Le persone sole

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  1. Koenig43
     
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    La Socialità per noi Introversi, come sappiamo bene, è un vero problema. Almeno fino ad una certa età, perchè poi c'è una certa remissione. Beh, consoliamoci considerando che almeno la solitudine è universale...

    Da Internet ( fonte ) :

    Le persone sole

    Le persone sole sono sole sia quando sono da sole sia quando sono in compagnia. Le persone sole vanno al cinema negli orari in cui sanno che non troveranno le coppie o altri accoppiati, oppure non ci vanno per niente, così come evitano i bar affollati e i ristoranti non self-service.
    Le persone sole non sanno spiegarsi bene perché sono sole, ma in realtà sono sempre state sole, anche se non lo sanno o fingono di non saperlo. Non sanno se la loro solitudine sia il frutto di un oscuro disegno e anzi credono di essere normali come tutte le persone normali tranne che per il loro essere sole e invece sono anormali in tutto tranne che nella loro solitudine.
    Le persone sole sono romantiche anche quando vogliono essere antiromantiche perché credono che prima o poi troveranno qualcuno, magari anche lui o lei una persona sola come loro, con cui abbandonare il paese della solitudine, ma si sbagliano spesso, e anche quando si accoppiano avvertono che c'è qualcosa che non quadra e la coppia si sfalda dopo poco tempo come un qualcosa che non c'è mai stato, un brutto sogno che si è avverato in un altro sogno.
    Le persone sole sono diverse dalle persone da sole: chi è solo è solo perché deve, chi è da solo lo è perché vuole. Anche le persone da sole (o in compagnia) credono di essere sole, ma non è vero, e lo sanno, ma non lo dicono perché la loro finta solitudine è un altro modo, a volte parecchio intrigante e spesso interessante, per attaccare bottone con la vittima di turno. Quando invece dicono di essere sole pur essendo solo da sole è perché vogliono atteggiarsi a vittima, e rubare ancora una volta le luci del palcoscenico.
    Le persone sole puzzano di solitudine lontano due metri e non aggregano e non si aggregano. Le ragioni della loro solitudine sono molteplici: è nel loro DNA familiare, ambientale, personale, caratteriale, sociale e anche economico a volte. Difficilmente sono sole le persone nate nei ceti alti e medio alti, come difficilmente sono sole le persone nate nei ceti bassi e bassissimi, anzi quasi mai. Le persone sole sono quasi tutte appartenenti ai ceti medio-bassi, chissà perché.
    Le persone sole sono noiose perché parlano sempre di sé eppure trovano sempre il tempo per gli altri e nessuno se ne stupisce. Sono ripetutamente accusate invece di narcisismo e di egotismo, soprattutto da parte di chi solo non è, anche se a ben guardare questi due difetti dilagano peggio della grandine tra chi socializza e vive un'intensa attività a due a tre e a più che la metà basta.
    Le persone sole non hanno capito che per non essere sole devono, o meglio avrebbero dovuto - e ormai è troppo tardi per recuperare il tempo perduto -sgomitare per arraffare ciò che ritengono sia loro di diritto, devono imparare a non dare la precedenza, a non rinunciare a niente se può essere loro utile, a cercare sempre e comunque il proprio vantaggio, a tutti i costi, in tutte le situazioni. E viceversa, a non fare ciò di cui sopra, se dovesse rivelarsi il metodo migliore per perseguire il proprio vantaggio.
    Le persone sole credono, sbagliando, che la relazione con l'altro possa esistere all'interno di un vuoto come scambio alla pari e molte di loro nemmeno minimamente immaginano che cosa si nasconde nel campo di battaglia della sopraffazione all'insegna del quotidiano do ut des che si cela dietro le mentite spoglie delle "relazioni". L'economia dei sentimenti prevede solo scambi sinallagmatici e mai parallagmatici, ma le persone sole sono cattive amministratrici dei sentimenti e passano dall'eccessiva parsimonia alla stravagante prodigalità senza mai capire che in ogni caso stanno sbagliando: il bravo economo delle relazioni non dà mai più di quel che è necessario e non prende mai meno di quello che riesce a strappare senza fare la figura del morto di fame.
    Le persone sole sono veramente sole perché non hanno nemmeno se stesse, ma solo il fantasma di se stesse: è questo il prezzo da pagare per chi non ha imparato a prevaricare sugli altri senza darlo a vedere.
    Le persone sole rompono le palle a chi non è solo perché parlano sempre della loro solitudine, un altro fantasma più vivo e più vero di ogni cosa viva e vera, e alle persone che non sono sole i fantasmi non interessano se non come mezzo per rendersi interessanti agli occhi di chi vogliono conquistare. Le persone sole dovrebbero anche imparare a stare da sole coi loro fantasmi, ma nonostante tutti gli sforzi non ci riescono mai, perché invece di disperarsi restano inguaribili ottimisti e credono che gli altri esistano anche per loro.
    Le persone sole sono generalmente assai più sensibili e colte della media, anche se non necessariamente perché sono sole, e questo a volte le rende interessanti e desiderabili da chi non è solo. Ma è sempre uno sbaglio o un abbaglio nel quale le persone sole cadono facilmente perché la loro sensibilità e la loro cultura non serve loro assolutamente a niente se non ad avere una percezione più acuta della loro solitudine.
    Le persone sole scrivono diari e lettere, di solito pessima poesia e raramente grande letteratura perché non si rendono conto che gli altri sono terreno di conquista non pacifici ascoltatori o docile pubblico.
    Le persone sole vivono vite di quieta disperazione o di cieca inettitudine, ma in un caso o nell'altro ritengono che va bene così anche quando non va bene. Sono sole perché anche quando hanno grandi energie non sono state capaci di canalizzarle e di indirizzarle verso la se-duzione, il condurre-a-sé che le libererebbe dalla loro condizione di persone sole. Ma a questo pensano raramente, e perdono tempo invece a maledire l'ingrato destino.

    Da Internet ( fonte ) :

    Siamo soli ?
    Prima o poi lo siamo stati,
    oppure certo lo saremo.
    Siamo soli ?
    Mi ubriaco di voi,
    diluiti in un’unica
    e rumorosa immagine
    sullo sfondo di un bar
    fradicio di solitudine.

    Ma è oramai tempo di andare,
    tempo di farsene una ragione.
    Le persone sole dormono
    in letti enormi, per metà vuoti,
    mai per metà occupati.
    Non fa differenza,
    poiché domani sarò ancora solo.
    Se camminassi con le mani,
    sarei il solo, ma poiché
    io cammino come voi,
    allora noi siamo soli?
    Mi mescolo agli altri
    come olio con acqua,
    nello stesso bicchiere.
    Ebbene, la solitudine diviene
    un rintocco sempre presente,
    malgrado lontano e confuso,
    diluito nel rimescolare
    dell’altrui stare assieme.
    Ma la notte, nel silenzio,
    la solitudine non è più
    soltanto un suono, un rumore
    bensì un proiettile, un dardo
    che fa di noi facili bersagli
    di queste parole
    che altro non sono,
    se non il vocabolario
    delle persone sole.
    Le persone sole,
    come tanti scalini che
    non formano nessuna scala,
    si radunano e si disperdono
    ad ogni folata di vento,
    come foglie cadute,
    ancor prima che giunga l’inverno.
    Mai più si stringeranno
    assieme in un sol ramo,
    poiché chi è stato solo,
    non può dimenticare d’esserlo stato
    e sarà sempre com’era in passato,
    vivendo un continuo
    ed inevitabile autunno.

    Edited by Koenig4 - 30/12/2008, 21:34
     
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  2. felicsol
     
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    Grazie Koenig43. :)
    Io sono sola, ma anche da sola. Intrattengo varie relazioni, per lavoro e anche di amicizia(solo donne), ma tendenzialmente mi sento sola e da sola. Non mi sento sola(da sola o in compagnia), quando incontro e mi confronto con anime affini alla mia, come per tutti i timidi e introversi. Quando sono da sola è più facile, per me, non sentirmi sola(mi cerco un libro particolare, suono la chitarra, vado su Internet a fare delle ricerche interessanti per me, sto con i miei gatti). Invece, quando sono in compagnia, spesso mi sento molto sola. Ecco perchè ricerco con gioia la solitudine, una vita schiva(bellissimo e poetico il libro di Demetrio e quanto mi ci sono ritrovata!), per ricaricarmi e affrontare, giorno per giorno, il difficile mondo delle relazioni. Che non disdegno e che mi danno tanto, se e solo se, rispetto il mio bisogno-necessità vitale di una vita schiva. Come nel libro citato, è lì che trovo la mia identità, la mia natura, il mio essere e far parte di questo meraviglioso mondo. Smette di essere meraviglioso se nego e rinnego questo mio bisogno. A 48 anni suonati sto finalmente imparando a fare delle scelte indipendenti e anche sofferte, ma ripagate da un maggiore contatto e armonia con l'universo, perchè rispetto la mia natura e solo se faccio così rispetto la natura intera. Come scrive Alda Merini "Un'armonia mi suona nelle vene...." :)
     
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  3. Koenig43
     
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    Grazie anche a te felicsol del tuo bellissimo commento da Introversa doc, in cui mi rispecchio pienamente. Anzi ti propongo per l'elezione di Miss Introversa! ;) Quello che ho pubblicato l'ho trovato su Internet. Anche per me la Solitudine ha una valenza positiva. Ricordo che nella lingua Inglese ci sono ben tre parole per indicare l'essere soli a seconda di come questo isolamento venga vissuto. Devo dire che passare da soli il proprio tempo immersi nei propri interessi sia meraviglioso. Non saprei proprio rinunciarvi. I gatti! Anche loro li adoro! A presto!
     
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  4. felicsol
     
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    Grazie. Ma per la premiazione posso mandare un mio clone? Sono un po' timida e introversa... image :wub:
     
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  5. Koenig43
     
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    ...anche simpatica direi... E' un vero piacere vedere che torni a partecipare attivamente al Forum.
     
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  6. Silvia45
     
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    Aaa
     
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5 replies since 3/8/2008, 23:02   2632 views
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