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Patience&Discipline.
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Oltre alle considerazioni già fatte dagli altri utenti riguardanti i concetti di timidezza/introversione non sono per nulla d'accordo sul punto 5 dei "7 vantaggi forniti dalla timidezza" secondo Dan Stelter:
"I timidi sono percepiti come innocenti, ingenui e buoni. Ciò può costruire un vantaggio sociale e ispirare credito e rispetto."
Secondo la mia esperienza è proprio questo punto che da luogo alla nostra difficoltà a rapportarci con gli altri. Venendo percepiti come tali, i rapporti che vengono a svilupparsi possono essere di due tipi:
1. Amichevole: Introverso e estroverso trovano un "compromesso". (Sempre dopo aver creato un rapporto formatosi con il tempo basato sulla fiducia).
2. Pietà/Indifferenza: introverso e estroverso percependo la loro natura contrapposta non si considerano lontanamente e l'estroverso sentendosi comunque nel "giusto" (la maggioranza), prova un senso di pietà verso una docile persona a cui può "chiedere" senza "dare" riconoscendone la natura "innocente, ingenua e buona".
Insomma, secondo il mio vissuto o è bianco o è nero. La difficoltà resta nell'instaurare il rapporto amichevole VERO, poiché se questo bisogno non viene realizzato, il rapporto ricade automaticamente nel punto 2.
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