Test tipi psicologici

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  1. Velaour
     
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    INFP come Wright v
     
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  2. Franz86
     
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    CITAZIONE (Velaour @ 12/9/2012, 00:56) 
    Non so se l'ho mai detto ; la vita psichica non esclude mai nessuna delle funzioni. Siamo tutti emotivi , logici , intuitivi etc. però il metodo di myers e briggs si cura solo di estrapolare le tendenze maggiori
    Alla fine il risultato , le quattro lettere , rappresentano soltanto una scelta che un individuo ha fatto spontaneamente per vivere con se stesse o il mondo.

    E appunto, ti pare sensato catalogare nettamente una persona in un certo modo solo perchè (ad esempio) è al 60% feeler ed al 40% thinker? Ma cosa vuol dire, è entrambe le cose.
    Certo, se uno risultasse al 90% thinker e al 10% feeler allora comincerebbe vagamente ad avere un senso ... ma una situazione così netta non sarebbe certo indicativa di una personalità equilibrata, quindi sarebbe una condizione su cui lavorare.

    Ovviamente tutto questo dando per scontato che modi di essere così profondi, complessi e mutevoli possano venir definiti chiaramente ed univocamente da un pugno di domandine, da cui poi poter estrapolare dati matematici, percentuali e profili ... no2
    CITAZIONE
    xD
    corrisponde solo a chi sceglie di prenderli solo come svago , appunto

    Non eri tu quello che mi raccontava che 'sti test oltreoceano cominciano ad utilizzarli nelle selezioni per i posti di lavoro? Altro che svago.
    Speriamo queste smanie del mbti non prendano piede. <_<
     
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  3. houccisoilariadusieleièrisorta
     
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    CITAZIONE (Franz86 @ 12/9/2012, 17:04) 
    Speriamo queste smanie del mbti non prendano piede. <_<

    eh... secondo me hanno già preso piede e ancora ne prenderanno.

    un po' perchè soddisfano il bisogno di tutte le persone di darsi un'identità; un po' perchè soddisfano il bisogno di alcuni di giustificare i propri comportamenti su una base ritenuta scientifica e in tal modo non fare niente per cambiarli, delegando la responsabilità dei propri atteggiamenti (come dire: "non è per questo motivo, è che sono feeler"), o comunque tagliando dal principio anche solo la possiblità di analizzarli, dichiedersi il perchè si agisce come si agisce, dare una spiegazione multisfaccettata; un po' perchè appunto alle aziende fanno comodo; un po' perchè le scienze umane (in particolar modo la psicologia ma tutte quante) soffrono di inferiorità e hanno la strenua necessità di proclamarsi "scientifiche" (come se ci fosse qualcosa di male nel non essere "scientifici" - e soprattutto: che cosa significa "scientifico"?).

    non offendetevi vi prego... vabè tanto ormai lo sapete già come la penso, ne avremo parlato cento volte in chat :D
     
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  4. Velaour
     
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    CITAZIONE (Franz86 @ 12/9/2012, 17:04)
    E appunto, ti pare sensato catalogare nettamente una persona in un certo modo solo perchè (ad esempio) è al 60% feeler ed al 40% thinker? Ma cosa vuol dire, è entrambe le cose.
    Certo, se uno risultasse al 90% thinker e al 10% feeler allora comincerebbe vagamente ad avere un senso ... ma una situazione così netta non sarebbe certo indicativa di una personalità equilibrata, quindi sarebbe una condizione su cui lavorare.

    Mah non penso che sia possibile determinare matematicamente con percentuale ciascuna preferenza e nel caso venga fatto non sarebbe utile ,sarebbe indifferente per chi sta "studiando" il tipo di una persona.
    Comunque secondo quella tecnica si presume che una persona scelga spontaneamente un comportamento che secondo jung e Briggs e co. potrebbe essere spiegato in quel modo. Non escludono che la mente di ogni persona sia più plastica, perchè lo è , ma tecnicamente vogliono dimostrare che abitudini ha preso la vita psichica.
    è come gli altri rami della psichiatria ; l'oroscopo , la fisiognomica , la grafologia etc. solo che questi si curano in particolare di fare una mappatura di tutta la personalità , invece l'mbti no.
    Ognuno cerca di spiegare , ma non stereotipicamente, come le persone crescono nella psiche e il pensiero cosciente.
    Forse sono giunti alla conclusione che esistono un numero limitato di tipi perchè non hanno trovato teorie "scientifiche" dimostrabili
    Nel frattempo , comunque, la diversità fra le persone c'è sempre (ma non parlo di gusti culinari o estetici o altezza etc.) , però l'mbti pensa che per quanto riguarda il giudizio e la percezione non siamo tutti tutti diversi , apparteniamo ai fantomatici tipi. E insieme ad essa anche qualcun altra tecnica , tipo l'oroscopo e la fisiognomica (sempre che non l'abbiano aggiornata decentemente , perchè quella si che era tremenda <_< )


    CITAZIONE (Franz86 @ 12/9/2012, 17:04)
    Ovviamente tutto questo dando per scontato che modi di essere così profondi, complessi e mutevoli possano venir definiti chiaramente ed univocamente da un pugno di domandine, da cui poi poter estrapolare dati matematici, percentuali e profili ... no2

    CITAZIONE (Franz86 @ 12/9/2012, 17:04)
    Non eri tu quello che mi raccontava che 'sti test oltreoceano cominciano ad utilizzarli nelle selezioni per i posti di lavoro? Altro che svago.
    Speriamo queste smanie del mbti non prendano piede. <_<

    [/QUOTE]
    Da quanto ne so non usano veramente test ma fanno colloqui.
    Si , sopratutto (o soltanto?non lo so) negli Stati Uniti sono partiti spediti con una catalogazione , per il lavoro, del personale.
    Personalmente non so se e quando prenderà piede nel mondo , nel senso che verrà seriamente convalidato alla statistica (molte non sono esatte) e utilizzato regolarmente da chi si occupa di psichiatria.
    Per il momento qua in Italia è sicuro che non entrano nemmeno nel bagaglio culturale del 99% degli psichiatri e nemmeno di studiosi vari. .

    credo

    CITAZIONE (houccisoilariadusieleièrisorta @ 12/9/2012, 18:07) 
    CITAZIONE (Franz86 @ 12/9/2012, 17:04) 
    Speriamo queste smanie del mbti non prendano piede. <_<

    un po' perchè soddisfano il bisogno di tutte le persone di darsi un'identità; un po' perchè soddisfano il bisogno di alcuni di giustificare i propri comportamenti su una base ritenuta scientifica e in tal modo non fare niente per cambiarli, delegando la responsabilità dei propri atteggiamenti (come dire: "non è per questo motivo, è che sono feeler"), o comunque tagliando dal principio anche solo la possiblità di analizzarli, dichiedersi il perchè si agisce come si agisce, dare una spiegazione multisfaccettata; un po' perchè appunto alle aziende fanno comodo; un po' perchè le scienze umane (in particolar modo la psicologia ma tutte quante) soffrono di inferiorità e hanno la strenua necessità di proclamarsi "scientifiche" (come se ci fosse qualcosa di male nel non essere "scientifici" - e soprattutto: che cosa significa "scientifico"?).

    Succede spesso. Ma non è la peggiore delle conseguenze. Ho letto cose abbastanza stressanti ; gente che davvero decideva domandandosi se il proprio tipo (che poteva essere pure un altro , inoltre) avrebbe fatto in quel o questo modo ,oppure denigrazioni verso altri tipi , alcuni non si chiamano manco più per nome ma per lettere tipologiche.
    Un po come quando si da del "mesomorfo" a un tizio . .
    CITAZIONE (houccisoilariadusieleièrisorta @ 12/9/2012, 18:07) 
    non offendetevi vi prego... vabè tanto ormai lo sapete già come la penso, ne avremo parlato cento volte in chat :D

    Non mi pare ci siamo veri fanatici qua dentro.
    Io neppure lo sono , non più almeno.
     
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  5. Franz86
     
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    CITAZIONE (Velaour @ 12/9/2012, 20:14) 
    Mah non penso che sia possibile determinare matematicamente con percentuale ciascuna preferenza e nel caso venga fatto non sarebbe utile ,sarebbe indifferente per chi sta "studiando" il tipo di una persona.

    Ma i risultati di questo tipo di test sono proprio fondati su di una rozza matematizzazione (smania della scienza moderna tutta eh, dove non c'è il numerino molti storcono il naso ...), tolta la quale non potrebbero proprio esistere.
    CITAZIONE
    Comunque secondo quella tecnica si presume che una persona scelga spontaneamente un comportamento che secondo jung e Briggs e co. potrebbe essere spiegato in quel modo. Non escludono che la mente di ogni persona sia più plastica, perchè lo è , ma tecnicamente vogliono dimostrare che abitudini ha preso la vita psichica.

    Ma in quei test è molto probabile che uno risponda (più o meno consciamente) sulla base di ciò che vorrebbe essere. Infatti per conoscere realmente una persona io mi baserei proprio sulle sue reazioni ad eventi imprevisti, non sull' approccio abitudiario nei confronti della routine.
    CITAZIONE
    è come gli altri rami della psichiatria ; l'oroscopo , la fisiognomica , la grafologia etc. solo che questi si curano in particolare di fare una mappatura di tutta la personalità , invece l'mbti no.

    L' oroscopo sarebbe un ramo della psichiatria?
    CITAZIONE
    Ognuno cerca di spiegare , ma non stereotipicamente, come le persone crescono nella psiche e il pensiero cosciente.
    Forse sono giunti alla conclusione che esistono un numero limitato di tipi perchè non hanno trovato teorie "scientifiche" dimostrabili
    Nel frattempo , comunque, la diversità fra le persone c'è sempre (ma non parlo di gusti culinari o estetici o altezza etc.) , però l'mbti pensa che per quanto riguarda il giudizio e la percezione non siamo tutti tutti diversi , apparteniamo ai fantomatici tipi. E insieme ad essa anche qualcun altra tecnica , tipo l'oroscopo e la fisiognomica (sempre che non l'abbiano aggiornata decentemente , perchè quella si che era tremenda <_< )

    No, per me sono proprio stereotipi della peggior specie, americanate rivestite di una patina intellettualoide.
    Tanto per dire, se fossi ISTJ mi ritroverei nella stessa categoria alla quale apparterebbe (a quanto pare :D ) papa Ratzinger. Ora, io non sono nemmeno cristiano, ma secondo il mbti la mia maniera di utilizzare il Ni, il Te o chissà quale altre funzione dal buffo nome mi renderebbe affine al papa.



    Ma ti pare una cosa seria?
    CITAZIONE
    Da quanto ne so non usano veramente test ma fanno colloqui.

    Meno male, hanno ancora un minimo senso della realtà allora.
    CITAZIONE
    Si , sopratutto (o soltanto?non lo so) negli Stati Uniti sono partiti spediti con una catalogazione , per il lavoro, del personale.
    Personalmente non so se e quando prenderà piede nel mondo , nel senso che verrà seriamente convalidato alla statistica (molte non sono esatte) e utilizzato regolarmente da chi si occupa di psichiatria.
    Per il momento qua in Italia è sicuro che non entrano nemmeno nel bagaglio culturale del 99% degli psichiatri e nemmeno di studiosi vari. .

    credo

    Ma cosa c'entra la statistica con la psichiatria? Non dovrebbe tenere massimamente in conto il singolo individuo?

    Per me in questa smania (dilettantistica) di catalogare le persone si può vedere una base di insicurezza, una necessità di stabilire un controllo (che non si ha) nell' ambito delle relazioni con gli altri.
     
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  6. Nicola.
     
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    CITAZIONE (Franz86 @ 12/9/2012, 21:27) 
    No, per me sono proprio stereotipi della peggior specie, americanate rivestite di una patina intellettualoide.
    Tanto per dire, se fossi ISTJ mi ritroverei nella stessa categoria alla quale apparterebbe (a quanto pare :D ) papa Ratzinger. Ora, io non sono nemmeno cristiano, ma secondo il mbti la mia maniera di utilizzare il Ni, il Te o chissà quale altre funzione dal buffo nome mi renderebbe affine al papa.

    aspè, se è per questo io dovrei essere come hitler. ma te parti per caso dal presupposto che se due persone sono di un tipo uguale allora sono uguali?

    no perchè i tipi servono solo ad identificare dei processi mentali dell'individuo, tutto qua. poi ognuno ha la propria ideologia/gusto/preferenza, con queste cose (specifiche) l'mbti non c'entra niente

    tipo l'infj tendono ad avere una predisposizione al sogno e all'idealismo. ma mi sembra scontato dire che ognuno idealizza ciò che gli pare, come gli pare, secondo la sua personale idea.

    l'mbti secondo me è una suddivisione che funziona. e funziona perchè bisogna dargli il peso che merita, cioè quello di indicatore della struttura della persona (io sono entusiasta dei test, ma non perchè li reputo importanti, ma perchè mi divertono e incuriosiscono. come altri test come quello del QI etc. etc.).

    poi si può disquisire all'infinito sul fatto che qualcuno si innamori di un tipo finendo con il venirne condizionato. ma si può fare il discorso inverso: una persona che fa il test varie volte ottenendo risultati sempre diversi significa che probabilmente non riesce a pensare in maniera obiettiva di sé (preciso: NESSUNO è mai totalmente obiettivo, ma ci sono sfumature di grigio)
     
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  7. Velaour
     
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    CITAZIONE (Franz86 @ 12/9/2012, 21:27) 
    CITAZIONE (Velaour @ 12/9/2012, 20:14) 
    Mah non penso che sia possibile determinare matematicamente con percentuale ciascuna preferenza e nel caso venga fatto non sarebbe utile ,sarebbe indifferente per chi sta "studiando" il tipo di una persona.

    Ma i risultati di questo tipo di test sono proprio fondati su di una rozza matematizzazione (smania della scienza moderna tutta eh, dove non c'è il numerino molti storcono il naso ...), tolta la quale non potrebbero proprio esistere.
    Onestamente non vedo la matematica nella tecnica del briggs
    CITAZIONE
    Comunque secondo quella tecnica si presume che una persona scelga spontaneamente un comportamento che secondo jung e Briggs e co. potrebbe essere spiegato in quel modo. Non escludono che la mente di ogni persona sia più plastica, perchè lo è , ma tecnicamente vogliono dimostrare che abitudini ha preso la vita psichica.

    Ma in quei test è molto probabile che uno risponda (più o meno consciamente) sulla base di ciò che vorrebbe essere. Infatti per conoscere realmente una persona io mi baserei proprio sulle sue reazioni ad eventi imprevisti, non sull' approccio abitudiario nei confronti della routine.
    Infatti questo accade , nemmeno raramente, sia che ci si sottoponga ad un test o a un colloquio.

    Il discorso sulla ruotine era venuto in mente anche a me. Per questo pensavo che se il mondo come ci è stato posto e organizzato non fosse così , i tipi di briggs e co. forse non avrebbe senso alcuno

    CITAZIONE
    è come gli altri rami della psichiatria ; l'oroscopo , la fisiognomica , la grafologia etc. solo che questi si curano in particolare di fare una mappatura di tutta la personalità , invece l'mbti no.

    L' oroscopo sarebbe un ramo della psichiatria?
    No mi son spiegato male. Sarebbe un altra tecnica che si pensa venga studiata. Per fini forse di mercato oppure per amor della psichiatria
    CITAZIONE
    Ognuno cerca di spiegare , ma non stereotipicamente, come le persone crescono nella psiche e il pensiero cosciente.
    Forse sono giunti alla conclusione che esistono un numero limitato di tipi perchè non hanno trovato teorie "scientifiche" dimostrabili
    Nel frattempo , comunque, la diversità fra le persone c'è sempre (ma non parlo di gusti culinari o estetici o altezza etc.) , però l'mbti pensa che per quanto riguarda il giudizio e la percezione non siamo tutti tutti diversi , apparteniamo ai fantomatici tipi. E insieme ad essa anche qualcun altra tecnica , tipo l'oroscopo e la fisiognomica (sempre che non l'abbiano aggiornata decentemente , perchè quella si che era tremenda <_< )

    No, per me sono proprio stereotipi della peggior specie, americanate rivestite di una patina intellettualoide.
    Tanto per dire, se fossi ISTJ mi ritroverei nella stessa categoria alla quale apparterebbe (a quanto pare :D ) papa Ratzinger. Ora, io non sono nemmeno cristiano, ma secondo il mbti la mia maniera di utilizzare il Ni, il Te o chissà quale altre funzione dal buffo nome mi renderebbe affine al papa.



    Ma ti pare una cosa seria?
    A dire il vero non sarebbe proprio così.
    Ce lo aveva detto anche una utentessa , mesi fa in thread.

    Ci sono Ratzinger e Thomas Hobbes. Hanno due personalità differenti , uno è un religioso e l'altro è un filosofo e chissà quante altre differenze. Hanno vissuti diversi , rapporti coi genitori diversi e strutture inconsce diverse. Magari uno è un sociopatico e l'altro un ansioso.
    Secondo quella tecnica è probabile che i due similarmente usano processi di giudizio della stessa lunghezza d'onda , anche se magari Joseph si affida alla religione e Thomas alle idee sue assolutiste. Per usare una delle definizioni , i due esprimerebbero giudizi con Te-Logica Estroversa.
    Non esclude che in circostanze fuori dal loro comune i due cambino anche solo per un attimo il pensiero

    CITAZIONE
    Da quanto ne so non usano veramente test ma fanno colloqui.

    Meno male, hanno ancora un minimo senso della realtà allora.
    CITAZIONE
    Si , sopratutto (o soltanto?non lo so) negli Stati Uniti sono partiti spediti con una catalogazione , per il lavoro, del personale.
    Personalmente non so se e quando prenderà piede nel mondo , nel senso che verrà seriamente convalidato alla statistica (molte non sono esatte) e utilizzato regolarmente da chi si occupa di psichiatria.
    Per il momento qua in Italia è sicuro che non entrano nemmeno nel bagaglio culturale del 99% degli psichiatri e nemmeno di studiosi vari. .

    credo

    Ma cosa c'entra la statistica con la psichiatria? Non dovrebbe tenere massimamente in conto il singolo individuo?La nel mondo per convalida scientifica in ambito psichiatrico intendono la dimostrazione statistica di quel che hanno studiato , da quel che ne so.

    Per me in questa smania (dilettantistica) di catalogare le persone si può vedere una base di insicurezza, una necessità di stabilire un controllo (che non si ha) nell' ambito delle relazioni con gli altri.

    E anche Jung ? è partito tutto da lui
    A me al massimo potrebbe venire in mente che sia una tecnica strumentale , ma dipende da che uso ne stanno facendo e poi non sempre il fine giustifica i mezzi.

    Edited by Velaour - 13/9/2012, 21:49
     
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  8. Franz86
     
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    CITAZIONE (Nicola. @ 12/9/2012, 21:44) 
    aspè, se è per questo io dovrei essere come hitler. ma te parti per caso dal presupposto che se due persone sono di un tipo uguale allora sono uguali?

    no perchè i tipi servono solo ad identificare dei processi mentali dell'individuo, tutto qua. poi ognuno ha la propria ideologia/gusto/preferenza, con queste cose (specifiche) l'mbti non c'entra niente

    tipo l'infj tendono ad avere una predisposizione al sogno e all'idealismo. ma mi sembra scontato dire che ognuno idealizza ciò che gli pare, come gli pare, secondo la sua personale idea.

    Ma dov'è la necessità di creare queste nuove categorie dell' mbti? Tanto per mantenere l' esempio, considero tutti i nazisti affini ad Hitler, e questa mi pare una categorizzazione rozza, ma comunque molto più funzionale, immediata e concreta dei tipi individuati dal mbti. Certo, manca di fascino psicologicheggiante ... :lol:
    CITAZIONE
    l'mbti secondo me è una suddivisione che funziona. e funziona perchè bisogna dargli il peso che merita, cioè quello di indicatore della struttura della persona (io sono entusiasta dei test, ma non perchè li reputo importanti, ma perchè mi divertono e incuriosiscono. come altri test come quello del QI etc. etc.).

    Per me invece è una perdita di tempo, e specialmente nei soggetti giovani comporta pure rischi di alienazione. Lo ribadisco: questa necessità di categorizzare se stessi e gli altri è risultato di un' insicurezza nell' ambito delle relazioni sociali. Non ha una vera utilità dal punto di vista della comprensione dei singoli individui.
    CITAZIONE
    poi si può disquisire all'infinito sul fatto che qualcuno si innamori di un tipo finendo con il venirne condizionato. ma si può fare il discorso inverso: una persona che fa il test varie volte ottenendo risultati sempre diversi significa che probabilmente non riesce a pensare in maniera obiettiva di sé (preciso: NESSUNO è mai totalmente obiettivo, ma ci sono sfumature di grigio)

    Ma non è questione di obiettività, è che ad una domanda del genere
    [ 1 Quando incontrate persone nuove
    A Parlate e ascoltate nella stessa misura?
    B Ascoltate più di quanto non parliate?
    ] si possono dare mille risposte, argomentando, contestualizzando etc. E da un simile discorso si potrebbe cominciare a capire qualcosa della persona molto più che da un rapido test. Per me il difetto di obiettività, invece, sta nell' attribuire a questo mbti un valore che proprio non ha.
     
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  9. Nicola.
     
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    CITAZIONE (Franz86 @ 12/9/2012, 22:11) 
    Ma dov'è la necessità di creare queste nuove categorie dell' mbti? Tanto per mantenere l' esempio, considero tutti i nazisti affini ad Hitler, e questa mi pare una categorizzazione rozza, ma comunque molto più funzionale, immediata e concreta dei tipi individuati dal mbti. Certo, manca di fascino psicologicheggiante ... :lol:

    parlare di necessità riferiti a queste cose è ardua. per alcuni la psicanalisi può essere una cazzata per altri assolutamente fondamentale e non saprei dirti chi ha ragione e chi ha torto.
    per il resto...beh sono due accostamenti di tipo completamente diverso. il primo, ripeto, indaga sulla struttura del pensiero, il secondo è affinità di ideali etc.etc.

    CITAZIONE
    Per me invece è una perdita di tempo, e specialmente nei soggetti giovani comporta pure rischi di alienazione. Lo ribadisco: questa necessità di categorizzare se stessi e gli altri è risultato di un' insicurezza nell' ambito delle relazioni sociali. Non ha una vera utilità dal punto di vista della comprensione dei singoli individui.

    al solito, il problema non sta nell'oggetto in sé ma nelle persone che non sono in grado di adoperarlo per quello che è. se una persona sente la necessità di identificarsi in uno stereotipo è un problema suo, non dell'mbti perchè l'mbti non propone stereotipi. non ti dice " questo test ti dice ciò che sei" ti dice "questo test è un aiuto a interpretare i tuoi meccanismi mentali".

    CITAZIONE
    Ma non è questione di obiettività, è che ad una domanda del genere
    [ 1 Quando incontrate persone nuove
    A Parlate e ascoltate nella stessa misura?
    B Ascoltate più di quanto non parliate?
    ] si possono dare mille risposte, argomentando, contestualizzando etc. E da un simile discorso si potrebbe cominciare a capire qualcosa della persona molto più che da un rapido test. Per me il difetto di obiettività, invece, sta nell' attribuire a questo mbti un valore che proprio non ha.

    beh io il quiz da cui ha tratto questa domanda lo ritengo una boiata. quel che ho trovato in inglese mi sembrano decisamente migliori. si possono dare mille risposte perchè non siamo o l'una o l'altra cosa, siamo sia I che E e via discorrendo. la scelta serve solo a dare un indizio sul quale delle due trovi più rilevante in te (non a caso quello in inglese non ti dava risposta A o risposta B ma risposta da 1 a 5, dove hai modo di dare sfumature alla risposta)

     
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  10. S. M.
     
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    Ho provato a fare il test e mi è uscito un profilo assai differente da quello che mi era uscito negli altri test (INFJ) questa volta sono uscito ISTJ, ora vado a leggere il profilo e vedo se mi si addice abbastanza (nessuno di quelli letti finora mi si addiceva molto, quello che mi sembrava più simile erra l'INFJ ma forse condizionato dai risultati)

    tabella delle risposte:
    test i o e mbti

    La tabella è venuta piccola, qualcuno sa come ingrandirla?
    Grazie, Ciao.

    S.M.
     
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  11. Trottolone!
     
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    CITAZIONE
    E appunto, ti pare sensato catalogare nettamente una persona in un certo modo solo perchè (ad esempio) è al 60% feeler ed al 40% thinker? Ma cosa vuol dire, è entrambe le cose.

    E la teoria dei tipi psicologici non cataloga nettamente, il fatto di avere la F nella sigla non significa che sei sentimentale e basta, è sufficiente studiarsela un po' meglio e andare piú a fondo per accorgersene. Di un tipo psicologico, poniamo un thinker, si sa in che modo userà il pensiero dominante e in che modo il sentimento represso agirà in lui, per dire. Quindi sí, è entrambe le cose e in modo differente. E questo non dipende da una "rozza matematizzazione", si può capire il tipo di qualcuno anche senza i test, che sono poco affidabili e estremamente riduttivi.

    CITAZIONE
    un po' perchè soddisfano il bisogno di tutte le persone di darsi un'identità; un po' perchè soddisfano il bisogno di alcuni di giustificare i propri comportamenti su una base ritenuta scientifica e in tal modo non fare niente per cambiarli, delegando la responsabilità dei propri atteggiamenti (come dire: "non è per questo motivo, è che sono feeler"), o comunque tagliando dal principio anche solo la possiblità di analizzarli, dichiedersi il perchè si agisce come si agisce, dare una spiegazione multisfaccettata;

    Vero, questo è l'effetto che fa l'MBTI all'inizio sulle persone. Ma non si ferma qui: passato un po' di tempo molti riescono a "liberarsi" dall'aspetto negativo («è Ne che mi fa dire cosí, non è colpa mia!») e a usufruire degli aspetti positivi: ossia che con una teoria semplice e a portata di mano hanno gli strumenti per cogliere molti aspetti del carattere di sé e delle persone che conoscono, e a partire dal fatto di "vederli" (cosa che prima non accadeva) si può provare ad analizzarli.

    CITAZIONE
    Succede spesso. Ma non è la peggiore delle conseguenze. Ho letto cose abbastanza stressanti ; gente che davvero decideva domandandosi se il proprio tipo (che poteva essere pure un altro , inoltre) avrebbe fatto in quel o questo modo ,oppure denigrazioni verso altri tipi , alcuni non si chiamano manco più per nome ma per lettere tipologiche.

    Puoi passarmi i link in cui hai letto questo? grazie :)

    CITAZIONE
    Ma i risultati di questo tipo di test sono proprio fondati su di una rozza matematizzazione (smania della scienza moderna tutta eh, dove non c'è il numerino molti storcono il naso ...), tolta la quale non potrebbero proprio esistere.

    Come già detto prima, è falso. Una volta presa dimestichezza i test diventano completamente superflui. Presto mi trasferisco per l'università, e cercavo un coinquilino su easystanza. L'ho trovato e abbiamo parlato una mezzoretta su MSN. Grazie alla conoscenza dell'MBTI sono andato ad esclusione, capendo che era globalmente introverso ma con la sensazione estroversa, e piú thinker che feeler, ho capito che era ISTP. So come funziona il sentimento represso negli ISTP, e cosí gli ho fatto un po' di domande ed è saltato fuori, come da previsione, che «le cose gli scivolano addosso», eventi che per molta gente sarebbero carichi di emotività lo lasciano completamente freddo e distaccato a livello cosciente. Questa è una previsione molto forte, grazie all'MBTI ho potuto farla e non me la sarei mai sognata da quel poco che mi ha detto in quella mezzora; e la previsione era corretta. Ha poi fatto il test ed è uscito proprio ISTP. Questo è solo un esempio, riesco spesso a fare previsioni azzardate e queste vengono confermate.

    CITAZIONE
    Ma in quei test è molto probabile che uno risponda (più o meno consciamente) sulla base di ciò che vorrebbe essere. Infatti per conoscere realmente una persona io mi baserei proprio sulle sue reazioni ad eventi imprevisti, non sull' approccio abitudiario nei confronti della routine.

    Infatti è meglio parlarci e conoscere la persona che fare dei test: è scorretto e ingiusto identificare la teoria dei tipi psicologici col test. Jung stesso non era certo un cultore della "rozza matematizzazione", anzi il suo approccio è sempre stato fin troppo umanistico, mistico e meno "rigorosamente scientifico" rispetto a quello di Freud.

    CITAZIONE
    No, per me sono proprio stereotipi della peggior specie, americanate rivestite di una patina intellettualoide.
    Tanto per dire, se fossi ISTJ mi ritroverei nella stessa categoria alla quale apparterebbe (a quanto pare ) papa Ratzinger. Ora, io non sono nemmeno cristiano, ma secondo il mbti la mia maniera di utilizzare il Ni, il Te o chissà quale altre funzione dal buffo nome mi renderebbe affine al papa.

    Falsissimo; il fatto che su internet si trovino profili stereotipati non implica che la teoria li renda cosí. Si può andare piú a fondo e studiare i rapporti tra le funzioni in modo che si colgano aspetti tutt'altro che stereotipati. Se sei ISTJ sei affine al papa, sí, ma per le caratteristiche ISTJ e non per quelle, "accidentali", del papa. Troppo comodo storpiare una teoria e attaccare la versione deformata: si chiama fallacia dello spaventapasseri.

    CITAZIONE
    Ma dov'è la necessità di creare queste nuove categorie dell' mbti? Tanto per mantenere l' esempio, considero tutti i nazisti affini ad Hitler, e questa mi pare una categorizzazione rozza, ma comunque molto più funzionale, immediata e concreta dei tipi individuati dal mbti. Certo, manca di fascino psicologicheggiante ...

    Quella dei nazisti mi sembra una categorizzazione pessima, viste le differenze individuali. La necessità sta nel riuscire a valutare le differenze delle persone. Se sei tanto empatico di tuo, buon per te, ma perché svalutare qualcosa che può essere di grande aiuto per altri? C'è chi prima di conoscere i 16 tipi psicologici è come se ne avesse in testa solo 1 e non riuscisse a cogliere molti aspetti delle persone. Con l'MBTI, riesce a "vedere" di piú e a valorizzare le differenze genuine. Il fatto che alcuni stereotipizzino e riducano al tipo non significa niente: l'MBTI può essere usato in modo consapevole e non ossessivo come uno strumento molto utile, senza dire "sei INTP quindi sei uguale a me!". Due miei conoscenti sono INTP e sono estremamente diversi da me sotto aspetti che me li fanno detestare, e nonostante questo riconosco degli stili nel ragionare e nell'agire comuni e che gli altri non hanno, e che in parte vedevo anche da prima di conoscere l'MBTI.

    CITAZIONE
    Per me invece è una perdita di tempo, e specialmente nei soggetti giovani comporta pure rischi di alienazione. Lo ribadisco: questa necessità di categorizzare se stessi e gli altri è risultato di un' insicurezza nell' ambito delle relazioni sociali. Non ha una vera utilità dal punto di vista della comprensione dei singoli individui.

    I miei rapporti con gli altri sono migliorati notevolmente e buona parte del merito sta nei tipi psicologici. Una volta parlavo di hobby, giochi, interessi. Ora riesco a esprimere ciò che provo e che sono, e riesco a capire molto meglio ciò che gli altri provano e sono. Per quella che è la mia esperienza, l'utilità c'è eccome, e per quanto io sia tecnicamente "introverso" non sono proprio alienato.
     
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  12. houccisoilariadusieleièrisorta
     
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    CITAZIONE (Trottolone! @ 13/9/2012, 01:31) 
    ossia che con una teoria semplice e a portata di mano hanno gli strumenti per cogliere molti aspetti del carattere di sé e delle persone che conoscono

    ecco, hai espresso tu stesso la chiave di tutto: il fatto è che conoscere la propria mente non è nè semplice nè a portata di mano.
    test come questi danno l'illusione che lo sia, di fatto mentendo, perchè la gente ha bisogno di credere che lo sia, per svariati motivi.

    ah, ps. essere introversi non significa affatto essere disturbati.

    *

    io capisco il discorso "non sono stereotipi, sono tipi", ma che uno concordi o meno sul fatto che l'mbti presenti degli steroptipi o delle tipologie, il punto è che queste raggruppamenti, o come vogliamo chiamarli, a me sembrano solo mistificazioni.

    dire "questa persona è un feeler" per me è una frase vuota. dare una spiegazione di un comportamento dicendo "ah si comporta così perchè prevale la sua componente x y" lo trovo assurdo.
    per me, se sostituissimo la funzione di turno con "toro" o "pesci" per me sarebbe la stessa identica cosa, avrebbe lo stesso identico valore.

    sono convinta che per conoscere le motivazioni dei comportamenti di una persona, bisogna conoscere la sua storia prima di tutto, e leggerla attraverso una chiave di lettura che comprenda tutte le scienze umane, ne sia una sintesi.




     
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  13. Trottolone!
     
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    Appunto perché non è semplice, uno strumento che senza che siano richieste troppe conoscenze ti dia la possibilità di esplorarti molto piú di prima è notevole. Non si sta dicendo che sia la chiave di volta e che sveli tutti i meccanismi consci e inconsci, gli specifici complessi e la storia dell'individuo, proprio perché si tratta soltanto di "tipi", e soltanto 16.
    Sapendo un tipo non dici "tizio è un feeler", né "agisce cosí perché ha Fi al terzo posto". Ti dice, ad esempio:

    Gli INTP hanno degli hobbies che prendono molto seriamente, che diventano una componente centrale della loro identità. Nel fare ciò che gli piace (e potrebbe benissimo essere un lavoro), gli INTP sono disciplinati. Capita che diventino ossessivi, perfezionisti e che non riescano a lasciar perdere e staccarsi da quello che stanno facendo. In questi momenti, gli INTP si alienano completamente dagli altri, insistendo nel dire di aver bisogno di tempo per sé stessi. Sono intrappolati dal lavoro che stanno facendo: magari pensano di poterlo finire in un giorno, ma poi si rivela essere piú grande di quanto immaginato. Questo significa che è una sfida ancora maggiore, e quindi vogliono vedere se riescono a finirla in poco tempo, e quindi continuano ad andare avanti. Cosí si chiudono essenzialmente alle altre persone, viste come un’intrusione, un impedimento alla loro produttività.

    La cosa interessante è che gli INTP generalmente non si rendono conto di essere caduti in un’esperienza ossessiva simile. In quei momenti vedono il mondo con gli occhi della funzione repressa, razionalizzano l’ossessività pensando di essere efficienti, produttivi, si sentono bene una volta che il lavoro è compiuto. Allo stesso tempo, però, una parte di loro sa che c’è qualcosa che non va. Tutto quello che possono fare è continuare compulsivamente nel loro lavoro, anche se è insostenibile, squilibrato e distruttivo.

    Gli INTP devono quindi imparare a bilanciare il tempo da dedicare ai loro hobbies e quello da dedicare alle relazioni interpersonali, in modo piú equilibrato.

    L’INTP teme le sue emozioni poiché non possono essere controllate. Fatica a mostrarle o a capirle in sé stesso. Ascolta musica che combacia con il suo stato emotivo del momento anziché tentare di cambiarlo.

    «Perché dovrei avere a che fare con queste persone che credono in qualcosa che non ha alcun senso logico? Non è colpa mia se sono troppo stupidi da capire che le loro idee sono ridicole!». Specialmente in gioventú, questo è un pensiero ricorrente nell’INTP. Ha difficoltà ad avere a che fare con gli altri quando questi non sembrano prendere decisioni razionali.

    L’INTP si convince che le emozioni sono per natura un modo di ragionare non valido, e pensare che lui, che ragiona senza lasciarsi intaccare da esse, raggiunge conclusioni oggettivamente superiori. Cosí si rifiutano di guardare ai loro bisogni emotivi e non si rendono conto che il loro metodo di ragionamento non rappresenta la verità assoluta. Continueranno a citare i fatti e l’evidenza scientifica basandosi sul loro soggettivo senso della verità, usando gli assiomi di Ti e non rendendosi conto della circolarità delle loro affermazioni. Quando incontrano altri INTP che la pensano allo stesso modo, sono molto gratificati dal fatto perché qualcun altro soddisfa sia il desiderio conscio della Ti di essere «nella verità» sia il desiderio inconscio della Fe di condividere il loro essere con qualcun altro.

    Ironicamente, il fatto di avere il sentimento estroverso inconscio, conduce l’INTP a sentirsi sí indipendente e anticonformista (Ti), ma per questo a volersi circondare di altre persone indipendenti e anticonformisti che la pensano tale e quale a lui.

    Nonostante non siano caldi ed espressivi, si preoccupano dei sentimenti degli altri e tentano di evitare di ferire od offendere. Possono essere provocatori o controversi, ma quasi mai a spese degli altri. In molte situazioni l’INTP è accondiscendente verso le persone e riluttante ad esprimere ciò che realmente pensa; può sembrare debole o codardo per questo. Paradossalmente ha spesso idee sovversive o controverse, molto lontane dal senso comune e dal gruppo sociale a cui appartiene Si prodiga per assicurare un livello base di armonia nelle circostanze immediate, ma se Fe non è molto sviluppato è lento ad aiutare positivamente e concretamente gli altri. Gli INTP non capiscono o valutano le decisioni prese su basi soggettive o sentimenti. Per questo spesso non sono sulla stessa lunghezza d’onda dei sentimenti altrui, e non sono ben equipaggiati a venire incontro alle esigenze emotive degli altri.

    Essendo in posizione repressa, gli INTP hanno enorme difficoltà ad entrare in contatto direttamente con le loro emozioni. Non è che gli INTP non ne provino, è solo che sembrano funzionare per conto loro, a volte non ci sono, a volte ci sono, come gli va. Cosí, nonostante gli INTP siano consapevoli di quali emozioni sarebbero appropriate in una certa situazione, spesso… non le provano. Questo porta a vedere le situazioni ad alta emotività con disagio. Gli INTP cercano spesso di rimediare a questo problema dicendo a parole le cose giuste, ma dal momento che non stanno provando quelle emozioni, suonano meccanici, piatti. Questo porta a molte difficoltà nelle relazioni, soprattutto con gli xxFJ che desiderano l’espressione autentica delle emozioni.

    Avendo il sentimento in posizione inferiore, l’INTP può facilmente distaccarsi dalle emozioni come se non esistessero. Può tornare a comportarsi come sempre dopo esperienze che altri definiscono tragiche o traumatiche. Gli INTP non sono però robot senza emozioni. Le loro emozioni hanno un carattere di tutto o niente. Gli INTP possono pensare oppure provare emozioni, e faticano a trovare un equilibrio tra le due cose. Molti INTP possono provare emozioni anche forti guardando un film, leggendo un libro o ascoltando musica. Il loro sentimento è ingenuo e infantile, il che li rende bersaglio facile di infatuazioni a prima vista. Deve stare attento alle manipolazioni di altri, in particolare FJ.

    Gli INTP vogliono che tutti si sentano inclusi in un gruppo e siano trattati con giustizia e rispetto (Fe). Anche se non sono caldi e carismatici come gli xxFJ, gli INTP si preoccupano dei sentimenti altrui e cercano di evitare di ferire o offendere. Vogliono mantenere l’armonia nel gruppo.

    Inoltre desiderano essere riconosciuti e valorizzati dagli altri: ci sono volte in cui gli INTP si comportano altruisticamente per essere riconosciuti, apprezzati e mantenere una certa immagine sociale.

    La propensione per l’evitare i conflitti e il desiderio di ammirazione da un lato e il desiderio di indipendenza dall’altro porta a moltissimi problemi nelle relazioni. Spesso sentono di non volere persone attorno. Quando passa troppo tempo, però, ne hanno bisogno, almeno fino a che non ne avranno di nuovo abbastanza. Questo ciclo che alterna il valutare e l svalutare gli altri è molto comune tra gli INTP.

    Cercando di evitare conflitti e di preservare l’armonia esterna, gli INTP possono fare tutto il possibile per evitare di esprimere direttamente, esplicitamente le loro frustrazioni. Consapevolmente o meno, vedono il conflitto come qualcosa di intrinsecamente negativo che può portare/p/p solo problemi ai loro bisogni e alla relazione, e all’immagine che cercano di mantenere. Cosí, anziché dare voce ai problemi, gli INTP preferiscono analizzarli e agire senza dire niente (ad esempio, rimanendo in ufficio piú del previsto come forma implicita di ribellione verso il partner). Oppure potrebbero prendere decisioni anche importanti senza consultare il partner, per il risentimento che provano. La scarsa comunicazione porta anche l’INTP a convincersi che il partner pensi, voglia, si aspetta certe cose, ma spesso si sbagliano.


    Ecco, in tutto questo popo' di roba mi riconosco, e ogni INTP che conosco vi si riconosce, e sono tanti - e mi è stato molto utile per iniziare a migliorare molti aspetti di me. Qui il valore ce lo trovo, e i vostri argomenti mi sembrano stare attaccando una visione distorta, ridotta e ingenua dell'MBTI e al contempo pretendere che chi lo segue pensi che con questa visione distorta si possa spiegare tutto di un individuo.

    Chiaro che bisogna conoscere la storia di un individuo e leggerla attraverso una interpretazione che comprenda varie scienze, e con poche persone intime potrà anche capitare di riuscirci, ma per tutti gli altri l'MBTI mi sembra una approssimazione molto potente. Ripeto, io le mie previsioni le ho fatte e si sono rivelate azzeccate con una accuratezza ben superiore alla mera casualità, e non ci sarei arrivato senza conoscere i tipi.
     
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  14. houccisoilariadusieleièrisorta
     
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    te l'ho detto, per me questi test, se colgono qualcosa, colgono solo gli aspetti più superficiali delle persone.

    tutta quella tiritera sugli hobbies che hai posato per me è assurda.
    per me non ha senso catalogare le persone in quel modo, basandosi su qualche domanda (pure se fossero 1000, sarebbero troppo poche) le cui risposte sono date a livello cosciente e inconsciamente condizionate.

    la ragione per cui nello stesso profilo si trovano persone diversissime, è perchè sono raggruppamenti che si basano su criteri superficiali.

    io posso conoscere due persone che hanno, per dire, le caratteristiche dell'INTJ.
    lasciamo un attimo da parte il fatto che le loro risposte al test rispecchiano soltanto quello che loro pensano di sè stessi in un dato momento storico e il loro modo di rispondere nel tempo potrebbe cambiare, come accade spesso e volentieri - per non parlare dei casi in cui le persone fanno delle psicoterapie tali che gli permettono di capire sul serio la propria mente, si disalienano, e la loro personalità può anche cambiare completamente.
    lasciamo da parte questo discorso un secondo, insomma, dicevo: io ho questi due INTJ, sono persone diversissime tra loro ma entrambe hanno la caratteristica di: " mostrarsi come austeri e impassibili, mostrando una scarsa espressività emozionale".
    quando uno va a conoscere quelle persone e viene a sapere di più sulla loro storia e ha degli strumenti adeguati, ovviamente se ne accorge qual è il vero motivo per cui una persona è così.
    interpretare i comportamenti con le categorie del mbti per me è una tautologia, non si aggiunge niente di più a quello che si sapeva prima, semplicemente si denota una caratteristica superficiale della persona e facendo ciò la giustifica senza spiegarla nelle sue ragioni (che sono insconsce).
    ovviamente ci sono al mondo tante persone tutte accomunate dall'essere razionali (che cosa vuol dire essere razionali poi boh) ma che cosa significa? perchè quelle persone sono in quel modo? cos'è che le ha fatte diventare così? in che modo si può ricostruire quel percorso per cui la loro spersonalità si è sviluppata in un certo modo?

    queste categorie, come dicevo prima, non considerano il fatto che una persona può essere in un certo modo (ad esempio molto razionale, austera, ecc. insomma quello che ho riportato sopra) per un periodo della vita e ad un certo punto cambiare completamente.
    non considerano nemmeno - e secondo me è questo il carattere fondamentale - che le persone generalmente hanno una natura diversa da quella che appare (e con questo mi riferisco al fatto che tutte le persone sono praticamente nevrotiche e l'immagine fenomenica che danno a sè stessi e al mondo è quella della loro nevrosi, di cui fra l'altro non si rendono nemmeno conto).
    faccio un esempio stupido: prediamo un introverso estrovertito. alle domande rispoderà: mi piace stare sempre in mezzo alla gente, vivo la vita come viene senza troppi pensieri e robe varie. uscirà un profilo Exxx. ma la realtà qual è? se ci soffermassimo sul test, la comprensione che avremmo di quella persona sarebbe mistificata, perchè si fermerebbe alla sola apparenza.
    idem per tutte le altre caratteristiche oltre all'introversione.
    ripeto, per me l'mbti è una specie di tautologia, come dire "sono così perchè sono così", non ha senso, come tutti i test, è una "pseudo-scienza dell'ovvio".

    il punto è PERCHE' le persone sono così, e nessun test di personalità riesce a rispondere a questa domanda.


     
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  15. Miyamoto Musashi
     
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    Leggendo le varie descrizioni dei tipi psicologici, mi ci ritrovo in parecchi. Anche secondo me l'intento di questi test insieme ad altri come le intelligenze multiple ecc. e di cercare dei rimedi delle problematiche nelle relazioni sociali. Così si ha la pappa già pronta, sappiamo a chi assomigliamo, che lavoro dobbiamo fare, come pensiamo.
    Stabilire la propria soggettività in modo oggettivo mi sembra problematico per una ragione di complessità. E anche il non venire influenzati, dal momento che si conosce bene la teoria.
     
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