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crox.
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Sarà che stasera sono sul depresso andante, ma secondo me l'elenco del dottore semplifica troppo. Alcune dovrebbe spiegarle meglio. Sono d'accordo sul fatto che piangersi addosso serva a ben poco, ma da qui ad affermare che alcune cause del malessere siano luoghi comuni.... CITAZIONEChiedersi sempre (e solo) “perché sto male”. Non esiste il male oscuro: l'oscurità è il limite della comprensione
Su questo sono d'accordo. Infatti conosco perfettamente le cause della mia sofferenza e riguardano la vita concreta, nulla di metafisico e oscuro. Purtroppo alcune cose non si possono modificare, è questo che mi fa star male. Non so, probabilmente esiste un'altra via d'uscita. la sto cercando.CITAZIONEAssumere a colpo sicuro il malessere come una protesta dell’inconscio contro un amministratore (l’Io) che, non accettando i vincoli del suo ruolo, intende spadroneggiare sul patrimonio che gli è affidato.
Quì sono d'accordo. Tuttavia dipende dalle situazioni poiché in alcuni casi, come detto sopra, la sofferenza ha radici 'materiali' che non si possono modificare. Questo è insopportabile (stasera sono ottimista ).CITAZIONEDare per scontato che, in genere, non si sta male perché si è introversi, bensì perché non si sopporta di essere tali e si fanno carte false per giustificare la volontà di cambiare (per esempio esasperando la sofferenza fino al punto di dire: “come posso accettare ‘sta cosa se mi fa stare così?”).
Anche secondo me questa è la più interessante. Mi viene in mente uno dei leitmotiv di mio padre:“Il mondo è dei mediocri”.
Molti introversi si reputano mediocri proprio perché non riescono a raggiungere la 'normalità', ovvero la mediocrità. E' un paradosso: stanno male perché vorrebbero essere dei mediocri ma la natura glielo impedisce e allora sorge il disagio. E' un bel circolo vizioso..