trasferimento per lavoro

per gli introversi è più difficile fare il grande salto?

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    ciao a tutti,
    vista la situazione economica italiana molto depressa e deprimente, è ormai quasi obbligatorio per un giovane considerare di emigrare all'estero e tentare, non dico di arricchirsi, ma quanto meno di crearsi la possibilità di avere progetti futuri e mettere qualche spiccio da parte.

    Io sono una persona molto solitaria (come tutti gli introversi), mi è sempre piaciuto viaggiare, ma non in modalità turistica, mi piace passare tanto tempo in un luogo e conoscere la cucina e la gente locale, non mi interessano più di tanto gli spot turistici, mi piace proprio i contatto con culture diverse. Ho sempre pensato, quindi, che non sarebbe stato un problem per me vivere all'estero, via da casa.

    quasi un anno fa sono stata assunta da un'azienda in un'altra regione dell'Italia e ho vissuto lì circa 8 mesi. Ebbene, non è stato come me l'aspettavo, alla fine mi ritrovavo a tornare a casa quasi ogni weekend, ma la sensazione era quella di non avere una vita né lì né qui, a casa mia, perché qui a casa "non ero più io" ma lì non ero (ancora?) nessuno. forse il luogo non era adatto a me (ho lavorato per una multinazionale con una cultura aziendale super-estrovertita in una città iper-festaiola), fatto sta che mentre ero lì mi mancavano i miei cani (sono vecchi, gli mancano pochi anni), mia nonna (anche lei anziana) e la mia nipotina appena nata (mi faceva soffrire il pensiero che si dimenticasse di sua zia).. ma poi effettivamente quando tornavo a casa non stavo bene.

    Ho sempre il pallino di andarmene, primo perché qui gli stipendi sono da fame, il lavoro che faccio non mi piace, non ho la minima affinità con la mentalità italiana (infatti mi attira la cultura asiatica e paesi sobri tipo svizzera e germania).. ma ho paura che mi manchino gli affetti che ho qui (che sono comunque pochi, al di fuori della famiglia ho praticamente 2 soli amici).

    c'è qualche introverso qui che ha fatto il grande salto?
    secondo voi per un introverso è più difficile? beh, ok, sicuramente sì, ma quanto condiziona una scelta del genere il fatto di essere introversi?
    noi tendiamo a coltivare poche amicizie per lunghi periodi, a volte anche per tutta la vita, come si fa a conciliare ciò con un trasferimento all'estero? se in 31 anni di vita ho incontrato 2-3 persone con cui sono riuscita a stringere un legame veramente significativo, come posso pensare di trovare persone affini una volta trasferita all'estero?
     
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  2. palasangories
     
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    Ciao,

    Cercherò di risponderti nel modo più completo possibile, considerando che le domande che poni sono piuttosto complesse. Sono piuttosto introverso e, un po' come descrivi anche tu, ho sempre avuto la tendenza a cercare l'amico "del cuore", con il quale sviluppare un rapporto profondo e duraturo. E, nonostante ciò, una dozzina di anni fa ho lasciato la mia città, Udine, per trasferirmi a Parigi. Un cambiamento senza dubbio molto profondo e, da molti punti di vista, traumatico.

    Le mie caratteristiche personali forse divergono un po' dal modello introverso in senso stretto, e devo spiegarti in che senso perché è un aspetto importante. Di fatto, fin da piccolo, la voglia di instaurare relazioni profonde con gli altri è stata così forte che mi ha fatto andare oltre l'introversione, che comunque mi ha sempre accompagnato. Con il tempo, questo bisogno fisiologico di conoscere altre persone (il "bisogno di appartenenza") mi ha portato da un lato a cocenti delusioni, ma mi ha anche permesso di relativizzare alcuni aspetti dell'introversione, permettendomi di aprirmi in modo più completo alla vita.

    In questa prospettiva, non mi posso considerare quindi un introverso del tutto tipico. Quindi devi prendere la mia esperienza "con le pinze". Dunque, quando io mi sono trasferito a Parigi ero mosso da una curiosità inarrestabile nei confronti del mondo, la quale di fatto rifletteva la curiosità che avevo nei miei confronti e rifletteva anche il mio "bisogno di individuazione" Qui siamo in una dinamica che si lega in modo stretto all'introversione. All'inizio, l'esperienza è stata straordinaria, perché mi ha dato cose che la mia città natale non mi aveva dato mai. In seguito, però, i limiti della vita all'estero sono diventati sempre più innegabili.

    Trovare nuove amicizie importanti è ovviamente molto difficile, se non impossibile, ma gli elementi da considerare sono tanti: ad esempio, la tua età, il contesto lavorativo, il tipo di contesto sociale in cui ti troveresti… la grande città ti rende anonima, mentre la piccola città è più a misura d'uomo. In ogni caso, ti troverai probabilmente più sola rispetto a come ti senti ora. La solitudine, però, può essere un momento di vita fondamentale, ma tende a esserlo soprattutto se è una scelta, non se è subita.

    Quindi, per essere diretti: sì, probabilmente perderesti le tue amicizie di tutta una vita, è così. Saresti disposta davvero a farlo? Devi avere le spalle larghe per accettare una cosa del genere. Onestamente, non è da tutti. Nel mio caso ci sono stati momenti di grande difficoltà, compensati però al meno in parte dalla vita di coppia prima e dalla vita in famiglia dopo. Tieni conto anche del fatto che all'estero trovi una cultura necessariamente diversa dalla tua.

    I francesi, ad esempio, tendono a essere culturalmente più introversi degli italiani, il che ha dei punti positivi. Però poi, al lato pratico, ti scontri con moltissimi altri aspetti che, a livello quotidiano, sono molto importanti. Capire una cultura diversa dalla tua richiede molti anni, dove molti può significare, nel caso della Francia, dai 5 ai 10, a mio avviso.

    Insomma, non si può rispondere in modo semplice, ma in base a quello che racconti credo che un trasferimento all'estero ti costerebbe non poco dal punto di vista emotivo. Preferisco essere diretto e dirti quello che penso, però la mia analisi si basa sulle poche righe che hai scritto e quindi è, per definizione, molto limitata.

    Scrivimi pure se vuoi approfondire!
     
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1 replies since 12/2/2020, 08:22   118 views
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