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Koenig4.
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Mi sembra una buona idea! 
Trovare qualcosa di nuovo diventa sempre più difficile. Ti invito a guardare in altrilidi le foto che ho inviato nell'album "Fotografia" e i video nel gruppo "Memorie". Credo che potrebbero piacerti. In caso positivo mi dai conferma?
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davideTHEred.
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Io non credo che la questione femminile, come le rivolte studentesche siano di altri tempi, forse sono di altri tempi le modalità (es. scontri studenti-polizia) ma le questioni irrisolte secondo me dovrebbero andare risolte, e non credo che la nostra epoca fatta di discriminazioni a tappeto possa ritenersi un'epoca in cui la questione femminile e delle discriminazioni sia di altri tempi.
Posto questo ho già detto che secondo me bisognerebbe unirsi tra sessi e combattere insieme perché siamo tutti alienati, però, ad esempio, se io voglio la sera posso uscire e difficilmente qualcuno mi rompe i coglioni, se la mia ragazza vuole uscire deve avere paura, se io scopo con tremila ragazze sono un gran figo, se lo fa una donna è una mignotta, certo è che, del resto, se la mia ragazza decide di curarsi fisicamente o di curare l'alimentazione è una donna, se lo faccio io sono strano (a Roma si dice "n'omo senza panza è come 'n cielo senza stelle = un uomo senza pancia è come un cielo senza stelle), idem per la sensibilità o altre cose attribuite dal senso comune a quella famosa "parte femminile" che va tanto di moda insieme ad altre insulse americanate "fatti una carezzina, ama te stesso". Non credo che la questione femminile sia d'altri tempi, credo che ora ci sia anche una questione maschile.
La nostra bella lingua, io credo, viene più violentata dai milioni di Italiani che, pur non esimendosi da giudizi verso gli immigrati che "dovrebbero imparare l'italiano", fanno strafalcioni ovunque, dai congiuntivi, ai passati remoti, agli accenti messi un po' a caso ovunque e alla povertà di linguaggio e dai mafiosi e dalla maggioranza schiacciante dei politici che usano questa bella lingua per fare del male, se un linguista riformasse la lingua rendendola paritaria non vedo a chi dovrebbe far violenza.
Per quanto riguarda * o tutti/e o un saluto in generale, la mia ovviamente era solo una proposta, credo che sia ovvio che esistano più soluzioni per un problema.
Salutoni a tutti
Davide. -
Terzapersona.
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La nostra bella lingua, io credo, viene più violentata dai milioni di Italiani che, pur non esimendosi da giudizi verso gli immigrati che "dovrebbero imparare l'italiano", fanno strafalcioni ovunque, dai congiuntivi, ai passati remoti, agli accenti messi un po' a caso ovunque e alla povertà di linguaggio e dai mafiosi e dalla maggioranza schiacciante dei politici che usano questa bella lingua per fare del male, se un linguista riformasse la lingua rendendola paritaria non vedo a chi dovrebbe far violenza.
Ecco appunto già basta e avanza tutta quella gente lì senza che c'aggiungiamo del nostro
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Allonsanfan.
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Car* utent*,
lancio una proposta che ho preso dalla mia esperienza attuale di lotta all'interno del movimento studentesco: perché invece di usare ad esempio ciao a tutti o ciao a tutti e a tutte o ciao a tutte e a tutti che prevede comunque una precedenza dell'uno e dell'altro sesso non si usa un ciao a tutt*?
per esempio noi ci firmiamo spesso, nei comunicati, student* della facoltà di lettere e filosofia
o anche scriviamo, un saluto a tutt*.
Ecco infatti anch'io avevo notato che nei manifesti gli student* si sono mess* a mettere asterischi per evitare di specificare il sesso. E' la nuova frontiera del politically correct.
Francamente lo trovo orribile, sarà meno discriminatorio, ma non se può vedé
Al di là del merito (femminismo, questione maschile, e compagnia bella), la mia critica è meramente estetica. Poi ci sta anche che abbia successo. Lo schifoso linguaggio sms con le sue k, abbrevzn, xké, è già entrato nell'uso comune.davide davide ... mi sa che stai involontariamente ricominciando l'ennesima guerra QM vs Femminismo.
beh dai però quelle guerre hanno portato numerosi post e ratings al forum. ben venghino le guerre. anche se io mi astengo, sono in vacanza
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