Sensibilità

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  1. Kuja01
     
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    Una persona introversa è tendenzialmente più sensibile(non so se questo è il termine giusto)? Sono circondato da persone che mi assillano e urlano, ma non riesco a reggere il gioco, per niente.
     
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  2. houccisoilariadusieleièrisorta
     
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    intendi "sensibile" dal punto di vista sensoriale o emotivo?

    dal punto di vista emotivo senz'altro (lascio un attimo da parte il discorso "introversi anestetizzati"), da quello percettivo non saprei...
    prova a cercare qualcosa su www.nilalienum.it


    secondo me però a una persona introversa difficilmente può piacere il chiasso... (sto pensando, per dire, ai centri commerciali)
     
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  3. yukino76
     
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    CITAZIONE (Kuja01 @ 30/12/2012, 12:06) 
    Una persona introversa è tendenzialmente più sensibile(non so se questo è il termine giusto)? Sono circondato da persone che mi assillano e urlano, ma non riesco a reggere il gioco, per niente.

    Sì, è una caratteristica degli introversi. Biologica. Questione di recettori di dopamina a livello cerebrale.
    In alcuni studi, fin da piccolissimi (pochi mesi), i bambini che poi da adulti si mostreranno introversi hanno una maggiore sensibilità agli stimoli esterni (suoni, luci, odori, sapori): si agitano molto di più dei "cool" estroversi, se messi in contatto con questi stimoli.

    Esiste poi una maggiore sensibilità emotiva, su cui non mi dilungo ulteriormente visto che ne ho già abbondantemente parlato in un altro topic. Da una parte un dono (io cerco di incanalarla in qualcosa di creativo), dall'altra una dannazione, perchè rende difficile il contatto con gli altri (aspettative deluse, ideali troppo elevati, facilità a sentirsi feriti da chi non capisce questa tua "ipersensibilità" a fatti e cose per altri assolutamente irrilevanti, incapacità emotiva a sostenere uno scontro ... e quindi, inevitabilmente, richiudersi a riccio nel proprio mondo).
     
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  4. Kuja01
     
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    Addirittura una causa biologica, parto svantaggiato già dall'inizio.
    Yukino..."incapacità emotiva a sostenere uno scontro", ecco perchè non ci riesco. Però mi chiedo se valga per tutti i tipi di scontri.
     
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  5. Miyamoto-
     
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    CITAZIONE (Kuja01 @ 30/12/2012, 12:46) 
    Addirittura una causa biologica, parto svantaggiato già dall'inizio.
    Yukino..."incapacità emotiva a sostenere uno scontro", ecco perchè non ci riesco. Però mi chiedo se valga per tutti i tipi di scontri.

    Ha la tendenza a lasciar correre, soprattutto quando le motivazioni non sono importanti. In più, poi spesso ha la tendenza a colpevolizzarsi per cose di cui non ha colpa
     
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  6. Franz86
     
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    CITAZIONE (yukino76 @ 30/12/2012, 12:39) 
    Sì, è una caratteristica degli introversi. Biologica. Questione di recettori di dopamina a livello cerebrale.
    In alcuni studi, fin da piccolissimi (pochi mesi), i bambini che poi da adulti si mostreranno introversi hanno una maggiore sensibilità agli stimoli esterni (suoni, luci, odori, sapori): si agitano molto di più dei "cool" estroversi, se messi in contatto con questi stimoli.

    Fonte?
     
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  7. yukino76
     
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    CITAZIONE (Franz86 @ 30/12/2012, 14:10) 
    CITAZIONE (yukino76 @ 30/12/2012, 12:39) 
    Sì, è una caratteristica degli introversi. Biologica. Questione di recettori di dopamina a livello cerebrale.
    In alcuni studi, fin da piccolissimi (pochi mesi), i bambini che poi da adulti si mostreranno introversi hanno una maggiore sensibilità agli stimoli esterni (suoni, luci, odori, sapori): si agitano molto di più dei "cool" estroversi, se messi in contatto con questi stimoli.

    Fonte?

    Susan Cain, "Il potere degli introversi".
    Viene citato lo studio di uno psicologo, un certo Jerome Kagan, che ha studiato lo sviluppo cognitivo ed emotivo del bambino, seguendo vari gruppi di bambini dall'infanzia all'adolescenza. In particolare ha studiato 500 neonati (di 4 mesi), sottoponendoli a una serie di esperienze nuove per loro (rumori di palloncini che scoppiavano, voci registrate, oggetti vivaci danzanti davanti ai propri occhi, batuffoli di ovatta impregnati di alcool da annusare). In base alla reazione dei bambini (strillare e agitare braccia e gambe) li divise in "bambini ad alta reattività" e "bambini a bassa reattività". Kagan predisse che i bambini "ad alta reattività" avrebbero avuto la maggior probabilità di trasformarsi in "adolescenti silenziosi", e così fu, alle analisi successive.
    In un suo libro lo psicologo scrisse "per una significativa percentuale dei nostri adolescenti a bassa e alta reattività, si dimostra ancora incredibilmente valida la descrizione di introverso ed estroverso di Jung".
    Prima ho citato la dopamina, ma ho sbagliato, scusate, non c'entra con l'iper-reattività ma con la gratificazione (altro discorso).
    Gli introversi sono più iper-sensibili a causa dell'attività dell'amigdala (questo è stato visto con studi di neuro-imaging).

    Ovvio, noi siamo un insieme di genetica, biologia... ma anche ambiente e volontà. Ma la base genetica-biologica sembra esserci, già.
    Sempre ammesso che la Cain non abbia scritto una marea di cacchiate, riportando male studi psicologici e scientifici. :fisch.gif:

    CITAZIONE (Miyamoto- @ 30/12/2012, 14:08) 
    CITAZIONE (Kuja01 @ 30/12/2012, 12:46) 
    Addirittura una causa biologica, parto svantaggiato già dall'inizio.
    Yukino..."incapacità emotiva a sostenere uno scontro", ecco perchè non ci riesco. Però mi chiedo se valga per tutti i tipi di scontri.

    Ha la tendenza a lasciar correre, soprattutto quando le motivazioni non sono importanti. In più, poi spesso ha la tendenza a colpevolizzarsi per cose di cui non ha colpa

    Sì, ma quando l'introverso ritiene la sua motivazione importante, diventa un panzer. ^_^
    Testardo come un mulo. Ma, anche in questo caso, il confronto viene vissuto male perché c'è sempre questa dannata tendenza a colpevolizzarsi; quindi, anche dopo lo scontro, si tende a mettersi un dubbio, a credersi comunque dalla parte sbagliata (sì è molto iper-critici, con gli altri ma anche con se stessi, in più spesso si è in minoranza, nel modo di sentire e vedere, e questo acuisce la sensazione di essere dalla parte "sbagliata"), a interiorizzare i giudizi negativi degli altri (o perlomeno IO lo faccio). Perché in fondo, all'introverso, non piace lo scontro, e preferisce l'armonia, sempre, e quando non riesce a raggiungerla si colpevolizza, si arrabbia alternativamente con se stesso (perché non è stato in grado di farsi capire a sufficienza, o perché forse è LUI a non aver capito) e con l'altro (per non aver capito, e probabilmente per non averci nemmeno provato).
    Parlo per me stessa, non so se è così per tutti.

    Edited by yukino76 - 30/12/2012, 15:22
     
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  8. Miyamoto-
     
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    Da qualche parte sul sito, ci dovrebbe essere la recensione di quel libro (Kagan), non so dove di preciso, ma c'è ed è proprio dettagliata
     
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  9. houccisoilariadusieleièrisorta
     
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    è questa, miya?

    www.legaintroversi.it/?s=jerome+kagan&submit=Cerca
     
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  10. Franz86
     
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    CITAZIONE (yukino76 @ 30/12/2012, 15:10) 
    CITAZIONE (Franz86 @ 30/12/2012, 14:10) 
    Fonte?

    Susan Cain, "Il potere degli introversi".
    Viene citato lo studio di uno psicologo, un certo Jerome Kagan, che ha studiato lo sviluppo cognitivo ed emotivo del bambino, seguendo vari gruppi di bambini dall'infanzia all'adolescenza. In particolare ha studiato 500 neonati (di 4 mesi), sottoponendoli a una serie di esperienze nuove per loro (rumori di palloncini che scoppiavano, voci registrate, oggetti vivaci danzanti davanti ai propri occhi, batuffoli di ovatta impregnati di alcool da annusare). In base alla reazione dei bambini (strillare e agitare braccia e gambe) li divise in "bambini ad alta reattività" e "bambini a bassa reattività". Kagan predisse che i bambini "ad alta reattività" avrebbero avuto la maggior probabilità di trasformarsi in "adolescenti silenziosi", e così fu, alle analisi successive.
    In un suo libro lo psicologo scrisse "per una significativa percentuale dei nostri adolescenti a bassa e alta reattività, si dimostra ancora incredibilmente valida la descrizione di introverso ed estroverso di Jung".
    Prima ho citato la dopamina, ma ho sbagliato, scusate, non c'entra con l'iper-reattività ma con la gratificazione (altro discorso).
    Gli introversi sono più iper-sensibili a causa dell'attività dell'amigdala (questo è stato visto con studi di neuro-imaging).

    Ovvio, noi siamo un insieme di genetica, biologia... ma anche ambiente e volontà. Ma la base genetica-biologica sembra esserci, già.
    Sempre ammesso che la Cain non abbia scritto una marea di cacchiate, riportando male studi psicologici e scientifici. :fisch.gif:

    Possono essere "cacchiate" come pure intuizioi esatte, per questo gli studi però dovrebbero essere approfonditi, numerosi, portati avanti da ricercatori diversi e condotti senza l' ansia di ricondurre qualsiasi risultato ad una rigida teoria formulata in precedenza.

    Comunque questo è tutto un altro discorso. Per rimanere invece in un ambito più limitato, ciò che non mi torna è proprio il nesso causale tra il bambino maggiormente reattivo e l' adolescente silenzioso ... a rigor di logica dovrebbe essere l' opposto: il bambino che in tenera età si dimostra più reattivo agli stimoli esterni dovrebbe diventare un adolescente vivace e portato all' interazione con il mondo esterno, appunto.


    P.S : ho letto la recensione su legaintroversi.it
    Questa reattività è sostanzialmente una manifestazione di paura ...

    Edited by Franz86 - 30/12/2012, 16:02
     
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  11. Miyamoto-
     
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    CITAZIONE (yukino76 @ 30/12/2012, 15:19) 
    Sì, ma quando l'introverso ritiene la sua motivazione importante, diventa un panzer. ^_^
    Testardo come un mulo. Ma, anche in questo caso, il confronto viene vissuto male perché c'è sempre questa dannata tendenza a colpevolizzarsi; quindi, anche dopo lo scontro, si tende a mettersi un dubbio, a credersi comunque dalla parte sbagliata (sì è molto iper-critici, con gli altri ma anche con se stessi, in più spesso si è in minoranza, nel modo di sentire e vedere, e questo acuisce la sensazione di essere dalla parte "sbagliata"), a interiorizzare i giudizi negativi degli altri (o perlomeno IO lo faccio). Perché in fondo, all'introverso, non piace lo scontro, e preferisce l'armonia, sempre, e quando non riesce a raggiungerla si colpevolizza, si arrabbia alternativamente con se stesso (perché non è stato in grado di farsi capire a sufficienza, o perché forse è LUI a non aver capito) e con l'altro (per non aver capito, e probabilmente per non averci nemmeno provato).
    Parlo per me stessa, non so se è così per tutti.

    Eh ma è un problema colpevolizzarsi in modo eccessivo, perché il senso di colpa ha una valenza distruttiva*. Per il resto anch'io sono convinto che tutti gli introversi quando debbano difendere qualcosa in cui credono non si fanno mettere i piedi in testa. O se può apparire, comunque è una condizione apparente.
    Invece l'armonia, non mi piace molto, perché mi sembra che sia un qualcosa di falso o forzato. Però di base è così, diciamo che l'importante è difendere le proprie posizioni, senza volerle imporre ad altri. Il lasciare correre, è legato nel mio caso, ad esempio a scontrarmi contro dei muri, contro cioè a chi non vuole sentire ragioni. Lì ci va un sacco di "pazienza".

    * secondo me un libro utile è Genealogia della morale di Nietzsche, che spiega come con il senso di colpa si siano assoggettati nella storia le persone, per evitare che si ribellassero. L'unica cosa, che probabilmente è da prendere con le pinze.



    *

    CITAZIONE (houccisoilariadusieleièrisorta @ 30/12/2012, 15:25) 

    Si, ma a me non me li fa più aprire gli articoli dal sito : o
     
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  12. houccisoilariadusieleièrisorta
     
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    CITAZIONE (Miyamoto- @ 30/12/2012, 15:47) 
    Si, ma a me non me li fa più aprire gli articoli dal sito : o

    cioè?
     
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  13. Miyamoto-
     
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    Andando nel menù di destra, dove c'è scritto aree di ricerca, aree tematiche, Bibliografia. Cliccando sotto Bibliografia, Presentazione libri, rimanda dove ci sono gli articoli recenti.
    Però dal Link, che hai postato si vedono.
     
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  14. Heronblue
     
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    (preciso che sto scrivendo in stanchezza e che non ho idea se quello che sto scrivendo abbia un senso o meno)

    CITAZIONE
    Kagan predisse che i bambini "ad alta reattività" avrebbero avuto la maggior probabilità di trasformarsi in "adolescenti silenziosi", e così fu, alle analisi successive.

    mi sento di quotare questa teoria della sensibilità, se dovessi fare un esempio stupido, i diabetici non contraggono la loro malattia per assenza di zuccheri e grassi ma per l'eccessiva presenza nella loro dieta, allo stesso modo un introverso per eccessivo assorbimento di fattori esterni potrebbe fargli del male.
    In realtà, almeno nel mio caso, c'è la difficoltà a capire come reagire a determinati stimoli.
    In una situazione simile a quella descritta da Kuja, questo natale l'ho passato con i vanger/parenti. Il vociare continuo e i dialoghi mi stavano facendo del male, non riuscivo a prestare attenzione a niente in particolare, tra discorsi sul maialetto, pettegolezzi e chiacchere afferravo delle frasi da ognuno senza elaborarne nessuno e alla fine mi sono lasciato andare all'ansia, mi sono dovuto allontanare per coricarmi.
    Teniamo conto che la situazione non era di mio gradimento.
    In un altra occasione, la situazione era praticamente la stessa, dialoghi, pettegolezzi ecc ecc, solo che in quel momento mi sentivo a mio agio, e malgrado la mia introversione, ho fatto cose allucinanti come cantare a squarciagola e muovermi fino allo sfinimento, in maniera esagerata, tanto da essermi attirato occhiatacce varie :doh.gif: senza considerare che quando ero piccolo la situazione era praticamente la stessa, i genitori degli altri bambini spesso si lamentavano della mia eccessiva energia.
    In entrambi i casi è stato faticoso ma in modo diverso, nel primo in modo stressante e nel secondo in modo gratificante.

    Ci tengo a precisare comunque, che gli introversi possono essere si sensibili, ma non più in un estroverso, i secondi semplicemente sono sensibili ad un diverso tipo di stimoli, come sappiamo, loro interiorizzano meno ed esteriorizzano di più, probabilmente se fossi un estroverso a natale me ne sarei sbattuto e avrei dialogato piacevolmente con tutti, anche disprezzando la situazione, dato che il mio interesse sarebbe stato esprimere la mia gioia per il periodo di vacanza, e non riflettere sul perché non dovessi stare la e rimuginare sul perché i miei parenti siano inaffidabili ecc.
     
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  15. vivatruffaut
     
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    Però secondo me bisognerebbe tenere conto, se la si ritiene convincente, anche della teoria sulle Highly Sensitive Persons (HSP), "categoria" composta per il 70 % da introversi, ma per il 30 % da estroversi. Un estroverso che sia anche "highly sensitive" dovrebbe essere più sensibile di un introverso che non faccia parte di questa categoria...
     
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16 replies since 30/12/2012, 12:06   534 views
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