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Su quel gruppo ci sono scritte veramente tante cose 
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Ikigen.
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ciao caro, com'è andata oggi al lavoro? bene, ho torturato orribilmente due scimmie.
mi chiedo come sia possibile fare un lavoro che consiste nel torturare delle povere bestie. io credo che impazzirei dopo un giorno. è una pratica che produce animali massacrati ed esseri umani anestetizzati. no buono. non c'è alternativa? che crepi l'umanità intera allora.
e ci aggiungo pure gandhi, tiè: "la civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali". -
Ember.
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però come la mettiamo in questi casi? certo, il pensiero che stiano facendo degli esperimenti su animali inermi non mi fa piacere, ma se devono farlo per forza, per ottenere quella medicina che potrebbe salvarmi?
e se gli esperimenti non li fanno sugli animali ma sulle persone del Terzo Mondo?
Razionalmente direi che non c'è un reale buon motivo per decidere della vita di un altro essere vivente per la scienza e la salute. Non trovo niente che dimostri realmente che siamo i più importanti. Chiaro che la vita di un bambino vale moltissimo!! Ma vale moltissimo per me che sono della sua specie... all'interno di tutto il sistema chi dice che vale più della vita di qualche altro essere vivente?
E poi, viviamo nell'ansia di non morire, e ci dimentichiamo di vivere...
E'anche vero però che quando ti ci trovi è diverso, per questo io sull'argomento non mi esprimo mai molto.
Non posso essere categorica perché sono umana!
Ma probabilmente le leggi esistono anche per questo: se non è giusto che uno scimpanzé/topo/cane/cavia umana/ecc soffra però ci potrebbe essere un momento in cui io me ne fregherò, e qui deve subentrare qualcosa di superiore alla mia volontà.. -
.Razionalmente direi che non c'è un reale buon motivo per decidere della vita di un altro essere vivente per la scienza e la salute. Non trovo niente che dimostri realmente che siamo i più importanti. Chiaro che la vita di un bambino vale moltissimo!! Ma vale moltissimo per me che sono della sua specie... all'interno di tutto il sistema chi dice che vale più della vita di qualche altro essere vivente?
E poi, viviamo nell'ansia di non morire, e ci dimentichiamo di vivere...
E'anche vero però che quando ti ci trovi è diverso, per questo io sull'argomento non mi esprimo mai molto.
Non posso essere categorica perché sono umana!
Ma probabilmente le leggi esistono anche per questo: se non è giusto che uno scimpanzé/topo/cane/cavia umana/ecc soffra però ci potrebbe essere un momento in cui io me ne fregherò, e qui deve subentrare qualcosa di superiore alla mia volontà.
Scrivi solo pensieri giusti. Ho condiviso qualche tua frase su facebook infatti...
https://www.facebook.com/tore.manzi/posts/..._t=feed_comment
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houccisoilariadusieleièrisorta.
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Ma probabilmente le leggi esistono anche per questo: se non è giusto che uno scimpanzé/topo/cane/cavia umana/ecc soffra però ci potrebbe essere un momento in cui io me ne fregherò, e qui deve subentrare qualcosa di superiore alla mia volontà.
il senso della domanda sulle persone del Terzo Mondo era: se le case farmaceutiche, non potendo testare i farmaci sugli animali, le testano sulle persone del Terzo Mondo?
non: le case farmaceutiche fanno bene a testarle sulle persone del Terzo Mondo.
ho specificato perchè sembrava un po' ambiguo.
io sarei molto felice se un biologo ricercatore mi dicesse che non è necessario testare i farmaci antitumorali su organismi viventi, perchè appunto, è molto diverso quando queste cose ti capitano.
perchè finisci col sentirti in colpa per il fatto di avere un tumore (!).
per attuare una legge del genere però, credo si dovrebbe prima ristrutturare completamente il rapporto che in occidente abbiamo con la morte, altrimenti mi sembra un'altra forma di crudeltà.. -
Franz86.
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...
per attuare una legge del genere però, credo si dovrebbe prima ristrutturare completamente il rapporto che in occidente abbiamo con la morte...
Quindi bisognerebbe anche ristrutturare il rapporto che in occidente abbiamo con la vita .... -
houccisoilariadusieleièrisorta.
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sìsì
è la stessa cosa. no?. -
Miyamoto Musashi.
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La scelta di diventare vegetariani o vegani dovrebbe essere una scelta etica e stop. Non ha, forse, molto senso se lo si diventa per una questione salutistica. Il problema principale per i vegetariani è il ferro non eme, che è quello presente nei prodotti di origine vegetale che è assorbibile in una percentuale molto bassa. La questione del colesterolo e delle cardiopatie, è dovuto in buona parte all'introduzione eccessiva di grassi, ma la carne è molto variabile nel contenuto di grassi i formaggi invece sono quasi sempre grassi, e spesso più della carne.
La sperimentazione sugli animali è forse lagramente dovuta all'ossessione dell'allungamento dell'aspettativa di vita, ma non è una bella cosa. Così come qualcuno si scandalizza se la sperimentazione avviene sugli uomini dovrebbe scandalizzarsi in modo simile anche quando si sperimenta sugli animali.
Si dovrebbe inoltre considerare le condizioni di lavoro all'interno delle coltivazioni.
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houccisoilariadusieleièrisorta.
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Si dovrebbe inoltre considerare le condizioni di lavoro all'interno delle coltivazioni.
BRAVO
cmq, quello che dicevo riguardo alla sperimentazione sugli animali... vabbè, lo dico, amen.
io ho un fratello di 33 anni che è malato di tumore, ed è vegetariano.
per questo prima dicevo sì sono d'accordo con voi, certo che la sperimentazione sugli animali è una cosa orribile che non andrebbe fatta, non sono una scienzata pazza che squarta i beagle in cantina, e ho sempre pensato così.
Un giorno, non mi ricordo chi, mi ha detto che i farmaci per certe malattie, come ad esempio certi antitumorali, devono per forza essere testati su organismi viventi (e non sapete quanto io speri che sia una bugia).
Capite ora la situazione? Che cosa dovrebbe fare una persona come mio fratello? Dovrei andare a dirgli "ah guarda che le chemio che ti fanno le testano su organismi viventi?"? Che cosa risolverei?
E' facile pensare certe cose, ma quando si stanno vivendo è molto più difficile.
Forse alcune persone potrebbero pensare che certe malattie non si debbano nemmeno curare, ma ve lo giuro, quando ci si è in mezzo, anche 6 mesi in più per la persona malata sono tantissimo.
E ripeto, noi non viviamo in una cultura che aiuta gli individui ad aprezzare la vita per quello che è, ad accettare gli eventi negativi, la malattia, la morte.
Fatico io che ho almeno un minimo di preparazione interiore, perchè per interesse mio personale mi sono sempre accostata alle scienze umane e a determinate visioni del mondo (Lévi-Strauss, Nietzsche, Anepeta, ecc.), ma la maggior parte delle persone, che è letteralmente in balia di sè stessa, che cosa potrebbe mai fare?
Sono veramente dei dilemmi...
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Miyamoto Musashi.
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Ciao, mi spiace tantissimo per tuo fratello
Quello che intendevo io era rivolto alla tendenza della nostra società a voler allungare la vita delle persone oltre ai 100 anni ecc. Ma non volevo intendere la sperimentazione sui tumori, pensavo più a malattie minori (che nella vecchiaia possono comportare anche la morte) o peggio a creme per la pelle, cioè era riferito tutto all'ossessione del benessere, cioè all'ossessione di rimanere belli e in forma tutta la vita, che in aggiunta deve essere molto lunga. Per i tumori, secondo me è lecito sperimentare se non c'è altra scelta o se le alternative sarebbero troppo costose, per ottennere dei risultati.
Certo a pelle uno pensa a degli animali che devono soffrire e la cosa non piace d'istinto, e pensa subito che sia sbagliato. Avrebbe la stessa reazione, se per mangiare carne dovesse uccidere l'animale così come fanno i carnivori, cioè sbranandola. Così penserebbe erroneamente che l'uomo non è adatto a consumare questa tipologia di cibo. Ma se l'uomo non avesse consumato carne, in passato forse non sarebbe riuscito a sfamarsi adeguatamente. Certe cose le fa perché le conseguenze sarebbero ancora peggiori o semplicemente perché cerca di salvaguardare la sua specie. Sono anche comprensibili. è un dilemma
Edited by Miyamoto Musashi - 20/8/2012, 18:52. -
.:Pedro:..
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Io sono vegetariano da tre anni per una questione principalmente etica.
Ho sempre amato molto gli animali, e non vedo perché debba rendermi responsabile della morte di decine (anzi, se contiamo anche gli animali "semplici" come i pesci e i molluschi si sale addirittura alle migliaia l'anno) di loro puramente per soddisfare il mio palato. Un pollo è cibo, un gatto è da amare. Mi ripugna l'idea di mangiare un cane, mi butterei a capofitto su un piatto di gamberi. Non è specismo, questo?
Non sono tutti ugualmente esseri viventi con lo stesso diritto di vivere?
Perché l'animale uomo che non ha neppure bisogno di carne per essere forte e in saluto deve stroncare arbitrariamente la vita di queste creature per una pura questione di palato?
Sono particolarmente sensibile a queste tematiche poiché dopo un incidente che ho avuto ho riflettuto molto sull'importanza della vita in sé. Su quanto essa sia preziosa e irripetibile, e sull'esistenza di un filo sottile che accomuna uomo e animale.
Non sono vegano ma il mio consumo di prodotti animali è minimo. Ho abolito da tempo il latte e il gelato al latte a favore di quelli a base di soia, e mi concedo un uovo ogni tanto.
La scelta è anche parzialmente salutistica, ma non è stato quello a farmi muovere verso questa direzione. Non sono un fanatico e un utopista, mi rendo conto che un mondo dove tutti rispettano gli animali quasi come propri simili è impossibile, ma mi sento molto più a posto così.
Edited by .:Pedro:. - 22/8/2012, 09:29.
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