Intellettivi estroversi e granitiche certezze

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  1. Diogene W
     
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    CITAZIONE
    una cosa è adottare il linguaggio (io non adotto nessun linguaggio strano, parlo come gli altri), una cosa è adottare una mentalità. io penso che se anche avessi la capacità di tradurre chiaramente quello che penso, ciò non cambierebbe le reazioni altrui. al massimo, darei la sensazione di esser più sicuro di ciò che dico.

    Il punto qui è che tu pensi che ci sia un solo linguaggio e diverse mentalità. Io penso ci sia una sola mentalità e diversi linguaggi. ^_^ Ora, tu hai usato un avverbio interessante: "chiaramente". Per tutti noi, un'opinione non è "chiara" quando i riferimenti fra le parole che sentiamo e le idee che abbiamo non sono quelli a cui siamo più abituati, giusto? Se tu dici il cielo è blu, io "ti capisco" (perché è una frase che sono abituata a sentire, un pensiero che non mi è nuovo). Ma se tu dici che il cielo è fatto di tutti i colori tranne il blu (effettivamente dovrebbe essere una cosa del genere, vero??), io ti chiederò di spiegarmi, pensando di non aver capito. La realtà su cui si basa l'affermazione è esattamente la stessa, ma nella mia testa si è creato un contrasto spiacevole che magari mi porta persino a contestare quello che hai detto, pensando che sei daltonico o non capisci un cacchio. Una volta resa l'opinione "chiara" (quindi non solo comprensibile, ma anche piacevole, perché usa riferimenti familiari), sarò per forza d'accordo.

    Quello che abbiamo detto a noi pobrebbe sembrare che non coincida con la nostra "mentalità", ma in realtà quella stessa identica informazione che volevamo dare è stata "tradotta chiaramente" nel linguaggio dell'altra persona.

    In poche parole: se siamo bravi a comunicare, avremo sempre ragione. :D (Mia umile convinzione, sia chiaro!)
     
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  2. Nicola.
     
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    ti giuro mi fai sentire scemo

    comunque non credo ci sia una sola mentalità, ed io non voglio avere ragione, volevo crescere senza troppe inibizioni e aspettative di normalità
     
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  3. Diogene W
     
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    Ecco, grazie per farmi sentire meglio sulle mie pessime capacità di comunicazione!! :cry:

    Adesso però mi spieghi il
    CITAZIONE
    volevo crescere senza troppe inibizioni e aspettative di normalità

     
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  4. Nicola.
     
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    eheh no non prendertela :), è che effettivamente faccio fatica a seguirti. tu hai una capacità di astrazione maggiore, è un mio demerito.

    quello che intendo è che io non vorrei vivere con la necessità di dovermi spiegare. non avrei molto interesse nel farmi comprendere, ne nel smontare le certezze altrui, se non dovessi farlo per ritagliarmi un piccolo centimetro di spazio dover poter vivere. se in un mondo utopico io fossi riuscito a crescere senza che le aspettative esterne mi inquinassero e mi pregiudicassero un sereno sviluppo, io sarei stato bene. in parole veramente povere, non è avendo ragione, ne sentendomi superiore secondo i canoni da me stabiliti, che sto bene. tu dici che è una mentalità unica ed il problema sta solo nel linguaggio. quale sarebbe la mentalità unica? perchè io di mentalità altrui mio malgrado ne ho dovute subire tante

     
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  5. Diogene W
     
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    Perché siamo così ingenui? Perché pensiamo che stare con gli altri sia sempre piacevole e per nulla pericoloso? Normalmente io inizio una discussione (con un estroverso, ma succede anche coi miei simili) allegra e spensierata sperando di incontrare tanti pensieri divertenti con i quali trastullarmi per il resto della settimana, e tutto va bene finché ad un certo punto- e non capisco mai che punto e perché- inizio ad avere l'impressione di essere diventata un bersaglio per una quantità di giudizi spavaldi e sicurissimi su cose che neanche avevo intenzione di toccare (spesso troppo vicine ai numerosi nervi scoperti della mia filosofia), e mentre cerco di reagire il più velocemente possibile per non farmi mettere i cosidetti piedi in testa da quell'idiota che ha tutta l'aria di avercela con me per non so qualche motivo, capisco che se non chiudo in fretta i canali diretti alle viscere del mio essere (che io lascio ben spalancati perché ho tanta voglia di imparare, che scema), probabilmente finirò mentalmente e emozionalmente assassinata.

    Aspetta, forse succede solo a me :hmm.gif:

    E allora io dico: se io smettessi di desiderare di imparare e accettassi il fatto che non esiste la verità, a quel punto eviterei situazioni del genere semplicemente impegnandomi a convincere il bastardo in questione. Non perché mi piaccia avere ragione, ma perché mi fa sentire bene avere qualcuno dalla mia parte (cosa più che rara). E perché posso farlo? Perché la "mentalità unica" è quella di ogni essere umano. Tu dici ciò che ti far star bene, io dico ciò che mi fa star bene. Se fai star bene gli altri parlando, non ci saranno più mentalità diverse (forse la sto semplificando un po' troppo). Sono le emozioni comuni che fanno svanire i punti di vista.
     
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  6. Nicola.
     
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    l'ultimo tuo discorso, mi dispiace, se l'ho capito lo trovo contraddittorio. tu dici ciò che ti fa stasr bene, e io dico ciò che fa star bene me. e se ci troviamo in contrasto, questo come lo chiami? parlare di emozioni comuni, vuol dire astrarsi (o come si dice) dal contesto, perchè ciò che da emozione a me non sarà mai identico a quello tuo. allora bisogna parlare di amore, felicità, amicizia tout court senza approfondirne i vari aspetti. riconoscere che c'è un minimo comun denominatore tra tutti gli esseri umani e non andare oltre. ok.

    "Se fai star bene gli altri parlando, non ci saranno più mentalità diverse (forse la sto semplificando un po' troppo)" perchè dovrei voler far stare bene gli altri?

    comunque forse meglio continuare via mp che siamo ampiamente off topic!!! :P
     
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  7. Franz86
     
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    Sparare sentenze, è inevitabile, non c'è scampo (ecco, lo sto facendo! :P), non è solo discorso di intro/estroversione.

    "Il problema dell'umanità è che gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi"

    Quindi ogni persona insicura sarebbe necessariamente intelligente, mentre quelle sicure sarebbero tutte stupide? Non è così, anche questa in fondo è una generalizzazione. Quando si ragiona, si costringe la realtà in una "gabbia". Può essere molto ristretta o molto ampia, ma è pur sempre una gabbia.

    Al massimo possiamo discutere sul "senso della misura" nello sparare sentenze, ma non sul' atto in sè. Nessuno può essserne completamente immune. A meno che non taccia sempre, non pensi mai, e si dedichi solo alla contemplazione delle nuvole.
     
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21 replies since 7/1/2012, 07:47   764 views
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