L'ansia e le sue peculiarità...

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. francescoburich
     
    .

    User deleted


    Si marcello comprendo quello che dici. Cercavo solo di esprimere i miei pensieri i miei sentimenti verso la vita che va... Una vita la nostra che accetto con fatica in quanto ho provato sempre a vivere la mia esistenza mettendomi in gioco. I risultati spesso sono stati modesti, ma vivere il piano della realtà del bisogno che come uomo nutro verso la donna, mi ha aiutato a comprendere apieno della necessita coercitiva che il rapporto stesso prevede su di un registro reale e nn virtuale. Detto ciò e chiaro che nn parlo in maniera generica, ma mi sto soffermando sui rapporti tra uomini e donne che oggi come oggi sono al minimo storico. Un Saggio, parlando,mi fece comprendere come oggi vi è nell'inconscio sociale una vera forma di "analfabetismo affettivo" il che fa si che le persone prediliggono vivere rattrappiti dietro un video e una tastiera, piuttosto che affrrontare la vita nella sua versatilità il più delle volte misera, povera, drammatica, ma pur sempre realtà. Noi introversi che per una vita intera abbiamo vissuto con la testa chinata verso il basso, nell'isolamento più angoscioso, nella percezione più forte del sentirsi un "nulla", oggi potremmo approfondire e soprattutto riflettere su dinamiche affetive che invece sembra che nn ci riguardano. Quando una mia amica sta male perchè, se pur commettendo errori, sente di aver impiegato se stessa per la causa dell'amore, del volersi bene, della condivisione difficile ma indispensabile tra anime affine...nn riuscendo a stabilire una serena relazione con una persona che è dotata di starordinarie qualità umane...io nn posso che stare male...perchè sono fragile ebisognoso di amore e di dare amore. E nulla, a mio sentire è più bello, più meraviglioso..del sentirsi uniti tra due persone che sentono un sentimento condiviso. Che senso ha dire oggi a e domani b?? E'l'ennesima presa per il culo della mente che scalza il lato oggettivo (ti voglio bene, ti amo..) e approva il lato soggettivo (i vissuti della stagione adolecenziale) che smentiscono il riconoscimento del bisogno stesso. Che desolazione... Ps: prego che nn sia un monologo tra me e te caro marcello, ma che la discussione sia un punto di riflessione tra tutti coloro che sentono il bisogno d'approfondire un tema tanto importante
     
    Top
    .
  2. ldaniela
     
    .

    User deleted


    ciao francesco
    hai ragione, lo scambio diretto è molto importante per noi...sopratttutto quando c'è da confrontarsi tra noi che portiamo retaggi importanti per via della nostra particolare sensibilità e dei nostri vissuti. il doc dice che abbiamo bisogno di compattarci, mai sentite parole più belle e giuste. lo dico a te lo dico a tutti del forum. se noi introversi abbiamo avuto un vissuto travagliato insieme alla nostra dose di umanità davvero sensibile portiamo anche le difese che abbiamo dovuto innescare dentro noi per sopravvivere.
    quando tra noi arriviamo allo scambio, ci troviamo davanti a tutta la nostra storia. personalmente parlando, e dico che una persona nn è uguale all'altra, posso dire che la strada è lunga e MOLTO tortuosa. fatta di alti ma soprattutto bassi. ma così ricca ed incredibile, che nn ha paragone, davvero!
    una cosa posso testimoniarla davvero col cuore: è talmente importante per noi uno scambio che ha un valore umano inesprimibile.
    un forte abbraccio :)
    dany

    Edited by ldaniela - 8/6/2009, 16:09
     
    Top
    .
  3. LaMaduninaEintroversa
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (ldaniela @ 5/6/2009, 09:09)
    perchè siamo strani, imperia
    e a questa nostra stranezza nn possiamo porre soluzione
    ma conoscerne solo la dinamica come ha spiegato francesco
    certamente vivere una situazione interiormente disagevole, potersi chiedere "cosa mi sta accadendo?" e poter dare a questa domanda una risposta soddisfacente, sapendo di poterla condividere con i propri amici d'avventura, certo nn risolve il disagio, ma gli dà una dignità, una sua motivazione
    sapere che condivido questi momenti di pura confusione a volte anche senza motivo ma solo come stato interiore degno di una persona complessa, sapere che quando sto male, tu stai male come me imperia, e francesco vive le mie stesse sensazioni, mi rende amica e complice di due persone davvero speciali, francesco in particolare che sto sfinendo con le mie menate...
    e di tutte le persone del forum a cui sono affezionata.
    da quando sono in questo forum, ho imparato a zittire tutte le cattive abitudini e le antiche parole senza senso che la società mi aveva imposto

    vi abbraccio tutti con amicizia, davvero grazie!

    Io sull'ansia ne ho lette tante, tanssimerrimerrime, le più disparate, i rimedi, le soluzioni...tutte palle.
    Io l'ansia ce l'ho sempre avuta, vuoi per l'ambiente, vuoi xke di mio se non raggiungo il limite sto male (ed è stato così quasi da sempre) ma la nota più grossa è il giudizio che le persone mano a mano sotto mettono alla tua persona giudicandoti dalle cose e dal ruolo che ricopri, ruolo che, se accetti (e lo fai anche se non lo vuoi, anche se fa male perché se no dove vai a 10 15 16 17 anni?) devi mantenere e chissà come, mentre gli altri se ne tendono a fott**e te sei sempre li, adeso a quello a cui ti sei affezionato e che fa male lasciare anche se fa male.
    Forse non cambia l'intensità né la capacità di attaccamento, forse non cambia l'ansia, ma tra persone simili non può essere che magari migliora la qualità?
    Alla fine con l'ansia se sei con persone che ami tendi a pensare sempre cosa puoi fare di più, se sei con persone che ti schifano (e magari sono un gruppo) inizi a farti le pare e sempre di ansia si tratta...in ogni situazione c'è un netto scarto tra desiderio e possibilità incolmabile per forza di cose, forse quella è l'ansia. Oppure è quel senso di tensione che vorrebbe farti realizzare tutto subito quindi ti viene l'ansia...però di certo c'è ke se anche non siamo mai paghi da un lato saremo quantomeno nella direzione della realizzazione, nell'altro caso nel terreno della colpa...io sceglierei...
     
    Top
    .
  4. francescoburich
     
    .

    User deleted


    Caro Davide, le tue riflessioni sono sempre dense di significati...anche sè debbono essere approfondite. L'ansia è per l'appunto un rilevatore naturale che si attiva e si disattiva naturalmente nell'interazione che un soggetto ha con il mondo esterno e con il mondo interno. I due aspetti s'intersecano da soli e si forma un brodaglio...che nn è semplice comprendere dov'è l'inizio e dov'è la fine della matassa.. Ma un'aspetto di noi introversi ci dovrebbe fare riflettere e porci un qualche indizio che un po' da soli..un po' aiutati...un po' confrontandoci..ci può essere d'aiuto. Tanti di noi e nn solo, vivono il rapporto con il mondo esterno esprimendo dei modi di essere (che nn sono valori ed è importante precisarlo) che nn c'entrano un tubo con le normative vigenti che si vanno sempre più espandendo all'interno della società capitalistiche. Succede a tutti di stare a contato con una comitiva di amici, con compagni di scuola o di lavoro, con i condomini di dove si abita..., di avere dele enormi difficoltà d'accettazione nella convivenza. Le difficoltà di per se partono da dove? Da un mondo interiore che il "gene" introverso sente in maniera totalmente diversa, e tanta diversità del sentire...provoca con il tempo un groviglio di rabbia che diviene in seguito una rabbia cieca. Ci si sente come uno che nn centra un tubo con il mondo attuale e per sopravvivere durante il periodo dove si è adolescenti in poi...ci si prostituisce per sentirsi parte integrante con gli altri. In seguito, facendo proprio il "modello estroverso", succede che ogni soggetto che ci casca, sente un minestrone di ansia-rabbia-agressività- emotività che schizza alle stelle... Perchè? la risposta è piuttosto semplice: il soggetto in questione avendo tradito la propria natura, costituisce nell'inconscio (ovviamente tutto avviene senza che uno se nerendi conto)una "struttura rigida" che fa riferimento ad un Super-io grande come una casa....da qui in poi una persona può trovarsi per uan vita intera a vivere atteggiamenti, comportamenti, pensieri (quest'ultimi sono i meno pericolosi se il soggetto se li lascia scorrere dentro..) che divengono bipolari (e gli psichiatri...giù con i farmaci). La struttura rigida pressa a nn finire per delineare nel soggetto una realtà "virtuale" che nn centra niente con la realtà autentica. Si delinea inoltre un modo di vivere verso la vita sempre più in termini "perfezionistici"e tutta questa rigidità nn fa che veicolare la persona su di una forma d'isolamento sempre più difficile da comprendere e d'accettare...Per sfuggire alla trappola..la struttura psichica attiva un io-antitetico che nn si forma come sottostruttura del super-io, ma bensì si costituisce come una costola a parte.. autonoma e di stampo anarchico. La fase antitetica, rivendica la libertà dell'individuo rimproverandolo di essersi sottomesso alla pressione del super-io e per ribaltarlo sai cosa fa ?? IL peggio edi più..fino a condurre il soggetto a divenire peggio del peggio..

    Tutto questo meccanismo tanto perverso nn fa che caricare il soggetto di innumerevoli sensi di colpa che diventando un groviglio...confinano l'individuo in una sofferenza interiore massacrante. Tutto ciò, purtroppo, l'ho imparato sulla mia pella...e tutto..per sentirmia ccettato da un mondo che con me nn centra un tubo... Con il tempo, si percepisce (negli introversi) il bisogno di condividere rapporti affini...rapporti dentro i quali vi è una qualche similiutudine, una qualche esperienza in comune...ma soprattutto un sentire se stesso come si sente l'altro. L'empatia, così tanto spiegataci bene dal meraviglioso Roussou nn è che questo: empatia intesa come la comprensione più vera di e stessi edi riflesso, la comprensione il entire verso gli altri. Questo ci spiega facilmente del perchè, per esempio all'interno dei rapporti amorosi, cè un'analfabetismo affettivo che fa spavento. Quando per esempio una donna mi faceva un complimento o un attestato di stima sincero..invece dia ccettarlo..mi ribbellavo ad esso. Perchè? perchè siamo strutturati in un modo entro il quale, una parte di noi ci richiama alla ricerca di persone simili a noi, un'altra parte invece ci veicola verso la solitudine...in quanto a livello profondo (inconsapevolmente) nn meritiamo.. UN abbraccio
     
    Top
    .
  5. LaMaduninaEintroversa
     
    .

    User deleted


    esattamente...ma xke non parliamo sempre in termini di emozioni come in questa mail che non di concetti ke quando si parla di concetti non si capisce un...acca?

    Comunque concordissimo...è il sentire empatico e l'empatia e il doversi poi "adattare" allo standard egoistico che ci ammazza (dalla cattiveria condominiale alla battutina in ufficio alla curva allo stadio -mi è venuto in mente ma non mi riferivo necessariamente a te-, il dover sopraffare l'altro in macchina, lo sfregio in compagnia, il finto buonismo dei centri culturali). Comunque...secondo me sono irreprensibili proprio gli extro: hanno nel sangue l'iperattività e l'odio nei confronti dell'altro (odio o comunque gerarchia), non concepiscono una vita orizzontale come la nostra (neanke nei letti, devo aprire un thread sul sesso introverso... ;) Anzi c'è già...grandi intro). Inutile mediare né culturizzare, la loro anima è fatta così, come quella di un jeco con quella di un paguro: non c'entrano niente.

    L'approfondimento logico sui meccanismi si, mi ha dato una indicazione di massima, ma la dinamica emotiva decisamente mi dà una vera strada per capire a cosa vorrei tendere, essendomi dimenticato persino come pensavo prima di impazzire, in preda alle paturnie. Per quanto sia impossibile contornarmi di persone come me o perseguire i miei sogni utopistici io ci tenterò finke avrò forza nei nervi e luce nell'anima che un altro saprà individuare: del resto l'altra scelta è la paturnia, la delusione, le finte mentali, LA RABBIA e, non nascondiamolo, malattie, dolore e infine........o l'apatia. A qualcuno piace l'apatia?
    cose ke fanno correre!

    Ci vediamo il 20

    Davide

    si si...l'analfabetismo...di certo ce l'hanno, ma neanke si preoccupano di sapere cos'è o fermarsi un attimo e kiedersi che distanza c'è tra loro e loro (tra sé e sé) (alla fine concetti o no, analisi o no, sempre con quello dobbiamo fare i conti: con la distanza ed è EMOZIONE cioè nostra SOSTANZA).
    Insomma: ora qui a milano sono a quota 5 introversi + un collega di torino. Tre sono estrovertiti o semi estrovertiti (sembrano i tipici amici buoni molto sociali anche se non lo sono e comunque basta parlargli un attimo per capire), gli altri vi assicuro che sono pesantissimi ma tanto tanto tanto ricchi. In particolare uno di questi l'ho conosciuto ieri sera ed è pure egiziano. Un altro forse nel mirino ma penso sia un 50 50 intro extro...e sembra una tiritera questa dell'intro/extro...però effettivamente è l'unico modo con cui riesco a esprimermi, la profondità dei discorsi, il voler comunicare veramente...mi capita che quando poi torno "sulla terra" mi viene un semi choc, non è per ridere o per dire. Davvero un certo disgusto, una nota stonata, come se succedesse, per dire, in una partita di tennis un giocatore invece di battere la palla nella direzione giusta la sbatte verso il muro alle spalle...5 secondi rimanete un po' così no? Uguale!

    potremmo quasi fare un esperimento: fare un forum completamente editabile (modificabile) dagli utenti, sia per sé che per tutti gli altri: possibilità di modificare testi degli altri, testi propri, spostare messaggi, cancellare avvisi etc...voglio vedere quanto dura in mano a extro e quanto in mano a intro...sarebbe lo sfregio massimo!
     
    Top
    .
  6. francescoburich
     
    .

    User deleted


    l'approfondimento logico dei meccanismi della capoccia..sono pesanti e con me sfondi una porta aperta..ma sono anche indispensabili perchè senza di esso nn cè la possibilità di sormontare delle dinamiche interiori. Conosco gente che esprime emozioni a più nn posso, ma nn avendo degli strumenti adeguati, l'emozioni vanno un po' qua..un po' la..alla rinfusa... Un'emozione può essere la gioia e la rabbia. Si daccordo uno può conviverci per tutta la vita..provando gioia senza saperne la provenienza e ltrattanto rompendo le porte di casa a forza di cazzotti senza sapern i motivi...ma riuscire un po' più a comprendere alcuni perchè...rende sicuramente più consapevoli. La cosa che mi piace di te è che nn devi prendere quelloc he dico troppo sul serio..ma sono solo mie riflessioni acui sonoa rrivato dopo anni e anni di duro lavoro interiore. Le discussioni che si aprono nel forum debbono o possono divenire la possibilità di aiutarci l'uno verso l'altro. Ciao e il 20 se nn vieni ti porto in groppa da milano fino a roma..
     
    Top
    .
  7. LaMaduninaEintroversa
     
    .

    User deleted


    yeah...
    io dico che la logica aiuta a capire la "zona" ma poi come te ti muovi e perché lo fai sono fatti solo ed esclusivamente tuoi e delle tue dinamiche. capire come mai un ossessivo è ossessivo non ti fa capire come te sei diventato ossessivo e di cosa hai bisogno per capire chi sei e quindi usarti meglio. Ma secondo me (che anche io non è che mi sto sparando un sentierello di montagna eh...) da qui ad arrivare a teorizzare e basta...beh a me non funziona!
    a sto punto mi viene da chiedermi come faccia la gente a dire "sono guarito dall'ossessivo compulsivo, è una malattia etc etc..." mah... io di malattie non ne ho, anche dalla radiografia al cervello sono sano e soprattutto non riesco a estirparmi la psiche. Guarito...che bello...mi sono rimbambito e sono guarito...mah...misteri e miracoli nelle mani dell'uomo. e sulle credenze popolari viviamo. Viva il festival di san remo che premia...la giuria. Bella...
     
    Top
    .
  8. LaMaduninaEintroversa
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    da qui ad arrivare a teorizzare e basta...beh a me non funziona!

    PS
    non era una critica nei tuoi confronti, francescoburich

    Mi è venuta in mente una frase che a me m'ha scioccato:
    se il mondo fosse perfetto io saprei cosa fare(i miei sogni che si realizzano e io che ne creo di nuovi, immaginateli)...altro che psicoanalisi(grigiume, tristezza ansia)...AIO!!!!!!!!!!!!!

    costruiamocelo il mondo! Se non tutto, almeno il nostro...e liberiamoci da sta frattura assurda con un mondo assurdo persino per gli assurdi. non ne fanno una buona sti qui, una...
     
    Top
    .
  9. InhannySype
     
    .

    User deleted


    Hello, i read your site, this a best site from me, thanks!
     
    Top
    .
  10. Alex_Darth_NodTEK
     
    .

    User deleted


    io soffro d'ansia ne vogliamo parlare ;) altri come me?
     
    Top
    .
24 replies since 4/6/2009, 14:34   4033 views
  Share  
.
Top