Sensibilità

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  1. yukino76
     
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    CITAZIONE (Franz86 @ 30/12/2012, 14:10) 
    CITAZIONE (yukino76 @ 30/12/2012, 12:39) 
    Sì, è una caratteristica degli introversi. Biologica. Questione di recettori di dopamina a livello cerebrale.
    In alcuni studi, fin da piccolissimi (pochi mesi), i bambini che poi da adulti si mostreranno introversi hanno una maggiore sensibilità agli stimoli esterni (suoni, luci, odori, sapori): si agitano molto di più dei "cool" estroversi, se messi in contatto con questi stimoli.

    Fonte?

    Susan Cain, "Il potere degli introversi".
    Viene citato lo studio di uno psicologo, un certo Jerome Kagan, che ha studiato lo sviluppo cognitivo ed emotivo del bambino, seguendo vari gruppi di bambini dall'infanzia all'adolescenza. In particolare ha studiato 500 neonati (di 4 mesi), sottoponendoli a una serie di esperienze nuove per loro (rumori di palloncini che scoppiavano, voci registrate, oggetti vivaci danzanti davanti ai propri occhi, batuffoli di ovatta impregnati di alcool da annusare). In base alla reazione dei bambini (strillare e agitare braccia e gambe) li divise in "bambini ad alta reattività" e "bambini a bassa reattività". Kagan predisse che i bambini "ad alta reattività" avrebbero avuto la maggior probabilità di trasformarsi in "adolescenti silenziosi", e così fu, alle analisi successive.
    In un suo libro lo psicologo scrisse "per una significativa percentuale dei nostri adolescenti a bassa e alta reattività, si dimostra ancora incredibilmente valida la descrizione di introverso ed estroverso di Jung".
    Prima ho citato la dopamina, ma ho sbagliato, scusate, non c'entra con l'iper-reattività ma con la gratificazione (altro discorso).
    Gli introversi sono più iper-sensibili a causa dell'attività dell'amigdala (questo è stato visto con studi di neuro-imaging).

    Ovvio, noi siamo un insieme di genetica, biologia... ma anche ambiente e volontà. Ma la base genetica-biologica sembra esserci, già.
    Sempre ammesso che la Cain non abbia scritto una marea di cacchiate, riportando male studi psicologici e scientifici. :fisch.gif:

    CITAZIONE (Miyamoto- @ 30/12/2012, 14:08) 
    CITAZIONE (Kuja01 @ 30/12/2012, 12:46) 
    Addirittura una causa biologica, parto svantaggiato già dall'inizio.
    Yukino..."incapacità emotiva a sostenere uno scontro", ecco perchè non ci riesco. Però mi chiedo se valga per tutti i tipi di scontri.

    Ha la tendenza a lasciar correre, soprattutto quando le motivazioni non sono importanti. In più, poi spesso ha la tendenza a colpevolizzarsi per cose di cui non ha colpa

    Sì, ma quando l'introverso ritiene la sua motivazione importante, diventa un panzer. ^_^
    Testardo come un mulo. Ma, anche in questo caso, il confronto viene vissuto male perché c'è sempre questa dannata tendenza a colpevolizzarsi; quindi, anche dopo lo scontro, si tende a mettersi un dubbio, a credersi comunque dalla parte sbagliata (sì è molto iper-critici, con gli altri ma anche con se stessi, in più spesso si è in minoranza, nel modo di sentire e vedere, e questo acuisce la sensazione di essere dalla parte "sbagliata"), a interiorizzare i giudizi negativi degli altri (o perlomeno IO lo faccio). Perché in fondo, all'introverso, non piace lo scontro, e preferisce l'armonia, sempre, e quando non riesce a raggiungerla si colpevolizza, si arrabbia alternativamente con se stesso (perché non è stato in grado di farsi capire a sufficienza, o perché forse è LUI a non aver capito) e con l'altro (per non aver capito, e probabilmente per non averci nemmeno provato).
    Parlo per me stessa, non so se è così per tutti.

    Edited by yukino76 - 30/12/2012, 15:22
     
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16 replies since 30/12/2012, 12:06   534 views
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