Crisi esistenziale

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  1. tigellino11
     
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    scusa bum64,ma hai torto a dire che chi si interroga sul senso della vita non ne vive (non ho capito bene) il senso. Io Mi permetto di aggiungere solo questo:in questo momento di sconforto di sicuro avrai la coscenza piu obnubilata del normale (nel senso che quasi tutti ce l'hanno annebbiata) ,quindi NON PRESTARE ATTENZIONE AI PENSIERI CUPI che puoi avere,sono ora piu che mai allucinazioni della mente; PREOCCUPATI DI RIPROGAMMARTI con un programma construttivo,io personalmente mi fido e raccomando Baruch Spinoza proprio quello delle lenti che ricordavi vagamente, un caro saluto
     
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  2. bum64
     
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    Tigellino prova a chiederti in quali momenti ti chiedi, se ti chiedi, quale sia il senso della vita. Poi prova a ricordarti se ti sei mai posto la domanda in un momento di felicità.

    Vedo che, in effetti che sono profondamente confuso e smarrito. Credo che faccia parte della crisi questo senso di caos interiore. Non riesco a descrivere e comunicare quello che sento, perchè non riesco a comprenderlo neppure io. Non soltanto le cause, che è normale, ma addirittura non riesco a comprendere neppure gli effetti, quello che provo e che mi fa dire che sono in crisi, quello che non va, che non funziona... Per questo dico che la prima cosa da fare è incominciare a parlarne, incominciare a sbrogliare la matassa che si ha dentro. La prima cosa da fare è incominciare a capire che mi sta accadendo. In realtà la fine del mio amore risale a quasi un anno fa e tante cose sono successe nel frattempo. Solo che, da quel momento, tutto mi è crollato addosso, le mie piccole certezze e sicurezze. Sono rimasto nudo, con la mia fragilità, vulnerabilità e insicurezza. Vedo che gli sforzi per "fare" qualcosa, sono completamente vani. Forse, prima di mettere troppa carne sul fuoco, bisogna incominciare a capire....
     
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  3. tigellino11
     
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    IO il senso della vita me lo sono sempre chiesto in qualsiasi momento .... :hmm.gif: :hmm.gif:

    ;)
     
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  4. bum64
     
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    Saprai sicuramente qual è allora.
     
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  5. tigellino11
     
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    Scusa bum64 ,ma in questi 2 giorni non mi sono potuto collegare per risponderti... Sì ,in effetti conosco il senso della vita :o: (o meglio quello che al riguardo dice sempre Spinoza e con il quale mi trovo d'accordo).Ecco dunque il senso della vita:Si parte dall'idea di Dio,ora Dio non è "volontà" cosciente tale è quella di un legislatore.Dio non concepisce delle cose "possibili" nella sua mente che realizzerebbe per un atto di volontà.La mente di Dio non è altra cosa che un"modo" attraverso il quale Dio non comprende e non contiene altra cosa che la propria essenza e cio che ne segue necessariamente, cioè a dire che tutte le consequenze che si dispiegano dalla sua essenza si realizzano e prendono corpo necessariamente. Dio dunque non ha una potestà per potere creare ma è lui stesso potenza identica alla sua essenza che si dispiega nell'universo.Per questo tutto cio che esiste ,esiste necessariamente per il semplice motivo che è nel potere di Dio.Tu esisti perchè sei in Dio...Ora il massimo ched la nostra comprensione umana puo dirci di questa nostra partecipazione nella creazione è la mera constatazione di fare parte (con un ruolo di primo piano) in quella che è una immensa sinfonia cosmica...il che spinge a considerare che non sarebbe male con l'accordarci con tutto questo...

    www.youtube.com/watch?v=WcqDS-g7lUQ&feature=related
     
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  6. bum64
     
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    Piuttosto, grazie a te e agli altri per la disponibilità che sempre mostrate. Personalmente, trovo troppo cerebrale il tuo modo di intendere il senso della vita. Più che qualcosa che si sa, è qualcosa che si "sente". Non credo in dio e sono solo consapevole che questo Universo è la negazione dell'Essere. Tutto quanto esiste, non è, non può essere pienamente, perchè legato a tutto il resto. L'esistente è e non è, ha in sè il bene e il male e non può essere altrimenti. Solo l'Essere è pienezza, assoluto e quindi realizzazione e bene assoluto. Ma, niente nell'Universo è completamente.
     
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  7. senzanome70
     
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    CITAZIONE (bum64 @ 27/3/2011, 10:45) 
    Piuttosto, grazie a te e agli altri per la disponibilità che sempre mostrate. Personalmente, trovo troppo cerebrale il tuo modo di intendere il senso della vita. Più che qualcosa che si sa, è qualcosa che si "sente". Non credo in dio e sono solo consapevole che questo Universo è la negazione dell'Essere. Tutto quanto esiste, non è, non può essere pienamente, perchè legato a tutto il resto. L'esistente è e non è, ha in sè il bene e il male e non può essere altrimenti. Solo l'Essere è pienezza, assoluto e quindi realizzazione e bene assoluto. Ma, niente nell'Universo è completamente.

    non sono d'accordo.
    dici di non credere in dio ma se parli di Essere che è pienezza e assoluto e bene assoluto, allora credi in dio solo che non gli dai il nome dio.

    credere in un essere siffatto significa stare ancora nella logica cristiana del perfetto e dell'imperfetto dove l'essere o dio o chi ti pare è il perfetto e noi esseri umani siamo gli imperfetti.
    E ritenere se stessi qualocsa di non completo rispetto a qualcosa che si crede esistente che invece è la perfezione significa condannarsi all'infelicità e alla sofferenza perenne.

    La vera rivoluzione sta nel prendere atto di quel che la realtà è, senza fornzoli e comparazioni con invisibili e soprattutto INESISTENTI "realtà perfette".

    Per me la consapevoloezza è questo ed è anche la mia libertà.
    Ed è da quando sento me stessa e il mondo in questo modo che vivere per me non è solo sofferenza ma piacere.
     
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  8. tandream
     
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    Il senso della vita non si trova, si fa. -_-
     
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  9. LADINTJ
     
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    CITAZIONE (tandream @ 27/3/2011, 13:39) 
    Il senso della vita non si trova, si fa. -_-

    QUOTO!
     
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  10. bum64
     
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    Senzanome70, ho detto chiaramente che l'Essere non esiste in questo universo. Non credo in dio e non credo che esista l'essere. E' solo un concetto che, tra l'altro ci permette di comprendere il perchè in questo Universo esiste la sofferenza.
     
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  11. senzanome70
     
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    a me sapere che la perfezione non esiste dà una piacevole sensazione...
     
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  12. bum64
     
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    Ti auguro di non soffrire mai tanto da cambiare idea, senzanome.
     
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  13. imperia69
     
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    Sapere che non esiste la perfezione può liberare noi stessi dal senso di colpa di non riuscire ad esserlo e dovrebbe anche aiutarci a provare comprensione per gli altri quando non corrispondono alle nostre aspettative. Questo, ovviamente non significa che non dobbiamo provare a migliorarci.

    Chiedersi perché esiste la sofferenza nel mondo è come chiedersi perchè esiste la morte: dubito che esista una risposta soddisfacente. Le religioni provano a darne una spiegazione, ma vale solo per chi ha la fede. A noi altri tocca convivere con questo buco nero.
    Sul piano individuale, più che chiedersi perché esiste la sofferenza, converrebbe provare a darle un senso, utilizzarla per un progetto costruttivo piuttosto che lasciarsene distruggere o trasformarsi in individui incattiviti che odiano tutto e tutti.
     
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  14. senzanome70
     
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    CITAZIONE (bum64 @ 30/3/2011, 20:46) 
    Ti auguro di non soffrire mai tanto da cambiare idea, senzanome.

    non comprendo...

    che significa?

    la sofferenza sarebbe legata alla perfezione (che sappiamo entrambi che non esiste)?
     
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  15. senzanome70
     
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    CITAZIONE (senzanome70 @ 31/3/2011, 12:08) 
    CITAZIONE (bum64 @ 30/3/2011, 20:46) 
    Ti auguro di non soffrire mai tanto da cambiare idea, senzanome.

    non comprendo...

    che significa?

    la sofferenza sarebbe legata alla perfezione (che sappiamo entrambi che non esiste)?

    Visto che non ci conosciamo, come fai a sapere io quanto ho sofferto e quanto soffro?
     
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66 replies since 19/3/2011, 09:47   2043 views
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