Introversione e musica

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  1. within_tempt
     
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    Gli introversi hanno un livello di attivazione dagli stimoli esterni basso, al contrario degli estroversi...Il mio primo trauma è stato l'urlo perchè è la prima cosa con cui si viene a contatto da bambini; poi ho scoperto l'azione folgorante della musica. Anche voi altri introversi nn avete mai sopportato gli urli...C'è qualcuno (introverso) a cui la musica nn fa un grande effetto?
     
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  2. l.daniela
     
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    sai che adesso che ci penso hai perfettamente ragione simone?
    a me invece la music fa un grande effetto, mi tocca corde che mi piace sentir vibrare. per la musica che amo ti dirò appena avro un po' di tempo in linea di massima mozart, enja, carmina burana, ecc. tu che genere ami? ho capito che nn ti piace, ma se dovessi aver capito male preferisci tranquilla, rock, metal, tecktronic (mamma mia!) o quelle di final fantasy o sui generis come il mio simone a lui piace anche l'R&B. poi con calma ti racconto anche questo!
    comunque ti faccio i complimenti per gli argomenti che porti in discussione, hai visto quello sull'abbigliamento che successo. grazie!
    un abbraccio forte
    daniela

    Edited by l.daniela - 2/3/2009, 20:10
     
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  3. Koenig4
     
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    Sembra che ci sia un connubbio inscindibile Musica-Introversione. Riguardo il motivo non saprei, pensavo appunto di porre una domanda al Dott.Anèpeta sul perchè. Un caro saluto.
     
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  4. within_tempt
     
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    ti ringrazio daniela per la calorosità...
    Cmq credo di essere stato frainteso..Io nn sopporto l'urlo perchè è un' aggressione ma quando ho detto che la musica mi faceva un effetto folgorante nn intendevo dire con un una connotazione negativa ma proprio il contrario. E' un effetto talmente forte da nn esser definifibile a parole..Ottenere quell'effetto è proprio la mia ossessione.Tra l'altro io sono un pianista e a volte scrivo anche musica..Ho sempre preferito le sonorità minori..da Chopin al gothic metal (him , within temptation), per nn parlare di kate bush, janus joplin...
    Il legame inscindibile di cui parla koenig c'è proprio perchè noi introversi la musica la sentiamo all'ennessima potenza rispetto agli estroversi..Loro nn sentono quasi niente in confronto a noi ai quali sembra contorcersi lo stomaco.E poi noi quando ci dedichiamo a una cosa ci immergiamo dentro ciò e la musica, come l'arte in generale, nn fa eccezione,forse è la regina
     
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  5. Koenig4
     
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    Ho bisogno della musica come l'aria che respiro. Credo che la musica "parla" direttamente alla nostra intensa emozionalità interiore... scusate per la definizione troppo contorta! :)
     
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  6. l.daniela
     
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    capisco quello che dici e quando disegno o dipingo oppure quando sono cocentrata a scrivere quello che mi viene da dentro. sento come se mi innamorassi della mia creazione mi isolo completamente e nn voglio assolutamente essere disturbata i miei lo sanno che ogni tanto, quando mi prende questa cosa, devo essere lasciata in pace; ma devo essere immersa nella musica. mi sento ancora più ispirata, mi perdo nell'immenso. che bello poter dire queste cose a chi può capire!
    conosco un ragazzo, daniele, che ha la tua età amico di simone. diplomato al conservatorio l'anno scorso, quando suona il piano mi fa venire i brividi così come quando mi parla. e lo cerco apposta ogni tanto, così come cerco i concerti di musica classica. che bella persona sei simone. tocchi corde veramente profonde!
    nn direi proprio contorta koenig, hai ragione anch'io ho bisogno della musica che mi isola da tutti i rumori della giornata, e mi rigenera, mi ossigena, così come una buona lettura immersa nella musica!
    vabbeh!
    buona serata a tutti!
    daniela
     
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  7. nodame85
     
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    io ho scoperto da non molto di essere introversa. invece la musica fa parte della mia vita da tanto,tanto tempo. Ho cominciato a suonare il pianoforte a 7 anni. E per me è stato importantissimo : è diventato un amico,un interlocutore,qualcuno che capiva le mie emozioni e sapeva esprimerle. Ho dato anche qualche esame al conservatorio,ma presto l'idea che qualcun'altro mi dovesse giudicare mi ha sopraffatta,quindi ora suono solo per me stessa,e per mio piacere personale. Riesco a fatica a suonare in pubblico,perchè è come se esponessi una parte della mia anima,credo.
    Comunque,direi proprio che la musica è così importante,per chi (musicista o no) come noi si sente un pò avulso da una certa realtà,perchè riesce ad esprimere ciò che non riusciamo o non possiamo dire,e ciò su cui non possiamo tacere.
    Ovviamente ognuno è più sensibile a determinati generi piuttosto che altri.Penso dipenda dalle corde che si riescono a toccare.
    Sinceramente,non so in che altro modo avrei potuto esprimere quello che sentivo,e la mia sensibilità. un incontro veramente fortunato :) così quando mi sento sola, e non ho nessuno con cui parlare,apro i notturni di Chopin e ne suono uno.
    Beh,ora che conosco questo forum,posso fare un salto qui :)
    Un saluto a tutti
     
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  8. Koenig4
     
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    Caspita che meraviglia, notturni di Chopin! Cara nodame c'è la sezione Musica e laboratorio musicale dove gli utenti del forum hanno postato della musica. Magari ci puoi postare anche tu qualcosa di bello... :)
    Un caro saluto.
     
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  9. maria rossi
     
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    che invidia...che bello saper suonare uno strumento. potessi rinascere vorrei tanto avere a che fare con la musica attivamente e non solo come fruitrice! alle volte ci penso... comunque anche io sono musica-dipendente, in maniera bulimica!
     
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  10. l.daniela
     
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    CITAZIONE (peppiniello 80 @ 6/11/2007, 20:24)
    Ave, popolo introverso. Scrivo perchè non rieco a dimenticare una frase che mi venne detta qualche tempo fa. Mi fecero suonare la chitarra, una volta, ed io confidai ad un amico che suonare la chitarra, o comunque la musica in generale, mi provoca delle emozioni troppo intense in certi frangenti. Questa persona mi disse: è normale. Esprime in pieno la tua anima. Furono tre parole ed anche un pò banalotte, ma mi fecero riflettere non poco su quello che sono e che forse siete anche voi. Questo legame così profondo che può nascere tra arti ( soprattutto la musica) ed animo introverso, possono essere addirittura dannose, nel senso di farci perdere il controllo della realtà?

    CITAZIONE (lanepeta @ 6/11/2007, 23:37)
    La musica, con la matematica, è l’aspetto più misterioso dell’apparato mentale umano: molto più misterioso del linguaggio, che nasce sulla base della vita di gruppo e di un’esigenza comunicativa.
    Anche la musica comunica:, ma il suo “codice” è del tutto sconosciuto, anche se non si va lontano dal vero ipotizzando che utilizzi canali interneuronali “esattati” (l’aggettivo significa non predisposti per quella specifica funzione, ma capaci di realizzarla). E’ difficile pensare, di fatto, che la natura, producendo il cervello, lo abbia dotato originariamente della capacità di ascoltare Mozart. Ci deve essere comunque nel cervello stesso qualche circuito che, probabilmente, svolge altre funzioni (forse più banali) ma può essere stimolato anche dalle note di Mozart.
    Esiste una branca poco nota della psicologia (la neuromusicologia) che tenta da anni di chiarire il mistero della musica. Non si sono raggiunti finora grandi risultati. Sembra relativamente certo che l’ascolto musicale attiva l’encefalo destro (quello emozionale e privo di linguaggio), mentre la sua composizione pone in gioco sia quello destro che quello sinistro (l’entrata in azione di questo ultimo attesta che si tratta di un linguaggio).
    E' probabile che la musica faccia vibrare una corda la cui risonanza fa capo all’infinito emozionale. La risonanza può risultare, di volta in volta, squilibrante e ansiogena (tipo sindrome di Stendhal) o appagante e tranquillizzante. Gli effetti dipendono, probabilmente, dalla produzione rispettivamente di dopamina e di endorfina, e, ovviamente, dalla prevalenza dell’una sull’altra.
    Il risultato più rilevante delle ricerche neuromusicologiche è riferito alla musica di Mozart. Negli ascoltatori è stato rilevato radiologicamente l’attivazione contemporanea o alternante dei centri del piacere e di quelli del dolore!
    A riguardo, posso solo citare un’esperienza personale. Alcune battute del finale del Concerto per pianoforte di Schumann, ogni volta che le ascolto, evocano in me una vibrazione di piacere allo stesso tempo inquietante e “dolorosa”. Decifro in esse un tragitto creativo nel mondo sonoro che ha catturato qualcosa che tocca un “nervo scoperto”, e le cui note percorrono un tragitto neuronale che risponde sempre allo stesso modo.
    Sono anni che rifletto sul mistero della musica, ma mi sembra di non essere arrivato da nessuna parte tranne che a riconoscere le sue potenzialità ambivalenti sul mondo delle emozioni. Abbandonarsi al piacere dell’ascolto (ciascuno in rapporto ai suoi gusti) significa accettare di sperimentare, ogni tanto, con quel piacere, una sottile vibrazione che sposta repentinamente la lancetta dall’altra parte.
    Data la ricchezza emozionale dell’introversione, la scala, essendo più ampia rispetto alla norma, comporta una fluttuazione più intensa: al limite, inquietante e quasi insostenibile.
    Mi dispiace di parlare solo di musica classica, ma è quella che, con il jazz, conosco meglio. Se mi si consente una riflessione sull’opposizione tra musica classica e musica “leggera”, che va presa come un’opinione personale, direi che la diversa qualità è attestata dal fenomeno dell’assuefazione. Ci sono brani classici che si possono ascoltare ogni giorno per decenni senza che vengano a noia. E’ molto più raro che questo avvenga con brani di musica leggera, per quanto affascinanti possano essere. Evidentemente i circuiti neuronali rispondono diversamente a stimoli diversi.
    Consiglio vivamente a tutti gli introversi giovani di continuare ad ascoltare la “loro” musica, ma di fare ogni tanto una capatina anche nel regno di quella classica: ne ricaveranno, con un po’ di pazienza, brividi misteriosi perché il loro cervello, più degli altri, è “esattato” per l’ascolto.
    Luigi Anepeta

    CITAZIONE (lanepeta @ 7/11/2007, 08:05)
    No, non fa ridere.
    Gli effetti della musica sono ambivalenti a livello emozionale, ma l’emozionalità si intreccia con tutte le altre funzioni, soprattutto quelle motorie. Gli effetti poi dipendono dalla prevalenza della componente ritmica, armonica o melodica.
    La musica orientale, che usa spesso cellule melodiche che si ripetono all’infinito (l’eterno ritorno), tende a disattivare i moduli motori, favorendo il rilassamento del corpo e la concentrazione interiore. La musica ritmica o quella la cui melodia cresce, si sviluppa e si espande (come per esempio le sinfonie di Beethoven) attivano la motilità, dal battere la mano al danzare. La musica prevalentemente armonica (per esempio quella di Debussy) può avere l’uno o l’altro effetto, a seconda di come è recepita.
    En passant, aggiungerò (e non è poco), che alcuni neurobiologi e linguisti cominciano a prendere in seria considerazione l’ipotesi che il linguaggio musicale (ritmi e melodie senza parole) abbia preceduto la nascita del linguaggio verbale.
    La musica è un mistero, forse impenetrabile.
    Luigi Anepeta

     
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  11. muttl3y
     
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    Mi piace molto ascoltare la musica a volume alto, anche se solo esclusivamente in cuffia. Non voglio rendere partecipi gli altri delle mie scelte piuttosto "inusuali"e nemmeno apprezzo i giudizi di chi bolla come eccentrica certa musica.
    Odio però le esplosioni di suono improvvise e inaspettate.
     
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  12. Koenig4
     
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    Sarebbe bene muttlev che tu sappia che così facendo rischi di produrre danni seri e permanenti all'udito. Un saluto.
     
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  13. Aletta87
     
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    Come potevo non postare anch'io la mia idea su questo topic? :D
    Vi dirò che da piccola avevo il terrore di tutti quei suoni che non fossero perfettamente intonati oppure troppo improvvisi( avete presente quando finisce l'audiocassetta e il pulsante play si tira su da solo? ecco quello è un esempio), solitamente da bambina facevo un incubo che mi faceva morire di paura: squilla il telefono mio padre non risponde perchè sta passando l'aspirapolvere e rispondo io, nella cornetta si sente una voce molto grave e scura, potente, tipo l'uomo-nero :P che mi urla nell'orecchio a tutta passata ma non si capisce quello che dice.
    col tempo invece ho smesso di fare questo genere di sogni ed ho superato in generale la paura della cacofonia, del suono brutto o improvviso proprio grazie alla scoperta di un determinato mondo musicale... oggi la distorsione è la mia vita, nonostante il carattere molto ansioso, credo che per me la musica elettronica e i suoni più strani e disparati siano una specie di esorcismo per le paure che ho avuto da bambina.
     
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  14. Motociclista
     
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    Detesto il rumore in generale, per questo quando sono andato a vivere da solo ho scelto un paesino anzichè il centro città..dove abitavo coi miei era un casino continuo e la notte dormivo malissimo.

    Come genere musicale sono di bocca buona,sento di tutto tranne musica troppo casinara:
    metal, hard rock, ska, punk,dance commerciale.
    Però in generale non ne parlo mai con gli altri perchè di Vasco, Ligabue ed altri idoli presenti e passati raramente ne conosco qualcosa e se dico quello che mi piace in genere mi becco ste facce qui: :blink:
    A me piacciono le musiche con sonorità un pò mistiche, epiche o malinconiche e meno parole ci sono meglio è, principalmente perchè la musica la uso per evadere dal mondo quando sento l'esigenza di "ritemprarmi": la descrizione più vicina a quello che provo è che si agganciano alla mia anima.
    Non necessariamente Enya od Enigma (che apprezzo) ma anche Chris Huelsbeck (sconosciuto ai più) o perchè no, anche remix di colonne sonore di videogame (certe non hanno nulla da invidiare a produzioni più blasonate, tipo questa) così come il country non esasperato.


    Non è affatto facile trovare il tipo di musica che cerco.
    Se però vi può interessare, c'è nu sito dove trovo spesso roba particolare fuori dai gusti delle masse: sono musicisti indie ed il bello del sito è che si può cercare in base al "mood":
    a me non dispiace il "downtempo", "gritty", "dreamy".
    Questo è un altro esempio
    Il sito è questo
     
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  15. alehouse
     
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    penso che la musica piaccia agli introversi come agli estroversi
     
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34 replies since 2/3/2009, 19:46   2001 views
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