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davideTHEred.
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Car* utent*,
lancio una proposta che ho preso dalla mia esperienza attuale di lotta all'interno del movimento studentesco: perché invece di usare ad esempio ciao a tutti o ciao a tutti e a tutte o ciao a tutte e a tutti che prevede comunque una precedenza dell'uno e dell'altro sesso non si usa un ciao a tutt*?
per esempio noi ci firmiamo spesso, nei comunicati, student* della facoltà di lettere e filosofia
o anche scriviamo, un saluto a tutt*.
Un problema si pone su un saluto a tutt* gli/le utent* perché gli e le è difficilmente asteriscabile.
Comunque è indubbio che la lingua sia sessista, dato che scrittori, politici e filosofi sono stati uomini in maggioranza schiacciante, se non totale, fino al ventesimo secolo. E dal mio punto di vista il femminismo non dovrebbe morire, dato che le donne da pochi anni, pochissimi se pesati sulla bilancia della storia hanno acquistato pari diritti, e che per ora tali diritti sono solo sulla carta, credo ci vorranno parecchi anni prima che la situazione diventi a tutti gli effetti paritaria. Io credo, ma è ovviamente solo un'opinione, che sarebbe meglio creare un nuovo umanismo che includa donne e uomini e vedere di emanciparci tutti perché ormai siamo tutti sotto tiro di modelli comportamentali alienanti anti-femmina e anti-maschio (vedi ad es. Fabrizio Corona e Lady Gaga)
Ma comunque nel frattempo perché non un asterisco, per metterci una toppa, sarebbe una bella cosa se dei linguisti riformassero la lingua creando ad esempio un femminile per ogni mestiere, cosa che per esempio, mi viene in mente, manca per la professione del medico.
Ciao a tutt*
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00orange00.
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davide davide ... mi sa che stai involontariamente ricominciando l'ennesima guerra QM vs Femminismo. . -
elisabet.
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non è che ogni dubbio dialettico può essere interpretato come una voglia di fare guerra! ciao Davide. . -
davideTHEred.
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Ciao Elisabetta, sono d'accordissimo
No, no, Orange, nessuna guerra, pacifismo reale e virtuale, che vuol dire QM?
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00orange00.
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non è che ogni dubbio dialettico può essere interpretato come una voglia di fare guerra!
Avevo parlato di questa cosa in un topic dove era cominciata la litigata QM e femminismo e la guerra è aumentataCiao Elisabetta, sono d'accordissimo
No, no, Orange, nessuna guerra, pacifismo reale e virtuale, che vuol dire QM?
Non ho detto che vuoi cominciare la guerra ho detto che forse la stai cominciando involontariamente ... non è colpa mia
QM=Questione Maschile
no va beh forse sto esagerando comunque tempo fa degli utenti avevano pareri diversi e c'è stato un pò di caos. -
LADINTJ.
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Avevo parlato di questa cosa in un topic dove era cominciata la litigata QM e femminismo e la guerra è aumentata
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00orange00.
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esempio 1
esempio 2
ce ne sono altre probabilmente ma non so come cercarle comunque credo che sia chiaro il concetto ...
mmmm ? che è?. -
Terzapersona.
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In parlamento il gruppo più numeroso e importante parla per ultimo, perchè avere l'ultima parola è importante per convincere.
Nelle poesie e nelle canzoni l'ultima parola del verso fa la rima.
Certo il maschile viene prima, ma l'ultima parola è appunto al/del femminile e in un certo senso resta più in mente. E' solo questione di vedere le cose da un altro punto di vista, senza violentare la nostra bella lingua.
Dai lasciamo stare questi espedienti che francamente fanno un po' altri tempi
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Koenig4.
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Basta dire "un saluto generale" e si capisce che è rivolto indistintamente a chiunque. . -
LADINTJ.
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Era per dire Dio ce ne scampi che ricominci la saga della QM
Edited by senzanome70 - 28/12/2010, 22:55. -
Terzapersona.
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Ma poi l'asterisco è comunque maschile! 
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senzanome70.
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Era per dire Dea ce ne scampi che ricominci la saga della QM
P.S.: scusa Ladintj se vedi il tuo post con sotto la scitta modificato da senzanome!!!!!
Mi sono sbagliata e invece di fare quote ho fatto modifica. A me lo consente come moderatore, ma mi sono sbagliata
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Koenig4.
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L'Ambaradan che c'è stato e che ha portato alla cancellazione di qualche utente ( attraversare come donna e trux come uomo ) ha scottato tutti, me compreso. Se in futuro si dovesse ripetere mi asterrò da alimentare fuochi ( anche perchè nella mischia ho preso bastonate "amiche" ). Per far sì che quello che è successo e il prezzo che ne abbiamo pagato tutti ( ma sopratutto gli utenti cancellati ) non sia stato vano dobbiamo allora prenderne una lezione. Secondo me la lezione potrebbe essere questa. Quando si dice che una donna ( preciso : una e non la ) esercita una discriminazione quando sceglie un partner con una posizione sociale di spicco è corretto. E' anche vero che se un uomo ( preciso : uno e non il ) in passato ha esercitato discriminazione del partner nella ricerca della donna bella, vergine e con la dote e oggi anche con un buon impiego, fà la stessa cosa. Il fatto è che la discriminazione del partner è un diritto. I criteri di discriminazione adottati dalla persona nella discriminazione del partner la possono qualificare o squalificare ( dal nostro punto di vista ). Fatto stà che questa discriminazione è un diritto incontestabile. E' ogni altro tipo di discriminazione che è da contrastare. La LIDI ha un'orientamento politico? Certo che lo ha, è scritto anche nel sito. L'orientamento politico è quello di unire uomini e donne INTROVERSI per la difesa dal pregiudizio causato dal MODELLO ESTROVERTITO, per contrastare il mito della normalità da contrappore al mito dell'autenticità. Chiunque può parlarci di altre politiche, nessuno però può venire a negare e sostituire la nostra politica in casa nostra e farlo tra l'altro IRRISPETTOSAMENTE, vantando un preteso diritto ad essere polemici ed aggressivi. Non è vero che il Dott. Anepeta non ha preso posizione. L'ha fatto invece quando ha parlato di Darwinismo Sociale. Chi aveva orecchie per intendere ha inteso. . -
Koenig4.
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Dal sito www.legaintroversi.it :
La LIDI (Lega Italiana per la tutela dei Diritti degli Introversi) è un'Associazione O.N.L.U.S nata sulla base di una lunga riflessione del dottor Luigi Anepeta sulla condizione degli introversi nel nostro mondo, esitata nella stesura di un saggio - Timido, docile, ardente. Manuale per capire ed accettare valori e limiti dell'introversione (propria o altrui) - la cui lettura ha determinato l'aggregazione di un gruppo di soggetti interessati al problema e intenzionati ad affrontarlo non solo sul piano personale, ma anche ideologico, sociale, culturale e politico.. -
LADINTJ.
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@Senzanome: Figurati, nessun problema.
@Koenig: Ma perché invece di fare il cane poliziotto del forum, non continui a pubblicare i tuoi articoli e documentari che sono molto più interessanti?
Ieri mi sono guardata "Yellow submarine" veramente bello!
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