Gli estroversi tendono ad essere più superficiali degli introversi?
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Gli estroversi tendono ad essere più superficiali degli introversi?

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  1. 00orange00
     
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    secondo voi è vero o no? è da tempo che ho questa impressione.
    Più uno è estroverso più tende ad essere superficiale perché non gli interessa molto di sbagliare per esempio non gli interessa molto di giudicare in modo sbagliato una persona, appunto perché tendono ad essere meno sensibili, non dico che gli estro siano tutti uguali ma la tendenza è quella secondo me.
    Cosa ne pensate?

    secondo me ognuna di queste caratteristiche spingono gli introversi ad essere meno superficiali in confronto agli estroversi, dato che non hanno queste caratteristiche (almeno la maggior parte)

    caratteristiche introversione:
    - un corredo di emozioni superiore alla media, associato ad un’intelligenza solitamente vivace e talora essa stessa superiore alla media;
    - una sensibilità sociale che comporta l’intuizione immediata degli stati d’animo e delle aspettative altrui;
    - un senso di pari dignità e di giustizia precoce, persistente e d’intensità spesso drammatica;
    - un orientamento di tipo idealistico, che comporta il riferimento ad un mondo caratterizzato da rapporti interpersonali corretti e delicati, tali da ridurre al minimo la possibilità di farsi del male;
    - un orientamento incline alla riflessione, all’introspezione e alla fantasia più che all’azione;
     
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  2. lorelei57
     
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    Perdonami, ma non sono d'accordo! Io credo che la sensibilità e la superficialità siano caratteriali ma non necessariamente associate all'introversione.
    L'introverso si isola e questo implica maggior riflessione e sensibilità?
    Colgo l'occasione per porre una domanda e penso di essere nel posto giusto.
    L'asociale e l'introverso? Qual'è la differenza?
     
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  3. marcellodifiore
     
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    Alle due domande ha risposto il Dott. Anepeta, sul saggio alla seconda e sul forum alla prima.
    L'uomo e' una specie sociale e tutti gli uomini lo sono. Nel saggio e' scritto che gli introversi sono individui sociali "specialisti", cioe' la socialità per attivarsi richiede una certa dose di affinità. Per contro si potrebbe dire che gli estroversi sono individui sociali "generalisti". Si tratta quindi di due strategie sociali diverse.
    Una quota di estroversi, detti iperdotati, non riesce ad adattarsi al mondo così com'è, ma vuole interpretarlo e se possibile migliorarlo. Molti estroversi iperdotati fanno parte di associazioni ecologiste, sindacali, di volontariato etc. Hitler era introverso, Schindler era estroverso ( iperdotato ).
    A livello personale, sulla base della mia esperienza, penso che bisogna distinguere tra superficialità e leggerezza. In passato in conseguenza di un certo snobismo scambiavo la leggerezza per superficialità, le quali invece sono due cose molto diverse. Un saluto.
     
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  4. davideTHEred
     
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    Forse prima o poi mi stuferò di scriverlo, intanto, nel dubbio, continuo :)
    L'introversione è un deposito di valori in potenza, non a caso si parla di genotipo, ossia di caratteristiche potenziali. L'introverso può essere una persona realizzata e dispiegare le proprie potenzialità, diventando davvero sensibile, accorto, attento e buono, come diventare un essere rancoroso e invidioso che usa la sua sensibilità per far del male (Marcello tu hai citato Hitler che è l'esempio più radicale di introverso che si è attualizzato in un criminale terrificante ma c'è anche Marx che ha usato le sue capacità per cercare di risollevare le sorti dell'umanità), come dalla parte degli estroversi ci può essere un Fabrizio Corona o un Silvio Berlusconi (ammesso che siano estroversi) che sono diventate persone più o meno subdole e malvagie o ci può essere, che so, un leader che usa le sue capacità sociali generaliste o trasversali per aiutare le persone.

    Io credo che questa continua opposizione che si dà nel forum tra noi introversi e voi estroversi, gli introversi sono più qua, gli estroversi sono più là, dipenda dal fatto che molti di noi sono irretiti nella gabbia dell'immagine interiore negativa, invidino il modo di essere estroverso e coprano l'invidia col disprezzo più o meno marcato verso un modo di essere, quello estroverso, che non fa male a nessuno.

    Posso aggiungere un aneddoto significativo? Quando andai via di casa fu un periodo orrendo, mi sono rimaste vicino due persone: una introversa e l'altra estroversa, contando che io di persona estroversa conoscevo solo lei e di introverse, oltre a quella che mi aiutò, ne conoscevo a dozzine ma nessuno di loro mi ha aiutato, può dare la misura di quanto l'introverso nella maggior parte dei casi sia come un pulcino che viene al mondo bello, buono, sensibile e delicato, ma che a forza di beccate e graffi dagli altri animali, possa mutare il suo aspetto e la sua sostanza in uno zoppo incapace di fare alcunché di buono o in un mostriciattolo che sputa veleno o, peggio, in un predatore che risparmia pochi altri (vedi bulli, neonazistelli ecc...). L'augurio è che molti di noi e quelli che verranno rimangano pulcini teneri e gentili e che crescendo e diventando polli, accettino di non poter volare e vivano serenamente il loro essere polli, che è diverso dall'essere falchi ma non è per questo meno importante o bello :)
     
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  5. marcellodifiore
     
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    Ad intuito direi che se si guardasse l'elenco dei premi Nobel per la pace la meta' dei premiati dovrebbero essere introversi e l'altra meta' estroversi. Poi ci sono dei personaggi come Assange che non riceveranno mai un premio per la pace pur meritandolo. Si può demonizzare Berlusconi come uomo politico ma non certo per la sua estroversione anche se, e' pur vero, l'estroversione di Pertini era tutta un'atra cosa. :) Ciao Davide e buon teatro.
     
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  6. lorelei57
     
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    Scusate ma io a questo punto sono estroversa (n.b. non lo credevo, me l'ha rivelato ilvostro test)ma soprattutto ignorante!
    Non sono convinta di aver capito le vostre spiegazioni. Cioè: la minima parte della mia introversione mi porta a dire che FORSE non ho compreso le vostre spiegazioni che mi sembrano molto diverse tra loro? O sbaglio?
    Inoltre mi spiegate per cortesia, la differenza tra leggerezza e superficialità!
    Grazie
     
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  7. marcellodifiore
     
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    Ciao lorelei. Cercherò di ripercorrere le mie risposte cercando di essere semplice e chiaro il più possibile.

    Socialità. Le persone estroverse amano la compagnia in comitiva mentre le persone introverse amano la compagnia dell'amico/a del cuore. Questo è quanto ho capito e ricordo dalla lettura del saggio.

    Superficialità ( nel senso negativo ). Non c'è una categoria migliore dell'altra, ogni uomo và valutato a se. Questo è quanto ho capito e ricordo dalla lettura nel forum degli scritti del Dott. Anepeta.

    Superficialità e leggerezza. Quì esprimo un mio pensiero. Una persona che non dà mai l'elemosina è una persona superficiale ( dal mio punto di vista ). Una persona che ad una festa si diverte a ballare "il trenino" è una persona leggera ( ma non superficiale ).

    Un saluto.
     
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  8. lorelei57
     
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    Grazie.
    Vedi perchè non mi ritrovo in un semplice test? Perchè io sono tutto ed il contrario di tutto ed un semplice test non disegna la mia personalità che come dissi all'inizio: io sono introversa ed estroversa quanto basta. Aggiungo che, da "estroversa" preferisco la compagnia di una o due persone anzichè la comitiva, sta di fatto che ho pochissimi amici e tanti conoscenti.
     
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  9. pisanacollodi
     
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    Bravo Davide! Una desrizione stupenda (e divertente).
     
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  10. marcellodifiore
     
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    Io ho trovato efficaci per identificarmi la lettura della definizione data da Jung e la lettura del saggio Timido, Docile, Ardente... del Dott. Anepeta. Invece ho trovato inefficace il test perché molte domande sono ambigue o calibrate per momenti diversi della vita di un'introverso, come ad esempio la domanda se piace uscire spesso. Sapere se si e' introversi può essere utile solo ad interpretare la propria biografia ed a prendere coscienza dei propri talenti e dei propri difetti. Viversi con un'etichetta non ha senso, non c'è bisogno di pensarsi introversi H24. Alla fine siamo tutti persone. :)
     
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  11. davideTHEred
     
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    CITAZIONE (pisanacollodi @ 29/1/2011, 18:32) 
    Bravo Davide! Una desrizione stupenda (e divertente).

    Grazie Pisana :D Troppo buona.
     
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  12. houccisotoniocartonio
     
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    guarda lorelei, secondo me la risposta di davide è una giusta descrizione, forse per tagliare la testa al toro ti conviene chiedere direttamente ad anepeta (c'è una sezione apposita qui sul forum), o agli altri psicologidella lidi, perchè qui sul forum certi utenti tendono a fare confusione e poi non si capisce mai bene.

    ps. evviva i polli :) non è una metafora, intendo i veri polli
     
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  13. lorelei57
     
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    CITAZIONE (houccisotoniocartonio @ 29/1/2011, 19:19) 
    guarda lorelei, secondo me la risposta di davide è una giusta descrizione, forse per tagliare la testa al toro ti conviene chiedere direttamente ad anepeta (c'è una sezione apposita qui sul forum), o agli altri psicologidella lidi, perchè qui sul forum certi utenti tendono a fare confusione e poi non si capisce mai bene.

    ps. evviva i polli :) non è una metafora, intendo i veri polli

    Io sono capitata qui per caso...per caso? E se non fosse per caso? Comunque...dicevo che sono capitata qui per caso e leggendo qua e là, mi sono ritrovata a pensare a me ed al mio carattere, difficile, contorto, paranoico ma anche solare, passionale, vitale. Mi sono ritrovata a chiedermi: chi sono veramente? Sono una persona estroversa? O introversa? Ho fatto due test. Io sono una persona fondalmentalmente insicura e timida ed anche introversa a volte. Ma questi test hanno disegnato un carattere di me che non pensavo e non credo sia il mio.
    Ho letto le vostre risposte e questa frase di marcellodifiore:
    CITAZIONE
    Viversi con un'etichetta non ha senso, non c'è bisogno di pensarsi introversi H24. Alla fine siamo tutti persone

    ha dato voce al mio pensiero. A me non interessa se in certi momenti io sono introversa o estroversa. Io vivo e reagisco in base alla situazione ed alle varie situazioni che la vita mi mette davanti, che trovo sul cammino. Io opero delle scelte che sono istintive perchè così sono io, nessuno mi costringe a farlo. Io decido cosa è meglio per me. Ho voglia di buttarmi nella mischia? Lo faccio. Ho voglia di stare da sola? Resto sola. Io credo che una persona è veramente libera e serena nel momento in cui accetta il suo carattere cioè accetta la sua introversione. Quando si soffre e si vorrebbe essere diversi allora si può chiedere aiuto, ma solo in quel caso.
    Grazie a tutti!
     
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  14. tandream
     
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    Invece secondo me sì, assolutamente. Se proprio è necessario fare una distinzione generale è inutile negarlo: gli estroversi sono molto meno sensibili di un introverso non è che ci voglia tanto neanche a capirlo. Io lo vivo sulla mia pelle tutti i giorni poiché sono l'unico introverso in un paesino pieno di iper-estroversi che so bene come si comportano.
    Poi certo, è giusto distinguere da persona a persona, ma se vogliamo mettere le cose in chiaro, per non creare confusione, un introverso, che ha per definizione le caratteristiche di "introverso" così come descritte da Anepeta è un individuo con una sensibilità decisamente maggiore alla norma, ora, se questa sensibilità riesca o meno a tirarla fuori è un altra questione.
    L'estroverso sensibile non percepirà mai le stesse cose di un introverso sensibile. Ma questo non rende migliore né il primo né il secondo. Ciò che rende migliore una persona non sono le sue caratteristiche intrinseche della personalità, ma quello che riesce a fare anche e nonostante la sua personalità.

    Si soffre proprio perché si vuol essere diversi.
     
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  15. lorelei57
     
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    Perchè io continuo invece a pensare che una persona è sensibile o non lo è non perchè è introverso o non lo è, ma perchè la sensibilità è un lato del suo carattere fatto di tanti motivi: ereditarietà, percorsi di vita ecc.?
    Probabilmente sono così ignorante e non conosco il saggio di Anepeta da continuare con la mia linea di pensiero?
    Eppure io conosco persone introverse che sono decisamente menefreghiste e conosco persone estroverse che hanno saputo aiutarmi quando ne avevo bisogno, che mai avrei pensato!
    Inoltre conosco persone estroverse estremamente egoiste che pensano solo a se stesse.
    Pensate che sto facendo confusione e che mi permetto di andare contro ad un trattato?
     
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