Euforia e Depressione

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  1. Kuja01
     
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    Mi capita di alternare questi 2 stati. Giorni in cui sono depresso, giù di morale, pessimista, chiuso, penso al suicido, etc. Altri giorni di euforia al massimo: ottimista, più socievole, iperattivo, etc. Tutto ciò a parità di circostanze.
     
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  2. Nicola.
     
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    capita anche a me, in maniera più calmierata (cioè senza alti e bassi vertiginosi). in certi casi sono piccoli avvenimenti (per lo più nella mia mente) a farmi propendere verso un lato o verso l'altro
     
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  3. houccisoilariadusieleièrisorta
     
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    è difficile dire qualcosa da questa breve descrizione e senza conoscerti...
     
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  4. Toretan
     
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    CITAZIONE (Kuja01 @ 6/1/2013, 20:38) 
    Mi capita di alternare questi 2 stati. Giorni in cui sono depresso, giù di morale, pessimista, chiuso, penso al suicido, etc. Altri giorni di euforia al massimo: ottimista, più socievole, iperattivo, etc. Tutto ciò a parità di circostanze.

    Succede anche a me, ma spesso dipende come vanno le cose.
     
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  5. Kuja01
     
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    Diciamo che i secondi avvengono di meno rispetto ai primi, ma quando capita non riesco proprio a star fermo, a non pensare negativamente, sono molto più impulsivo, cerco gli altri...eppure la situazione la conoscono ed è sempre la stessa.
     
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  6. Miyamoto-
     
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    Avevo letto qualcosa al riguardo però non ricordo. Ma quando sei euforico, ti senti comunque bene o sei a disagio?
     
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  7. Kuja01
     
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    A disagio dipende dalle circostanze, che vuoi dire?
     
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  8. Miyamoto-
     
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    Intendevo infastidito a prescindere dalla situazione, cioè pe lo stato in se, però appunto può essere difficile capirlo visti i momenti diversi in cui può accadere
     
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  9. Kuja01
     
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    No, in quel momento mi piaceva essere così, era come naturale, se ci ripenso adesso, invece, non mi cid ritrovo tanto..
     
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  10. Diogene W
     
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    Lieve Disturbo Bipolare della personalità?
     
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  11. Yorick75
     
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    CITAZIONE (Diogene W @ 12/4/2013, 23:30) 
    Lieve Disturbo Bipolare della personalità?

    (Mi) Capita. Di avere un umore altalenante, esternamente non manifestato, ma dipende sempre da qualcosa, da grandi o piccoli eventi - anche sciocchezze - che me lo mandano giù. Come quando tiro un sasso e vedo solo il buco nell'acqua: non ci sono i cerchi che si allargano - cioè la cosa bella.

    [la metafora vale anche all'inverso]
     
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  12. yukino76
     
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    CITAZIONE (Yorick75 @ 17/4/2013, 22:50) 
    CITAZIONE (Diogene W @ 12/4/2013, 23:30) 
    Lieve Disturbo Bipolare della personalità?

    (Mi) Capita. Di avere un umore altalenante, esternamente non manifestato, ma dipende sempre da qualcosa, da grandi o piccoli eventi - anche sciocchezze - che me lo mandano giù. Come quando tiro un sasso e vedo solo il buco nell'acqua: non ci sono i cerchi che si allargano - cioè la cosa bella.

    [la metafora vale anche all'inverso]

    Umore altalenante, anche io. Non ai livelli descritti da Kuja01 (Pensi al suicidio???).
    Come dice Yorick dipende sempre da qualcosa, anche piccole cose. Forse la nostra spiccata sensibilità influisce sul nostro umore, cosicchè "apparenti" piccole cose hanno un effetto non così piccolo. Basta un piccolo complimento/riconoscimento e la giornata "vola", così come un piccolo silenzio/disattenzione e la giornata "precipita". Un profumo particolare e sei in paradiso, una notizia alla TV e sei all'inferno.
    Del resto, l'esuberante emotività e sensibilità non sono caratteristiche dell'introversione? Penso che ciò si ripercuota sull'umore in maniera molto intensa.
    Più che disturbo bipolare (che è una cosa seria, che richiede dei chiari criteri di diagnosi e quindi il post di Kuja01 è quanto mai vago) parlerei di spiccata sensibilità agli eventi esterni, con ripercussioni sul mondo interiore, e quindi sull'umore. Magari, a volte, non ti rendi neanche conto di quale sia stato ESATTAMENTE lo stimolo esterno che ti abbia toccato così profondamente, e allora vai in confusione perchè non riesci a trovare una spiegazione al tuo stato d'animo.
     
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  13. houccisoilariadusieleièrisorta
     
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    vorrei aggiungere solo una cosa: quello che sul dsm chiamano disturbo bipolare, personalità bipolare, ciclotimia o altro (come del resto tutte le etichette usate in psichiatria) sono in ultima analisi delle parole vuote, che hanno l'unico effetto di negare qualunque tipo di sfumatura e specificità delle umane manifestazioni di sofferenza, negare tutta la complessità e l'insieme di significati che va oltre il sintomo visibile, che appunto, è solo un sintomo.

    Questo per dire che anche se, per assurdo, tu avessi caratteristiche tali da poter essere diagnosticato "bipolare" da uno psichiatra, non andresti un passo oltre da dove sei ora riguardo all'interpretazione del tuo malessere.

    Dire a una persona "sei questo" o "sei quello" è come dire: "spiegami la teoria della relatività" "so' du' formulette".
     
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  14. Yorick75
     
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    CITAZIONE (yukino76 @ 18/4/2013, 11:19) 
    Umore altalenante, anche io. Non ai livelli descritti da Kuja01 (Pensi al suicidio???).
    Come dice Yorick dipende sempre da qualcosa, anche piccole cose. Forse la nostra spiccata sensibilità influisce sul nostro umore, cosicchè "apparenti" piccole cose hanno un effetto non così piccolo. Basta un piccolo complimento/riconoscimento e la giornata "vola", così come un piccolo silenzio/disattenzione e la giornata "precipita". Un profumo particolare e sei in paradiso, una notizia alla TV e sei all'inferno.
    Del resto, l'esuberante emotività e sensibilità non sono caratteristiche dell'introversione? Penso che ciò si ripercuota sull'umore in maniera molto intensa.
    Più che disturbo bipolare (che è una cosa seria, che richiede dei chiari criteri di diagnosi e quindi il post di Kuja01 è quanto mai vago) parlerei di spiccata sensibilità agli eventi esterni, con ripercussioni sul mondo interiore, e quindi sull'umore. Magari, a volte, non ti rendi neanche conto di quale sia stato ESATTAMENTE lo stimolo esterno che ti abbia toccato così profondamente, e allora vai in confusione perchè non riesci a trovare una spiegazione al tuo stato d'animo.

    No, no... niente "Addio, mondo crudele!". La mia riflessione era di carattere generale sulle cose che mi fanno stare bene o male. C' è un motivo, un qualcosa: come per tutti del resto. Non ho sbalzi d' umore repentini, bruschi, immotivati da quadro clinico. Sono solo diventato più sensibile (invece che indurirmi il tempo ha avuto l'effetto contrario).
    Ampliando il discorso poi, a volte ho degli stati emotivi contrastanti e paradossali. Sono carico di energia e aperto al mondo, ma trovo il mondo impreparato o indifferente e questo mi affloscia - in passato, magari, è stato il contrario. Mi sento fuori tempo e penso che questa energia vada spenta; oppure sono scazzato e vorrei rimanerci, ma una situazione o una persona mi da uno spunto per ridere, e non resisto, e mi dico: vabbe' mi tocca uscire dalla modalità "oggi non ci sono".
    Non riesco a vivere uno stato d' animo fino in fondo. E' nell'ultimo periodo (1 anno e 1/2) che ho queste sfaccettature. Forse prima ero più monocorde. Adesso ho questa tensione in atto: se sono contento, qualcosa mi dice che non dovrei esserlo. Se non sono contento, qualcosa mi dice che dovrei esserlo.
     
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  15. Miyamoto-
     
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    In modo striminzito, penso che se l'euforia sia molto elevata sia dovuto al fatto che "esagera" nell'elaborare gli stimoli che gli vengono dall'ambiente esterno. Ingigantendoli nella propria testa a dismisura, poi di conseguenza più alto è il picco più basso è l'andare giù

    PS. ci vorrebbe il simbolo del Tao, un po' di Ying e il restante è Yang
     
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16 replies since 6/1/2013, 20:38   441 views
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