Problemi con le Slutwalk

Il bisogno di appartenenza

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  1. crox
     
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    Guarda, io la televisione non la seguo (per scelta non possiedo nemmeno l'apparecchio televisivo), quindi non conosco il programma televisivo da te citato.
    Mentre posso esprimere la mia opinione riguardo agli altri media (internet e radio) e non mi sembra di assistere al fenomeno di propaganda mediatica che hai descritto, perlomeno non alla radio (i canali che seguo sono radio popolare, radio tre e radio 24) e sui giornali online.
    Certo, il fenomeno dei “giornalisti” che speculano sulle disgrazie della gente non è una novità, ma questo lo fanno con tutti i generi di disgrazie, e non solo con i casi di 'femminicidio'.


    Il fenomeno della violenza è complesso, ed è proprio per questo motivo che non si può banalizzare né da una parte, né dall'altra e su questo credo che siamo d'accordo. Ma se analizziamo in modo oggettivo i casi di cronaca, viene fuori che l'elemento in comune di questi omicidi è che l'assassino nella stragrande maggioranza dei casi è il marito, parente, fidanzato o ex della vittima. Se questo è l'elemento comune (il caso del serial-killer da te citato è l'eccezione che conferma la regola), significa che al di là della specificità del caso, la variabile culturale-relazionale gioca un ruolo importante. Non a caso la violenza sulle donne avviene prevalentemente all'interno della famiglia o comunque all'interno delle conoscenze intime della donna, e l'omicidio è solo la punta di un icerberg di maltrattamenti e persecuzioni. La cultura maschilista esiste e influisce in questo senso, non è il 'movente', ma lo sfondo su cui si verificano questi episodi, in quanto le dinamiche relazionali sono influenzate dalla cultura di riferimento.

    Questo non significa affermare che tutte le persone siano maschiliste, perché non è così (anche se ci sono ancora molti molti uomini e donne maschilisti ). Ma che tutti siamo influenzati dalla cultura sì, è vero. E la nostra cultura ha ancora forti riferimenti maschilisti, questo è innegabile.




    Apro e chiudo parentesi:

    Non penso che tu sia un misogino e non mi sembra di averti accusato. Ho risposto al tuo commento e non agli altri proprio perché non ho percepito 'odio' nelle tue parole (a differenza degli altri). Ma una punta di risentimento l'ho intravista anche nei tuoi commenti, forse mi sbaglio.
    Ogni persona ha il proprio vissuto che può essere più o meno doloroso, ma questo non giustifica sentimenti d'odio contro il prossimo. Anch'io ho preso calci in culo nella vita (anche da donne), ma non per questo mi sono indurita nei confronti dell'umanità. Anzi, sono diventata più comprensiva.
    Mi fa specie quando il dolore invece che far aprire le persone, le fa chiudere e indurire (e parlo di chiusura sia affettiva che di mentalità e capacità critica).

    --


    Tutto il discorso che fai sulle organizzazioni femministe mi sembra un po', come dire, ingenuo (passami il termine, ma è tardi e non me ne viene in mente un altro).
    Non esiste IL pensiero femminista. I movimenti femministi non hanno un 'pensiero unico', ma ci sono tante correnti e divergenze di prospettive e pensiero.
    L'esempio che hai portato dell'”uomo morto”, non è che il pensiero di un organizzazione che non ha molto peso a livello mediatico e politico. Quindi, boh... io non gli darei tutta quell'importanza.
    D'altro sul web è un delirio, ognuno può scrivere quello che gli pare, ma si tratta sempre di parole al vento, quello che contano per me sono i fatti.

    Come dicevo sopra, il mondo delle organizzazioni femministe è eterogeneo. Ci sono associazioni che si occupano prevalentemente di sensibilizzazione e ricerca, altre che operano in modo attivo per contrastare il fenomeno della violenza. In quest'ultima categoria rientrano in genere i centri anti-violenza. Conosco da vicino il lavoro che fanno quotidianamente i centri anti-violenza, anche perché collaboro direttamente con uno di questi centri. Ovviamente non entro nello specifico della mia esperienza sia per questioni di privacy, che per questioni di rispetto e correttezza nei confronti della persone con cui collaboro.

    Il mondo del terzo settore (o privato sociale, che dir si voglia) è implicato in dinamiche complesse, che riguardano il rapporto con la politica e i servizi pubblici (o quello che n'è rimasto) e il resto della società. Quindi i centri anti-violenza non sono organizzazioni 'perfette' (come tutte le realtà associative che operano nel sociale, del resto), però fanno molto a livello concreto per contrastare la violenza, aiutando materialmente e concretamente le persone che la subiscono o l'hanno subita.
    Aiutare concretamente significa essere presenti a livello fisico e e affettivo nel momento in cui la persona ha appena subito una violenza, significa saper rispondere in modo adeguato ai bisogni fisici, materiali ed emotivi, e non è semplice. Il servizio pubblico (ovvero i servizi sociali del comune), senza l'aiuto di questi centri molte volte non ce la fa a intervenire in modo adeguato, perché non ci sono le risorse adeguate: gli assistenti sociali che dovrebbero seguire i casi sono subissati dalle varie richieste e hanno poco tempo, inoltre il turn-over del personale (a causa dei contratti a termine) comporta delle ripercussioni gravi sulla continuità e qualità del servizio (ogni sei mesi cambia l'assistente sociale... questo sarebbe il nuovo modello di servizio pubblico, siamo passati da un estremo all'altro).

    Ecco, tutto questo per dire che le manifestazioni non sono che l'ombra del lavoro quotidiano che fanno molti centri-antiviolenza. E non è detto che associazioni femministe e centri-antiviolenza coincidano e si occupino delle stesse cose.



    Riguardo alla possibilità di scambiare il congedo parentale con un voucher, ho un informazione diversa dalla tua: spetta solo alle lavoratrici madri e l'importo viene modulato in base all'ISEE (l'importo massimo è di 600 euro).
    Questo è il link del sito dell'INPS dove ci sono tutte le informazioni per presentare la domanda: www.inps.it/portale/default.aspx?itemdir=8349
     
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53 replies since 18/4/2013, 12:55   1243 views
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