Per circoscrivere il pregiudizio...

quel che trovo raccolgo

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. maria rossi
     
    .

    User deleted



    sul sito infanzia & benessere


    Il muto dissenso : l'introversione

    Siamo abituati all’idea che i bambini siano vivaci e socievoli. Che gradiscano la compagnia dei coetanei manifestando nel gioco una certa reattività emozionale costituita da gioie, disapprovazioni,risate, pianti,desideri. Il prisma complesso della realtà socio-culturale in cui siamo immersi, ci presenta invece, non così di rado, bambini anaffettivi incapaci d’una sana, armoniosa, gestione dell’emotività. Non finirò mai di rimarcare la responsabilità delle figure di riferimento e dell’intero contesto familiare nei deficit e disordini dell’affettività. Nessun bambino è artefice dei suoi disturbi. Piuttosto è la rappresentazione vivente dei disturbi degli “altri da sé” che, con lui, si muovono nel suo contesto di vita. Gli “altri da sé”, noi adulti, riusciamo(essendo ben difesi) a non vederci. In un certo senso scegliamo di non vederci per mantenere l’equilibrio delle nostre nevrosi. Il bambino, che non ha ancora messo in atto processi difensivi, è libero. Di sentire. E lo fa pure per noi. Si fa carico di ciò che in famiglia è latente ed inespresso, conferisce materia all'Inespressione, e lo fa con una miriade di modi e canali. Nel caso dell’introversione, ci troviamo di fronte ad un fanciullo che non sente di essere amato con la dovuta benevolenza, disponibilità, comprensione. Probabilmente si tratta di un fanciullo “educato” secondo la logica del “fare” e poco su quella del “sentire”. Se ci lamentiamo di avere un figlio poco propenso al contatto, piuttosto ripiegato sui suoi solitari giochi, proviamo a riflettere sul tipo di rapporto che abbiamo impostato con lui. E’ piuttosto critico e giudicante? A volte punitivo?..Senza rendercene conto, possiamo cadere nella trappola “educazione=limitazione della libertà” ed il nostro piccolo, ristretto ed a volte punito nella sua naturale, vitale, irrinunciabile espressione, può manifestare dissenso e ribellione con un allontanamento pressochè totale dal mondo delle relazioni. Si tratta di una strategia poco rumorosa per aggirare, camuffare l’ostacolo della perdita del Sé. La mancanza di “rumore” non deve però indurci a credere che il bambino, in fondo, stia bene così. In questa condizione, il bambino, non può stare bene. Non può essere il fanciullo vivace e felice che è ma una sbiadita, triste, lontana copia di un bambino astratto, generico,indefinito. Mi auguro che non preferiate accanto a voi una tale astratta,neutra, creatura ma..il vostro bimbo! Con tanto di imperfezioni,irriverenze, spontaneità. Se vi spaventa l’idea di un fanciullo libero, vero,audace, che vi gira per casa, forse siete spaventati dalla VOSTRA libertà, verità, audacia. Pensateci.

    Mariateresa Ruocco
     
    Top
    .
  2. Koenig4
     
    .

    User deleted


    Ignoranza e pregiudizi allo stato pure incorniciati da una parvenza di Scienza ed Intelletto. Che tristezza! Da aggiungere allo "stupidario" sull'Introversione. Nel forum LIDI bisogna portare sia le testimonianze positive come l'articolo di Rauch sia anche quelle negative come questa. Bisogna poter commentare luci e disinnescare le ombre. Brava anche quì.
    Un caro saluto.
     
    Top
    .
1 replies since 25/9/2007, 13:28   232 views
  Share  
.
Top