LAVORO E VOCAZIONE

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  1. crox
     
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    Sto studiando per diventare Assistente Sociale e mi sto appassionando molto, credo di essere portata per questo tipo di professione (anche se ci sono degli aspetti critici). Forse molti di voi non conoscono bene questo tipo di professione e anch'io quando mi sono iscritta al corso di laurea consideravo l'a.s. come una semplice figura di aiuto e supporto alla persona. Invece durante il mio percorso di studi ho capito che la figura di a.s., e quindi della professione, è molto complessa e articolata. Per la professione conta molto la capacità di essere soggetto del cambiamento sociale più che il rapporto che s'instaura con il singolo utente. Questo richiede la capacità di interagire con diversi attori sociali e di concoscere in modo approfondito il contesto sociale in cui si opera. L'esercizio della professione richiede quindi un notevole impegno proprio per la multi-dimensionalità dell'attività. L'aspetto che preferisco è proprio questo: la possibilità di analizzare una situazione sotto diversi aspetti, cercando di oltrepassare il limite di indagarne solo alcuni (personale/psicologico, famigliare, politico/legislativo, sociale/culturale). Questo approccio permette di avere una visione di sintesi delle situazioni e di mantenere una certa apertura mentale nell'operare. Allo stesso tempo penso che sia questa la difficoltà principale: la necessità di un approccio multidisciplinare alle situazioni che si presentano e la capacità di un'analisi di sintesi che permetta una visione unitaria non solo all'interno del caso, ma anche dei fenomeni che si manifestano nella società. Questo approccio ti permette di spaziare dall'analisi di una teoria psicologica allo studio del territorio (profilo di comunità)...
    L'altro aspetto che mi affascina riguarda il ruolo politico dell'Assistente Sociale, un ponte tra società, istituzioni e individuo e la possibilità di apportare cambiamenti in ognuna di queste tre sfere. In questo momento storico la situazione sociale è delirante e complessa, c'è bisogno di promuovere nuove forme di partecipazione e solidarietà, un nuovo modo di vivere in comune.

    Purtroppo ritengo che la professione dell'Assistente Sociale non ha saputo, negli ultimi anni, incidere con proposte di innovazione sociale, che specie ultimamente si rendono urgenti. Il risultato è che la professione non gode di un apprezzamento sociale perché l'Assistente Sociale è visto più come esecutore che come attore di cambiamento. :nono2.gif:

    Ho intrapreso questo percorso di studi perché credo nei valori della professione (giustizia sociale e autodeterminazione della persona) e ritengo di avere le caratteristiche personali adatte al lavoro sociale: empatia, senso critico e forza d'animo. Ora sto facendo il tirocinio e sta andando bene, ovviamente ci sono anche le criticità (la situazione sociale è veramente drammatica... ), ma proprio per questo bisogna tenere duro. Sono Assistente Sociale nell'anima :emoticon-0102-bigsmile.gif: e spero che questa vocazione si concretizzi in un lavoro retribuito, purtroppo stiamo tornando allo schiavismo dell'ottocento....ma non demordo...!!!
     
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12 replies since 3/6/2014, 03:19   413 views
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