Autocura

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  1. Koenig43
     
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    Sebbene non ho avuto una biografia tormentata la mia vita, come quella di molti introversi, ha una certa difficoltà che in gran parte tengo nascosta agli altri. Naturalmente ho cercato di reagire al mio disagio e alla mia insoddisfazione e in tal senso posso dire di avere effettuato un tentativo di autocura. Pertanto sulla base della mia esperienza i suggerimenti che posso dare ( anche se non è detto che possano andare bene per tutti ) sono i seguenti : quando arrivano i momenti di sconforto aspettare che passino; cercare di darsi sempre dei progetti; cercare di avere la cultura dell'"organizzarsi"; essere consapevoli che per ogni cosa che si perde c'è sempre qualcosa che si guadagna e viceversa. Temo però di essere, almeno potenzialmente, a rischio di depressione. A dire la verità sembra che proprio la depressione sia il grande Killer previsto per i prossimi decenni dalle organizzazioni della Sanità. E visto la pericolosità di questa malattia se dovessero manifestarsi i primi sintomi mi rivolgerò subito ad uno specialista. Saluti.

    Edited by Koenig43 - 7/9/2008, 23:39
     
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  2. maria rossi
     
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    Per quanto mi riguarda la depressione mi fa pensare al cumulo vizioso di "rabbia-sensi di colpa-rabbia-sensi dicolpa-rabbia-sensi di colpa-rabbia-sensi di colpa,così all'infinito" che uno tiene più o meno inesploso a livello non cosciente dentro di se. Come un tappo di colpevolizzazioni su di un vulcano di rivendicazioni percepite come magmatiche, incontrollabili, cattive e pericolose che alla fine nel ristagnare intrappolato sta asfissiando tutto e tutti producendo una ritorsione utlima e definitiva con insabbiamento e apatia generali...non è una malattia ma una risposta ad un conflitto interiore che la coscienza non percepisce e non avverte ne soggettivamente ne oggettivamente.
    su www.nilalienum.it puoi trovare molto materiale a riguardo, se ti va.
     
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  3. Koenig43
     
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    Caspita Maria sei veramente prolifica in interventi per Quantità Qualità e Varietà! Che brava! ;) Per adesso ho di tanto in tanto alcuni momenti in cui non mi sento proprio sù di tono. Fortunatamente per adesso niente che sia una reale depressione. Ma un occhiatina all'indirizzo che mi inviì la darò lo stesso. Ciao e grazie!
     
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  4. davideTHEred
     
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    rompo un'altra volta il mio rumoroso silenzio ;)
    Caro Koenig,
    la depressione secondo gli specialisti si manifesta con dei sintomi, secondo gli specialisti poi tu non saresti poi così tanto a rischio depressione perché alla fine i disturbi psichici insorgono tra i 18 e i 20 anni, però adesso dicono insorga anche ai 40, che fini osservatori...
    Comunque in caso il tuo umore, così gli specialisti riducono un mondo in una parola, il tuo umore, se dovesse peggiorare attento a non rivolgerti ad uno specialista in camice bianco, trovati un bravo analista perché quelli in camice bianco, senza alcuna prova, ti direbbero solo che da qualche parte nel tuo cervello c'è una tara genetica che ha dato una predisposizione che, per eventi traumatici, ha portato al palesarsi del disturbo, diventato psichiatrico ed organico, biologico, secondo meccanismi biochimici morbosi non ben identificati, ipotizzando un disfunzionamento della produzione di serotonina ti prescriveranno un antidepressivo, forse un ansiolitico e se trovi uno specialista "bravo ma proprio bravo" anche un modulatore del tono del fantomatico umore, nel servizio pubblico e gli specialisti avanti prescrivono sempre gli SSRI, gli inibitori della ricaptazione della serotonina, cioè delle robette chimiche che vanno ad ostruire i ricaptatori della serotonina che non viene più smaltita ed impregna, dopo qualche ora, il tuo cervello. Strano però che se la serotonina impregna subito il tuo cervello il farmaco, se fa effetto, lo fa dopo 1-2 mesi, strano vero eh... strano poi che i sintomi non abbiano significato psichico o biografico perché sono solo sintomi di una disfunzione organica del cervello, per lo più genetica, non ben individuata, quindi incurabile, alla fine. Questi specialisti non considerano una storia ma un cervello malato, e continuando a toppare non si mettono dubbi legittimi sulla storia e la sua validità, ma continuano a cercare la malattia nel cervello.
    La depressione è sottesa da conflitti psicodinamici inconsci come tutti i disturbi psichici del dsm e i disagi in esso non etichettati, una volta capiti i meccanismi del conflitto, le strutture primarie del conflitto, le spiegazioni entrano nell'inconscio come un potente psicofarmaco a rilascio prolungato, molto prolungato, i nodi si sciolgono e la persona sta bene, spesso senza neanche assumere farmaci. Chi ha ragione?

    scusa koenig quest'invettiva era contro la psichiatria non contro nessun'altro eh :D sono stato parecchio assente dal forum e ho trovato con piacere al mio ritorno i tuoi interventi tutti molto interessanti, non ti far spaventare dalle prognosi di questi matti non diagnosticati in camice bianco, se ti sentirai un po' giù e l'autocura e un po' di persone care non basteranno, troverai un bravo analista che ti condurrà alla libertà da una catena che spesso, anzi senpre, ha molto poco di organico, molto più di vissuto e di vita.

    ciao a tutti
    davide ;)
     
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  5. Koenig43
     
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    Ciao Davide e grazie davvero per il tuo commento. Dunque Introversone e Depressione. Il 43 nel mio nick stà ad indicare l'anno in cui la mia città è stata pesantemente bombardata durante la seconda guerra mondiale. Palermo prima delle bombe, come si vede nelle cartoline d'epoca, era davvero una città molto bella. Io in realtà ho 42 anni. Non sono nè tanto giovane nè tanto vecchio ;) Forse un giorno quando sarò molto più in là negli anni farò un bilancio tra le carte che avevo in mano e quello che ho realizzato. Chissà come sarà questo bilancio, e come sarà stato condizionato dalla mia introversione. Nell'esito "depressivo" ci vorrà senz'altro un contrappeso psicologico di persone amiche, anche della LIDI, anche tuo!!! ;) Mi fà piacere che hai trovato interessanti i miei post, perchè in realtà più che esprimere le mie idee ( in alcuni casi devo riconoscere un pò chiassose ) volevo proprio offrire un omaggio a tutti voi, cari amici della LIDI. Per adesso un'abbraccio e sperando di ritrovarti un arrivederci a presto quì nel sito. Ciao!!
     
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  6. Koenig43
     
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    Davide dimenticavo di dirti una cosa. I piccoli raccontini che ho pubblicato quì nel forum si possono pure recitare, in quanto si tratta di un insieme di piccoli monologhi. Per cui se ti possono essere utili fai pure, per questa volta niente copyright! ;)
     
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  7. felicsol
     
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    CITAZIONE (Koenig43 @ 6/6/2008, 22:26)
    Pertanto sulla base della mia esperienza i suggerimenti che posso dare ( anche se non è detto che possano andare bene per tutti ) sono i seguenti : quando arrivano i momenti di sconforto aspettare che passino; cercare di darsi sempre dei progetti; cercare di avere la cultura dell'"organizzarsi"; essere consapevoli che per ogni cosa che si perde c'è sempre qualcosa che si guadagna e viceversa. Temo però di essere, almeno potenzialmente, a rischio di depressione. A dire la verità sembra che proprio la depressione sia il grande Killer previsto per i prossimi decenni dalle organizzazioni della Sanità. E visto la pericolosità di questa malattia se dovessero manifestarsi i primi sintomi mi rivolgerò subito ad uno specialista. Saluti.

    Ciao Koenig43. I consigli che dai sono molto validi. Credo anch'io che, al momento dello sconforto, non sia opportuno per noi remare contro, ma far fluire la sofferenza e, al limite, capirne il perchè. Un motivo c'è sempre ed è importante conoscerlo per conoscersi e vedere se si può fare qualcosa.
    I progetti, poi, sono fondamentali per guardare avanti, trovare un senso a ciò che facciamo e un contenuto.
    E' anche vero, come dici, che dietro ogni situazione si trova, anche se non subito, il rivolto positivo.
    Anche io sono a rischio depressione, spesso latente. Ma stare un po' da sola mi permette di acquistare in autostima, cosa che, spesso perdo quando mi confronto con gli altri, secondo i meccanismi spiegati benissimo dal Dott. Anepeta nel suo libro a pag. 74. Qualche volta, in alcune situazioni di lavoro, mi sento "piccola" , "in un mondo di adulti che sanno il fatto loro.
    Prima di leggere queste pagine non sapevo da dove mi venisse questo sentire. Grazie Dottore per aver spiegato così bene i sentimenti dell'introverso in alcune situazioni critiche .
     
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  8. Koenig43
     
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    Si Felicsol lo sò bene. Proprio di recente due colleghi Estroversi hanno tentato un attacco di mobbing ai miei danni. Al più presto cercherò anch'io di leggere il libro del Dott. Anepeta. Grazie.
     
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  9. Diogene W
     
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    CITAZIONE
    cercare di avere la cultura dell'"organizzarsi"

    Questo è proprio buffo come consiglio. Gran parte dei miei problemi vengono da questo o, meglio, dai sensi di colpa che ho per non riuscire ad organizzarmi al meglio nei momenti hard frusty =frustrazione a volontà.
     
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  10. tandream
     
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    Nei momenti hard? :P
     
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  11. Diogene W
     
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    CITAZIONE
    Nei momenti hard? :P

    :D (Solo perché odio la parola "triste"...)
     
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10 replies since 6/6/2008, 21:26   696 views
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