Libri leggeri ma non troppo!

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  1. star***
     
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    Ciao vi invio un'altra recensione di un libro molto leggero, ma anche denso di riflessioni...
    Ciao
    Treno di notte per Lisbona, Pascal Mercier, Mondatori
    Cosa può spingere un introverso professore di greco e latino di un liceo di Berna a recarsi fino a Lisbona, senza una meta e senza neanche un amico che fosse lì ad attenderlo?
    Di certo non la passione per i viaggi e l’avventura, dal momento che Gregorius Raimond, alias Mundus, di natura solitaria e compassata, erano anni che faceva la stessa vita noiosa: mai una distrazione, mai una vacanza.
    A volte però, anche in una vita così priva di emozioni, può accadere qualcosa che sveglia nel proprio intimo, sentimenti e desideri che si credevano inesistenti, e che invece erano solo sopiti. In attesa di essere destati.
    E lì, in una città così diversa dalla sua, ecco l’incontro che cambierà la vita del protagonista.
    L’incontro con le opere (e i familiari) di uno scrittore lusitano, Amadeu Ignacio de Almeida Prado, un medico intellettuale vissuto in Portogallo all’epoca dello spietato regime di Salazar.
    Da quel momento in poi Gregorius va incontro ad una nuova vita, che riflette il bisogno di una ricerca perenne ed irrequieta di sé, in completa rottura con la routine di una volta, asfittica e prevedibile.
    Il romanzo di Pascal Mercier, pseudonimo di Peter Bieri, docente di Filosofia presso la Freie Universitat di Berlino, è uno straordinario contenitore di spunti storici, filosofici, psicologici.
    Il carattere introspettivo della narrazione dà al lettore la sensazione di trovarsi all’interno di una storia nella storia, senza poter distinguere quale delle due sia la più importante.
    Da un lato, c’è il viaggio di Gregorius, che si ritrova a prendere un treno notturno per Lisbona, per mettersi sulle tracce di quell’enigmatico scrittore che tanto aveva stimolato la sua fantasia.
    Dall’altro, la ricerca di sé, che il protagonista intraprende con la curiosità di un adolescente, e che lo porterà a risultati insperati.
    “Treno di notte per Lisbona” è un racconto avvincente, profondo, intenso. In grado di offrire, come pochi nel suo genere, spunti di riflessione sulla vita, gli affetti, i valori.
    I pensieri di Gregorius potrebbero essere gli stessi di tutti coloro che condividono con il personaggio le insicurezze, i timori, le fisime.
    Ed è questa, più di ogni altra caratteristica, che rende la storia così reale e umana, pur nella sua romanzesca fantasia.
     
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  2. maria rossi
     
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    grazie!
     
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  3. Koenig43
     
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    In passato ho letto un libro di Georges Simenon dal titolo "L'uomo che guardava passare i treni" in cui, se non ricordo male, c'è una trama simile. Il protagonista passava da una condotta di vita "Introversa" ad una "Estroversa". Andrò a rivedere quel libro per verificare se è realmente così. Ciao!
     
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  4. star***
     
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    Interessante anche questo...lo leggerò!!!
     
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  5. star***
     
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    Pascal Mercier Treno di notte per Lisbona.
    "Tremo al solo pensarci davanti alla non pianificata, ignorata, ma ineludibile e inarrestabile violenza con cui i genitori lasciano nei figli proprie tracce che, come un marchio infuocato, non potranno mai cancellarsi. Con uno stilo rovente i tratti del volere e del timore parentali si iscrivono nell'anima dei piccoli, totalmente inermi e ignari di quanto succede loro. Impieghiamo un'intera vita a trovare decifrare il testo inciso col fuoco e non siamo mai sicuri di averlo compreso. vedi, papà così è andata anche con te. Non è da molto che ho cominciato finalmente a capire come dentro di me esista un testo potente, il quale ha esercitato il suo imperio su quanto ho sentito e fatto finora. Un testo nascosto, scritto a caratteri di fuoco, il cui perfido potere risiede in questo: a dispetto di tutta la mia cultura non ero mai giunto a realizzare che esso forse non possiede quella validità di legge che , senza minimamente rendermene conto, io gli attribuivo. Il testo è laconico e di una perentorietà veterotestamentaria: GLI ALTRI SONO LA TUA CORTE DI GIUSTIZIA.
    Non posso suffragarlo con prove capaci di superare il vaglio di un tribunale , ma so che sin da piccolo ho letto questo testo nel Vostro sguardo, padre, quello sguardo che dietro lenti dei Vostri occhiali appariva colmo di rinuncia, dolore e severità, ch sembrava seguirmi ovunque io andassi."
     
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  6. felicsol
     
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    Grazie star***. Mi hai fatto venire la voglia di leggerlo immediatamente. Andrò a cercarlo in biblioteca. IL testo che hai riportato è veramente molto interessante. Grazie! :)
     
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5 replies since 8/9/2008, 09:01   277 views
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