Circoli di lettura

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  1. maria rossi
     
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    Nella sezione “tentativi di cura” ho inserito un articolo sul fenomeno dei circoli di lettura che in GB (ma non solo, anche in italia ce ne sono già molti) in questi anni sta prendendo piede.
    I fruitori sono spesso le tipiche fasce di umanità ai “margini”: anziani, depressi, malati fisici o psichici, persone sole, ecc..
    L’ho inserito lì perché il senso dell’articolo (che non manca di sottendere i soliti luoghi comuni e le solite convenzioni sull’essere umano e il suo stare male) è che negli ultimi tempi molti psichiatri e psicologi d’oltre manica hanno prescritto la lettura di testi in gruppo piuttosto che degli psicofarmaci ai loro pazienti. Adesso mettendo da parte la superficialità dell’articolo il cuore della notizia mi è sembrato importante da rilevare e da raccogliere. Soprattutto da parte della lidi.
    Non so come e se sia scientificamente dimostrabile ma che la lettura -come la musica- abbia un potere taumaturgico sull’uomo, per me, è evidente e indiscutibile. (Basti pensare ai bambini quando gli si racconta o legge una storia,la loro concentrazione, il loro lavorio silenzioso nel seguire la voce e le immagini che nel frattempo gli suggerisce la mente, il loro abbandonarsi alla musicalità delle parole, il lasciarsi andare al sonno passando per quel mondo “liminare” dell’ascolto di una storia che molto si avvicina al flusso onirico accompagnati dalla voce di chi legge per loro…)
    Io credo che il dato vada raccolto e sviluppato in maniera creativa e approfondito.

    La lidi, secondo me, deve promuovere delle pratiche private e –soprattutto- collettive: il silenzio, la lettura,l’approfondimento, l’ascolto di musica, l’uso della bicicletta e il camminare potrebbero essere già dei buoni spunti. come il teatro,la formazione e quant’altro (ma di queste cose io mi sento meno presa perché le conosco meno).
    Cose da usare e fare insieme e non solo da soli. Gesti semplici, cose povere, facili eppure rivoluzionarie nel loro piccolo. Cose che stanno un po’ sparendo, che stridono con i tempi e i modi di questo secolo. Cose da difendere come la nostra natura. da coltivare, e tradurre in pratiche solide, forti e convinte. Per dare alternative concrete alla nostra diversità di tradursi e di dispiegarsi nel mondo. Per cambiare di segno un po’ la realtà partendo dalla soddisfazione di esigenze e bisogni tutti nostri andando oltre la resistenza passiva o il senso di “emarginazione”.

    Propongo di organizzare (o di confrontarci sulla possibilità di farlo!) un circolo di lettura della lidi. Come i gruppi di auto-aiuto credo possa rappresentare una grande risorsa.

    Per creare un’ alternativa di apertura, attiva e collettiva allo stare isolati, chiusi in casa magari seduti sul divano a guardare passivamente la televisione.
    Un modo di recuperare l’antica usanza dei nostri antenati di raccogliersi intorno al fuoco, a fine giornata, raccontandosi delle storie, piuttosto che di stare attaccati ai telefonini chiacchierando della giornata o a dei videogiochi.

    Un modo di ri-valutare l’umano, le sue specificità.
    Per riportarlo al centro delle nostre riflessioni generali e particolari, con tutte le sue sfaccettature, ambiguità e ambivalenze. per riconoscersi, identificarsi in uomini e donne reali o inventati, lontani o vicini nel tempo e nello spazio, riportando tutto all’uomo, che di se scrive, racconta, ascolta e cerca tracce nelle storie degli altri per dare un senso alla propria.

    Un modo di coltivare quel giusto equilibrio tra distanza e intimità che gli introversi hanno spesso difficoltà a trovare nel relazionarsi con gli altri .un modo di condividere il viaggio, l’esplorazione del proprio mondo interiore condividendolo con gli altri. Usando un filtro semplice, gratuito povero ma infinito e magnifico.

    Una maniera mite, raccolta ma partecipata di coltivare una facoltà umana gratuita, ecologica, (e potenzialmente rivoluzionaria- antisistemica) di usare parti di noi misconosciute, sacrificate e spesso ignote come l’inconscio, l’immaginazione,la fantasia, il ricordo, la creatività emotiva, l’ozio altruistico ecc. intrinsecamente consonanti con l’introversione.

    La lettura rappresenta quel dialogo tra mondo interiore e mondo esteriore, tra memoria e immaginazione, tra definito e infinito (pensate che le parole di un libro sono sempre quelle eppure ogni lettore le colora, dipinge immagina e rappresenta in infinite e diverse variazioni.), tra dato e potenziale che ognuno di noi dovrebbe coltivare e approfondire con costanza e perseveranza in quella estatica condizione di solitudine partecipata o di partecipazione solitaria che il nutrire se stessi, coinvolgendo anche gli altri, comporta.
    La facoltà della lettura mette in gioco ricordi, immaginazione,vissuti. il flusso della lettura ci mette in contatto con l’inconscio, con l’emotività come la musica che con essa condivide l’ancestrale facoltà maieutica di tirare fuori da noi cose inesplorate e depositate chissà dove, alle quali prestiamo attenzione con difficoltà e confusione.

    Un circolo di lettura della lidi come modo di coltivare la diversità e l’unione allo stesso tempo. L’immedesimarsi e il differenziarsi mille volte sulla stessa cosa. per nutrire e alimentare la memoria collettiva,l’elaborazione personale, la consapevolezza, la capacità critica in situazioni aperte, plurali ma morbide utilizzando uno degli strumenti più antichi e caratterizzanti della nostra storia. Per lasciarsi e riprendersi. Per far fluire questo grosso fardello dell’emotività che ci portiamo appresso più come zavorra che come risorsa. per starci in mezzo, vederla, ascoltarla e darle spazio ritrovandola nelle storie degli altri altri.

    M’aria

    Edited by maria rossi - 24/3/2009, 16:54
     
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  2. domanipensami
     
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    la tua proposta è ottima e l'idea merita di essere portata avanti poichè spesso sui libri troviamo storie che parlano di noi e sopratuto della nostra anima. Leggerli per commentarli insieme può essere una terapia....io sono convinto però che il vero aiuto venga dallo stare insieme più di tutti i libri messi insieme. Trovare il coraggio di chiamare un amico per un caffè è quello che dobbiamo fare, poi se parliamo anche di letteratura è anche meglio.

    il viaggio dentro la testa
    Dal mio quarto piano sull'infinito, nella plausibile intimità della sera che sopraggiunge, a una finestra che dà sull'inizio delle stelle, i miei sogni si muovono con l'accordo di un ritmo, con una distanza rivolta verso viaggi e paesi ignoti, o ipotetici, o semplicemente impossibili.


    Ognuno di noi è più di uno, è molti, è una prolissità di se stesso.


    La tragedia principale della mia vita è, come ogni tragedia un'ironia del destino. Rifiuto la vita reale come una condanna: rifiuto il sogno come una liberazione ignobile. Ma vivo la parte più sordida e più quotidiana della vita reale; e vivo la parte più intensa e più costante del sogno. Sono come uno schiavo che si ubriaca durante il riposo: due miserie in un'unico corpo.


    E così facendo quello che non voglio fare e sognando quello che non posso avere trascino la mia vita assurda come un orologio civico fermo.

    vedevo il mattino e sentivo allegria, oggi vedo il mattino e sento allegria e divento triste. Il bambino è rimasto ma è ammutilito.


    Domanda: quanta introversione vedete in queste frasi di Pessoa?

    Io mi specchio in queste frasi ma l'immagine che vedo non ve la racconto
     
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  3. maria rossi
     
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    anche io credo che lo stare insieme, il condividere sia importante.
    la lettura può essere un modo di farlo con un "filtro", un medium che secondo me calza a pennello con la natura introversa.
    quel giusto e difficile equilibrio tra distanza e intimità che la lettura è capace di creare tra parti di noi stessi e con gli altri può essere sfruttato e ampliato in maniera creativa e feconda.
    non credo assolutamente che la letteratura, come l'arte, sia un bene in se assoluto; quindi non credo che vada instituito un circolo della lettura per darsi un tono o per nobilitare i nostri interessi, assolutamente no. anzi credo che la letteratura,l'arte, la ricerca rispondano a dei bisogni universali e stra- umani (quindi di tutti,proprio tutti!) di dare e sintire un senso all'esistenza e di espreimerlo/condividerlo con gli altri, con tutti gli altri.
    quindi do importanza all'atto del leggere (più che alla letteratura in se) e al poterlo condividere ed estendere alla compagnia di altre persone.
    quella cosa che si fa da soli, magari a forza finchè si deve studiare o come piacere velato, privato ed esclusivo: farla diventare un'occasione di compagnia, di vicinanza,di riflessione e consapevolezza collettiva, magari.
    penso che i libri vadano usati come strumento semplice, facile, economico, piccolo, antico e impalpabile (quasi inconsistente) per nutrire e sondare il nostro mondo interiore tramite l'mmedesimarsi, il riconoscersi nelle vite,nelle storie, nelle vicende e nelle emozioni di altri uomini/personaggi. certo bisogna ragionarci un pò e cercare un modo giusto, efficace e piacevole di farlo! però,più incontro e più umano di così!


    "La tragedia principale della mia vita è, come ogni tragedia un'ironia del destino. Rifiuto la vita reale come una condanna: rifiuto il sogno come una liberazione ignobile. Ma vivo la parte più sordida e più quotidiana della vita reale; e vivo la parte più intensa e più costante del sogno. Sono come uno schiavo che si ubriaca durante il riposo: due miserie in un'unico corpo.

    E così facendo quello che non voglio fare e sognando quello che non posso avere trascino la mia vita assurda come un orologio civico fermo."


    descrive benissimo la condizione da "raccordo anulare"!

    a presto!

    m'aria
     
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  4. maria rossi
     
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    per iniziare (a metter su un gruppo o più gruppi di lettura) è semplice:

    quale libro vi piacerebbe leggere per primo, insieme ad altre persone?

    chiunque fosse interessato potrebbe rispondere a questa domanda e poi da qui partire...
     
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  5. maria rossi
     
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    a parte tutto, credo che per mettere su il gruppo basti poco. bisogna partire e poi, piano piano, assestare il tiro. potremmo cominciare a buttare giù qualche spunto, qualche fantasia e poi vedere come tradurle in realtà. in più, si può iniziare usando la sede della lidi ma poi ci si potrebbe incontrare anche in un parco, all'aperto.

    altra cosa indispensabile sarà quella di individuare un responsabile, un coordinatore...

    pensiamoci e facciamoci sotto!
     
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  6. star***
     
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    Ho pensato..visto che è appena uscito e che magari lo hanno letto in pochi..pensavo Diario di scuola! Ma sono aperta ad altre proposte...Ciao
     
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  7. domanipensami
     
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    ottima l'idea dell'aria aperta :
    Già Nietzsche osservava che troppi sono i libri che fanno sentire quanta poca aria girava nella stanza in cui sono stati scritti, e quanto stantia e opaca e spessa fosse quell'aria rischiarata da una lampada da tavolo, mentre il sole era fuori. Iniziare con un bel libro pornografico che ne dite?
    e poi un libro sul nudo in fotografia, d'autore si intende ma pur sempre nudi....."la scelta ubriaca , il libro acquista l'euforia un po' maniacale dello shopping. la qualità dell'acquisto aumenta la propria autostima, due libri sotto il braccio danno un tocco in più al nostro camminare un pò stanco, danno una certa promessa, non di allargare la nostra conoscenza, ma di incontrare un amico nei nostri momenti di solitudine. In ogni libro acquistato c'è infatti la direzione di quelli che chiamiamo nostri interessi che poi non sono altro che le nostre curiosità...."
    Nei libri c'è sempre "qualcosa di opprimente e di oppresso, dove lo spirito, al di là dell'apparenza,risulta trattenuto."
    " i libri possono scorrere sotto i nostri occhi. pagina dopo pagina, al solo scopo di appesantire l'anima di sottrarla a quell'innocenza vulnerabile che la rende sensibile al problema. I libri devono essere letti dalle anime ferite non dalle anime colte."
    Queste parole di Galimberti mi fanno sempre pensare che le anime ferite poi alla fine siamo noi introversi e la lettura forse deve essere mirata e seguire un filo logico, costruire un percorso che attraverso il romanzo ci parli di noi. Leggere e ascoltare per vivere per incontrare, per sanare le nostre ferite per regalarci un sorriso che non finisca mai. A proposito stanno nascendo delle librerie caffè e sarebbe bello incontrarsi lì almeno una volta ogni tanto. Offro io il primo giro, promesso.
    spero ci siano adesioni ......avanti popolo!
     
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  8. maria rossi
     
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    già 4-5 persone (se non di più!) si sono dette interessate.
    direi che potrebbe essere più che sufficiente per iniziare! il problema è che ci vuole un volontario responsabile, coordinatore...è necessario e vitale. mi rendo conto che non sia "elegante" da parte mia lanciare la proposta e non portarla avanti in prima persona ma coordino già un altro gruppo e prendo parte ad altri due! anche se pensassi di sacrificare qualcosa per il nuovo progetto non posso farlo così, di punto in bianco, avrei bisogno di tempo. quindi, comunque, serve qualcuno che si prenda l'incombenza di essere il referente principale per questa iniziativa...chi si fa avanti? sappiate che in realtà non è poi così asfissiante come incarico. si tratta di coordinare un pò gli appuntamenti e le disponibilità delgi interessati, inviare le mail per avvertire e cose simili, insomma.
    niente di trascendentale tanto più se non si è in molti! per la parte creativa e programmatica si può continuare ad andare avanti in maniera più corale...che dite?

    Edited by maria rossi - 4/3/2008, 15:04
     
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  9. maria rossi
     
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    PROPOSTA 1° INCONTRO LETTURA COLLETTIVA

    DE "L'ALTRA VERITA'" DI ALDA MERINI

    DOMENICA,16 MARZO, ALLE 10.30 nei giardini del SANTA MARIA DELLA PIETA'

    (se sarà brutto tempo potremo usufruire degli spazi riparati e coperti senza problemi!)


    per iniziare... chiunque sia interessato, venga.

    Edited by maria rossi - 11/3/2008, 15:38
     
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  10. maria rossi
     
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    presto verrà fissata una data per il secondo incontro di lettura.
    sarà segnalata anche sull'utilissimo calendario delle
    attività sul sito dell'associazione. chi non avesse già visto questa
    ottima novità gli dia un'occhiata! non si sa mai...

    Edited by maria rossi - 25/3/2008, 17:21
     
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  11. maria rossi
     
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    SECONDO INCONTRO DEL CIRCOLO DI LETTURA

    DOMENICA 13 APRILE, ALLE 10.30, NEI GIARDINI DEL SANTA MARIA DELLA PIETA.'

    Con "L'altra verità. Diario di una diversa" di Alda Merini e poi... quel che verrà.
     
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  12. domanipensami
     
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    spero di esserci
     
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  13. faliero
     
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    Cercherò di esserci.
     
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  14. alanisluce
     
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    Ero convinta che fosse domani!!! che tonta che sono...o forse ero solo ansiosa di incontrarci!!

    A domenica PROSSIMA allora!!!


    un abbraccio


    t.
     
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  15. maria rossi
     
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    allora a domani! secondo incontro di lettura. alle 10.30!

    saluti a tutti!
     
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22 replies since 20/2/2008, 15:42   867 views
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