La maturazione dell'INFJ

ovvero il conflitto Ni ed Fe

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  1. AngelusLaguna
     
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    Confesso che non condivido tanto questo approccio: perchè rifiutare e rinunciare alla propria natura e individualità per ... cosa?
    Per uniformarsi diventando ipocriti con se stessi? Che guadagno si ha a fingere e uniformarsi , se si sta poi male con se stessi?

    Posso capire il provare a fare una prova e vedere SE c'è un punto in comune , ma nessun "vero amico" dovrebbe allontanarti se non trovi di tuo gusto le stesse passioni.

    Personalmente , trovo sia molto più salutare la coerenza interna sul piano dell'identità , che sul piano delle relazioni.
    L'equilibrio lo si trova dando il giusto peso che non violi nessuno dei due: se desidero inserirmi in un gruppo fingendo cosa non sono, non è la mia qualità di sentimento a venire frustrata.

    C'è un danno a priori nella stima di sè stessi, quando fingiamo e invalidiamo parti salienti e non dannose del nostro essere. Contenerle, moderarle è già molto diverso.
    La funzione del sentimento, per me, deve servire a sapersi legare e accettare / capire i sentimenti propri e altrui, quali che siano: positivi come negativi.
    Non a ricreare una fantasia stile villaggio dei puffi, per estremizzare
     
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11 replies since 30/8/2013, 14:20   4231 views
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