Eccessiva empatia? Eccessiva fantasia? Patologia?

Quando "sentire" fa male

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  1. Diogene W
     
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    CITAZIONE
    La seconda che hai detto. Anche se per certi versi forse qualcosa di noi c'è davvero nella persona di fantasia. Però si può imparare a somigliare molto a quella persona di "fantasia". Basta che non sia Topolino [...].

    Però non hai mai tentato di imitare qualcuno che era totalmente diverso da te o qualcuno che tu non avevi possibilità di raggiungere (anche in minima parte). :hmm.gif:

    Forse dovrei aggiungere una terza possibilità, magari la più corretta: ci leghiamo a un personaggio che rappresenta ciò che noi pensiamo di essere (o di poter essere? Mmh). Fondamentalmente la domanda potrebbe essere modificata così: l'identità di quel personaggio è già dentro di noi o plasmiamo la nostra identità per assomigliare a quell'identità che proviene dall'esterno?

    Sono sicura che molti direbbero sia l'uno che l'altro. Ma i compromessi non risolvono le questioni, e se anche le due possibilità fossero ugualmente vere, bisogna identificare quale precede/segue quale.
     
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83 replies since 1/11/2012, 14:48   6492 views
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