Tutto deciso

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  1. francescoburich
     
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    Mi sento molto preoccupato per la situazione ideologica e politica che stiamo affrontando. L'attentato di Parigi è dal mio punto di vista, la strategia pianificata dai Giganti per omologarci ad una nuova dittatura. Nuova dittatura in quanto non è percepita dalla massa nel suo "significato" più autentico, ma bensì come la possibilità di farsi scudo con una egemonia culturale e sociale che esclude da "diversità" di essere e pensare.
    Mi sembra inutile in questo spazio che mi prendo, approfondire le dinamiche degli introversi spauriti in un mondo sempre più crudele.
    La nuova dittatura che andremo ad affrontare è direttamente antitetica al presupposto della Globalizzazione, che ha perseverato l'intento di integrare le "diversità" nei rispettivi bisogni genetici, culturale quindi legate alle tradizioni, politiche e sociali, di riflesso alla singola posizione economica.
    Mi hanno profondamente rammaricato le parole di Salvini, parole irresponsabili che fluiscono direttamente nel pensiero della massa.
    Mi amareggia profondamente la buffanata di cui i servizi segreti sono i responsanili diretti! La strategia del terrore si va allargando a vista d'occhio, l'intolleranza si respira profondamente anche nel Micro. La gravità che si riferisce alla politica francese è già emersa da circa un paio di anni, quando Marina Le Pen ebbe una incredibile impennata nei seggi elettorali, è stando a statistiche che ho letto di per me, l'80% dei voti elettorali a favore dell'estrema destra provengono dalle regioni del Sud, le più martoriate dal punto di vista economico e del lavoro e del disagio psico-sociale.
    Forse.....dobbiamo sottoporci ad una profonda riflessione individuale ma anche condivisa!
    Francesco
     
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  2. Domy01
     
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    Hai ragione... anche io penso a questa cosa ogni tanto... quello che è successo a Parigi è orribile ed è un pericolo per il mondo... poi perchè non possiamo avere la libertá di scelta o di pensiero? Questo è ad esempio una brutta situazione per noi introversi!:censored.gif:
     
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  3. francescoburich
     
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    Oltre che a noi.....il problema è che il mondo è una polveriera di esseri umani privati di qualsiasi dignità, è denso di disturbati psichiatrici reali, che vanno in giro in giacca e cravatta e sono gli artefici della realtà che viviamo tutti. Contassi qualcosa in questa vita.....proporrei seriamente che chi ha poteri istituzionali, sia monitorato e svolga delle supervisioni rispetto al proprio lavoro, riguardo lo stato psicologico. Non è possibile che più si è irresponsabili e malati di mente (guarda Alfano per esempio...) più sono proprio loro che investono poteri istituzionali. E' paradossale...ma se guardiamo attentamente chi governa il mondo, sono uno più fuori dell'altro!!! Negli estroversi, l'assunzione di un qualsiasi forma di potere, anche nelle piccole aziende, coincide con il delirio donipotenza in quanto avendo una matrice narcisista fuorviante, scambiano il potere istituzionale che và condiviso con il "sentire" della gente, ma invece lo scambiano per Etica del Potere!
    Ciao e apresto!
     
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  4. NonPiuUnNumeroHahahha
     
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    Sono perplesso. Perché dici contassi qualcosa? Fai attivamente qualcosa per contare? E' una tua sensazione che dei folli governino il mondo o credi che davvero tu avresti delle soluzioni migliori? Certo un equip medica non potrebbe mai dichiarare il falso per eliminare presenze scomode... Non ti basta sapere che alcuni individui preferiscono l'interesse personale a quello della società? Sarà ben più facile soddisfare i propri desideri che fare il giustiziere per gli altri. Può accadere coesistano, ma certamente più rari.
     
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  5. francescoburich
     
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    Carissimo! Il problema che viviamo in questo periodo storico dell'Europa, ha radici molto molto lontane. Pensiamo che 5 milioni di anni fa l'Europa non esisteva ed era intravista come una grande penisola. L'Europa si è fondata attraverso antinomie rilevanti che si sono prodotte attraverso la Cristianità, l'etica pagana che ha avuto anch'essa un'enorme importanza e "l'inclusione e l'esclusione " dell'Unione Sovietica. Lenin era filo-occidentale. Stalin era completamente al di fuori dalla Cultura pro-occidentale. I Maxisti erano visti come invischiati nei servizi segreti istraeliani e-o comunque come filo-tedeschi.
    Alcuni Storici hanno letto l'Europa come un possibile Eurocentrismo Culturale il che prevedeva l'esclusione del "diverso" Un pioniere dello studio sull'Europa Orientale (di cui non ricordo il nome) portò delle dure critiche nei confronti dell'esasperazione eurocentrica. In poche parole Egli rilevò il problema del fatto che, se pur L'Europa non ha radici culturali statiche e seppur il cristianesimo è un punto di condotta importante, e forse non più necessario nonostante tanti intelletuali insistono con l'affermare che L'Europa senza Crisdtianesimo non avrebbe prodotto Cultura (pensiero che non può essere confermato) è abberrante poter esplicitare L'Europa tralasciando le tradizioni non cristiane, tralasciando le altre Fedi (quella Mussulmana) e invece riferendosi esclusivamente al potere della NATO e della CEE riguardo al Capitalismo. Il mondo visto in questa ottica può portare solamente ulteriore distruzione!! E questo a cui stiamo andando incontro. Nella realtà oggettiva, le culture avverse alla nostra occidentale, sono viste eperecepite come antitetiche rispetto alle nostre "sicurezze" a cui ci affidiamo. La cultura Romena, Slava nella sua interezza, Russa, sono tutt'oggi visti e vissuti come se non fossero l'Europa.

    Con questo..intendo dire che la "revisione" di una nuova Europa non può essere inclusa solamente alla Politica che è influenzata to-curt, all'etica del potere economico-politico, ma DOVREBBE riguardare apieno, gli scienziati che si occipano dell'essere umano sul registro della Struttural Dialettica, degli avventi storici che attraverso al loro versatilità hanno influenzato in un certo modo la vita degli esseri umani, ma che, attraverso unì'altra ottica (non quella ottusa attuale) potrebbero sormontarla a favore di un'altra visione Globale.
    Un abbraccio:))
     
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  6. francescoburich
     
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    Da un punto di vista oggettivo e quindi verificabile a vista d'occhio....oggi come oggi vi sono diversi filoni culturali che si scontrano apertamente con l'eurocentrismo: in America Settentrionale la rivalsa dei negri che si ribellano apertamente nei confronti della polizia americana che uccide migliaia di persone di colore anche quando sono disarmate. L'indice che viene subito da pensare...e che il bianco ha un valore maggiore rispetto ad un'altro colore della pelle. L'Islam....altro nodo delicato. Delicato in quanto ancora adesso la cultura dominante (le satire ne fanno parte) offre un messaggio ambiguo: attribuendo alle immagini sacre Mussulmane un'immagine "ridicola.
    Il Maxisti, da un punto di vista politico sono contro l'eurocentrismo che promuove il capitalismo in quanto L'Europa è la cultura dominante. Questi intrecci storici che si sono rafforzati e allentati ma senza mai promuovere una decisa apertura al "Fine" dell'esistenza umana, sono le conseguenze di tutto ciò che sta accadendo nei nostri giorni.
     
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  7. NonPiuUnNumeroHahahha
     
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    Non mi é molto chiaro. Non mi pare che le vignette- quelle che ho visto-attacchino la religione quanto i criminali che la sfruttano. Il razzismo é presente non solo in Europa e a me sembra un capro espiatorio, magari sto banalizzando
     
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  8. crox
     
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    Sì infatti pure io sulla questione delle vignette satiriche non sono d'accordo con francesco.
    Lui parla di macro-cultura e di cultura occidentale in senso ampio, ma mi pare una generalizzazione forzata. Infatti quelle vignette in Italia o negli USA non le avrebbero pubblicate: la cultura francese è diversa dalle altre occidentali, loro hanno affrontato una rivoluzione e sono molto nazionalisti e orgogliosi della propria appartenenza (è un nazionalismo diverso da quello degli USA, ma non entro nel merito altrimenti vado fuori tema).

    Secondo me l'intento del giornale non era quello di ridicolizzare i musulmani in quanto tali, ma un modo per affermare il proprio orgoglio nazionale. Adesso non dico che i musulmani debbano integrarsi per forza, ma il succo del discorso di Charlie Hebdo è questo: “Siamo orgogliosi di vivere in uno Stato in cui si è raggiunto un certo livello di civiltà e valori (divorzio, eliminazione della pena di morte, libertà di espressione etc)”.
    Che poi qualcuno si sia offeso mi dispiace, ma credo che sia giusto affermare un certo tipo di valori anche a scapito delle sensibilità individuali (religiose o meno)! Ad esempio l'Italia è stata una delle prime nazioni a battersi contro la pena di morte e dovremmo esserne orgogliosi e difendere un certo tipo di valori.

    Non so se rendo l'idea: non è una questione di orgoglio della serie "Noi siamo i meglio e voi delle merde", ma un modo per affermare un nucleo centrale di valori che non possono essere scalfiti dal multiculturalismo (e tra questi c'è anche la libertà d'espressione).
     
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  9. crox
     
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    a proposito di fondamentalismi religiosi...mi è venuta in mente una canzone di De andrè che rivisita i dieci comandamenti..è bellissima :)

    "Il testamento di Tito" (Tito era uno dei due ladri crocefissi assieme a Gesù)




    Testo:

    Non avrai altro Dio, all'infuori di me,
    spesso mi ha fatto pensare:
    genti diverse, venute dall'est
    dicevan che in fondo era uguale.
    Credevano a un altro diverso da te,
    e non mi hanno fatto del male.
    Credevano a un altro diverso da te
    e non mi hanno fatto del male.

    Non nominare il nome di Dio,
    non nominarlo invano.
    Con un coltello piantato nel fianco
    gridai la mia pena e il suo nome:
    ma forse era stanco, forse troppo occupato
    e non ascoltò il mio dolore.
    Ma forse era stanco, forse troppo lontano
    davvero, lo nominai invano.

    Onora il padre. Onora la madre
    e onora anche il loro bastone,
    bacia la mano che ruppe il tuo naso
    perché le chiedevi un boccone:
    quando a mio padre si fermò il cuore
    non ho provato dolore.
    Quando a mio padre si fermò il cuore
    non ho provato dolore.

    Ricorda di santificare le feste.
    Facile per noi ladroni
    entrare nei templi che rigurgitan salmi
    di schiavi e dei loro padroni
    senza finire legati agli altari
    sgozzati come animali.
    Senza finire legati agli altari
    sgozzati come animali.

    Il quinto dice "non devi rubare"
    e forse io l'ho rispettato
    vuotando in silenzio, le tasche già gonfie
    di quelli che avevan rubato.
    Ma io, senza legge, rubai in nome mio,
    quegli altri, nel nome di Dio.
    Ma io, senza legge, rubai in nome mio,
    quegli altri, nel nome di Dio.

    Non commettere atti che non siano puri
    cioè non disperdere il seme.
    Feconda una donna ogni volta che l'ami, così sarai uomo di fede:
    poi la voglia svanisce ed il figlio rimane
    e tanti ne uccide la fame.
    Io, forse, ho confuso il piacere e l'amore,
    ma non ho creato dolore.

    Il settimo dice "non ammazzare"
    se del cielo vuoi essere degno.
    guardatela oggi, questa legge di Dio,
    tre volte inchiodata nel legno.
    guardate la fine di quel nazareno,
    e un ladro non muore di meno.
    Guardate la fine di quel nazareno,
    e un ladro non muore di meno.

    Non dire falsa testimonianza
    e aiutali a uccidere un uomo.
    Lo sanno a memoria il diritto divino
    e scordano sempre il perdono.
    Ho spergiurato su Dio e sul mio onore
    e no, non ne provo dolore.
    Ho spergiurato su Dio e sul mio onore
    e no, non ne provo dolore.

    Non desiderare la roba degli altri,
    non desiderarne la sposa.
    Ditelo a quelli, chiedetelo ai pochi
    che hanno una donna e qualcosa:
    nei letti degli altri, già caldi d'amore
    non ho provato dolore.
    L'invidia di ieri non è già finita:
    stasera vi invidio la vita.

    Ma adesso che viene la sera ed il buio
    mi toglie il dolore dagli occhi
    e scivola il sole al di là delle dune
    a violentare altre notti:
    io nel vedere quest'uomo che muore,
    madre, io provo dolore.
    Nella pietà che non cede al rancore,
    madre, ho imparato l'amore.
     
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  10. francescoburich
     
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    Le mie riflessioni partono da due splendidi volumi che mi sono regalato "Storia d'Europa" di Norman Davies uno storico inglese. Il testo che è molto completo e "critico" ci pone dinanzi a realtà che si sono radicate nell'inconsio sociale ma che non rispecchiano la realtà per quella che è. Leggendolo....mi viene da "sorridere" perchè la vita degli esseri umani è stata SEMPRE" UNA CATASTROFE riguardo alle guerre, ai morti-ammazzati, riguardo alle piccole e-o gradi conquiste fatte a360 gradi.

    Per migliaia e migliaia di anni....gli Europei hanno massacrato a più non posso le popolazioni distanti da noi (l'etica lombrosiana) da ogni punto di vista. Inutile negare che anche oggi l'immagine che trasmettiamo verso l'altro, è all'apice del Pregiudizio sociale.

    La penso come voi riguardo al fatto che non è una guerra tra religioni, ma piuttosto una tendenza di portare i moderati nella parte dell'intolleranza.

    Tale aspetto però non è venuto dal nulla..ma ha una sua matrice storica che tende a replicarsi seppur nella parte opposta. Oggi noi siamo le vittime e i mussulmani estremisti i carnefici.
    Ma in questa ottica, quale è il cambiamento? Nessuno.

    Se osserviamo i vissuti di noi introversi, notiamo facilmente che tutto ciò che rende distante dalle proprie conferme quotidiane, dalla "apparente" naturalezza a sposare la cultura dominante in maniera acritica, dal sentirsi confermati dagli altri, questo ci fa stare bene. Il pregiudizio ha come sua matrice primaria la tendenza a credere la propria cultura, la prorpia immagine che ci da un'identità, come quella "giusta". Per noi i Romeni non sono Europei! Fino apochi secoli fa....le popolazioni dell'Est Europa erano considerate non europee. L'egemonia dell'Occidente (Francia, Italia, Inghilterra e germania) venivano e vengono percepite come L'Essere Europeo. Antropologicamente su tutti i fronti, non sappiamo e non ci è stato insegnato nulla (soprattutto nelle scuole) delle altre Culture. Gli Stati Uniti con il tempo sono diventati i sostituti più avanzati degli Europei. Ma così la Storia cambia i personaggi...ma il filmato è sempre lo stesso!!!

    Forse potremmo ripartire da una "revisione" della Storia dandole questa volta un risvolto più autentico per quello che è stato....e non soggettivo. Se pensiamo al significato che è diventato comune tra, Introversione-Estroversione, è semplice prendere consapevolezza che la mente umana, dovuto alla plasticità neuronale, è facilmente influenzabile a favore della cultura di massa.

    In poche parole.... questo mondo in fiamme, può essere fermato solamente da una presa di consapevolezza da parte dei poteri forti, istituzionali, che decidano una volta per tutte di affidare le "Verità" ad una Scienza Panantropologica critica, che riguardi più aspetti umani, e che invece dinieghi una volta per tutte i guerrafondai...che ci sono in tutte le cuilture e che andrebbero messi a tacere.
     
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  11. NonPiuUnNumeroHahahha
     
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    Anche io sono convinto che ci voglia più consapevolezza, ma da parte di tutti. Tutti devono vivere al meglio perché il benessere si diffonda.
    ...
    Magari un giorno riuscirò pure ad organizzarmi e portare il pranzo al lavoro!
     
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  12. crox
     
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    Non mi sembra di aver mai detto che la società occidentale sia quella giusta e perfetta, anzi.... ci sono un sacco di cose che evidentemente non funzionano e non mi piacciono, ma allo stesso tempo riconosco ciò che di buono abbiamo raggiunto, perché non possiamo buttare nel cesso certe conquiste, piccole o grandi che siano: è anche una questione di rispetto nei confronti di chi ha lottato per i diritti...

    Inoltre non considero il multiculturalismo un valore assoluto, perché prima di tutto vengono i diritti e le conquiste che non sono negoziabili! La vicenda delle vignette la ricollego a questo tipo di discorso, perché a mio avviso il significato delle vignette era questo, cioè non di tipo denigratorio.
    Come ho già scritto nell'altro post la cultura francese è diversa dalla nostra, in Italia quelle vignette non le avrebbero mai pubblicate, perché siamo più 'sudditi' e servili dei francesi come tipo di cultura. Inoltre il giornale che le ha pubblicate in francia è di sinistra...mentre i 'giornalisti' di sinistra italiani (esiste ancora in la sinistra in italia?) non l'avrebbero mai fatto: sono troppo occupati a fare i 'politically correct' per mantenere lo status quo.

    Detto ciò, so benissimo che gli occidentali non sono andati in giro per il mondo a fare i 'bravi ragazzi', ma non per questo grido al 'complotto' di fronte alle azioni terroristiche attuali o giustifico qualsiasi cosa in nome del multiculturalismo.




    CITAZIONE
    In poche parole.... questo mondo in fiamme, può essere fermato solamente da una presa di consapevolezza da parte dei poteri forti, istituzionali, che decidano una volta per tutte di affidare le "Verità" ad una Scienza Panantropologica critica, che riguardi più aspetti umani, e che invece dinieghi una volta per tutte i guerrafondai...che ci sono in tutte le cuilture e che andrebbero messi a tacere.

    Cambiamenti globali e totali secondo me non ce ne saranno (intendo in positivo). L'unica cosa che possiamo fare è 'tentare' di creare delle alternative locali... quantomeno per contrastare il senso d'impotenza che attecchisce sempre più sulle vite.
    E'dura eh... anche perché oramai siamo nell'era del 'si salvi chi può'...

    vorrei chiudere in modo diverso ma non mi viene... arrivo da una giornata abbastanza stressante :blink:
     
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  13. crox
     
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    Dopo aver letto alcune cose che non mi sono piaciute, ho parzialmente cambiato idea su Charlie Hebdo...ma il mio pensiero non è cambiato nella sostanza: credo sia giusto che una società affermi i propri valori anche scapito della sensibilità di alcuni gruppi, altrimenti è il caos totale e non ci sono più punti di riferimento.


    ---

    Forse non mi sono spiegata bene nel post precedente, ma ci sono alcune cose che mi lasciano basita del discorso di Francesco.
    Mi è sembrato un po' manicheo come discorso, in estrema sintesi: o sei dalla parte di quelli che adorano acriticamente l'occidente, oppure sei dalla parte dei 'complottisti' (cioè quelli che credono che dietro gli attentati di Parigi e delle torri gemelle ci sia un complotto) Ma io non faccio parte di nessuno dei due schieramenti, per fortuna esistono le sfumature...

    Secondo me non c'è stato alcun complotto (d'altro canto non esistono prove certe né per l'attentato alle torri gemelle, né per quello di Parigi), ma non per questo credo che gli occidentali si siano comportati da 'bravi ragazzi' o ignoro la storia. Semplicemente la situazione è molto più complessa di quello che sembra e gli schieramenti non sono così opposti e ben definiti come quelli descritti da Fra.

    ps. non ce l'ho con Francesco, ho voluto specificare questa cosa perché non volevo essere fraintesa. Peace and love.



    Il discorso sui potenti e i poteri forti non lo condivido, ma non perché credo sia sbagliato...anzi. Però mi sembra un po' utopistico.
    Inoltre i cosiddetti 'poteri forti' non sono così sganciati dalla società, parliamoci chiaro: sono espressione di valori che vengono praticati anche da chi sta in 'basso' (mi riferisco alla classe media e non agli 'ultimi'). E' un circolo vizioso difficile da spezzare e se c'è qualcuno che può farlo non sono i poteri forti ma 'la massa' (utopia anche questa).
    Per questo dico che cambiamenti globali positivi non ce ne saranno, meglio concentrasi su ciò che è ancora possibile cambiare (forse..), cioè il locale su cui si può agire direttamente.
    Ecco, non è semplice perché le dinamiche locali sono ovviamente influenzate da quelle globali, però almeno ci si può provare (con tutti i limiti del possibile..).


    Ah, un libro interessante che tratta questi temi (classe dominante globale, etc) è:”La lotta di classe dopo la lotta di classe” di Gallino.
     
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  14. Cu Tip
     
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    io ne ho viste pochissime di vignette dicharlie hebdo, però come linea generale ho l impressione che certe persone di satira la facciano troppo spesso su categorie già bistrattate.. boh, poco tempo fa la pag facebook di nilalienum ha postato un articolo che mi ricordava un po' questo, il fatto che come collettività non ci imprimono un senso di coscienza storica a scuola, e quindi certe manifestazioni d'espressione a volte mi disturbano perché continuano a giocare su ruoli di potere... però dico questo senza avere una reale conoscenza storica e d'eventi d'attualità a supportarmi, sono cose che ho letto e mi sembrano aderire alle volte. non so se è il caso di charlie hebdo, da quello che ho visto non misembra (non era critico della religione in sé stessa ma delle deviazioni), il problema è che questa satira si scontra spesso su genti che non aspettano altro che conferme alla propria xenofobia e che vedono gli altri come un 'tutto', semplificando a go go epartecipando indirettamente e trasmettendo ai propri figli la propagazione di questa versione iper semplificata della realtà (la mia famiglia è così, fanno continuamente scherzi su presunte persone chiamate abdullah che sganciano bombe, ma se gli chiedi cos'è un musulmano esattamente mica lo sanno)
    sicuramente sono un po' sbilanciata perché sono in una fase della vita in cui mi identifico troppo con le minoranze o con chi percepiscocome tale, quindi l'analisi avrà molte pecche, però che agiamo in modo da mantenere una situazione del mondo che permette a certi individui di diventare estremamente intolleranti ne sono sicura e se rivendichiamo (come è giusto) il diritto di esprimerci senza venire ucisi dobbiamo anche rivendicare questa verità e fare qualcosa per combatterla
     
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13 replies since 9/1/2015, 14:27   179 views
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