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Miyamoto Musashi.
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Secondo me, una ribellione ci potrà essere solo quando le persone riceveranno una scossa veemente, che spezzera definitivamente la loro routine. Secondo le stime delle Nazioni Unite la popolazione umana raggiungerà i 7 miliardi nel 2013 e i 9,3 miliardi nel 2050. E' difficile fare una stima della popolazione massima che la terra può sostenere (in base ai consumi, al tenore di vita, alla produzione di rifiuti ecc.), ma da studi della Rockfeller e della Columbia University il valore dovrebbe essere compreso tra i 4 e 16 miliardi. Arrivati alla capacità portante la popolazione mondiale non va oltre. Nessno sa cosa accade quando si raggiunge la capacità portante, per gli ottimisti ci sarà un naturale decremento dei tassi di natalità ( e perché!?) per i pessimisti il diffuso degrado dell'ambiente renderà la terra inabitabile per l'uomo e gli animali, con possibili grandi sofferenze e morti per un gran numero di persone. Quindi potremmo già essere oltre il limite o si potrebbe essere lontani da questo scenario ancora per molto. Ed è proprio qui a un passo dal baratro che per me ci potrebbe essere un cambiamento, poi se è prima meglio
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Allonsanfan.
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Sì concordo, potrebbe essere un buon inizio,
poi dovrebbero seguire scioperi e una coesione di massa a livello di paese, una volta che la coesione c'è: nessuno paghi più tasse, elettricità, acqua e luce.
E coprare solo i generi alimentari di base.
Tagliare i consumi quasi a zero.
A loro interessano solo i soldi? E noi glieli togliamo tutti.
Poi se non basta, si legittima l'uso della violenza, anche dura, perché la loro è violenza allo stato puro.
Però, prima delle bombe, si prova con la pace.
Sarebbe una sciocchezza. E' un'ottimo modo per distruggere il paese, e certo, una volta raso al suolo si può ricostruire da zero, ma nel mezzo ci stanno decenni di sofferenza estrema dove i più poveri, in ogni caso, pagheranno il caos molto più dei ricchi. In ogni caso.
Davide, l'articolo che hai postato è un piuttosto demagogico e mistificatorio di quella che è la realtà. Monti è semplicemente una persona che sta rattoppando una situazione disastrosa, e saprebbe come farlo nel modo ottimale, ma deve rendere conto alle forche caudine di un parlamento pieno di ladri e di corrotti. Non è un banale servo dei "poteri forti" (dicitura che va tanto di moda ora), quando era commissario europeo nel 2004 fece una multa a microsoft di mezzo miliardo di euro per concorrenza sleale. Nello stretto spazio di manovra che gli è concesso, è riuscito a fare cose buone, come il lancio di una lotta seria all'evasione fiscale (vedi visite a sorpresa a cortina) che sta facendo identificare i ricchi evasori non come "ganzi" ma come ladri. E' un mezzo miracolo. E' riuscito a dare una sistemata ai conti, pur dovendo giocoforza colpire nel mucchio, e adesso abbiamo i bilanci migliori del continente al netto degli interessi; il problema è questi interessi, il famoso spread, crescono senza sosta e ora la Merkel che deve concedere alla Bce di diventare il prestatore di ultima istanza, cosa che bloccherebbe la speculazione. Può anche avere le sue ragioni nel tenere a stecchetto la grecia (si sono arricchiti per decenni con i soldi degli altri, e ora devono, in un modo o nell'altro, tornare alla casella del via), ma nel non voler salvare né l'Italia né la Spagna sta dimostrando un'ottusità inaudita. Più che scendere in piazza contro Monti, dovremmo brandire i forconi davanti all'ambasciata tedesca.
Io ho una spiegazione diversa sull'assenza di manifestazioni in Italia. Abbiamo fatto tante manifestazioni contro berlusconi, la moratti, la gelmini, ecc., che ormai identificavamo con lui e solo lui la fonte di tutti i problemi e dopo la sua, ahimé temporanea, ma improvvisa, sparizione, siamo stati colti da un momento di sollievo, una speranza che tutto andasse per il meglio, era un'illusione certo, ma gli italiani sono maestri nel credere alle favolette. Monti ha beneficiato di questo clima, ma adesso la luna di miele è finita anche con lui e la rabbia sta montando, ma era inevitabile un'apatia di qualche mese, condita dalla speranza che il nuovo uomo forte, un freddo e dotto professore, nemesi caratteriale dell'imprenditore furbone, sistemasse tutto.. -
Franz86.
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...Nessno sa cosa accade quando si raggiunge la capacità portante, per gli ottimisti ci sarà un naturale decremento dei tassi di natalità ( e perché!?)...
Perchè il concetto di "capacità portante" di un habitat circoscritto è molto utilizzato nell' ambito degli studi su popolazioni animali. E, per l' appunto, quando una popolazione animale si avvicina al numero limite che costituisce la capacità portante dell' habitat, i tassi di natalità diminuiscono, la mortalità dei piccoli aumenta, il livello di salute medio diminuisce etc.
Il problema è che la specie umana ha esigenze particolarissime, molto complesse ed estremamente variabili che vanno oltre la sopravvivenza immediata, quindi individuare una capacità portante del pianeta Terra mi sembra molto difficile.. -
tandream.
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Non ci sarà mai nessuna ribellione e nessuna rivoluzione. State tranquilli. A meno che non ci trascini qualche altro paese, da qui non si prenderà mai nessuna iniziativa propria. La ribellione, un po' come ho scritto prima, dovrebbe esserci a livello mentale secondo me. A livello culturale in qualche modo.
Già il fatto che uno che dovrebbe stare in galera si potrà ricandidare alle prossime elezioni, vuol dire che in realtà non abbiamo fatto abbastanza e per di più lo stesso tizio le potrebbe pure vincere di nuovo. E già da qui, che cavolo di Rivoluzione vuoi fare quando ti inginocchi davanti al potere di un "comico" di quasi 80 anni.. -
Diogene W.
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Io sto cominciando a mettere un briciolo delle mie energie nello sforzo di capire che cacchio succeda. E sono sempre più confusa!
Si fanno discorsi a livello nazionale e si fanno discorsi a livello mondiale. Da quel poco che ho capito però le nazioni vere e proprie sono sparite un bel po' di tempo fa e le dinamiche del mondo sono gestite da privati (ma qualcuno sapeva che la FED è privata??).
Ribellione o non ribellione, non siamo solo noi italiani a non reagire (o non nel mdo giusto) al cuore del problema. Cultura o non cultura, la manipolazione del giudizio critico della cittadinanza è uno strumento "internazionale".
Tutti a guardare Monti/Merkele cc, quando mi sembra di capire che la politica e il governo abbiano ben poco potere decisionale al giorno d'oggi. Quindi...??
Scusate per i vaneggiamenti. -
houccisoilariadusieleièrisorta.
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è un problema che ho anch'io, perchè non so quasi niente di politica ed economia. ho trovato molto utili però il sito di questo giornalista: www.paolobarnard.info/
e quello del Dr Anepeta:
www.nilalienum.it/. -
Diogene W.
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Quello di Bernard, che poi è uno dei primi video consigliati sopra, ho iniziato a vedermelo (mooooolto interessante, moooolto complicato).
(Ma che palle, ma qui c'è un'incoerenza di fondo: io introversa dovrei occuparmi degli adorati meandri della mente umana e 'sta robaccia qui, mentre sono gli estro che hanno il compito di guardare le dinamiche sociali e cosa succede nel mondo Uff). -
houccisoilariadusieleièrisorta.
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mentre sono gli estro che hanno il compito di guardare le dinamiche sociali e cosa succede nel mondo
in che senso? non ho capito questa frase. -
Diogene W.
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CITAZIONEin che senso? non ho capito questa frase
Ma è una stupidaggine. Essendo la tendenza estroversa quella di connettersi con il mondo esterno, io "pretendo" che siano loro a capire, analizzare e cogliere tutte le sfumature economiche/sociali. Mentre io me ne resto tranquilla tranquilla nel mio habitat naturale dentro il mio cervello Tra le mie idee c'è anche quella che l'intro è connesso a ciò che dell'essere umano non cambia, l'estro ciò che cambia.. -
davidedavidedavide..
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ciao Diogene
(e ciao tutt*)
volevo rispondere a due questioni importanti ed interessanti che hai sollevato.
È vero che non sono Monti e la Merkel a decidere ma sono loro ad eseguire, ed eseguono per sete di potere e ricchezza. Per questo li trovo deprecabili. Monti poi era rettore della Bocconi e per anni ha diretto un'università che ha formato stuoli di giovani manager sostenitori della scuola economica che sostiene che vuole demolire ogni barlume di stato sociale. Sono persone, secondo me, in perfetta cattiva fede.
Riguardo alla differenza tra introversi ed estroversi ed introvertiti ed estrovertiti nell'atteggiamento rivoluzionario. Gli introversi per accettare il mondo devono filtrarlo soggettivamente, quindi dargli un significato soggettivo, in genere rispondente alla possibilità giustizia/ingiustizia, quindi non possono accettare il mondo così com'è, e se lo trovano ingiusto lo devono cambiare. Marx era introverso, Gramsci anche, e la maggior parte dei rivoluzionari e dei ragazzi che oggi si occupano attivamente di politica progressista e umanizzante.
Gli estroversi hanno una forte capacità adattiva, possono accettare il mondo così com'è e tirare a campare. Gli estrovertiti invece non solo lo accettano ma, purtroppo, si impegnano attivamente a peggiorarlo, e gli introvertiti purtroppo, anche se vedono le ingiustizie e ne soffrono non possono fare niente, sono bloccati. Questo a grandi linee il pensiero lidiano.
È interessantissimo quello che hanno scritto Miya e Franz, dènghiu (thank you)
Salutoni
Dà. -
Diogene W.
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CITAZIONEÈ vero che non sono Monti e la Merkel a decidere ma sono loro ad eseguire, ed eseguono per sete di potere e ricchezza.CITAZIONESono persone, secondo me, in perfetta cattiva fede.
Io non capisco chi sa. Chi è in mano a chi. C'è una piramide di informazioni chilometrica che mi è davvero difficile da risalire. Discussioni pro e contro a Berlusconi, per poi capire che Berlusconi non ha nessun ruolo (a parte quello di strumento per screditare il nostro paese agli occhi del mercato).CITAZIONEGli introversi per accettare il mondo devono filtrarlo soggettivamente, quindi dargli un significato soggettivo, in genere rispondente alla possibilità giustizia/ingiustizia, quindi non possono accettare il mondo così com'è, e se lo trovano ingiusto lo devono cambiare. Marx era introverso, Gramsci anche, e la maggior parte dei rivoluzionari e dei ragazzi che oggi si occupano attivamente di politica progressista e umanizzante.
Tutti dicono che il mondo non si può cambiare. Per svariate ragioni, ora ci credo. Ma questa è maturità o manipolazione sociale? Ci credo perché è logico crederci o perché mi hanno addestrato a stare con le mani in mano?. -
davidedavidedavide..
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CITAZIONEÈ vero che non sono Monti e la Merkel a decidere ma sono loro ad eseguire, ed eseguono per sete di potere e ricchezza.CITAZIONESono persone, secondo me, in perfetta cattiva fede.
Io non capisco chi sa. Chi è in mano a chi. C'è una piramide di informazioni chilometrica che mi è davvero difficile da risalire. Discussioni pro e contro a Berlusconi, per poi capire che Berlusconi non ha nessun ruolo (a parte quello di strumento per screditare il nostro paese agli occhi del mercato).CITAZIONEGli introversi per accettare il mondo devono filtrarlo soggettivamente, quindi dargli un significato soggettivo, in genere rispondente alla possibilità giustizia/ingiustizia, quindi non possono accettare il mondo così com'è, e se lo trovano ingiusto lo devono cambiare. Marx era introverso, Gramsci anche, e la maggior parte dei rivoluzionari e dei ragazzi che oggi si occupano attivamente di politica progressista e umanizzante.
Tutti dicono che il mondo non si può cambiare. Per svariate ragioni, ora ci credo. Ma questa è maturità o manipolazione sociale? Ci credo perché è logico crederci o perché mi hanno addestrato a stare con le mani in mano?
secondo me. -
Diogene W.
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E va bene, voglio fare qualcosa (e questo va contro alla parte della mia introversione che se ne starebbe tanto bene tranquilla a scrivere e lasciarsi trasportare da sogni filosofici/letterari). Ma cosa? Informazione.
Sì ma quando capisco quando ho capito??
Voglio un tutore che mi faccia un test finale che mi certifica che ho la visione della realtà contemporanea meno manovrata possibile.
Vedo solo persone convinte di aver capito o persone che se ne sbattono. Sinceramente preferirei piazzarmi nel secondo gruppo che nel primo: una conoscenza sbagliata è molto più terrificante che l'ignoranza, checché tutti ne dicano.. -
Franz86.
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...
È interessantissimo quello che hanno scritto Miya e Franz, dènghiu (thank you)
Salutoni
Dà
Di nulla. Anzi, ora integro... Da "Ungulati delle Alpi" di Mustoni, Pedrotti, Zanon, Tosi:
"(...)
Finchè c'è spazio ed alimento per tutti, una popolazione potrà quindi continuare ad aumentare la propria consistenza. Ma questo accrescimento non può perdurare all' infinito. Nel momento in cui una risorsa non è più sufficiente per tutti, entrano in gioco alcuni meccanismi che tendono a rallentare o diminuire la crescita della popolazione in modo da ritornare verso una situazione di consistenza [numerica] più consona alle risorse disponibili. Se il nnumero di animali è troppo elevato la popolazione può rallentare, fermare o addirittura invertire la propria crescita in numerosi modi:
-riduzione della natalità (...)
-aumento della mortalità (...)
-emigrazione (...)
E' chiaro che tutto ciò non è una scelta "conscia" degli individui, ma il risultato di meccanismi di regolazione che si sono sviluppati con l' evoluzione delle diverse specie. Se le risorse si fanno limitanti, questo va a discapito delle condizioni generali dei singoli individui. Cattive condizioni (di nutrizione) impediscono agli organismi di riprodursi ed aumentano le probabilità di malattie e incidenti che, di conseguenza, elevano la mortalità. I meccanismi di regolazione della variazione numerica (dinamica di popolazione) non compaiono all' improvviso, ma sono presenti in qualsiasi stadio di crescita di una popolazione. Una popolazione si sviluppa nel tempo secondo una curva sigmoide (...)"
Il problema è che qui parliamo di cervi, caprioli, camosci e comunque di animali in genere
Ma l' uomo non vive brucando i vegetali, è in grado di curare le sue malattie, non ha predatori naturali, non è esposto 365 giorni l' anno alle intemperie e soprattutto è in grado di modificare pesantemente l' ambiente in cui vive ... quindi è difficile trovare una portante vera e propria...
Ciò non toglie che:
"(...)
La nostra sovracrescita economica si scontra con i limiti della finitezza della biosfera. La capacità rigeneratrice della Terra non riesce più a seguire la domanda: l' uomo trasforma le risorse in rifiuti più rapidamente di quanto la natura sia in grado di trasformare questi rifiuti in nuove risorse. Se si prende come indice del "peso" ambientale del nostro stile di vita "l' impronta ecologica" che questo ha in termini di superficie terrestre o di spazio bioriproduttivo necessario, si ottengono risultati insostenibili tanto dal punto di vista dell' equità dei diritti di estrazione delle risorse naturali quanto dal punto di vista della capacità di carico della biosfera.
Lo spazio disponibile sul pianeta Terra è limitato. Amonta a 51 miliardi di ettari. Lo spazio "bioriproduttivo", cioè utile per la nostra riproduzione, è soltanto una frazione del totale, ossia circa 12 miliardi di ettari. Divisa per la popolazione mondiale attuale questa superficie dà approssimativamente 1,8 ettari a persona. Prendendo in considerazione i bisogni di materie prime e di energia e le superfici necessarie per assorbire i rifiuti della produzione e del consumo (ogni volta che bruciamo un litro di benzina abbiamo bisogno di 5 metri quadrati di foresta per assorbire il CO2) e aggiungendo l' impatto dell' habitat e delle infrastrutture necessarie, i ricercatori dell' istituto californiano Redifining Progress della World Wild Foundation (WWF) hanno calcolato che lo spazio bioriproduttivo pro capite della popolazione mondiale è in media di 2,2 ettari. Dunque gli uomini hanno abbandonato da tempo il sentiero di una civiltà sostenibile, che richiederebbe di limitarsi a 1,8 ettari a persona, ammesso che la popolazione attuale rimanga stabile. Inoltre questa impronta media nasconde disparità enormi. Un cittadino degli Stati Uniti consuma 9.6 ettari, un canadese 7.2, un europeo 4.5, un francese 5.26, un italiano 3.8. Anche se esistono differenze considerovoli di spazio bioriproduttivo disponibile nei diversi paesi, siamo lontanissimi da un' uguaglianza planetaria. Ogni americano consuma circa 90 tonnellate [all' anno] di materiali naturali vari, un tedesco 80, un italiano 50 (cioè 137 chili al giorno!) In altre parole, l' umanità già consuma circa il 30 % in più della capacità di rigenerazione della biosfera. Se tutti vivessero come i francesi ci vorrebbero 3 pianeti, e 6 se tutti vivessero come i nostri amici americani (...)"
Da " Breve trattato sulla decrescita serena " - Serge Latouche. -
davidedavidedavide..
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Per piangere per finta basta pensare ad un parente morto se non si sa recitare, chi sa recitare si immedesima nelle sofferenze dei personaggi che interpreta, chi finge volgarmente come questi mostri, basta che pensi a qualche cosa che in passato l'ha fatto piangere, semmai hanno pianto...
Guardate bene lo sguardo di Monti.
Video
E menomale che ci sono artisti che dicono quello che c'è da dire, tanto politici e giornalisti stanno zitti e leccano il culo:
Guardate bene lo sguardo gelido e pieno di odio della ministra.
Video
Ma l'unico che l'ha detta tutta, con un coraggio da applausi è stato lui:
Sentite le reazioni dei politici...
Video
È molto interessante quello che scrivi Franz, non so molto di scienze naturali e le trovo illuminanti per integrare quelle umane, purtroppo l'uomo è l'unico animale dotato di una fortissima aggressività intraspecifica - così la definiscono gli studiosi e ne parla Anepeta in "Abbecedario di scienze umane e sociali" (conseguenza di condizioni culturali alienanti e disumanizzanti, non naturale, l'uomo di natura non è un animale cattivo), è l'unico animale capace di sterminare i suoi simili, a frotte, il secolo scorso ha visto sterminatori "folli" e dittatori, questo vede sterminatori osannati e foraggiati e sostenuti dalle cosiddette democrazie.
Sono d'accordo che l'uomo è un caso a parte perché se non cambia radicalmente il modo in cui la cultura Occidentale (che sta trainando anche le altre culture in un baratro senza ritorno) ha cristallizzato sé stessa, finirà di distruggere gli altri animali, la terra e sé stesso. Forse gli ultraricchi pensano che "Tanto noi andremo a conquistare la luna, già i piedi ce li abbiamo messi", mi domando chi lavorerà per loro, e dove sarà finita quella specie che ha imparato a curare gli altri animali, sé stessa, che ha creato la musica, le opere d'arte pittorica, le sculture, la letteratura, i riti, l'arte drammatica, che ha riprodotto il fuoco, che ha lottato, cooperando, per sopravvivere, che ha cantato ed esaltato l'amore, l'umanità stessa, la solidarietà, che ama e si commuove per gli altri animali, per le piante, per l'odore della terra.
Che si può fare? Cosa faremo?
Ho molta paura.
Sembra un tabù di questi tempi avere paura, perché le emozioni sono diventate un tabù, ma è dalla paura, dalla confusione che nasce la voglia di uscirne, di fare, di salvarsi e salvare i propri simili.
Ci vuole un caos dentro di sé per partorire una stella danzante, diceva Nietzsche.
In questo momento storico il caos è fuori e dentro di noi, credo che o la facciamo nascere ora (o a breve) questa stella danzante, o il caos ci distruggerà. E sarà un grande peccato, perché l'uomo non è fatto per lavorare 12 ore al giorno, passare altre 5 ore davanti alla TV, dormirne 5 e mangiare per 2 ore. L'uomo è nato per essere umano, e ci deve diventare. O non sarà più
Edited by davidedavidedavide. - 25/7/2012, 03:58.