Mangio solo gli animali che uccido

L'ultima sfida di Mark Zuckemberg

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  1. Nicola.
     
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    beh scusa se hai un maiale di allevamento, che differenza fa se lo ammazzi tu che lo mangi o te l'ammazza il macellaio?

    poi penso (ora non ricordo di preciso) mi riferissi più alla notizia in sé: un milionario ha deciso di dare una svolta alla sua catena alimentare ed è giusto che lo dica al mondo, cercando di farci marketing
     
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  2. Franz86
     
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    CITAZIONE (Nicola. @ 25/12/2012, 23:26) 
    beh scusa se hai un maiale di allevamento, che differenza fa se lo ammazzi tu che lo mangi o te l'ammazza il macellaio?

    Che ti assumi personalmente la responsabilità dell' uccidere, non mi sembra così banale la cosa. Quanta gente c'è che mangia carne, ma non si sognerebbe nemmeno di ammazzare un animale con le sue mani?

    CITAZIONE
    poi penso (ora non ricordo di preciso) mi riferissi più alla notizia in sé: un milionario ha deciso di dare una svolta alla sua catena alimentare ed è giusto che lo dica al mondo, cercando di farci marketing

    Ah sì, su questo invece sono d' accordo, la notizia in sè è la solita sciocchezza da rotocalco.
     
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  3. Nicola.
     
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    su quello sono d'accordo, non avevo interpretato quella sua affermazione come volontà di "mangiare solo ciò che si riuscirebbe ad ammazzare".
     
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  4. houccisoilariadusieleièrisorta
     
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    mi sono venuti i mente i riti delle comunità di cacciatori/raccoglitori dell'offerta primiziale, in cui quando uccidono un animale offrono il primo boccone (solitamente il migliore) alle entità soprannaturali della foresta, in quanto sanno che si stanno appropriando di qualcosa che non appartiene al loro mondo, al mondo umano, ma a quello del bosco, che è al di fuori della comunità umana e quindi extraumano.
     
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  5. Franz86
     
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    CITAZIONE (houccisoilariadusieleièrisorta @ 26/12/2012, 00:42) 
    mi sono venuti i mente i riti delle comunità di cacciatori/raccoglitori dell'offerta primiziale, in cui quando uccidono un animale offrono il primo boccone (solitamente il migliore) alle entità soprannaturali della foresta, in quanto sanno che si stanno appropriando di qualcosa che non appartiene al loro mondo, al mondo umano, ma a quello del bosco, che è al di fuori della comunità umana e quindi extraumano.

    La ritualità legata all' attività venatoria in qualche modo si è tramandata anche fino ai giorni nostri nelle società occidentali. Ad esempio l' avvicinarsi all' animale abbattuto a capo scoperto togliendo il cappello, il mettere in bocca all' animale il rametto simboleggiante l' ultimo pasto, la preghiera sulla spoglia etc., sono usanze ancora piuttosto vive, perlomeno negli ambiti mittel-europei.
     
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  6. alexey86
     
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    Io non vedo una motivazione per fare il rituale: non è normale il dualismo preda/predatore?
     
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  7. Franz86
     
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    CITAZIONE (alexey86 @ 26/12/2012, 12:22) 
    Io non vedo una motivazione per fare il rituale: non è normale il dualismo preda/predatore?

    Il dualismo preda/predatore vale fino ad un certo punto, l' uomo ha la consapevolezza che l' animale che abbatte non vivrà più.

    Il cacciatore (non quello che tira fuori la doppia nel weekend e sparacchia a tutto) per poter abbattere certi animali li deve seguire, osservare a lungo e conoscere: ha modo quindi di ammirarne la bellezza, e porre fine ad una cosa bella è comunque un atto che richiede motivazioni.
     
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  8. houccisoilariadusieleièrisorta
     
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    la motivazione è quella che ho scritto: gli animali non appartengono al mondo umano, ma a quello extrauman. tecnicamente, uccidendone uno, l'uomo compie sacrilegio, dunque per riparare offre il primo boccone al signore degli animali, che sarebbe il vero padrone.

    in questo modo il rapporto tra gli uomini e l'entità soprannaturale è salvo.
     
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  9. alexey86
     
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    CITAZIONE (Franz86 @ 26/12/2012, 12:47)
    CITAZIONE (alexey86 @ 26/12/2012, 12:22) 
    Io non vedo una motivazione per fare il rituale: non è normale il dualismo preda/predatore?

    Il dualismo preda/predatore vale fino ad un certo punto, l' uomo ha la consapevolezza che l' animale che abbatte non vivrà più.

    Il cacciatore (non quello che tira fuori la doppia nel weekend e sparacchia a tutto) per poter abbattere certi animali li deve seguire, osservare a lungo e conoscere: ha modo quindi di ammirarne la bellezza, e porre fine ad una cosa bella è comunque un atto che richiede motivazioni.

    Ma è tutta una "poesia" che aggiungiamo noi che in natura non c'è

    CITAZIONE (houccisoilariadusieleièrisorta @ 26/12/2012, 12:48) 
    la motivazione è quella che ho scritto: gli animali non appartengono al mondo umano, ma a quello extrauman. tecnicamente, uccidendone uno, l'uomo compie sacrilegio, dunque per riparare offre il primo boccone al signore degli animali, che sarebbe il vero padrone.

    in questo modo il rapporto tra gli uomini e l'entità soprannaturale è salvo.

    Io non vedo questa distinzione noi/extraumano: siamo tutti nella stessa barca alla fin fine
     
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  10. Franz86
     
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    CITAZIONE (alexey86 @ 26/12/2012, 13:59) 
    Ma è tutta una "poesia" che aggiungiamo noi che in natura non c'è

    Ma appunto, noi umani però siamo potenzialmente in grado di vederla.
    Se poi il metal ti ha reso una "bestia assetata di sangue" è un altro discorso. :lol: :P :D
     
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  11. alexey86
     
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    Se volessi andare a vedere la poesia nella natura mica ci vado per procurarmi materiale per la cena :D
     
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  12. Franz86
     
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    CITAZIONE (alexey86 @ 26/12/2012, 14:38) 
    Se volessi andare a vedere la poesia nella natura mica ci vado per procurarmi materiale per la cena :D

    Eh vabbè, ma qui il discorso era arrivato a toccare delle concezioni che mica ha creato Zuckerberg che si toglie gli sfizi da riccone bizzarro, sono state ideate da persone che cacciavano per sopravvivere, dato che non avevano il supermercato ed il ristorante sotto casa. :lol:
     
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  13. houccisoilariadusieleièrisorta
     
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    CITAZIONE (alexey86 @ 26/12/2012, 13:59) 
    CITAZIONE (Franz86 @ 26/12/2012, 12:47)
    CITAZIONE (alexey86 @ 26/12/2012, 12:22) 
    Io non vedo una motivazione per fare il rituale: non è normale il dualismo preda/predatore?

    Il dualismo preda/predatore vale fino ad un certo punto, l' uomo ha la consapevolezza che l' animale che abbatte non vivrà più.

    Il cacciatore (non quello che tira fuori la doppia nel weekend e sparacchia a tutto) per poter abbattere certi animali li deve seguire, osservare a lungo e conoscere: ha modo quindi di ammirarne la bellezza, e porre fine ad una cosa bella è comunque un atto che richiede motivazioni.

    Ma è tutta una "poesia" che aggiungiamo noi che in natura non c'è

    CITAZIONE (houccisoilariadusieleièrisorta @ 26/12/2012, 12:48) 
    la motivazione è quella che ho scritto: gli animali non appartengono al mondo umano, ma a quello extrauman. tecnicamente, uccidendone uno, l'uomo compie sacrilegio, dunque per riparare offre il primo boccone al signore degli animali, che sarebbe il vero padrone.

    in questo modo il rapporto tra gli uomini e l'entità soprannaturale è salvo.

    Io non vedo questa distinzione noi/extraumano: siamo tutti nella stessa barca alla fin fine

    vabè angelo... io ti sto parlando delle credenze di popoli cacciatori/raccoglitori... grazie che noi vediamo le cose in modo diverso.

    però penso che noi occidentali di oggi dovremmo recuperare degli aspetti che caratterizzano quelle culture nel rapporto con l'ambiente, gli animali, la morte.
     
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  14. alexey86
     
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    CITAZIONE (Franz86 @ 26/12/2012, 15:01)
    CITAZIONE (alexey86 @ 26/12/2012, 14:38) 
    Se volessi andare a vedere la poesia nella natura mica ci vado per procurarmi materiale per la cena :D

    Eh vabbè, ma qui il discorso era arrivato a toccare delle concezioni che mica ha creato Zuckerberg che si toglie gli sfizi da riccone bizzarro, sono state ideate da persone che cacciavano per sopravvivere, dato che non avevano il supermercato ed il ristorante sotto casa. :lol:

    No ma io parlo di proposito iniziale: io non riuscirei ad andare a cacciare e vederci la poesia perchè sono sicuro che non ammazzerei nessuna bestia; se andassi per farmi una passeggiata e vedermi la natura di sicuro se vedo un cerbiatto non lo abbatto.

    CITAZIONE (houccisoilariadusieleièrisorta @ 26/12/2012, 15:08) 
    CITAZIONE (alexey86 @ 26/12/2012, 13:59) 
    CITAZIONE (Franz86 @ 26/12/2012, 12:47)
    CITAZIONE (alexey86 @ 26/12/2012, 12:22) 
    Io non vedo una motivazione per fare il rituale: non è normale il dualismo preda/predatore?

    Il dualismo preda/predatore vale fino ad un certo punto, l' uomo ha la consapevolezza che l' animale che abbatte non vivrà più.

    Il cacciatore (non quello che tira fuori la doppia nel weekend e sparacchia a tutto) per poter abbattere certi animali li deve seguire, osservare a lungo e conoscere: ha modo quindi di ammirarne la bellezza, e porre fine ad una cosa bella è comunque un atto che richiede motivazioni.

    Ma è tutta una "poesia" che aggiungiamo noi che in natura non c'è

    CITAZIONE (houccisoilariadusieleièrisorta @ 26/12/2012, 12:48) 
    la motivazione è quella che ho scritto: gli animali non appartengono al mondo umano, ma a quello extrauman. tecnicamente, uccidendone uno, l'uomo compie sacrilegio, dunque per riparare offre il primo boccone al signore degli animali, che sarebbe il vero padrone.

    in questo modo il rapporto tra gli uomini e l'entità soprannaturale è salvo.

    Io non vedo questa distinzione noi/extraumano: siamo tutti nella stessa barca alla fin fine

    vabè angelo... io ti sto parlando delle credenze di popoli cacciatori/raccoglitori... grazie che noi vediamo le cose in modo diverso.

    però penso che noi occidentali di oggi dovremmo recuperare degli aspetti che caratterizzano quelle culture nel rapporto con l'ambiente, gli animali, la morte.

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  15. Miyamoto-
     
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    Tralasciando il rispetto per gli animali a cui si toglie la vita, il non uccidere l'animale che si mangia è molto utile, almeno, sotto l'aspetto dell'organizzazione della società. Non riesco a immaginare per dire, il vicino di casa, che quando vuole mangiare una bistecca, imbraccia il fucile e si inoltra nella foresta, anche se tutto ciò sarebbe in qualche modo fascinoso
     
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64 replies since 28/5/2011, 18:52   722 views
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