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marcello.difiore.
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Non posso che essere d'accordo totalmente con te. L'incontro diretto e il linguaggio schietto premiano. La parità e' senz'altro un valore. Sullo stato di disparità credo di più a come pesa la storia da cui proveniamo più che alla volontà di avere/mantenere privilegi da parte di chicchessia. Faccio un'esempio. Lavoro in una grande società ex monopolista. Le aziende concorrenti attualmente sono privilegiate nelle dispute legali perché l'authority stabilisce che la competizione e' asimmetrica e sbilanciata a favore della mia azienda perché ex-monopolista e dominante sul mercato. Questa scelta, giusta per carità, non può pero' essere accettata per sempre. Quando la competizione asimmetrica, frutto della storia economica da cui si proviene, sara' cessata le pari condizioni non solo sono auspicabili ma anche rivendicabili. Spero di essermi spiegato a sufficienza per rendere onore al tuo linguaggio schietto e condivisibile. Ciao e grazie anche a te. .