Giustizia inesistente

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  1. francescoburich
     
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    Lo dico per te...x farti un'esempio e come se mi metto a predicare il Vangelo in una comunità (virtuale ke sia) dove sono tutti atei. E' ovvio ke nn troverei consensi!! Bene o male alla LIDI siamo persone ke c'impegnamo in un lavoro personale e costante di comprensione verso la vita che ci viene documentata dalla Storia dell'uomo. E se volessimo fare i tagliatori di teste credo ke di uomini con la testa attaccata ce ne sarebbero pochi. Anche io in tempi passati ho reagito con l'impulso della rabbia alle faccende umane. Poi però ho capito ke tanta rabbia mi spingeva a stare male e a nn fare un'autocritica più seria, senza più soffermarmi sui dettagli inutili per la mia salute. I media del resto, dicono sempre e solo fatti di cronaca abberranti e invece..cè tanta e tanta gente ke vive giornalmente con buoni propositi, seppur sbagliando perchè nn sbagliare è impossibile. Poi è ovvio ke a quello-a ke fa un gesto di follia verso il prossimo (chiunque sia e in qualsiasi contesto, guerre comprese..) certo, nn gli do la medaglia e neanche il caffè mi ci prendo insieme!! Ma la vendetta nn è mai bene e provoca prima o poi delle conseguenze. Ps: scusa se ho un linguaggio diretto.
     
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  2. Aletta87
     
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    CITAZIONE (francescoburich @ 10/2/2012, 21:25) 
    è ovvio ke a quello-a ke fa un gesto di follia verso il prossimo (chiunque sia e in qualsiasi contesto, guerre comprese..) certo, nn gli do la medaglia e neanche il caffè mi ci prendo insieme!! Ma la vendetta nn è mai bene e provoca prima o poi delle conseguenze.

    Quoto. Aggiungo (e ripeto) che le situazioni vanno considerate e riflettute singolarmente e che in ogni caso la pena di morte non è segno di civiltà. Non lo è stato durante il fascismo, non lo è adesso per gli americani e non significherà mai una soluzione; (lasciando da parte erika de nardo per un momento, sempre che ci si riesca) se ti hanno ucciso un figlio le mie domande sono due: che soddisfazione ti può dare togliere la vita a una persona, tu che dici assassino ad un altro, e che cosa ci guadagni visto che tuo figlio non tornerà più indietro?
    Ti dò ragione quando dici che bisognerebbe esigere pene adeguate, più ergastoli a chi se li merita e meno innocenti in carcere visto che le strutture sono già poche, dico anch'io che il sistema deve cambiare ma non in modo rigido e sconsiderato.
    Mettiamo pure che ti vuoi vendicare: se odi davvero una persona e vuoi vederla soffrire a lungo non l'ammazzi, ma fai di tutto per farla vivere. In carcere e per tutta la vita. Non ti abbassi a certe nefandezze se hai una dignità nemmeno quando non ottieni giustizia, ti batti perchè questa venga attuata. La povera madre di Peppino Impastato ha ottenuto giustizia solo nel 2002 per l'omicidio del figlio avvenuto nel 1976 e l'assassino era stanoto; con tutti gli amici mafiosi che aveva e che erano disposti ad aiutarla poteva vendicarsi subito ma non l'ha fatto. è uno schifo che ci sia voluto tutto questo tempo, ma la morte dell'assassino (soprattutto in quel caso) sarebbe stata inutile se non addirittura ancora più dannosa.
     
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  3. loscil
     
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    "La scarsa capacità interattiva nulla toglie al fatto che i comportamenti contrastanti con la Legge rimangono intollerabili e sanzionabili. La punizione si realizza, pertanto, a livello interiore sotto forma di rabbia, odio e intolleranza. Solo raramente gli introversi si concedono di far scorrere a livello cosciente le fantasie che costantemente si associano alla rabbia e all’odio quando esse superano una soglia critica. Tali fantasie, infatti, realizzano puntualmente la sindrome di Robespierre: le persone che si comportano male e sono incorreggibili vanno eliminate, le loro teste tagliate.

    Spesso, però, pur non concedendosi tali fantasie, che risuonano come ripugnanti, gli introversi fanno di peggio. Anziché elaborare le loro rabbie chiedendosi perché gli uomini si comportino mediamente in un certo modo, socialmente accettato ma di fatto “incivile”, essi si impongono di alimentarle. Ciò significa che, a seguito di un’interazione negativa con il mondo, essi la richiamano alla mente, la ruminano cercando di capirne il significato. Naturalmente, più fanno questo più la loro rabbia cresce e l’accaduto si configura come inaccettabile e intollerabile. È questa ruminazione a far sì che la rabbia sormonta una soglia critica al di là della quale essa si configura come cieca e tale da promuovere la fantasia di tagliare le teste."

    da La sindrome di Robespiere, di Luigi Anepeta, pubblicata su questo sito.
     
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  4. Allonsanfan
     
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    Io non capisco, sicuramente edoardo è annebbiato dalla rabbia e dall'irrazionalità quando chiede la legge del taglione e parla di far west, però non capisco cosa ci sia di sbagliato nel principio di giustizia, ho capito che mettendo in galera una persona non resusciti nessuno, ma comunque è una questione di equità (diversa dalla vendetta), sbagli--->paghi le conseguenze, erika se ha 20 anni e stando in galera per 5 lustri (invece di 10 anni scarsi) gli si rovina la vita, beh raccoglie quello che ha seminato, io la chiamo responsabilità individuale. Va bene essere contrari alla pena di morte, va bene concedere tutte le attenuanti del mondo ma stiamo esagerando, siamo giunti al punto di abolire l'ergastolo nei paesi più "progressisti" ad esempio l'assassino di utoya, breivik, che ha sterminato decine di persone per una sua fissazione politica, senza nessun minimo segno di pentimento, e a causa degli eccessi della mentalità "buonista-empatica" starà dentro al massimo 20-25 anni. Pur di farlo stare dentro un po' più di tempo i pm stanno cercando di farlo passare come matto in modo da seppellirlo a vita nel manicomio criminale.
    Però noto che qui molti finiscono per psicologizzare tutto, la Verità è una sola e chi non la possiede è "ammalato" di qualcosa, in questo caso di "senso di giustizia".
     
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  5. Ember
     
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    Non sono contraria all'ergastolo, penso solo che le pene vadano date in base alle singole caratteristiche del criminale e al tipo di crimine e che spesso ci si accanisca su cose che non conosciamo.

    Follia totale fare uscire dalla galera un serial killer (a volte lo fanno, non ho ancora capito perchè!), ma che una persona che ha commesso un omicidio in certe condizioni (non è che si uccide per divertimento, c'è un disagio dietro, un disturbo o una condizione di malessere) sconti la sua pena e possa tornare a vivere a me pare normale. Non è mica facile rifarsi una vita dopo anni di reclusione e con un crimine alle spalle, può essere carcere anche la libertà a volte.

    Sapete che i pedofili in carcere possono scegliere di intraprendere una cura? Sapete che questa cura in genere funziona, se lo vogliono davvero? E allora preferite che quando usciranno molestino altri bambini, oppure che siano delle persone diverse, più felici e meno pericolose? Io la seconda. Per me la cura è un diritto di tutti, non è "essere troppo buoni".

    Qualcuno dice: "vorrei vedere se succedesse a chi ami"... ma è a questo che esiste la giustizia no? Se ci facessimo giustizia da soli, che mondo sarebbe?! Che la giustizia non funzioni poi, siamo d'accordo.
    Ma a me piace pensare di ricercare qualcosa di più che la vendetta a tutti i costi.
     
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  6. Nicola.
     
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    la cosa che mi lascia più perplesso in tutta la faccenda della giustizia, è come in un modo o in un altro si vadano a tutelare i "pezzi grossi" ed a affossare i "pesci piccoli".

    uno per un furto è probabile che si becchi qualche anno, mentre per mettere Tanzi in galera si è dovuto aspettare qualcosa come 6-7 anni. Non so voi, ma io so ben più propenso a capire e perdonare un ladro per disperazione, che un ladro per avarizia. l'avarizia per me è un peccato gravissimo. io è da quando sono piccolo che continuo a ripetermi e a chiedermi "ma chi glielo fa fare ai miliardari di affannarsi sempre di più?" perchè un plurimilionario sente il bisogno di frodare? non lo capirò mai. e spesso mi ripetono che più hai più vuoi, ma io non riesco a convircemene che sarei come loro.
     
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20 replies since 9/2/2012, 17:33   331 views
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