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Yorick75.
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Anche io avverto una certa tendenza ad uniformarmi al mio ambiente - i neuroni specchio - per poi sviluppare un forte spinta alla differenziazione (inconscia).
Il conflitto Super Io / Io Antitetico lo capisco. Anzi, sono proprio nel mezzo di un conflitto struttural dialettico, con tanto di selva oscura e smarrimento di dritta via. Vabbe', che ci scherzo.
Quindi in generale non ti so rispondere.
Però partire da un caso concreto aiuta e forse è meglio.
E' comprensibile il desiderio di Pinco che le persone a lui care vadano d'accordo, però Pinco dovrebbe capire che forzando la cosa emergerebbe un suo egoismo. Tu e Pallino non dovete piacervi e volervi bene per forza, però potrete intrattenere rapporti civili e gentili. Certo dipende poi dal grado d'insopportabilità. Se ci sono dei contrasti insanabili: tipo lui è un adepto del Ku Klux Klan e tu sei di colore, allora è davvero dura e Pinco dovrà farsene una ragione.
Tutto questo in una situazione ideale. Perché oguno vede le cose a modo suo, - anche proprio per la questione dell'orientamento della personalità, delle funzioni cognitive prevalenti - ha un pezzo di verità in mano, e mettendoli insieme si potrebbe raggiungere un equilibrio, un'armonia. Nella realtà le cose non vanno così, ognuno mette sé davanti a tutti e tutto si sfascia presto.
Però ritornando a Pallino, tu una volta che hai avvertito che a pelle non ti va a genio, non senti la necessità di avere delle conferme alle tue intuizioni, dei riscontri oggettivi, parlandoci o frequentandolo? Pallino, come essere umano, non ha diritto a una chance?
E' una domanda che faccio anche a me stesso, eh....