Solitudine

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  1. Koenig4
     
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    Da Wikipedia ( fonte ) :

    Solitudine, condizione umana nella quale l'individuo si isola o viene isolato dagli altri esseri umani generando un rapporto privilegiato con se stesso. Animale sociale per definizione, l'uomo anche in condizione di solitudine è coinvolto sempre in un intimo dialogo con gli altri. Quindi, più che alla socialità la solitudine si oppone alla socievolezza. Talvolta è il prodotto della timidezza, talaltra di una scelta consapevole.

    Da Internet ( fonte ) :

    Un libro descrive un fenomeno che non riguarda solo la sfera della emozioni
    Secondo gli esperti, l'isolamento indebolisce l'organismo e complica la vita

    Solitudine in aumento
    "Un danno per la salute"
    Secondo le statistiche ne soffre il 20 per cento dell'umanità

    di SARA FICOCELLI

    C'è quella di chi detesta gli altri, quella di chi non ha più niente da dire, quella voluta e quella sofferta, quella che rilassa e quella che fa impazzire. La solitudine possiamo incontrarla dappertutto, anche in mezzo alla gente. E secondo le ultime statistiche riguarda quasi 4 milioni di italiani e il 20% della popolazione mondiale. Il professor John T. Cacioppo, docente di psicologia della University of Chicago, studia questa condizione umana da anni e ha raccolto i frutti del suo lavoro in un libro intitolato Loneliness: human nature and the need for social connection, frutto della collaborazione con lo scrittore americano William Patrick. Le sue pagine descrivono una società nella quale i momenti di socializzazione sono rarissimi, concentrata più sul mondo virtuale che sulla realtà, e denunciano anche gli effetti che questa situazione provoca sulla salute.

    In primo luogo perché ci abbrutiamo tra sigarette e pasti consumati fissando il pc. E poi perché la solitudine distrugge la nostra capacità di parlare e di muoverci, rende più coriaceo il guscio che ci separa dal resto del mondo e ci indebolisce. Anche fisicamente. "Non è solo una sensazione - spiega Cacioppo - ma una minaccia: ha effetti devastanti, ad esempio, su coloro che soffrono di pressione alta". Chi vive da solo e si sente un po' giù di corda difficilmente fa sport, più spesso si rifugia nel cibo, nella tv, nell'alcol o nelle sigarette. E' di pochi giorni fa la notizia di una ricerca canadese che mette in relazione il senso di isolamento con la temperatura corporea percepita. Chi si sente solo, secondo il team della University of Toronto, in genere soffre di più il freddo e preferisce i piatti caldi anche d'estate. Un esperimento che fa capire quanto la solitudine nasconda conseguenze incontrollabili.

    Tra il 1985 e il 2004 la General Social Survey americana ha stilato una serie di statistiche basate su 1500 interviste a cittadini americani, facendo loro delle domande molto semplici: quanti amici hai? Con quante persone ti puoi confidare? La maggior parte degli intervistati ha risposto in modo vago, molti addirittura non sapevano cosa dire. Cacioppo è partito da lì e ha riscontrato, continuando a fare interviste dello stesso tipo, che oggi circa 60 milioni di americani si sentono soli. La metà di questi abita per conto proprio, l'altra metà ha una famiglia o dei coinquilini. Ciò significa, spiega il professore, che il fenomeno non interessa solo chi è abituato a vivere in modo isolato, ma anche chi frequenta altre persone, parla e interagisce ogni giorno.

    "La solitudine è un segnale di dolore che spesso la società non recepisce - continua - Per intensità e carica devastante, potremmo paragonarla alla rabbia o alla sete". Lo psicologo precisa inoltre che la società guarda più alla quantità che alla qualità delle cose, e che questo criterio spesso viene adottato nelle relazioni sociali. "Pochi ma buoni: la quantità spesso va a scapito della qualità: è quello che ripeto ai miei pazienti".

    Per evitare che la solitudine diventi anche una malattia del corpo, Loneliness propone al lettore una serie di esercizi mentali. Fondamentale, ad esempio, è chiedersi quando è stata l'ultima volta che abbiamo parlato di un nostro problema di salute con qualcuno che non fosse il nostro medico. O magari domandarsi a chi potremmo lasciare nostro figlio in caso di necessità, ad eccezione della baby-sitter. Secondo lo psicologo di Chicago, se le risposte a queste e ad altre domande fossero negative, dovremmo in qualche modo correre ai ripari. Edward Bach nel suo libro The twelve healers and other remedies suggeriva di combattere la solitudine con un mix floreale di nome Heather, ma forse il modo migliore è cercare di conoscere gente nuova.

    Secondo un'inchiesta di Contexts, il magazine pubblicato dall'American Sociological Association, i legami che si formano all'esterno della cerchia familiare sono in genere i più salutari, perché mettono l'individuo a contatto con persone e culture diverse. Avere molti amici, magari appartenenti a ceti sociali lontani dal nostro, migliorerebbe la qualità della vita. Per capirlo basta riflettere, spiegano gli esperti, su quanto è accaduto dopo l'uragano Katrina. La maggior parte delle vittime non aveva amici che possedessero una macchina e quindi in grado di correre in fretta a dare una mano. Pasolini scriveva che "bisogna essere molto forti per amare la solitudine": le tragedie di ogni giorno ci ricordano che tanto forti non siamo.

    (17 ottobre 2008)

    Edited by Koenig4 - 1/1/2009, 13:09
     
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  2. Koenig4
     
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    Ecco alcuni indirizzi interessanti sulla solitudine :

    Solitudine

    La solitudine



    Edited by Koenig4 - 27/11/2008, 19:19
     
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    Nn è importante la provienenza ma la direzione di dove si vuole arrivare

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    nel caso abbia sbagliato topic perchè c'è ne era uno già aperto+specifico sull'argomento chiedo scusa ma nn l'avrò visto o trovato e nel caso spostatemelo pure però volevo sapere cosa significa x voi la solitudine e che significato gli date....
     
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  4. marcello.difiore
     
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    Non so se il senso che si da alla propria solitudine debba essere uguale per tutti. Dal mio punto di vista la mia solitudine tra le folle e' una forma di libertà e la mia solitudine nei luoghi isolati da me scelti e' una forma di benessere.
    E' da quando sono in pace con la mia solitudine che sono più affabile con la gente. Che non sia un caso? :)
     
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    Nn è importante la provienenza ma la direzione di dove si vuole arrivare

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    vabbhe spero che risponda anche qualcun'altro xkè sono interessata alle varie opinioni sul genere ....

    quindi x te la solitudine è considerato un bene nel senso che nn ti dispiace come sensazione...nn ti fà star male dentro o roba simile nn ti logora come un cancro che ti divora l'anima e nn cerchi quindi di contrastarla in ogni modo ma praticamente ti ci abbandoni ad essa.
     
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  6. marcello.difiore
     
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    Credo sia importante la variabile eta', 45 anni, e il carattere introverso. Da ragazzo la solitudine era un motivo in più di stigma sociale. Oggi fa semplicemente parte del mio modo di vivere. Quando esco da solo, a volte, provo il desiderio di essere in compagnia. Quando esco in compagnia, a volte, non riesco a concentrarmi bene in quello che amo fare. Oscillo tra compagnia e solitudine attiva, la quale, la considero non male. La vera tragedia la vivono i miei fratelli estroversi che sono rimasti soli senza nessuna capacita' di adattarsi alla solitudine. Per loro e' un dramma, per me solo un modo di vivere.
    P.S. Trovi il test introversione/estroversione su www.introversi.it
     
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    Nn è importante la provienenza ma la direzione di dove si vuole arrivare

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    CITAZIONE (marcello.difiore @ 16/9/2011, 18:36) 
    Credo sia importante la variabile eta', 45 anni, e il carattere introverso. Da ragazzo la solitudine era un motivo in più di stigma sociale. Oggi fa semplicemente parte del mio modo di vivere. Quando esco da solo, a volte, provo il desiderio di essere in compagnia. Quando esco in compagnia, a volte, non riesco a concentrarmi bene in quello che amo fare. Oscillo tra compagnia e solitudine attiva, la quale, la considero non male. La vera tragedia la vivono i miei fratelli estroversi che sono rimasti soli senza nessuna capacita' di adattarsi alla solitudine. Per loro e' un dramma, per me solo un modo di vivere.
    P.S. Trovi il test introversione/estroversione su www.introversi.it

    nel senso che a 45 anni si è+consapevoli e maturi?e quindi la solitudine nn ti fà+paura e gestisci meglio il tutto?
    sinceramente ci sono dei momenti che me la gestico abb bene la cosa ma altri che invece faccio dei casini enormi anche senza volerlo e dico caxxate prendendomela forse cn chi nn dovrei e che nn c'entrano nulla solo che mi sento come il classico incompreso anche se forse nn dovrei e che ho sempre bisogno di rassicurazioni sul mio modo di essere e sò che nn è giusto perchè nn và bene perchè mi è stato detto però come faccio a cambiare?.....il mio problema nasce nel momento in cui inizio a volere bene davvero e quindi scatta in me un senso di paura che gli altri poi mi mandino a fanculo il che poi con il mio comportamento il rischio è serio perchè se mi ci metto faccio impazzi anche un santo però me ne rendo congto dopo quando il santo si è trasformato in diavolo ahahha...volendo usare un termine+corretto ho paura dell'abbandono e che poi gli altri nn abbiano+bisogno di me...e quindi dopo vado in paranoia completa sinceramente credo sia un caso da manuale il mio ahahaha....
     
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  8. marcello.difiore
     
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    Potevi pensare che avevo vent'anni e potevi chiederti che razza di ragazzo ero. Credo di aver cercato amici nel quinquennio successivo alla mia assunzione avvenuta a 24 anni. A 29 circa non mi interessava più. Oggi sono legato alle mie abitudini e sono consapevole del fatto che la ricerca degli amici era più legata alla noia e alla spinta familiare e parentale verso la normalizzazione.
    Di più non so' dirti se non invitarti a partecipare ad Altrilidi dove ci sono delle sezioni sul cinema. Un saluto e sta' tranquilla.
     
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    Nn è importante la provienenza ma la direzione di dove si vuole arrivare

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    CITAZIONE (marcello.difiore @ 16/9/2011, 20:36) 
    .Oggi sono legato alle mie abitudini e sono consapevole del fatto che la ricerca degli amici era più legata alla noia e alla spinta familiare e parentale verso la normalizzazione.
    Di più non so' dirti se non invitarti a partecipare ad Altrilidi dove ci sono delle sezioni sul cinema. Un saluto e sta' tranquilla.

    ho capito grazie x la tua esperienza.....cmq ho capito che questo forum nn fà x me ahahah siete molto razionali e conspevoli il che ci stà però io son diversa oltre la ragione mi piace parlare col cuore xcui c'ho girato un pò giusto x vedere com'era ma nn ho trovato il riscontro che pensavo di trovare ho fatto una specie di prova sinceramente...un bel forum sul serio ma nn è adatto a me...io cercavo una cosa diversa delle risposte che in parte ho avuto nei test però volevo pure dell'altro che ovviamente si trova col tempo ed io l'ho trovato già a dire il vero però volevo constatare una cosa...ed ora che l'ho constatata credo di sapere cosa fare x cambiare..ovvero nn cambiare affatto vado bene così come sono e se la gente mi vuole lo stesso bene nonostante m'abbia conosciuto nel bene e nel male allora vuol dire che nn ho toppato altrimenti nessuno è perfetto ed amen...le mie son paranoie e come tali devono essere trattate xcui grazie cmq almeno x la risposta ricevuta ihihihih
     
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8 replies since 31/10/2008, 19:14   347 views
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