Problemi con le Slutwalk

Il bisogno di appartenenza

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  1. dobson17
     
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    Ciao Cu Tip. Penso che sia tutto giusto e condivisibile quello che dici, tuttavia bisogna distinguere tra l'istanza al diritto al rispetto e le strategie comunicazionali dei movimenti femministi. Il Dottore ha scritto che la rivalutazione degli introversi non deve passare per la svalutazione degli estroversi e, allo stesso modo, la rivalutazione del genere femminile non dovrebbe passare per la svalutazione del genere maschile. Se vai nel blog delle femministe proletarie rivoluzionarie potrai trovare un articolo dove si usa il motto "un uomo morto non stupra". Penso che sia molto diverso dire "uno stupratore in carcere non stupra" rispetto a dire "un uomo morto non stupra". Non ti stò portando una mia opinione ma un esempio concreto. Io però, da uomo, non sono antifemminista, apprezzo la legge che vuole eliminare l'assegnazione del cognome paterno ai figli, tuttavia le strategie comunicazionali dei temi su cui batte di più il tam tam mediatico femminista, in primis il femminicidio e poi la conquista delle posizioni verticistiche nella società, non sono condivisibili. Per il femminicidio ti parlo di fatti concreti. Viene presentato come la maggiore emergenza sociale del paese e in effetti sembra così perchè se accendi la Tv, a qualunque ora e su qualunque canale, si parla di donne uccise dai partner. Le donne uccise dal partner ogni anno sono quantificate in 175, e si dice che è un emergenza perchè sono una ogni due giorni. Il fatto però è che ogni anno muoiono anche 3.000 persone per incidenti automobilistici, quindi è evidente quanto pesa il martellamento mediatico. E' vero che non muoiono 175 uomini per mano femminile e quindi se l'emergenza sociale esce dalla porta ( l'uso dei media ) rientra dalla finestra ( l'asimmetria nei decessi ). Prendiamo però ancora una volta esempi reali. Su Amore Criminale in molti casi di femminicidio la vittima era stata avvertita dal padre e poi lo stesso padre aveva comunque rispettato le scelte della figlia. Perchè a decesso avvenuto, secondo i proclami non solo femministi, ma pronunciati da eminenti psicologhe che vanno in Tv, la colpa sarebbe del diffuso maschilismo dei fratelli dei PADRI dei fidanzati e dei mariti? Prendiamo il caso Izzo che ha causato vittime conteggiate nel femminicidio. Lui uccide delle donne e finisce in carcere, esce dal carcere si fidanza uccide altre donne e finisce in carcere, e in carcere si sposa con una donna bella e intelligente. Io dico allora che il femminicidio forse è un fenomeno un tantino più complesso di quello che ci viene spiegato. Andiamo alla seconda istanza quella della conquista dei vertici sociali. La ricetta proposta dai movimenti femministi, escludendo la legge Golfo-Mosca per le quote rosa nelle aziende, è il welfare di stato per la maternità. Quindi gli operai, maschi e femmine, dovrebbero pagare l'irpef anche per pagare gli asili alle povere donne in carriera che altrimenti non ce la fanno a scalare i vertici aziendali e diventare manager e amministratrici delegate. Mi sembra una specie di comunismo, ma al contrario però, dove non è il ricco che viene tassato per fare stare meglio il povero ma dove è il povero che viene tassato per fare diventare qualcuno ricco.
     
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53 replies since 18/4/2013, 12:55   1243 views
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