso l'ambiente, faccio dei piccoli gesti che però se facessero tutti sarebbero importanti. Poi come attivista sono portata più ad altri ambiti (diritti umani per lo più).

    Tu parli di realtà a conduzione familiare o poco più... c'è una bella differenza. Non ho nulla in contrario a chi si mangia il suo maiale o la sua mucca (anche se non lo capisco a livello "spirituale" ma di spiritualità ognuno ha la sua), qui dalle mie parti lo fanno in molti.
    Ma è ormai innegabile che il consumo di carne allevata in maniera industriale stia uccidendo la terra, però facciamo finta di niente perchè la ciccia ci piace. Ci penseranno i nostri nipoti e pronipoti, quando sarà il loro turno... :rolleyes: secondo me invece bisognerebbe comunque ridurre il consumo di carne, se non lo si vuole eliminare. E'la cosa giusta e più logica da fare.
     
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  10. PedroFighter_92
     
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    Essere vegetariani come me ed Ember significa in primis scegliere di non nutrirsi di animali morti. Alcuni potrebbero contestare dicendo che ha sempre fatto parte dell'ordine delle cose, ma mi permetto di dissentire. Se la natura avesse voluto che mangiassimo animali ci avrebbe dotato di un dentatura adeguata a mangiare la carne cruda, di un pH dello stomaco più basso (più acido), di enzimi digestivi differenti e soprattutto di una struttura fisica adeguata ad uccidere con le nostre forze, e non tramite l'uso di strumenti e armi. Non siamo neppure onnivori, la nostra alimentazione d'elezione dovrebbe essere basata su frutta, semi e tuberi.
    Perché la vista della carne cruda ci ripugna, mentre quella della carne cotta ci mette appetito (e non in tutte le persone?). La carne è più che altro un vizio, un alimento non necessario ...il nostro corpo non è nato per mangiarla e ne tollera soltanto un'assunzione occasionale (la quantità che una persona normale ne assume è ben superiore a questo limite).

    Concordo pienamente sugli allevamenti intensivi. Ma la domanda che mi ha spinto a diventare vegetariano è stata: "Ucciderei mai un animale con le mie mani?" No.
    "Perché delegare il compito a qualcun altro, allora? Lo rende forse più giustificabile?" No.
    "Non mangerei mai un gatto, perché prendermi la briga di farlo con un maiale, una gallina o una cozza? Anche loro sentono il dolore e la paura di essere uccisi".
    E così, riflessione dopo riflessione, ho preso questa decisione.

    Non è poi così proibitivo, una volta fatta l'abitudine. Non vi nascondo che di tanto in tanto, essendo stato abituato a mangiare carne e pesce fin da piccolo, ne sento ancora il desiderio, ma mi basta pensare all'immagine di un animale agonizzante per farmi passare immediatamente certi istinti e perseguire nella mia scelta etica.

     
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  11. slightly_mad
     
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    CITAZIONE (Ember @ 26/5/2012, 12:28) 
    Non sono d'accordo... essere vegetariani non significa essere animalisti o paladini di qualcosa ma scegliere di non contribuire allo sfruttamento e alla sofferenza animale. Il tuo discorso è un po'disfattista: la rivoluzione non si fa in cucina ma se tutti decidessero di fare delle piccole rinunce, allora un cambiamento ci sarebbe. Io sto attenta a quello che uso ogni giorno per attenzione verso l'ambiente, faccio dei piccoli gesti che però se facessero tutti sarebbero importanti. Poi come attivista sono portata più ad altri ambiti (diritti umani per lo più).

    Beh non posso darti torto, però c'è da fare una distinzione. Se si è vegetariani perchè non si sopporta l'idea di mangiare un altro essere vivente è un conto...Esserlo perchè si è contrari allo sfruttamento animale è cosa ben diversa.Perchè non puoi risolvere il problema astenendoti dal mangiare la carne...E' sicuramente un modo per dichiararsi contrari, ma così facendo,per arginare il fenomeno "sfruttamento" tutto il mondo dovrebbe diventare vegetariano...Molto improbabile direi..Magari sarebbe più producente indurre chi fa uso di carne ,ad acquistare quella proveniente da allevamenti "non industriali" dove l' animale vive in condizioni ottimali e non è sottoposto a sfruttamento intensivo.



     
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  12. slightly_mad
     
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    CITAZIONE (.:Pedro:. @ 26/5/2012, 13:07) 
    Essere vegetariani come me ed Ember significa in primis scegliere di non nutrirsi di animali morti. Alcuni potrebbero contestare dicendo che ha sempre fatto parte dell'ordine delle cose, ma mi permetto di dissentire. Se la natura avesse voluto che mangiassimo animali ci avrebbe dotato di un dentatura adeguata a mangiare la carne cruda, di un pH dello stomaco più basso (più acido), di enzimi digestivi differenti e soprattutto di una struttura fisica adeguata ad uccidere con le nostre forze, e non tramite l'uso di strumenti e armi. Non siamo neppure onnivori, la nostra alimentazione d'elezione dovrebbe essere basata su frutta, semi e tuberi.
    Perché la vista della carne cruda ci ripugna, mentre quella della carne cotta ci mette appetito (e non in tutte le persone?). La carne è più che altro un vizio, un alimento non necessario ...il nostro corpo non è nato per mangiarla e ne tollera soltanto un'assunzione occasionale (la quantità che una persona normale ne assume è ben superiore a questo limite).

    Pedro, l'uomo se non fosse per quel poco di cervello che ha in più rispetto agli animali si sarebbe estinto da un pezzo.Se ci pensi non ha armi naturali , ne protezione contro il freddo.Gli uomini primitivi usavano le pelli di animale per tenersi caldi (non esistevano alternative) e usava la carne per sfamarsi.Ovviamente gli animali erano uccisi per bisogno e non c'era sfruttamento, e l'uomo si comportava allo stesso modo di un predatore, pur non avendo artigli o zanne per uccidere.E' qui che entra ingioco il cervello.Perchè l' uomo non ha armi per uccidere ma le crea,non va più a caccia ma inizia ad allevare ,non ha denti o stomaco adatti a masticare e mangiare carne cruda ma impara a cucinarla e la rende masticabile e digeribile.Quindi Pedro concordo con te nel dire che l'uomo non è predisposto per uccidere parecchi animali, però ha trovato il modo per farlo.A scopo alimentare.Quindi l' uomo è onnivoro.E' la smania di fare soldi che lo ha portato a sfruttare gli animali in modo intensivo, e sono contrario anch'io ovviamente.
    CITAZIONE
    Concordo pienamente sugli allevamenti intensivi. Ma la domanda che mi ha spinto a diventare vegetariano è stata: "Ucciderei mai un animale con le mie mani?" No.
    "Perché delegare il compito a qualcun altro, allora? Lo rende forse più giustificabile?" No.
    "Non mangerei mai un gatto, perché prendermi la briga di farlo con un maiale, una gallina o una cozza? Anche loro sentono il dolore e la paura di essere uccisi".
    E così, riflessione dopo riflessione, ho preso questa decisione.

    Suppongo che quasi tutti tra i consumatori di carne non riuscirebero ad uccidere un animale o a vederne uno squartato.Ma anche chi li uccide non ci prova certo gusto nel farlo.Ma secondo me se si ha rispetto per la vita e anche per l' animale ,ma soprattutto non lo usa per scopi immorali , non dovrebbe essere discriminato.


     
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  13. Ember
     
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    Ci sono molte ragioni per cui si sceglie di essere vegetariani, di solito concorrono tutte. Quindi non sopportiamo l'idea di mangiare animali e nemmeno l'idea che gli animali debbano condurre una non-vita per morire ammazzati in modo truculento.
    In realtà i vegetariani non sopportano che gli animali vengano allevati per essere mangiati in generale, ma se la vita che si fa condurre loro ha una parvenza di dignità è sicuramente preferibile... il minore tra i due mali insomma.

    Secondo me essere vegetariani è un ottimo modo per esprimere dissenso, e anche per boicottare l'industria della carne (va bene anche servirsi altrove, ma purtroppo nella pratica è più facile essere vegetariani, perchè carne da allevamento industriale è in molte pietanze al supermercato o al ristorante e spesso se non si ha una volontà ferrea è difficile non chiudere un occhio, lo dico perchè ci sono passata).

    I vegetariani infatti protestano non (o non solo) con manifestazioni in cui propongono un cambiamento, ma col cambiamento stesso che desiderano avvenga nel mondo. Quindi una dieta priva di carne è il mezzo e anche il fine del nostro manifestare, e secondo me questo è abbastanza incisivo. Non si potrà forse fare la differenza, ma se di tutti i 7 milioni di vegetariani in Italia ciascuno rinunciasse pensando "tanto da solo che posso fare?" allora si che non funzionerebbe: l'impegno del singolo è fondamentale, qualsiasi cambiamento parte dalle idee ritenute giuste di ciascuno... per dire, tu magari non compri Barilla o Nestlè o altri marchi poco etici, ma non stai a chiederti perchè o a dirti "non ne vale la pena, tanto molti altri le comprano" perchè tu ritieni semplicemente giusto non comprarle. Almeno suppongo che molte persone (se non tu) facciano ragionamenti di questo genere.

    In America fanno questo: www.meatlessmonday.com è un'iniziativa carina per gli onnivori che sta prendendo piede nelle scuole e nelle città :)
     
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  14. PedroFighter_92
     
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    CITAZIONE
    Quindi Pedro concordo con te nel dire che l'uomo non è predisposto per uccidere parecchi animali, però ha trovato il modo per farlo.A scopo alimentare.Quindi l' uomo è onnivoro.

    Capisco il tuo punto di vista. Non siamo nati per questo, ma abbiamo trovato il modo di adattarci e consumare comunque qualcosa non destinato a noi. Siamo onnivori "acquisiti" in un certo senso, ma non geneticamente.

    CITAZIONE
    E' la smania di fare soldi che lo ha portato a sfruttare gli animali in modo intensivo, e sono contrario anch'io ovviamente.

    La smania di fare soldi ha rovinato l'uomo in tutto, portando a perdere di vista i veri valori a favore del dio Denaro. Non sarebbe la prima volta e purtroppo non sarà l'ultima :(

    CITAZIONE
    Ma secondo me se si ha rispetto per la vita e anche per l' animale ,ma soprattutto non lo usa per scopi immorali , non dovrebbe essere discriminato.

    Questa è una questione, a mio avviso, anche di empatia. Alcune persone (fra cui io, e credo, la maggior parte dei vegetariani) "empatizzano" enormemente il dolore e la sofferenza di quelle creature su se stessi, e si sentono costantemente colpevoli mentre ne mangiano le carni. Altri invece riescono a mettere da parte quest'immagine e consumare carne e pesce senza, o quasi, sensi di colpa.

    CITAZIONE
    spesso se non si ha una volontà ferrea è difficile non chiudere un occhio

    Anche per me all'inizio è stato molto difficile, ma continuavo a impormi che non dovevo farlo, e dopo il primo mese è stato più semplice rinunciare a questo tipo di cibo.

    CITAZIONE
    "tanto da solo che posso fare?" allora si che non funzionerebbe: l'impegno del singolo è fondamentale,

    Non sono uno di quelli attivisti, mi limito a spiegare agli altri il perché della mia scelta in maniera tranquilla e posata, senza alterarmi nè attaccare le loro posizioni. Sono stato "onnivoro" anch'io, odiare chi segue un'alimentazione carnea sarebbe come rinnegare il proprio passato! E' qui che sbagliano molti vegetariani, proporre le proprie idee con troppa forza ha l'effetto opposto.
     
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  15. Ember
     
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    Nemmeno io ce l'ho con gli onnivori. Anche perchè tra i miei amici sono l'unica vegetariana o quasi... però penso ci sia della superficialità nel fare certe cose.
    Ai pranzi a volte agli altri faccio rabbia o pena perchè mangio cose diverse. Ecco, coloro ai quali suscito questi sentimenti per me hanno dei valori sballati.
    Io sono felice di stare in loro compagnia, cosa me ne importa di ciò che mangio? Mangiare è più importante del condividere certi momenti? Purtroppo spesso pare di si.
    Non è un problema delle persone ma della società.

    Comunque volevo aggiungere che le mucche che vivono felici nei pascoli sono gli animali che soffrono di più il trasporto verso il macello.
    Animali quasi allo stato brado con un sistema gerarchico e una vita affettiva (studiare per credere) e convinti di essere liberi si vedono catturare da esserini urlanti su due zampe, infilare in camion senza cibo nè acqua e portare al macello a volte per ore e ore di viaggio... non è il massimo come fine...
     
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70 replies since 14/12/2010, 10:20   4112 views
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