innamoramento facile o qualcosa del genere

perchè molte persone riescono ad anteporre la razionalità al sentimento? è una cosa che mi da i brividi e che non credo di essere in grado di fare. anche se ammetto che risparmi molti dolori.

com'è possibile che le persone rinuncino a relazioni potenzialmente belle in nome di una decisione a priori?

Beh, scusami, ma tutto ciò ha un che di adolescenziale ... solo che tu addirittura ti comporti coscientemente in un modo che ti porta ad avere disillusioni e sofferenze!

La scelta più saggia però sta nel cercare di trovare un equilibrio tra razionalità e sentimento, e nel non lasciarsi andare con la prima venuta solo perchè "è bello": le persone vanno conosciute prima. Non vorrei dietro tutto questo ci fosse in fondo la pura e semplice paura di stare soli.

allora dico io: è normale tutto questo? perchè molte persone riescono ad anteporre la razionalità al sentimento? è una cosa che mi da i brividi e che non credo di essere in grado di fare. anche se ammetto che risparmi molti dolori.

com'è possibile che le persone rinuncino a relazioni potenzialmente belle in nome di una decisione a priori?

e com'è invece possibile che io ne sia totalmente incapace?

voi, come me, vi buttate a testa bassa in queste cose e lasciate che succedano, o anteponete la riflessione in tutto?

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forse perchè inconsciamente bastano poche notizie su una persona perchè si intuisca che c'è affinità.

secondo me è un po' e un po'.

io credo che una persona se ne accorge subito se ci può essere un qualche tipo di affinità con un'altra...
per dire, lasciamo stare un attimo il discorso di coppia, anche nella amicizie: io ho notato che con certe persone riesco a parlare subito, così, senza particolari sforzi, con altre non c'è verso.
forse perchè inconsciamente bastano poche notizie su una persona perchè si intuisca che c'è affinità.

Più che innamoramento facile direi che tua hai la "cotta", l'"infatuazione" facile perché io credo che per innamorarsi servano basi solide, intimità, nel senso di conoscenza approfondita del carattere, dei modi, di confidenza...l'amore si basa non solo sulla conoscenza reciproca, ma anche su altri sentimenti come il rispetto, l'ammirazione, la stima...
E non una vaga conoscenza superficiale combinata all'immaginazione, perché in quel caso non ti piace la persona, ma l'idea che tu ti sei costruito di lei. Anche nella fase di amore vero e proprio (come in tutte le altre relazioni) ci sarà comunque discrepanza tra l'immagine che si ha in mente e l'altra persona e quando si nota la differenza nascono gli screzi se non si riesce ad accettare o aggiustare l'immagine.
I razionali penso che saltino la fase "cotta" oppure definiscano quella fase con altri termini, che vadano con "i piedi di piombo".

Credo che gli introversi abbiano un grandissimo carico emozionale e che ci vogliano un bel po' di anni prima che la coscienza funzioni da viatico. Dicono intorno ai 30, a me allora ne mancano ancora 4... speramo bbene.

Uhm, questo dipende dalle esperienze che si vivono. Se si arriva ai 30 senza nessuna esperienza in genere rimane un certo idealismo.

Spesso a me accade di innamorarmi a "prima vista" ma non è vero amore. E' come capire all'istante se con quella persona ci può essere dell'affinità e in genere c'è... ma altrettanto spesso mi accade di innamorarmi di persone che all'inizio mi sembrano del tutto indifferenti e dopo solo molto tempo mi accorgo di essermene innamorato (per via del fatto che alla fin fine sono molto selettivo quindi l'amore a prima vista è qualcosa di diverso, come spiegato prima).

Diciamo che in generale, forse ci si innamora su due piani differenti e distinti ma che sono strettamente paralleli... quando i due piani si congiungono ecco che schiocca la vera scintilla.