Coppie introverse o coppie miste?
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Coppie introverse o coppie miste?

Siete fidanzati o sposati con un introverso o un estroverso?

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  1. higgly
     
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    La mia impressione è che gli introversi tendono a fare coppia con introversi, che tipo è il vostro partner?
     
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  2. maria rossi
     
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    per fortuna, l'introversione, è bisessuale!
     
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  3. pard
     
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    inesatto.

    i maschi introversi cercano le introverse.

    le donne cercano comunque gli estroversi.
     
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  4. vivatruffaut
     
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    Il maschio introverso ha, di solito, gravi problemi a trovare una donna. L'intraprendenza, la simpatia, la sicurezza di sé, nelle loro manifestazioni più comuni, sono lontane dal comportamento dell'introverso. Per le donne introverse, invece, credo sia più facile, risultano forse anche più attraenti delle altre.
     
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  5. maria rossi
     
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    mi dispiace ma non è proprio vero! le ragazze introverse non preferiscono comunque gli estroversi.forse siete anche voi che non vi filate le ragazze che appaiono di meno,che se la tirano di meno e si sentono meno sicure!provate a guardarvi intorno,magari avete come compagne di classe ragazze che non riescono a valorizzarsi perchè timide e riservate,non si mettono il vestitino succinto,ne fanno le amicone con tutti! magari non ve ne siete mai accorti di loro non le avete mai considerate potenziali fidanzate,non gli avete mai rivolto la parola,non ve le siete mai cagate ma forse sono dolci ,carine,simpatiche e molto intelligenti. per voi,però, sono bruttine,noiose,socialmente poco appetibili e insulse!non crediate che per una ragazza sia particolarmente più facile,non sapete quanto possano soffrire ragazze che non vengono neanche considerate femmine perchè non particolarmente belle o curate e intraprendenti come quelle estroverse! guardatevi meglio intorno,forse in un angoletto,zitta zitta c'è una ragazza molto simile a voi!
     
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  6. maria rossi
     
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    fateci caso,magari siete voi i primi "razzisti" nei confronti delle introverse!
     
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  7. vivatruffaut
     
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    Le introverse sono più difficili da conquistare. Gli introversi sono meno bravi a conquistare.
     
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  8. maria rossi
     
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    in che senso più difficili?che danno meno confidenza,sono più schive?spiega meglio..possibile che sia un mondo così ostile e inerpicato quello della femminilità introversa?! e se si, pensa anche a come potete risultare voi maschietti.....e poi conquistare,non so se sia l'approccio giusto...alle volte è l'affinità,il riconoscersi e lo scoprire di stare molto bene insieme a far scoppiare amori forti e appassionati.forse una forte condivisione di qualcosa di un pò più profondo,come l'indole caratteriale ad esempio,può giocare molto più a favore di tante altre strategie di conquista!non so...che dite?

    cercate l'intimità,una situazione in cui vi è più facile aprirvi e lasciarvi andare..non per saltarle addosso,magari!(magari non subito,per quello ci sarà sempre tempo!e se poi lei è introversa avrà bisogno di un minimo di confidenza!!)! ma per scoprire il piacere di stare rilassati con qualcun'altro accanto a voi,che vi voglia bene per come siete senza filtri o falsi intendimenti;sapendo che mai approfitterebbe di voi e viceverse,che vi comprendete veramente e con la quale provate piacere anche stando zitti,senza fare battute divertenti,senza andare in posti particolari,senza dire cose intelligenti...
    non abbiate fretta,piano piano gradualmente sentirete di stare comodi in una situazione "a tu per tu"con "una-qualcuna"ragazza!però vi prego non cadete nel tranello conquista ragazza=conquista trofeo=sono fico e non sfigato=ho vinto non ho perso!!perchè non è così!!!!!

    una domanda a pard...scusa l'ignoranza, ma chi è il col. saul dell'immagine che hai messo nel post?
    è pura curiosità
    ciao a tutti!
     
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  9. higgly
     
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    Anche se statisticamente non significa molto, le coppie che conosco sono tutte omogenee, non conosco coppie "miste". A meno che l'introverso che fa coppia con l'estroverso si "estrovertizzi" e non sia più riconoscibile.
     
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  10. DottorSkizzo
     
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    o magari il contrario?
    è possibile?, può capitare ?
    poichè in ogni individuo c'è mescianza dei due orientamenti, che si possa vivificare anche quello "recessivo", imparandolo tacitamente, in complicità e intima intesa, dal proprio compagno/a
    cosa da me stesso vista utopica, che in proposito della mia esperienza, poca, v'è più contrasto che completamento
    imbarazzo e senso di distanza e anche magari irritazione per il diverso modo di concepire la socialità e lo stesso rapporto, eppur non farebbe male imparare, senza che sovverta la propria primaria natura, immergersi in sè per un estroverso, e osare proiettarsi per un introverso.
    credo che, anche se non sentiti, questi siano bisogni.

    o magari sto male interpretando, è possibile.
    quel che mi siggerisce il mio desiderio, è di trovare in una donna il piacere di esprimere il bisogno mio di intimità e scoprire il suo, concorde al mio, nel senso affettivo e di visione, sinergizzandoci.
    è utopia anche questo, temo talvolta.
     
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  11. maria rossi
     
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    no,non è utopia ma il vero rapporto a due,secondo me!esiste e quando lo si prova non si torna più indietro,il livello di qualità del rapporto si innalza di molto e anche se la storia finisce-perchè ahimè alle volte finiscono!-non si può più prescindere da quel livello toccato anche con nuovi compagni/e.
    certo sarebbe bellissimo riuscire a compenetrarsi in maniera così armoniosa tra estroversi e introversi innamorati come da te ipotizzata.quel giusto equilibrio fra intimità e mondanità che tutti noi vorremmo bilanciare una volta per tutte!credo ci vogliano una serie di condizioni e coincidenze davvero fortunate perchè questo accada (come per esempio una attenzione e apertura reciproca affinate ed anche indulgenza, comprensione ed elasticità in gran quantità e sincronia pressochè perfetta nei bisogni e nei tempi dei due partners).
    io ho degli esempi di coppie amiche simili alla tua descrizione.anche se poi, a ripensarci meglio,forse si tratta sempre di introversi con gradazioni differenti o con percorsi di estrovertimento alle spalle almeno per uno dei due!! e poi con un compagno/a,introverso/estroverso/a l'importante è anche condividere delle passioni,dei piaceri comuni ad entrambi,non si vive di solo "me-te" a lungo.ecco perchè credo che un introverso -ancora di più- possa trovare appagante un rapporto ad una età leggermente più matura della media,perchè il condividere una passione,dei piaceri implica il dispiegamento e l'individuazione del se,che per noi sembra durare un pò di più!! io ci sto ancora facendo i conti!!!
    buona giornata a tutti!
    m.aria
     
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  12. titan03
     
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    In effetti, a pensarci bene, la domanda che ponevo presuppone che noi siamo in grado di relazionarci correttamente con le altre persone.

    In realtà però, accade che personaggi con il nostro tipo di attitudine tendano o a svendersi all'Altro, sperando così di incatenarlo per gratitudine, oppure mantengono un comportamento più o meno distaccato, talvolta in maniera inconscia, sterilizzando in questo modo le proprie relazioni.

    Allora mi viene un'altra domanda: in quale zona dello spettro tra questi due opposti ci troviamo? siamo più zerbini o più Ombrette Sdegnose? E perché?

    Francesco
     
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  13. titan03
     
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    Be', sbagliare è umano, no? ;-) L'importante è cercare di capire dove e perché è avvenuto lo sbaglio, in modo da non caderci di nuovo.

    Il fatto che persone come noi possono "sbagliare" più spesso degli altri (cosa peraltro tutta da verificare) non è indice di una nostra tara che ci rende inadeguati né che la vita sia univocamente una merda. Significa semplicemente che abbiamo bisogno di più tempo, del nostro tempo, per poter comprendere appieno la realtà che ci circonda ed elaborare una nostra strategia per ricavarci un posto nel mondo.


    Non voglio pensare che sorta di genio possa essere la persona che ti ha rivolto questa delicatissssima frase. Chissà dall'alto di che cosa possa aver dato questo giudizio. Uno o più "vaffanculo" sarebbero opportuni, anzi necessari, per questi soggetti...

    A presto
    Francesco

    Edited by houccisoilariadusieleièrisorta - 14/1/2013, 14:42
     
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  14. titan03
     
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    CITAZIONE
    seconda parte - le cacche

    Capisco... magari non avevo afferrato il contesto. Il fatto è che ne ho sentite talmente tante di persone che si lasciavano offendere deliberatamente, pur non meritandolo, che la cosa mi fa subito rabbia, considerando pure che c'è tanta gente che c'ha la delicatezza di un rinoceronte...
     
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  15. maria rossi
     
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    la paura.paura blu.diciamolo siamo un pò tutti dei cagasotto,dai!

    la paura dell'abbandono,
    di non essere scelti,amati per quel che si è punto e basta e di essere lasciati +
    la paura di se,la paura di quel che si ha dentro
    come un pacco ingombrante che non si sa dove appoggiare,che farci a chi prestarlo magari dove buttarlo per liberarsene una volta per tutte (ma a buttarlo non ci riesci quasi mai!)

    questo le altre persone lo sentono-più o meno consapevolmente- e, o si allontanano (troppodifficile,troppo faticoso) o magneticamente ci si incastrano alla perfezione!
    ma in maniera perversa poco virtuosa,diciamo.
    le dinamiche che spesso si concretizzano sono di ricatto,assolutizzazione,potere e controllo insomma un ricalcare quello che ci facciamo già da soli.
    parti di noi gestiscono altre parti che non riusciamo a liberare e a far confrontare paritariamente tra loro. parti di noi stanno al rimorchio di altre ma poi si incazzano protestano sbottano e impallano tutto il sistema.parti di noi proteggono le altre per non esporle,non farle mangiare dagli altri e nel frattempo diventano dei poliziotti,carabinieri sempre allerta,che non abbassano mai la guardia,paranoici e usurati.
    insomma niente di nuovo tra le relazioni inter-personale perchè a ben guardare copiano quelle intra-personali.

    e allora vi dico una cosa secondo me se un introverso asseconda la sua natura e si ascolta e acquista consapevolezza critica del suo percorso e del suo portato e più ci guadagna nelle storie affettive.
    perchè la paura (di se e di non essere accettato)si abbassa e così la facilità di cadere in quelle morse tremende di ricatto e possesso affettivo in cui generalmente i rapporti si trasformano.

    come al solito, c'è una specificità introversa?si, quella di essere molto portati a sentire ed immedesimarsi negli altri,nei loro bisogni ed aspettative ma non credo che questo debba per forza equivalere a cancellare e passar sopra se stessi!
    chi l'ha detto che l'attenzione per gli altri significhi annullarsi e sacrificarsi? queste sono delle infrastrutture culturali di altro tipo,secondo me.non credo che un introvero sia votato all'"arachiri" sacrificale di base.quando lo fa-spesso da piccolo- è l'unica cosa che poteva fare per sopravvivere ai suoi genitori,al loro affetto al bisogno che ha di loro per andare avanti!
    anzi, credo che un introverso non regga più di tanto le ingiustizie,anche quelle perpetrate su di se. anche quando non si accorge di infliggersele da solo! e da dove gli arrivi tutta quella rabbia!
    ma quando un introverso non si apprezza non si riconosce non si vuole bene e non si prende cura di se è fragato comunque,già in partenza. figuriamoci in una relazione a due dove l'altro piano piano diventa una proiezione delle proprie paure,campo di battaglia dei nostri conflitti irrisolti,incarnazione dei nostri sensi di colpa!

    vivrà già male da solo e una relazione amorosa non lo salverà.
    mi dispiace ma gli incontri fortunati e salvifichi sono altri.quello che bisognerebbe cercare e trovare in un partner è solidarietà complicità e forti affinità di gusti, di attività e di valori condivisi.punto. tutto il resto lo dobbiamo mettere noi.il nostro percorso la nostra vita i nostri affetti extra-amorosi, il nostro lavoro di conoscenza infinita di se e del mondo.le nostre passioni ecc.

    e rischiarsela! rischiare e non avere paura di farsi male;buttarsi perchè si sopravvive sempre,sempre! e mentre ci si ammacca un pò ci si irrobustisce (badate bene non ho scritto indurisce!) e la prossima volta percepirete il pericolo prima o non vi farà più così male,il livello di gestione e difesa si sarà sofisticato e arricchito senza bisogno di innalzare ulteriormente la cinta di mura ma paradossalmente aprendo un'altro varco per entrare in città.
    vivere come avventure gli incontri con gli altri,come navigate per mari ed abissi sconosciuti dai quali si farà ritorno su di un'insenatura che nessuno vi potrà mai portare via,perchè siete proprio voi ad ospitarla!
    lasciarsi un pò andare. e se gli altri si approfitteranno di voi,della vostra bellezza e semplicità nel darvi a loro (e lo fanno.eccome se lo fanno!) poveri loro!davvero, voi ne uscirete meglio di loro.vi sentirete umiliati mortificati e poi avvelenati incazzati neri,lo so, ma la vostra bellezza e verità saranno ancora più grandi e riconoscibili da chi,invece, le saprà apprezzare finalmente per uqello che sono!

    è raro che sia un partner ad iutarci nel viverci meglio. le poche volte che succede avviene per vie indirette perchè lui/lei per primo/a si vive bene,in maniera piena e realizzata.e vederlo può aiutare a tendere verso quella direzione ancora più convintamente ma sappiamo tutti che avere a che fare con i propri problemi "fa lacrimare e sputare sangue" e che è un percorso tutto individuale solitario.
    e comunque gente che abbia un buon rapporto con se stessa, armonioso ed equilibrato è più unica che rara!non è mica facile trovarne!e poi ci sono periodi in cui gli equilibri-anche i pià consolidati- si spostano vanno ricalibrati rivisti e aggiornati...insomma tutto scorre!

    e allora l'unica cosa sicura è che la paura ci governa sovrana e che quando non ce la facciamo più tentiamo di scappare malamente come un gatto inseguito da un cane che attraversa la strada buttandosi alla cieca tra le macchine,giocandosi alla roulettes l'esistenza.
    tentiamo di liberarci,si! ma quasi sempre incappiamo -guarda caso!- in un'esperienza che avvera tutte le nostre paure.ma guarda un pò! come una pallina del flipper facciamo su e giù tra una sponda e l'altra senza uscire dal sistema di riferimento...din din 100 punti...din diiiin diiin 350 punti!
    metti il nome hai fatto il record!
    eccolo..."M.ARIA"
    m.aria

    Edited by maria rossi - 11/7/2007, 12:30
     
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