Eccessiva empatia? Eccessiva fantasia? Patologia?

Quando "sentire" fa male

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  1. Yorick75
     
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    CITAZIONE (yukino76 @ 4/12/2012, 11:17) 
    Parlando del mio rapporto tra "primo amore fantastico" e realtà, ogni tanto mi domando: quando, chissà, magari, mi innamorerò di un uomo reale, che fine farà il mio "amore immaginario"? Sono due forme di amore COMPLETAMENTE diverse, ovvio, che non si possono confrontare, però.... si influenzano (nell'uomo reale cerco anche un pò... del mio lui immaginario, o, quantomeno, le caratteristiche che IO vi ho proiettato). SE mai mi innamorerò nella realtà, NON voglio "annacquare"/"sedare" ciò che provo per i vari personaggi (uno su tutti) del mio mondo fantastico.
    Io, lui... e l'altro (solo che l'altro è immaginario, non reale... e quindi... di fatto, non pericoloso?). :D
    Penso che se mi innamorassi veramente, renderei partecipe la persona che amo dei miei scritti e delle mie fantasie (forse, potrebbe essere la sola persona del mondo reale che farei entrare nel mio mondo interiore). Come un uomo possa, poi, capire questa cosa e accettare che mi deve "dividere" con un mondo tutto mio (e irreale), beh, non è facile.
    Ma, penso che per certi versi possiamo allargare il discorso: un introverso, con i suo mondo interiore così "vivace e attivo", come può vivere un rapporto reale? Fare entrare "l'altro" nel suo mondo... o chiuderlo fuori e viversi il suo mondo in santa pace? E, come si può sentire l'altro, sia in un caso che nell'altro, trascinato in un mondo che non capisce/sente, o escluso?

    L' amore immaginario corre il rischio di essere ideale. L' ideale di essere,è, pericoloso.
    Pericoloso perché invincibile. Il povero uomo / donna in carne ed ossa soccomberà sempre all' immaginario perché invincibile. Vuoi mettere il confronto ? Lui/lei è sempre lì bello e perfetto e possibile come può essere un prodotto della nostra mente.
    Che puo avere effetti anche positivi, ma sono soprattuto dei placebo. Che in fondo noi cerchiamo carne e ossa. E un odore e un sapore. Una mano da stringere. Un abbraccio.

    Se un uomo ti amerà il suo desiderio di condividere, di comprenderti sarà naturale. Forse il comprendere non potrà mai a essere al 100% perché il nostro interno ha una purezza che quando è mostrata fuori, un bel po' se ne perde.

    Credo che un introverso corra molti rischi e incontri molte difficoltà e ostacoli a volte insormontabili. Proprio perché ha questa selva oscura – per gli altri – dentro di sé. Può farne vedere , di questo benedetto mondo interiore, sprazzi di luce tra i rami, può abbagliare o può addirittura confondere, ma è difficile per una persona che non ne ha i mezzi, perché non introversa o la volontà di addentrarsi, di assaporarne in pieno l' interezza. Mi sorge il dubbio che l' interesse per l' interiorità dell' altro sia una cosa ormai demodé.
    Questo dilemma sarà sciolto nel momento in cui incontrerai la fatidica persona. Chiudersi però per me non è mai buono. Se mi chiudo è perchè, a torto o a ragione, non ho fiducia. La fiducia, cioè quel lasciarsi cadere sapendo che l' altro ti sorreggerà è la premessa.
     
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83 replies since 1/11/2012, 14:48   6492 views
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