Problemi con le Slutwalk

Il bisogno di appartenenza

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  1. Cu Tip
     
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    ciao dobson nn ti posso risp bene però hai dei punti anche tu. io stessa nn condivido certi modi di certi femministi (e alcuni tipi di femminismo non licondivido in toto) xo da dire questo a rigirare la frittata completamente ce ne passa. storicamente le donne sono vittime e riconcentrare invece l'attenzione sul fatto che siamo noi a sbagliare a comunicare trovo sia un modo per silenziare la questione. la critica va fatta ma tenendo sempre presente tutta la sbobba da cui discende il comportamento errato. se io stessi parlando con un nero americano che non riesce a trovare lavoro perche discriminato (cavalco l onda di qualcosa di attuale) e questo mi ddicesse che odia i bianchi io non gliela faccio a fare la maestrina dall altodel privilegio di bianca che ho da quando so nata e dirgli 'ma no così sbagli così la gente ti prende per matto e non ascolta'. che è una cosa vera ma odiosa da sentirsi dire da qualcuno che sta meglio. certo dipende dal livello d igravità da quanto uno conosce effettivamente il proprio grado di repressione personale e storica da quanto ha drammatizzato la cosa o mistificato (io non nego che quando uno s identifica in un oppresso poi non possa sbagliare la valutazione e talvolta mistificare un comportamento scevro di malizia per altro, o esagerare la propria condizione, o altro), boh è molto intricata la questione però mi sa troppo delicata, la critica a certi aspetti del femminismo va fatta ma senza mai allontanarsi dal fulcro della questione altrimenti è normale che una s incazzi. cioè io che devo risponde a uno che si lamenta che le donne vanno coi ricchi, ma che analisi è. dobbiamo aprirci. dobbiamo toglierci sto dogma che non possiamo far parte di una collettività colpevole. io faccio parte d una collettività colpevole di molte cose e non m offendo se un individuo disprezza la mia collettività, e vorrei che anche i maschi si comportassero così. non capire e non essere consapevoli dei propri privilegi non è una colpa di per sè,io lo capisco benissimo perche gli uomini si sentono attaccati dalle donne, e un certo tipo di femminismo si sta plasmando di conseguenza (vedi discorso di emma watson), però non sarebbe resposabilità nostra fare le carine per farvi capire le cose, pare che dobbiamo essere noi a guadagnarci la parità (come ci siamo guadagnate il diritto di voto) mentre voi state con le mani in mano ad aspettare, sarebbe piu compito vostro che nostro in realtà.

    su certe questioni ce hai posto credo di nn avere molti strumenti per risponderti, sono purtroppo ignorante di politica ed economia, quindi nn so s e ho capito bene, per te è giusto che avendo i lfatto che a volte ci capita di sgravare bambini dobbiamo ricavarne gli svantaggi lavorativi che seguono? direi che c'abbiamo già abbastanza sfighe biologiche che sarebbe giusto un aiuto sociale.
    amore criminale nn lo conosco ma se è come hai raccontato tu condivido il fatto che non si può accusare di maschilismo qualsiasi figura maschile intorno a una vittima, ma sinceramente nn conosco, sicurmente nn condivido un comportamento del genere perche non è giusto nei confronti di chi non ha colpe e anzi si è dimostrato un oottima figura e anche perche scredita il femminismo già tanto odiato, ma queste so derive spicciole come ce ne sono in ogni movimento, giusto segnalarle ma in ogni movimento ci stanno minchioni,ci credo poi che la gente si confonde e pensa che le femministe odino gli uomini
     
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  2. dobson17
     
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    Tranquilla Cu Tip, sono certo che documentandoti puoi arrivare a rispondermi su tutti i punti. :) Una domanda semplice semplice allora : Ha senso secondo te, combattere lo stereotipo della donna casalinga tra i fornelli andando alle manifestazioni sbattendo i coperchi delle pentole? Guarda che donne che manifestano così si vedono in tutte le manifestazioni. Non è che me lo hanno detto, sono testimone oculare, le ho viste con i miei occhi. Ripeto, demonizzare la parte avversa non mi sembra la scelta migliore. Io in quanto maschio introverso da quando sono nato ho preso calci in culo da tutte le donne della mia famiglia e dei miei parenti ma non penso che le donne, tutte le donne, fanno schifo.
     
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  3. Cu Tip
     
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    ma perche sbatte i coperchi delle pentole che messaggio di odio è verso gli uomini? secondo me è la meglio cosa, rispetto per la frustrazione altrui tanto piu che non arreca danno a nessuno, solo all'immaginario collettivo. cmq un conto è la storia microfamiliare un altra quella sociale, non parlo di uno che odia le donne perche la mamma era una matta perfezionista che gli disinfettava le mani venti volte al giorno. noi non parliamo di un uomo o di una serie di uomini cattivi ma di un sistema che funziona solo se opprime certe fasce di popolazione
     
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  4. dobson17
     
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    Scusa ho mischiato le cose. Intendevo dire che mi sembra un pò ridicolo combattere lo stereotipo della donna solo casalinga tra i fornelli, anche e sopratutto nella pubblicità, e poi andare nelle piazze a sbattere coperchi di pentole. Scusami se te lo dico ma quando vedo femministe così rido. :D Andando invece alla criminalizzazione di genere penso di non sbagliare dicendo che con l'eliminazione del privilegio del cognome paterno i diritti le donne li hanno conquistati tutti. E' senz'altro giusto continuare a lottare per il diritto al rispetto, che non si può avere sulla base di leggi ma su un cambio culturale che richiede tempo, molto tempo. Però il diritto al proprio rispetto non può passare per la mancanza di rispetto della parte avversa ( un uomo morto non stupra ), perchè è un controsenso, è un autogol. Le due cose, coperchi sbattuti e chiedere rispetto mancando di rispetto, hanno la stessa "logica" di base.
     
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  5. crox
     
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    Dobson...

    Gli omicidi delle donne per mano maschile ci sono sempre stati, se ora i media si soffermano sulla questione è perché vi è una maggiore sensibilità da parte dell'opinione pubblica.

    Se poi ci sono alcuni uomini a cui da fastidio solo il fatto che se parli questo è un altro discorso. Parliamoci chiaro, mi sembra che il problema che alcuni uomini sollevano sia questo alla fine della fiera: della violenza sulle donne non se ne deve nemmeno parlare.
    Invece è un problema sociale ed è giusto che se ne parli (non l'unico, ma uno dei tanti problemi sociali in Italia).

    --

    Passiamo alla questione welfare e servizi.

    I servizi per la prima infanzia (cioè i cosiddetti asili nido), sono prevalentemente gestiti da privati, di conseguenza le rette mensili sono altissime (700/800 euro al nord) e non tutte le famiglie possono far fronte ad una spesa del genere.
    I pochi asili pubblici rimasti li stanno smantellando attraverso le esternalizzazioni (a scapito di una minore qualità del servizio) e i posti disponibili sono sempre meno e comunque non sufficienti a coprire tutte le richieste. Quindi, anche se le rette dei nidi pubblici vengono calcolate in base all'ISEE familiare (quindi sono inferiori e più accessibili di quelle dei nidi privati), molte famiglie rimangono senza alcun tipo di sostegno perché i posti non sono sufficienti, e parecchie donne sono costrette ad abbandonare il posto di lavoro perché non possono permettersi di pagare le alte rette degli asili privati.

    Come vedi, dobson, non stiamo parlando di manager, ma di classe operaia e media.
    Le famiglie benestanti e le pochissime donne manager, raramente rientrano nelle graduatorie dei nidi pubblici e usufruiscono del servizio, ma comunque le natiche ce le hanno coperte perché non hanno problemi a pagare le alte rette dei nidi privati.
    Di conseguenza il problema che hai sollevato non sussiste perché la classe operaia non pagherebbe i servizi ai ricchi.

    in Italia la mobilità sociale è bassissima (per entrambi i generi) anche a causa di questo fenomeno: il welfare di stato non è mai esistito (ad eccezione della sanità che ora stanno smantellando).
     
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  6. dobson17
     
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    Ciao crox. A me fà piacere che si parli della morte delle donne per mano del partner, tant'è che seguo Amore Criminale. Mi dà fastidio solo la strumentalizzazione di questi crimini per fare audience ( un esempio fra tutti il salotto di Barbara D'Urso ). Io penso che lo stato doveva fare di più nel contrastare il fenomeno e doveva prevedere lo strumento del braccialetto elettronico per lo stalker denunciato da una donna e non solo l'allontanamento dalle mura domestiche. Quindi figurati se penso che il problema non mi riguardi e non se ne debba parlare. Il problema è l'analisi che se ne fà, se un serial killer uccide una donna lo fà perchè è un serial killer non per altri motivi.

    Per il welfare è proprio di oggi la notizia che ogni genitore, bada bene "genitore", potrà scambiare il congedo di genitorialità con 600 euro mensili per tutta la durata del congedo ( ovviamente ). Ciò significa che, con questa lenticchia della legge Fornero, se non intervengono i nonni non vai da nessuna parte. Del resto non pensare che un uomo è contento se sua moglie lascia il lavoro. Oggi con un reddito solo una famiglia sopravvive soltanto. Io sono comunista per cui ti lascio immaginare il welfare che vorrei. Il comunismo però ha perso nel momento in cui è caduto il muro di Berlino e non posso che prenderne atto.

    Io non sono ne antifemminista ne misogino, leggendo i commenti prima dei miei mi sembra che certi toni derivano più che altro da problemi di natura personale. Ma non me ne meraviglio, come ho detto prima ho preso solo calci in culo dalle femmine del mio parentado ed è un miracolo se non sono impazzito. Non penso che il femminismo mi vuole ridurre in schiavitù anzi, ti dirò di più, le risate che mi faccio con il femminismo nessun comico me le fà fare. Avrei però voluto partecipare con serietà ad una manifestazione per salvare la vita a quella donna iraniana impiccata per avere ucciso il suo stupratore ma le organizzazioni femministe hanno latitato, almeno io non ho avuto notizia di alcuna manifestazione in suo favore.
     
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  7. crox
     
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    Guarda, io la televisione non la seguo (per scelta non possiedo nemmeno l'apparecchio televisivo), quindi non conosco il programma televisivo da te citato.
    Mentre posso esprimere la mia opinione riguardo agli altri media (internet e radio) e non mi sembra di assistere al fenomeno di propaganda mediatica che hai descritto, perlomeno non alla radio (i canali che seguo sono radio popolare, radio tre e radio 24) e sui giornali online.
    Certo, il fenomeno dei “giornalisti” che speculano sulle disgrazie della gente non è una novità, ma questo lo fanno con tutti i generi di disgrazie, e non solo con i casi di 'femminicidio'.


    Il fenomeno della violenza è complesso, ed è proprio per questo motivo che non si può banalizzare né da una parte, né dall'altra e su questo credo che siamo d'accordo. Ma se analizziamo in modo oggettivo i casi di cronaca, viene fuori che l'elemento in comune di questi omicidi è che l'assassino nella stragrande maggioranza dei casi è il marito, parente, fidanzato o ex della vittima. Se questo è l'elemento comune (il caso del serial-killer da te citato è l'eccezione che conferma la regola), significa che al di là della specificità del caso, la variabile culturale-relazionale gioca un ruolo importante. Non a caso la violenza sulle donne avviene prevalentemente all'interno della famiglia o comunque all'interno delle conoscenze intime della donna, e l'omicidio è solo la punta di un icerberg di maltrattamenti e persecuzioni. La cultura maschilista esiste e influisce in questo senso, non è il 'movente', ma lo sfondo su cui si verificano questi episodi, in quanto le dinamiche relazionali sono influenzate dalla cultura di riferimento.

    Questo non significa affermare che tutte le persone siano maschiliste, perché non è così (anche se ci sono ancora molti molti uomini e donne maschilisti ). Ma che tutti siamo influenzati dalla cultura sì, è vero. E la nostra cultura ha ancora forti riferimenti maschilisti, questo è innegabile.




    Apro e chiudo parentesi:

    Non penso che tu sia un misogino e non mi sembra di averti accusato. Ho risposto al tuo commento e non agli altri proprio perché non ho percepito 'odio' nelle tue parole (a differenza degli altri). Ma una punta di risentimento l'ho intravista anche nei tuoi commenti, forse mi sbaglio.
    Ogni persona ha il proprio vissuto che può essere più o meno doloroso, ma questo non giustifica sentimenti d'odio contro il prossimo. Anch'io ho preso calci in culo nella vita (anche da donne), ma non per questo mi sono indurita nei confronti dell'umanità. Anzi, sono diventata più comprensiva.
    Mi fa specie quando il dolore invece che far aprire le persone, le fa chiudere e indurire (e parlo di chiusura sia affettiva che di mentalità e capacità critica).

    --


    Tutto il discorso che fai sulle organizzazioni femministe mi sembra un po', come dire, ingenuo (passami il termine, ma è tardi e non me ne viene in mente un altro).
    Non esiste IL pensiero femminista. I movimenti femministi non hanno un 'pensiero unico', ma ci sono tante correnti e divergenze di prospettive e pensiero.
    L'esempio che hai portato dell'”uomo morto”, non è che il pensiero di un organizzazione che non ha molto peso a livello mediatico e politico. Quindi, boh... io non gli darei tutta quell'importanza.
    D'altro sul web è un delirio, ognuno può scrivere quello che gli pare, ma si tratta sempre di parole al vento, quello che contano per me sono i fatti.

    Come dicevo sopra, il mondo delle organizzazioni femministe è eterogeneo. Ci sono associazioni che si occupano prevalentemente di sensibilizzazione e ricerca, altre che operano in modo attivo per contrastare il fenomeno della violenza. In quest'ultima categoria rientrano in genere i centri anti-violenza. Conosco da vicino il lavoro che fanno quotidianamente i centri anti-violenza, anche perché collaboro direttamente con uno di questi centri. Ovviamente non entro nello specifico della mia esperienza sia per questioni di privacy, che per questioni di rispetto e correttezza nei confronti della persone con cui collaboro.

    Il mondo del terzo settore (o privato sociale, che dir si voglia) è implicato in dinamiche complesse, che riguardano il rapporto con la politica e i servizi pubblici (o quello che n'è rimasto) e il resto della società. Quindi i centri anti-violenza non sono organizzazioni 'perfette' (come tutte le realtà associative che operano nel sociale, del resto), però fanno molto a livello concreto per contrastare la violenza, aiutando materialmente e concretamente le persone che la subiscono o l'hanno subita.
    Aiutare concretamente significa essere presenti a livello fisico e e affettivo nel momento in cui la persona ha appena subito una violenza, significa saper rispondere in modo adeguato ai bisogni fisici, materiali ed emotivi, e non è semplice. Il servizio pubblico (ovvero i servizi sociali del comune), senza l'aiuto di questi centri molte volte non ce la fa a intervenire in modo adeguato, perché non ci sono le risorse adeguate: gli assistenti sociali che dovrebbero seguire i casi sono subissati dalle varie richieste e hanno poco tempo, inoltre il turn-over del personale (a causa dei contratti a termine) comporta delle ripercussioni gravi sulla continuità e qualità del servizio (ogni sei mesi cambia l'assistente sociale... questo sarebbe il nuovo modello di servizio pubblico, siamo passati da un estremo all'altro).

    Ecco, tutto questo per dire che le manifestazioni non sono che l'ombra del lavoro quotidiano che fanno molti centri-antiviolenza. E non è detto che associazioni femministe e centri-antiviolenza coincidano e si occupino delle stesse cose.



    Riguardo alla possibilità di scambiare il congedo parentale con un voucher, ho un informazione diversa dalla tua: spetta solo alle lavoratrici madri e l'importo viene modulato in base all'ISEE (l'importo massimo è di 600 euro).
    Questo è il link del sito dell'INPS dove ci sono tutte le informazioni per presentare la domanda: www.inps.it/portale/default.aspx?itemdir=8349
     
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  8. dobson17
     
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    Ciao crox. Le violenze psicologiche che ho subito da mia madre da mia sorella da mia zia e dalle mie cugine, più tutte le donne che mi hanno rifiutato o lasciato in quanto introverso, ti assicuro che non sono state tanto normali e solo la mia forza mentale ha impedito che impazzissi o mi suicidassi. Invece sono quì e non sono d'accordo con chi ha commentato prima di me che ha scritto, in pratica, che tutte le donne sono puttane. Io non mi riconosco in questa idea. Penso che se una donna o un uomo sceglie il partner che ritiene migliore per se ha tutto il diritto di farlo, le scelte nella vita di coppia sono un fatto del tutto personale, non sociale, chi lo contesta o è uno sciocco o è una persona intossicata dal dolore. Certo il dolore non giustifica l'acredine o peggio l'odio ma in un forum di psichiatria forse si parla di qualcosa di più del semplice dolore.

    Ti consiglio vivamente di seguire in Tv il programma Amore Criminale. Non è un programma di propaganda femminista invece ha lo scopo di fare prevenzione e salvare delle vite di donne potenziali vittime per mano dei loro partner. Insegna che ci si può ribellare e insegna che le escalation portano tutte all'esito omicidiario ( consentimi il termine, femminicidiario è un pò difficile da pronunciare anche a mente ;) ). In particolare insegna che è pericolosissimo l'ultimo appuntamento chiarificatore perchè è quello dove la donna muore.
    Barbara D'Urso invece non fà propaganda femminista, se la facesse la rispetterei almeno in parte, lei fà di peggio, lei vuole solo fare audience e, quindi, lo fà per sostenere la pubblicità televisiva della rete per cui lavora. Tanto il fenomeno è distorto che è nato il fenomeno dei falsi testimoni attratti dai compensi economici per andare a testimoniare in Tv tant'è che, sia l'ordine degli avvocati che l'ordine dei giornalisti, sono scesi in campo per protestare e per minacciare di prendere provvedimenti. Sò distinguere tra programma e programma e non ho mai parlato di propaganda femminista. Il problema non è parlare di questi omicidi ma valutarli prendendo come riferimento una società perfetta dove la delinquenza non esiste ma sono tutti santi. Il fatto è che non è così e fra dieci secoli le morti per femminicidio ci saranno ancora perchè i delinquenti esistono ed esisteranno sempre. Dire muoiono 175 donne uccise tutte per mano del partner quindi quei partner non potevano che essere maschilisti è una delle spiegazioni possibili perchè si può anche interpretare dicendo che la cosa in comune che avevano quegli uomini è che erano dei delinquenti. Io penso che sia ingenuo invece pensare che se un uomo uccide lo faccia senza pensare che lo fà rischiando di finire il resto dei suoi giorni in galera. C'è un solo nome per chi commette un delitto sapendo di farlo contro la legge e sapendo che verrà punito con la galera ed è delinquente. Dopodichè Amore Criminale fà benissimo a volere insegnare alle donne a difendersi con la fuga perchè in natura la prima strategia di difesa adottata da qualunque animale è proprio la fuga. Guarda che io non sono così stupido da dire che se la violenza esiste è perchè le donne vanno in giro succinte, con la minigonna in topless eccetera, provocando l'uomo. Io invece sono testimone oculare di donne che camminano da sole a tarda ora in strade buie e solitarie. Ho visto la prima ho visto la seconda ho visto la terza mi sono detto : ma allora siete veramente incoscienti. Io dopo le venti di sera non vado in giro da solo neanche nelle strade principali perchè ho paura, non vado da solo in campagna perchè ho paura. Non mi consola il fatto che siccome sono maschio corro meno pericoli delle donne perchè quanto meno non corro il rischio di essere stuprato. Non lo faccio e basta perchè corro il rischio di subire una rapina violenta di incontrare un folle di incontrare un branco di cani randagi. Prendi l'ultimo caso di femminicidio, quello dell'insegnante che faceva jogging in aperta campagna. Ma come si fà a classificarlo come caso di femminicidio? La donna andava da sola in un aperta campagna, che è capitato anche a me di fare per cause di forza maggiore, per aver perso l'autobus, e che ancora oggi mi fà rabbrividire al pensiero del pericolo che ho corso di incontrare un cane da pastore. Come si fà a parlare di femminicidio quando l'omicida è una persona che non è sana di mente ma al contrario un maniaco criminale seriale? Io non dico come Feltri che il femminicidio non esiste. Esiste, senz'altro, ma valutiamo bene caso per caso e forniamo i numeri corretti.

    E' vero che non si può generalizzare il comportamento di tutti i movimenti femministi avendone visto uno solo ( ammetto di avere dato una sbirciatina solo a quello ) così pure in quel blog non tutti i post erano come quello che ho citato. Ma un movimento femminista serio, una femminista militante seria, di fronte ad uno slogan come un uomo morto non stupra dovrebbe dire con chiarezza io mi dissocio da una simile rozzezza, la violenza non si combatte con la violenza neanche pensata, il maschilismo non si combatte con la misandria. Ma io non parlo di femministe parlo di psicologhe e criminologhe in Tv per cui l'Italia è tra i paesi più maschilisti del pianeta, dove il tasso di maschilismo è elevatissimo e propongono l'educazione civica nelle scuole di ogni ordine e grado. Ma dove sono tutti questi diritti negati? Il fatto che ancora non abbiamo avuto un primo ministro donna? E la soluzione? L'educazione civica nelle scuole, una vera genialità, non c'è che dire, strano che non ci abbia mai pensato nessuno! A che ci siamo educhiamo i bambini a non rubare così avremo risolto il problema della corruzione nella politica! Le psicologhe e criminologhe dovrebbero interrogarsi semmai perchè gli uomini esitano di più in eventi criminali e delittuosi, rispetto alle donne. E' parzialmente vero, perchè su Wikipedia, che non è certo il massimo delle enciclopedie, e cavolate ce ne possono essere scritte, nella lista dei più pericolosi serial killer ci sono, tra i più efferati, anche delle donne. Non si può negare l'asimmetria ma forse non è solo riconducibile a fatti culturali ma ad una differenza psico-biologica che non può essere annullata. Questa è la nostra specie e questa dobbiamo accettare, una specie dove il maschio è fisicamente più forte e psicologicamente più aggressivo, come nella maggior parte dei mammiferi.

    Va bene, puoi pensare che sono maschio, e anzi che in quanto maschio incarno il modello che vede la criminalizzazione di tutti i maschi e la santificazione di tutte le femmine, sebbene io ho la mia identità e la mia personalità. Guarda però che una volta ho fatto gli auguri per l'8 Marzo ad una donna e lei mi ha mandato a cagare perchè quell'augurio lo considerava un offesa, si dissociava dal femminismo, ancora oggi rido al pensiero. Le manifestazioni femministe ci sono ancora e i giornali ne parlano, per questo mi ritengo abbastanza sicuro nel dire che per la donna Iraniana non c'è stata alcuna manifestazione. C'è uno scollamento non solo della società ma delle stesse donne, e queste manifestazioni vengono disertate, raccolgono al massimo qualche centinaio di partecipanti, quando va bene, configurandosi come un semplice fenomeno folkloristico.

    Io non sono un negazionista, sono perfettamente consapevole che prima del '900 la donna europea era ne più ne meno nelle condizioni di un servo della gleba o di uno schiavo romano. Sono pure consapevole che i diritti non vanno solo conquistati ma vanno anche tutelati, tant'è che questo forum è quello di una associazione che "tutela" diritti e non cerca di conquistarli. Io sono solo allergico alle ideologie che si alimentano di ideologie, peggio ancora quando si adoperano toni di pseudo-fanatismo. Non è vero che tutte le donne sono puttane ma è altrettanto vero che tutti gli uomini non sono maschilisti. Se ogni anno muoiono 175 donne per femminicidio e 3.000 persone per incidenti automobilistici vuol dire che per una donna è più pericoloso mettersi in macchina che mettersi con un uomo. Proprio perchè ho una mia identità, e non sono il modello maschile solo perchè sono un maschio, se si accetta questo si può accettare che le critiche non sono solo distruttive ma possono essere costruttive e che tra l'essere in totale disaccordo e l'essere in perfetto accordo c'è la possibilità di essere parzialmente d'accordo. Se si accetta questo la discussione potrà essere stata costruttiva, ognuno potrà avere imparato dall'altro. Altrimenti resteremo invischiati nel modello di lotta di genere per cui tutti i maschi sono in lotta con tutte le femmine e viceversa, un'idea non ingenua ma proprio sciocca nella sua banalità.

    Ho verificato che le 600 euro vengono elargite alle madri. In senso tecnico si chiama discriminazione positiva e l'Europa insegna che non ci devono essere discriminazioni negative ma neanche positive, vedi anni di pensionamento e vedi permessi mamma/papà. Mi sembra però che sia più grave in senso culturale, che invece di combattere il pregiudizio lo alimenti, fà passare il messaggio che solo la donna deve occuparsi dei figli e che finiti i mesi di congedo e finiti i soldi sono cavoli suoi, perchè è una lenticchia, e non può che essere così, nessuno stato potrebbe sostenere un welfare di maternità imponente senza andare in bancarotta.
    Non mi disturba ma mi sembra un autogol. Boh!

    Ricapitolando, quando una donna esce con il fidanzato rischia la sua vita di più per essere salita in macchina e non per avere accanto il fidanzato. Invocare il cambio culturale dei 30 milioni di uomini perchè 175 di loro decidono autonomamente, assumendosene la responsabilità di fronte alla legge, è tanto offensivo quanto potrebbe essere dire che serve un cambiamento culturale delle 30 milioni di donne perchè 175 di loro sono prostitute. Il cristianesimo ha provato da 2.000 anni a far avvenire un cambio culturale ma sembra non sia servito a molto. Focalizzarsi sul cambio culturale serve solo a perdere di vista i mezzi per salvare delle vite ora e subito. Qual'è poi questo cambio culturale? Forse chi uccide lo scopre dopo che si và in galera? Sempre riguardo l'insegnante che faceva jogging uccisa, è stato un delitto di estrema violenza che merita una pena esemplare ma questa povera donna poteva essere ancora viva se un'altra donna, che aveva denunciato il maniaco, non avesse ritirato la denuncia legando le mani alla polizia visto che non esiste la possibilità di un perseguimento d'ufficio. Questa disgraziata ci deve pensare la notte che moralmente ha sulla coscienza questa professoressa. E allora prima di invocare il cambio culturale, invochiamo il braccialetto elettronico e il perseguimento d'ufficio, pensiamo a salvare vite umane subito e non fra vent'anni che le martiri servono solo alle coscienze sporche.

    Edited by dobson17 - 18/12/2014, 15:04
     
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  9. crox
     
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    Dobson,
    L'ho già scritto prima, ma lo ribadisco: tutti nella vita abbiamo sofferto (chi più chi meno), ma questo non può giustificare le manifestazioni d'odio e le offese.
    Come ha già scritto Cu tip precedentemente, l'essere introversi non significa giustificare qualsiasi tipo di comportamento solo perché siamo più comprensivi. Si può cercare di comprendere, questo sì, ma non giustificare.
    Nella vita reale ognuno risponde delle proprie parole e azioni, e così dovrebbe essere anche in uno spazio virtuale. Tra l'altro il forum che ci ospita non è un forum di psichiatria, ma è lo spazio che un'associazione (che si occupa anche di psichiatria) ha messo a disposizione non come 'mero sfogatoio', ma come spazio di discussione. Quindi le offese misogine non sono accettabili e giustificabili, perlomeno non da parte mia (non sono uno psichiatra e non mi metto a psicanalizzare persone da dietro un monitor).

    --
    Quanto al resto mi sembra che tu abbia frainteso/distorto (spero non volutamente) alcune cose:

    1. Io non ho mai parlato in termini di 'voi' e 'noi'. Rileggiti quello che ho scritto. Ho parlato di cultura maschilista che influenza tutti, anche le donne stesse.
    Quindi non riesco a capire il nesso logico tra quello che io ho scritto precedentemente e le tue affermazioni attuali, quasi a voler cercare ad ogni costo la polemica sterile:

    CITAZIONE
    Va bene, puoi pensare che sono maschio, e anzi che in quanto maschio incarno il modello che vede la criminalizzazione di tutti i maschi e la santificazione di tutte le femmine, sebbene io ho la mia identità e la mia personalità.”

    CITAZIONE
    “Proprio perchè ho una mia identità, e non sono il modello maschile solo perchè sono un maschio, se si accetta questo si può accettare che le critiche non sono solo distruttive ma possono essere costruttive e che tra l'essere in totale disaccordo e l'essere in perfetto accordo c'è la possibilità di essere parzialmente d'accordo. Se si accetta questo la discussione potrà essere stata costruttiva, ognuno potrà avere imparato dall'altro. Altrimenti resteremo invischiati nel modello di lotta di genere per cui tutti i maschi sono in lotta con tutte le femmine e viceversa, un'idea non ingenua ma proprio sciocca nella sua banalità.”

    Ho mai parlato di lotta di genere? Bah...

    Questo a casa mia significa deviare la discussione dal piano della concretezza per portarla sul piano della diatriba fine a se stessa.

    Non ho mai parlato di lotta di genere o tra i sessi. Quello che ho fatto è stato solo rispondere ad alcune tue 'affermazioni'. Nello specifico ho risposto alle tue considerazioni sul fenomeno della violenza sulle donne, sul welfare per le famiglie, sul movimento femminista.



    2. tiri in ballo l'ideologia, quando io non l'ho mai fatto, anzi ti ho risposto portando degli esempi concreti e oggettivi: il funzionamento dei servizi della prima infanzia, i problemi dei servizi territoriali alla persona (tra cui i centri anti-violenza) e i movimenti femministi (insieme eterogeneo di organizzazioni sociali, che tu hai dimostrato di non conoscere - a parte quattro deliri che hai letto su internet ...). Questa è la tua affermazione:

    CITAZIONE
    Io sono solo allergico alle ideologie che si alimentano di ideologie, peggio ancora quando si adoperano toni di pseudo-fanatismo. Non è vero che tutte le donne sono puttane ma è altrettanto vero che tutti gli uomini non sono maschilisti.

    A chi/cosa ti riferisci? Io non ho mai parlato di ideologia, né ho mai affermato che tutti gli uomini sono maschilisti. Anzi precisamente la mia affermazione è stata questa:
    La cultura maschilista esiste e influisce in questo senso, non è il 'movente', ma lo sfondo su cui si verificano questi episodi, in quanto le dinamiche relazionali sono influenzate dalla cultura di riferimento.
    Questo non significa affermare che tutte le persone siano maschiliste, perché non è così (anche se ci sono ancora molti molti uomini e donne maschilisti ). Ma che tutti siamo influenzati dalla cultura sì, è vero."


    Quindi a chi ti stavi riferendo? Stai parlando con me, ma è come se parlassi con un'altra persona, perché tiri fuori dei riferimenti del tutto impropri. Non capisco: lo fai per provocare polemiche sterili?

    Sono diretta perché non mi piace che mi si mettano in bocca (in maniera più o meno esplicita) cose che non ho detto.

    E faccio queste precisazioni perché mi sembra assurdo continuare a discutere se tu prima non ammetti di aver distorto/frainteso queste cose.



    --

    Riguardo alla manifestazione per la donna iraniana, dico la mia a titolo personale (dato che insisti su questa cosa):
    per me è più importante aiutare concretamente (se posso e riesco) le persone che mi sono vicine che siano donne, uomini e bambini (persone della mia città, del mio territorio con cui sono a contatto), piuttosto che manifestare per una persona che sta fisicamente molto lontano da me, perché concretamente non potrei esserle d'aiuto. Quindi se devo mettere sul piatto della bilancia le due cose, scelgo di agire concretamente per le persone che mi sono vicine e che posso aiutare realmente e concretamente.
    Questo è il mio parere (tra l'altro non sono nemmeno femminista), quello delle numerose organizzazioni femministe non so, sicuramente ci saranno pareri contrastanti e diversi, il mondo è bello perché è vario.

    --

    Invece sorrido quando parli di autogol, non è la prima volta che tiri fuori questo concetto, e anche qui non capisco il nesso logico del tuo discorso.

    CITAZIONE
    Ho verificato che le 600 euro vengono elargite alle madri. In senso tecnico si chiama discriminazione positiva e l'Europa insegna che non ci devono essere discriminazioni negative ma neanche positive, vedi anni di pensionamento e vedi permessi mamma/papà. Mi sembra però che sia più grave in senso culturale, che invece di combattere il pregiudizio lo alimenti, fà passare il messaggio che solo la donna deve occuparsi dei figli e che finiti i mesi di congedo e finiti i soldi sono cavoli suoi, perchè è una lenticchia, e non può che essere così, nessuno stato potrebbe sostenere un welfare di maternità imponente senza andare in bancarotta.
    Non mi disturba ma mi sembra un autogol. Boh!

    Di chi sarebbe l'autogol? della Fornero? La legge porta il nome di Fornero, che sì è una donna, ma a me non risulta che sia la rappresentante suprema delle donne :) ! Anzi...
    quindi non riesco a capire perché dovrebbe essere un autogol! Fornero rappresenta se stessa e al massimo il suo partito, ma di certo non le donne.

    Il problema è che tu interpreti tutto in questi termini: 'noi', 'voi', 'non mi disturba'...quindi sei tu che stai parlando di lotta tra i sessi, allora! Sei tu interpreti le cose in questo modo e pensi che tutti gli altri sulla terra la pensino come te, ma perché mai dovrebbe essere così per tutti? io non sono così e non mi mettere in bocca (in maniera implicita o meno) cose che non ho detto. Perché io di lotta tra i generi non ho mai parlato. Ripeto, ho solamente risposto a determinate tue considerazioni e fin qui tutto bene, ma se mi si continua a mettere in bocca certe cose m'incazzo perché non è corretto.
     
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  10. dobson17
     
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    Non voglio iperbolizzare la discussione, non ne usciremmo più. Io ho espresso le mie idee e non mi esprimo certo in politichese.

    Ti rispondo solo su una cosa ( non ti quoto per lasciarti la possibilità di modificare il testo, se vuoi ) :

    "L'ho già scritto prima, ma lo ribadisco: tutti nella vita abbiamo sofferto (chi più chi meno), ma questo non può giustificare le manifestazioni d'odio e le offese.
    Come ha già scritto Cu tip precedentemente, l'essere introversi non significa giustificare qualsiasi tipo di comportamento solo perché siamo più comprensivi. Si può cercare di comprendere, questo sì, ma non giustificare.
    Nella vita reale ognuno risponde delle proprie parole e azioni, e così dovrebbe essere anche in uno spazio virtuale. Tra l'altro il forum che ci ospita non è un forum di psichiatria, ma è lo spazio che un'associazione (che si occupa anche di psichiatria) ha messo a disposizione non come 'mero sfogatoio', ma come spazio di discussione. Quindi le offese misogine non sono accettabili e giustificabili, perlomeno non da parte mia (non sono uno psichiatra e non mi metto a psicanalizzare persone da dietro un monitor)."

    Per questo ti devi rivolgere a chi gestisce il forum per sapere perchè pensa che la stortura che tu denunci sia accettabile. Anch'io gestivo un forum e una volta una donna mi ha chiesto di intervenire su una frase non bella sulle donne, anche se, tutto sommato, era una sciocchezza. Ho pensato che avesse ragione, le ho offerto la mia solidarietà, e sono intervenuto per moderare le scorrettezze dovendo poi leggere sullo stesso forum che la stessa donna, che non era certo stupida ma anzi istruita e colta, scriveva di suo pugno che veniva tradita spudoratamente dal proprio uomo ed anche maltrattata. Al che le ho detto : "ehm... scusami, qual'è la logica per cui dovrei intervenire per moderare i piccoli sbagli di parola su un forum quando tu accetti di essere tradita spudoratamente sotto i tuoi occhi e pure menata?" E lei mi ha risposto : "Ma che c'entra, è il mio uomo e ad un uomo che si ama si può perdonare".

    Secondo te ho sbagliato se di fronte ad una stronzata di risposta simile mi sono incazzato pure io?

    Buona vita.
     
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  11. crox
     
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    No, non hai parlato in politichese, anche se si capisce che hai la mente un po' machiavellica.
    La cosa che mi ha dato fastidio è che mi hai messo in bocca cose che io non ho mai detto: è stata una scorrettezza (in questo senso intendo mente machiavellica, l'hai fatto in modo strisciante).

    I gestori del forum avranno le loro ragioni e opinioni (il mondo è bello perché è vario, come ho detto prima), io ho le mie e le sottoscrivo. Non per questo devo chiedere spiegazioni di alcun tipo a loro né a nessun altro, non ne vedo il motivo.



    Comunque hai ragione, è meglio chiuderla qui: ho capito che il tuo scopo è fare polemica sterile e mettere zizzania (hai anche tentato di mettere zizzania tra me e i gestori... ), quindi non ti risponderò più
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    Buona vita anche a te. :)
     
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  12. dobson17
     
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    Ho acquisito abbastanza esperienza dalla vita da sapere che, mediamente, quando una donna dice una cosa ( non ti risponderò più ) ne pensa un'altra ( voglio che mi rispondi ). In più c'è l'esca delle "nonsòcomechiamarle" sei machiavellico vuoi fare polemica sterile vuoi mettere zizzania. Ma come? Prima ci si rivolge a me perchè a differenza degli altri non esprimo odio e poi sarei peggiore degli altri? Solo perchè esprimo delle critiche dichiarandomi in parziale disaccordo? Ma zizzania con chi? Con Cu Tip che è in totale accordo con te? Con hitleravevaragione che in totale disaccordo con te? Addirittura con i gestori del forum? Se tu ti lamenti con ME che degli utenti dicono che tutte le donne sono puttane perchè cercano il conto in banca nonostante che ti ho già detto che IO non la penso così posso solo risponderti di rivolgerti ai proprietari del forum. Io in realtà mi volevo disimpegnare perchè quando si comincia a rispondere a colpi si contatori 1, 2, 3... e a colpi di citazioni quotate quello è un preciso segnale che la discussione stà diventando "qualcos'altro". Lo sò perchè i forum li conosco bene. Il problema dei forum tra l'altro è il fatto che si comunica per iscritto per cui la comunicazione è limitata, manca tutta la metacomunicazione non verbale. Quando io dico "Se pensi", "Puoi pensare", etc, è DUBITATIVO e non AFFERMATIVO. Vuoi che ti scriva "Se per assurdo"? Oppure ci dovremmo sentire al telefono e vederci di persona per non equivocare e intenderci a sufficienza quando uno si spiega male e l'altro capisce peggio? Allora... quanto meno io darei la presunzione di innocenza alle persone e non la presunzione di colpevolezza. Ma questo vale per me e per te. Io non posso chiamare la legge Fornero la legge di "quella che non si può dire perchè se dico il cognome si capisce che è una femmina e si potrebbe insinuare che io voglio dire che siccome è una femmina ha fatto una legge a tutela del suo genere". Che colpa ne ho io se alle leggi viene dato il cognome di chi le ha fatte. Io penso, come è ragionevole pensare, che poichè in Italia per lo più si legifera a colpi di "l'Europacelochiede" prima o poi arriverà qualcuno che dirà che le 600 euro vanno date anche al padre oppure vanno date ai figli oppure vanno date alla famiglia. Non ho detto che la voglio io questa modificazione. Riguardo le dinamiche della sofferenza. Ma come si fà a dire ad hitleravevaragione liberati dai clichè maschili che opprimono anche te? Ma secondo voi sono tutte quì le dinamiche del maschio introverso? Guardate che si discute di dinamiche dove una madre ti accusa di essere frocio perchè non hai ancora avuto una ragazza alla giusta età e ti invita a nasconderti in casa quando vengono i parenti in visita perchè si vergogna di avere un figlio senza palle come te. Sono queste le dinamiche maschili introverse, di questo stiamo parlando, di violenze psicologiche subite in una età difficile come quella adolescenziale in cui l'essere umano ha la sua massima vulnerabilità. E allora se proprio vogliamo capire le dinamiche dell'essere umano cerchiamo di abbandonare i clichè preconfezionati e smettiamo di parlare a modelli di persone anzichè a persone in carne ed ossa. Il che presuppone sormontare il pregiudizio e provare a vedere il mondo dal loro punto di vista ( anche alienato, al limite... ). Non voglio avere l'ultima parola, ma non voglio neanche mettere a disagio i proprietari del forum per cui, se vuoi, sono disponibile in messaggeria privata o nella chat di sistema. Ora spero di potere continuare a lurkare senza essere preso a colpi di contatori, quotazioni di citazioni e nonsòcomechiamarle. Buona giornata.

    Edited by dobson17 - 19/12/2014, 12:25
     
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  13. hitleravevaragione
     
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    Che fine hanno fatto i miei post? Pure qui state ALIENATI? AH AH AH AH AH!!!!!! :emoticon-0102-bigsmile.gif: :lol.gif:
     
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  14. crox
     
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    Dobson, so chi sei: tempo fa mi avevi scritto in privato per pubblicizzare il forum che gestisci (sempre sull'introversione).
    Il forum lidi è infestato dai tuoi post e dalle tue patetiche identità multiple (koening, qualcosa, etc)

    Non avevo capito subito che eri tu, ma ora ne ho la certezza: solo tu hai queste maniere subdole (mi sono letta le discussioni vecchie). Tra l'altro continui ad attribuirmi cose che non ho detto (tipo che io abbia detto a hitleravevaragione di liberarsi dai cliché maschili), sei disonesto.

    E con questo chiudo sul serio, però volevo dirtelo per farti capire che la gente è buona ma non fessa...


    PS. non ho intenzione di leggere ancora i tuoi deliri, quindi ho disattivato le notifiche e anche se risponderai quì sotto non leggerò la risposta. Se mi scriverai in privato cestinerò il messaggio senza nemmeno leggerlo.

    E' inutile anche che scrivi utilizzando altri nickname: non leggerò ugualmente i tuoi messaggi. Gli unici messaggi privati che non cestinerò sono quelli di una persona che conosco e di altri utenti che non hanno l'aria di essere dei fake come te, hitleravevaragione e altri (tanto alla fine sei sempre tu, con le tue identità multiple).
     
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  15. dobson17
     
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    Guarda di tutti i possibili finali "questo" non me lo sarei mai potuto aspettare. Disinnescare così una persona che non ti dà ragione lo trovo davvero "eccezionale". Mettiti pure le mani nelle orecchie e fai "bla, bla, bla" per non sentire. Ad hitleravevaragione è stato detto da Cu Tip di liberarsi dai clichè maschili non ho scritto che l'hai fatto tu e non ho mai scritto di avere gestito un forum di introversione, ho detto un forum. Io ho una mia identità ben precisa ma non sono obbligato a rivelartela perchè non sono obbligato a far sapere a tutto il mondo che sono introverso. Poi pensa pure quello che vuoi, anche che io sia Stanislao Moulinsky, acerrimo nemico dell'ispettore Nick Carter, in uno dei suoi più mirabili travestimenti...

    Edited by dobson17 - 19/12/2014, 17:42
     
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53 replies since 18/4/2013, 12:55   1243 views
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