Articolo di wikipedia sull'introversione

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  1. d0b
     
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    Su wikipedia si trovano due articoli sull'introversione: uno basato sulla definizione duale estroversione / introversione e un altro basato unicamente sull'introversione. Leggendo questo secondo articolo mi sono accorto di due definizioni dell'introversione che, a mio parere, sono profondamente sbagliate. La prima si trova all'inizio dell'articolo, dove si da la definizone generale di introversione, che viene subito tacciata di "stato morboso". La seconda si trova verso la fine dell'articolo, in cui l'introversione viene definita psicopatologia. Ora io mi chiedo come si possa definire un carattere psico-costituzionale morboso e patologico a priori. Devo dire che ho il sospetto che sia stato un introverso a scrivere questo articolo e mi viene il dubbio che l'autore sia un caso di introfobia interiorizzata. Sappiatelo tutti, voi anime gentili, siete morbose e patologiche. Se volete guarire imparate a disprezzare voi stessi e l'umanità in genere, imparate l'opportunismo, la volgarità e la meschinità. Solo allora non sarete morbosi e patologici.
    Mi chiedo se un buontempone allegro e superficiale non sia patologico.
    Qui sotto lascio il link dell'articolo. Probabilmente lo conoscete già. Chissà se si può modificare....per dare una visione più realistica e umana.


    http://it.wikipedia.org/wiki/Introversione
     
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  2. Koenig4
     
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    Hai ragione è intrisa di pregiudizi. Ho definito io, per parallellismo all'omosessualità, una sorta di Introfobia interiorizzata. In realtà c'era molta ironia nelle mie parole. Il Dott. Anèpeta ha chiarito che in una certa misura c'è una interiorizzazione dei pregiudizi che ci investono. Credo però che c'è una differenza di "intensità". Ecco perchè l'Omofobia Interiorizzata esiste e l'Introfobia Interiorizzata non esiste. Un caro saluto.
     
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  3. d0b
     
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    Io credo invece che esista. Lo dico perchè è stato un atteggiamento che in passato ho notato in me (fortunatamente riuscendo a modificarlo quasi del tutto) e in altre persone. Evidentemente è più comune in introversi estrovertiti e ciò probabilmente porta alla negazione dell'esistenza di questo fenomeno da parte di introversi "integrali". Ti faccio i miei complimenti per il termine, lo trovo pregnante e azzeccato, nonchè realistico. Per ciò che concerne l'articolo di wikipedia, il mio è solo un sospetto. E' curioso che non ci sia una pagina wikipediana dedicata interamente all'estroversione: evidentemente non sono morbosi e patologici, tantomeno la società che hanno creato. Se avessi più capacità informatiche la farei io, ma purtroppo sono abbastanza ignorante in materia di computer.
    Vedo nella situaziome degli introversi, così come in quella di altre minoranze, il vero punto debole, il limite limitante dei sistemi democratici (che non disprezzo, ma che critico perchè ne vedo luci e ombre), anche se ormai esito a definire la società in cui viviamo come democratica. Una vera democrazia non dovrebbe tenere conto solo della maggioranze, ma anche delle minoranze e cercare di trovare un accordo che soddisfi almeno in buona parte tutti. Così non è e, per come si evolvono le cose, non sarà...pessimismo? Io lo chiamo realismo.
     
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  4. Koenig4
     
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    Non c'è luogo migliore di questo per portare alla luce i pregiudizi e avere chiarimenti sulle dinamiche dell'Introversione. In molti miei post ho evidenziato dei pregiudizi sull'Introversione, come ad esempio quelli dal titolo "Pet Therapy", "Tazzina Introversa", "Io sono normale", "Gli Asessuali", "La Terapia Riparativa". Hai fatto bene a presentare anche questo di Wikipedia. Noi Introversi siamo morbosamente ripiegati sul nostro mondo Interiore? Macchè! Noi Introversi, come ha chiarito il Dott. Anèpeta siamo interessati alla realtà però da un punto di vista un pò più profondo della psiche e siamo socievoli però con persone ben selezionate.

    E' vero che i pregiudizi sull'Introversione in parte vengono interiorizzati, così come è stato detto quì nel forum e così com'è scritto nel saggio Timido, Docile, Ardente. Però è anche vero che ho tre colleghi Introversi per i quali è andato tutto bene e che vivono un'esistenza appagante, così come c'è scritto sempre nel saggio. La differenza con gli Omosessuali è che per loro anche se và tutto bene e si realizzano la fobia c'è sempre e comunque. L'Introfobia interiorizzata non esiste perchè non esiste l'Introfobia. Per gli Introversi esistono dei pregiudizi frutto di un'opinione nebulosa dell'Introversione.
    L'Omofobia invece esiste eccome.

    Non sei convinto?
    Ti basti allora saper che nei campi di concentramento ci andavano gli omosessuali ma non gli introversi.
    Questo perchè esiste l'Omofobia ma non esiste l'Introfobia.

    Edited by Koenig4 - 5/1/2009, 22:53
     
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  5. l.anepeta
     
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    Ho provveduto a modificare la (orribile) definizione dell'introversione su Wikipedia e ad aggiungere alla voce, in bibliografia, il saggio Timido, docile, ardente e, tra i link, il Vademecum sull'Introversione.
    Riguardo a Wikipedia, mi viene da fare una riflessione.
    Consultarla permette di valutare lo scarto rilevante che si dà tra scienze naturali e discipline "umanistiche". Le voci scientifiche - soprattutto quelle matematiche, fisiche e chimiche, un po' meno quelle biologiche - sono notevolmente precise e dettagliate. Per quanto riguarda quelle umanistiche, e in particolare per la Psicologia e la Psicoanalisi, le informazioni utili si mescolano a quelle un po' fantasiose o destituite di fondamento.
    La voce Introversione, per esempio, si inaugura con una citazione pregnante di Einstein alla quale faceva seguito una definizione bislacca. Ripiegato dentro di sé ("morbosamente" per sua stessa ammissione), Einstein ha passato la sua vita a riflettere sull'organizzazione della materia e dell'Universo. Ce ne fossero un po' di più di soggetti del genere, "morbosamente" ripiegati su se stessi!
    Wikipedia riflette lo statuto del sapere prodotto dall'uomo che, a livello scientifico, ha raggiunto un certo rigore, e, a livello umanistico, non lo ha ancora raggiunto e, forse, non potrà mai raggiungerlo.
    Luigi Anepeta
     
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  6. titan03
     
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    A quanto pare hanno reintrodotto la definizione bislacca...

    saluti
    Francesco
     
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  7. l.anepeta
     
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    La confusione tra introversione e introvertimento, inteso come sviluppo disfunzionale, fa parte della cultura corrente ed è presente anche nel modo di parecchi introversi di vivere la propria condizione. Non c'è da sorprendersi che spunti sulla Rete. Sono intervenuto chiarendola. Non mi sorprenderebbe se qualcuno non volesse rinunciare al termine "morboso". Battere e ribattere con uno sconosciuto non mi interessa.
    Luigi Anepeta
     
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  8. titan03
     
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    Certo. In effetti volevo solo puntualizzare sul fatto che quelle modifiche non sarebbero rimaste intoccate a lungo; per fortuna non sono state eliminate completamente. Interessante il fatto che l'autore che ha reinserito la definizione precedente ha dato la seguente giustificazione:
    CITAZIONE
    mantengo quella parte di incipit, che è la definizione esatta, "da vocabolario"

    Evidentemente -- anche a giudicare dalla sua biografia -- non è uno del campo e, poiché mantiene parecchie voci su Wikipedia, si limita a preoccuparsi che, per così dire, esse mantengano un certo "ordine".

    Vedremo cosa succederà nelle prossime puntate... ;)

    Francesco
     
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7 replies since 5/1/2009, 19:27   602 views
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