Internet e solitudine

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. _pardo_
     
    .

    User deleted


    Il mondo digitale tende a fagocitare grandi parti di quello reale ma non sono daccordo con il giudizio negativo a priori.

    Sicuramente sta cambiando molto le persone quello si, ma un cambiamento e` solo un cambiamento... l'ignoto puo` spaventare ma non significa che un domani ci suicideremo tutti.

    Quello che succede e` che tante interazioni che prima si trovavano limitate all'interno dei confini del "reale", si trasferiscono via via sulla rete, che poi pero` ha anche il potere di moltiplicarle all'infinito.

    Ora che uno si guardi l'email al funerale e` forse considerato "maleducato" -oggi- ma di sicuro non suggerisce di per se` niente di patologico (o addirittura "inumano"!?!?). Il ragazzino specialmente, che e` maleducato per definizione e non gli importa nulla di certe cose, con ogni probabilita` se interrogato potrebbe rispondere che non vede un "motivo" per cui non dovrebbe farlo. Non perche` sia malato o incredibilmente idiota, ma semplicemente perche` lui e` un nativo digitale che ha avuto in mano quegli aggeggi da quando e` nato ed e` enormemente piu` avvezzo al "multitasking" rispetto alle precedenti generazioni.

    E` possibile che questi ragazzini da grandi rientreranno in certe regole di galateo ma e` anche possibile che col tempo la spinta digitale sia abbastanza forte da portarci ad un'ambiente sempre connesso in cui TUTTI avranno ad esempio degli occhiali con lo schermo proiettato.
    In un mondo del genere certe regole date per scontate oggi (limitare il tempo al pc ecc.) non avrebbero piu` senso dato che "il pc" o quello che ne rimane sarebbe sempre davanti al tuo occhio, e da ogni punto di vista pratico irrinunciabile. Pertanto riceveresti gli update durante i funerali, sul cesso, in sala operatoria, e sarebbe tutto perfettamente normale dal momento che lo farebbero tutti.

    In altre parole si fa sempre il solito errore di vedere in una cosa (internet) la causa di problematiche che invece comunque ci sarebbero, e troverebbero eventualmente altri sfoghi. Che l'uomo moderno patisce brutalmente di alienazione e solitudine lo sappiamo gia` e non e` certo colpa del computer, anzi, i motivi sono ben altri e precedenti. Sappiamo che milioni di persone soffrono di depressione, tanti altri hanno altre problematiche mentali: ora non credo che si voglia presumere che tutti questi non sappiano usare un computer e restino sempre nascosti nelle loro casette. Oggi la maggior parte degli adulti non e` in grado di scrivere una frase di senso compiuto, un domani TUTTI cresceranno scrivendo incessantemente roba in rete per cui messaggiare e bloggare sara` una seconda natura.
    Per cui necessariamente i matti ce li troveremo anche in rete, e soprattutto in rete, vista la funzione di schermo protettivo sociale che questa svolge.

    Piuttosto dovrei dire che la psichiatrizzazione di internet che sta avvenendo anche in italia e` l'ennesima bella idea per fare soldi che hanno escogitato.
    Il fatto di stare "troppo tempo" al computer e` un giudizio totalmente soggettivo cosi` come lo e` l'implicita assunzione che invece di stare li` uno dovrebbe fare "altre cose" (quali?).
    Per il momento nei "centri di recupero", voglio sperare, ci finiranno casi disperati di persone che come ho detto nel paragrafo precedente, di sicuro si sarebbero trovate la loro droga anche in altri modi.
    Ma poi andra` a finire che inventeranno anche la "pillola anti internet", e cosi` avranno raggiunto l'obiettivo di prendere in cura le persone normali (che magari non possono certo far ricoverare il figlio perche` passa 8 ore al giorno al pc, ma una bella pillola per "ritornarlo normale" ci sta bene.) Il tutto bellamente ignorando il fatto che oggigiorno il 99% dei lavori impiegatizi prevede di passare 8 ore al pc tra email, messaging coi colleghi e operazioni varie, ma naturalmente se lo fai al lavoro va bene (del resto il senso comune universalmente accettato vuole che il lavoro sia una dura sofferenza in cui ogni cosa e` lecita se e` nel nome della produzione, quindi che vuoi che siano 8 ore di pc, che invece nel privato sono considerate "malattia".)

    Termino dicendo che per quando mi riguarda nel mio caso personale, ho un'indifferenza per il "social" web che e` pari soltanto all'indifferenza che ho per il "social" REAL. La chiacchera fine a se` stessa, inutile, superficiale, cosi` come il pettegolezzo pressante e sistematico, o il mettersi in mostra, la totale inutilita` e inconsistenza di un certo tipo di comunicazione, mi danno la nausea indipendentemente che avvengano di persona o in rete.
    Di contro ci sono persone, e` arcinoto, specialmente di sesso femminile, che sono capaci di passare, normalmente, intere giornate a ciarlare, magari al telefono. Questo comportamento umano tipico trasportato in rete, e` precisamente la base costituente del social web.
    Ora quindi se si deve dire che c'e` una malattia su internet, questa e` originata comunque nel "pezzo di carne", non certo nella macchina, che ne e` una mera appendice.
    Piu` che altro bisogna osservare che il social web e` a sua volta un modo per spremere soldi alle persone, anche se indiretto... e` nato per questo, monetizzare le relazioni sociali tramite l'advertising. Quindi in sostanza ti spremono sempre, sia che usi facebuc, sia che ti fai curare per averlo usato troppo, non si scappa dalla mercificazione della persona :)

    Comunque se c'e` una cosa che ho capito bene leggendo le cose della LIDI e` che "sano" non esiste, perche` "sano" e` quello che si considera normale. Ma parlando di comportamenti sociali "insani", tutti sti luminari che scrivono della morbosita` di internet non saranno mai entrati in una discoteca? No perche` se lo sballo del sabato sera e` "sano", un ragazzetto che ciappina con l'iphone a un funerale non e` niente meno che un modello di probita`. Quello che voglio dire e` che nella nostra societa`, se vogliamo vedere le cose con questa lente, TUTTO e` fuori di testa in un modo o nell'altro. Il produttivismo del lavoro del resto l'ho gia` citato, i divertimenti a modo loro non sono da meno, per non parlare del precariato sentimentale, o degli hikikomori ecc.ecc... In un mondo dove ogni cosa e` fuori misura, tutto e` -o comunque diventa- normale.

    Edited by _pardo_ - 25/1/2011, 17:45
     
    Top
    .
11 replies since 24/1/2011, 16:44   470 views
  Share  
.
Top