Darwin e gli introversi

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  1. spartan3000_it
     
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    Dopo il taglio politico vorrei proporvi certi miei pensieri a sfondo biologico e dal lato evoluzionista. Darwin viene spesso mistificato e frainteso nel senso di credere che venga selezionato il piu' forte e tutto lascerebbe pensare che gli introversi siano destinati ad estinguersi non possedendo le qualita' relazionali necessarie per sopravvivere e procreare nelle nostre societa' dove sono favorite altre qualita', almeno apparentemente. In certi ambienti elitari e massonici che credendosi illuminati vogliono influenzare l'organizzazione delle nostre societa' si teorizza apertamente un darwinismo accelerato e pianificato che prelude ad ogni sorta di violenza e bruttura etica come la storia ci insegna quando in altre occasioni si e' lasciato che queste teorie si diffondessero. Quello che c'e' da dire e' che non e' scientifico ma semplicemente un delirio teorizzare che l'evoluzionismo richiede il sacrificio di deboli e aggiungo introversi palesemente sfavoriti nel nostro contesto sociale. Se cosi' fosse gli introversi si sarebbero estinti da un pezzo insieme agli onesti e ai pacifisti che rispettano le regole a tutto vantaggio di forti, aggressivi, disonesti e ingannatori. Se cosi' non e' stato e i geni dell'introversione e dell'onesta' continuano a girare nel genoma umano e' evidente che la natura riserva un vantaggio evolutivo alla circolazione di questi geni vuoi per una sorta di selezione di gruppo o anche perche' sono geni che comunque procurano dei vantaggi evolutivi a livello personale (ad esempio gli introversi sentono prima le "minaccie"...). Anche nel campo dell'evoluzione insomma la partita e' tutta da giocare e anzi dopo la presente crisi economica delle nostre societa' capitalistiche di massa vedrei maggiori chances di successo per il contributo che gli introversi possono dare ad uscire da questa crisi che e' soprattutto etica e di valori. Estroversi e introversi possono e devono collaborare in un contesto comunitario perche' entrambi sono utili al successo evolutivo dell'umanita'.
     
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  2. Koenig4
     
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    Secondo me tu spartan darai un notevole contributo al forum.
    Ti dò pertanto un secondo e più caloroso benvenuto tra noi! :)
    Bellissime le parole che hai scritto. Bravo!
     
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  3. l.daniela
     
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    Introversione
    di Nicola Ghezzani

    3. L'introversione come carattere evolutivo e valore sociale

    ......In [4] ho fatto un'ipotesi (poi approfondita in alcuni capitoli di [5] e in [6]: che la specie umana stia già producendo il “rimedio biologico” all'abuso dell'uomo sull'altro uomo insito nella produzione di identità superficiali e scarsamente sensibili (ma “pratiche” e perciò utili all'adattamento alla natura fisica del mondo). La mia ipotesi è che la specie stia selezionando individui dotati in una qualità specifica: la sensibilità riflessiva, che è la base di quella caratteristica psicologica che è l'introversione.

    Ecco una rapida enunciazione del principio:

    L'immenso potenziale psicobiologico [prodotto dalla specie e] rimasto tuttora largamente inesplorato è la capacità di interazione del singolo uomo con se stesso, cioè il potenziale introversivo-riflessivo individuale, espresso, in prima istanza, nell'immaginazione riflessiva. Potenziale nuovo perché la sua funzione non è quella di fornire strumentalità tecniche di uso immediato, bensì quella — altamente rischiosa — di confrontare mediante opposizione l'intera struttura del mondo umano oggettivo (la società) con un mondo interno soggettivo in grado di immaginare mondi alternativi diversi e migliori, e di erigersi pertanto a parametro dell'intera creazione umana.
    L'immaginazione riflessiva ha dunque una finalità evoluzionistica duplice: il suo scopo è perfezionare sia le interazioni umane concrete, sia la loro oggettivazione materiale nel fenomeno storico della cultura.
    ([4] p. 121)

    Insomma, l'individuo dotato di sensibilità riflessiva — spesso introverso — ha lo scopo biologico di rendere l'evoluzione tecnica dell'uomo e le sue produzioni sociali qualcosa di armonico e soprattutto “profondo”: ossia pensato, vagliato, riflettuto. Questa riflessione profonda, “viscerale”, porta alla possibile creazione di un mondo immaginario, ideale, contrapposto a quello reale.

    Sempre in [4] scrivevo:

    Il mondo interno soggettivo cresce così fino a diventare un mondo autonomo in cui vengono liberamente immaginate sia le nuove potenzialità culturali, che le stesse potenzialità di rapporto fra gli esseri umani.
    (p. 40).........



    tratto da: http://asip.wikidot.com/introversione#toc2

    :D

    smack!
    daniela

     
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  4. imperia69
     
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    si, aggiungerei che quando andavo all'università (più o meno nel Pleistocene :P ) ci spiegavano che la selezione naturale non "premia" il più forte, ma quei soggetti che trasmettendo maggiormente i propri geni alle generazioni successive, hanno la possibilità di modificare la composizione genetica della popolazione cui appartengono. Non è quindi la forza fisica a fare la differenza, ma la sopravvivenza dei propri geni.
    In questo senso non so se la percentuale calcolata di 5-7% di introversi è rimasta costante nel corso dell'evoluzione o se nel tempo è andata incrementando, né credo ci sia modo di calcolarlo.
     
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  5. d0b
     
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    L'evoluzione necessita di tempi lunghissimi e la competizione non è l'unico fattore che influisce. La selezione naturale si nutre anche e forse soprattutto della diversità. Ci sono specie animali che nell'arco di milioni di anni sono cambiate pochissimo a livello biologico, come se per loro l'evoluzione si fosse fermata: questo probabilmente perhè o sono iperadattati al loro ambiente o sono facilmente adattabili alle sue variazioni. Credo che quest'ultimo fattore sia il più determinante. Chiedete agli scarafaggi...ormai si sa però che l'iperspecializzazione ad un ambiente e ai suoi vari fattori, al minimo cambiamento di quest'ultimo, risulta disadattiva. I dinosauri probabilmente si sono estinti per questo, lasciando campo libero ad altri generi che non avevano la possibilità di svilupparsi. L'essere umano vive in una condizione di iperspecializzazione tale, che s'è creato un ecosistema su misura, a scapito degli ecosistemi preesistenti. La minaccia di un crollo, sia esso graduale o repentino, è sempre presente e non tanto irrealistica come si potrebbe pensare. Già da due secoli le crepe di questo antroposistema sono evidenti, oggi più che mai.
    Inoltre non necessariamente il più debole deve perire nella selezione. La variazione biologica, se in qualche modo adattiva, non viene eliminata. Se un individuo di una specie nasce e si sviluppa con una malformazione che in qualche modo gli consente un vantaggio sugli altri nella lotta con l'ambiente, inevitabilmente non verrà scartato dalla selezione. Se così fosse stato, non saremo in questo non luogo, data la neotenia dell'uomo.
    Questo almeno a livello biologico: sinceramente non son ulteriormente informato su quali sono gli sviluppi più recenti degli esperti. Quanto poi alla selezione naturale applicata alla psiche, sospetto che le cose siano molto più complesse e oscure di quanto possiamo pensare.
     
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  6. orzouei
     
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    io ho l'impressione che gli uomini introversi abbiano più difficoltà a trovare una donna. E non parlo solo per esperienza personale lo vedo anche con alcuni amici e parenti. Ma non tutti gli introversi hanno questi problemi. Forse c'è una minoranza nella minoranza. O forse condizioni ambientali sfavorevoli. O forse gli uomini introversi sono costretti a vivere in condizioni ambientali sfavorevoli tra i quali l'isolamento. La timidezza per un uomo è una cosa devastante e siccome è l'uomo che deve prendere l'iniziativa, tra un introverso e un estroverso chi è il primo che si fa avanti? E' vero che poi è la donna a decidere ma ho l'impressione che alle donne introverse piacciano gli estroversi o comunque sono messe in condizione di scegliere un estroverso. Comunque sia io l'ho vissuto sulla mia pelle questa situazione e non credo di essere un caso a parte. Sicome l'uomo ha un potenziale riproduttivo molto maggiore della donna, ecco spiegato il 7% di introversi.
     
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  7. spartan3000_it
     
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    Rispondo a orzouei. Le motivazioni psicologiche che spingono gli umani a socializzare possono essere le piu' varie e complesse e non mancano tentativi di fornire una loro catalogazione. Anche nel campo delle relazioni fra i due sessi dobbiamo sfidare una complessita' di motivazioni psicologiche che determinano la scelta del partner. In genere si dice che le donne scelgono il partner in base a tratti di leader e dominanza. Ma non generalizzerei questo assunto valido comunque per rapporti a sfondo istintivo e improntati a una certa promiscuita'. Nel caso della scelta del partner in vista di un matrimonio e allevamento della prole le cose senz'altro cambiano e non sarei piu' cosi' sicuro che le donne scelgano in maggioranza il genotipo estroverso: gli introversi potrebbero essere piu' affidabili dal punto di vista della fedelta' e delle cure da riservare alla prole. Il genotipo introverso per esprimere le sue potenzialita' ha bisogno dunque di un contesto di regole e valori che potrebbero sembrare desueti in questa modernita' teleguidata da agenzie culturali sostanzialmente immorali e che pare vogliano diffondere proprio il modello di una sostanziale promiscuita' sessuale. Io non faccio mistero di professarmi "cristiano" e ho fatto la mia chiara scelta di campo. Religiosamente, non so se esagero, gli introversi si troverebbero a dover svolgere il ruolo del "sale" che da' sapore alla minestra come nella parabola evangelica.
     
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  8. Koenig4
     
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    Sì credo che sia davvero come dici. Una Donna è attratta molto anche dalle qualità introverse e, chissà, magari è anche per questo motivo che gli Introversi persistono. Un caro saluto.
     
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  9. orzouei
     
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    Io credo che l'introverso non ha l'opportunità di potersi mettere in condizione di escere scelto. Per essere scelti bisogna in qualche modo essere visibili e riconoscibili. Soprattutto non essere conosciuti questo credo che ci penalizza. Siccome teniamo più alla sostanza che all'apparenza le donne ma anche gli uomini hanno bisogno di più tempo per capirci e quando ci scoprono rimangono stupefatti e affascinati. Arrivare a stabilire un contatto, questo è stata sempre una difficoltà per me.
     
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  10. Franz86
     
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    Secondo la teoria evoluzionistica vengono premiati non necessariamente i più forti, ma i più adatti. Secondo me tutto il discorso di Spartan3000_it risente di una certa idealizzazione dell' introversione fine a se stessa:

    CITAZIONE
    che gli introversi siano destinati ad estinguersi non possedendo le qualita' relazionali necessarie per sopravvivere e procreare nelle nostre societa' dove sono favorite altre qualita', almeno apparentemente.

    Non sono destinati ad estinguersi, non si sono mai estinti (come poi parlassimo di una specie separata rispetto agli estroversi :D ) ma non per nulla gli individui con spiccato orientamento introverso sono una minoranza. L' uomo è "animale sociale", la scarsa propensione alla socialità nel singolo individuo può essere evidentemente un problema nelle relazioni con i suoi simili e l'ambiente.

    CITAZIONE
    Quello che c'e' da dire e' che non e' scientifico ma semplicemente un delirio teorizzare che l'evoluzionismo richiede il sacrificio di deboli e aggiungo introversi palesemente sfavoriti nel nostro contesto sociale.

    A parte che l' applicare le leggi naturali ad un contesto sociale artificiosissimo secondo me funziona fino ad un certo punto, se l' introverso (che non vedo perchè debba essere necessariamente debole) non sa (o non vuole) sviluppare e sfruttare i suoi punti di "forza" ed indulge solo nelle sue "debolezze" (leggasi iper-razionalismo, insicurezze e paranoie), sarà ovviamente molto sfavorito.
    Ma dato che noi umani siamo tutti un mix di introversione ed estroversione, sarebbe il caso ci sforzassimo di trovare un equilibrio funzionale tra queste due polarità in grado di consentirci di essere "adatti" alla sopravvivenza nell' ambiente esterno.

    CITAZIONE
    Se cosi' fosse gli introversi si sarebbero estinti da un pezzo insieme agli onesti e ai pacifisti che rispettano le regole a tutto vantaggio di forti, aggressivi, disonesti e ingannatori. Se cosi' non e' stato e i geni dell'introversione e dell'onesta' continuano a girare nel genoma umano e' evidente che la natura riserva un vantaggio evolutivo alla circolazione di questi geni vuoi per una sorta di selezione di gruppo (...)

    Un po' troppa retorica. "L' onestà" in sè mi sentirei di dire che non è caratteristica innata ma acquisita e culturale ( anche se andrebbe definita bene e sezionata accuratamente nelle sue componenti ... ).
    E anche il "pacifismo" è una forma di lotta, molto evoluto dal punto di vista culturale, che fa leva su giudizi di valore riconosciuti va vasta scala : quando però diventa aprioristico (quando perde cioè la sua caratteristica di "strumento di lotta alternativo") sfociando nella remissività totale ed incondizionata è senza dubbio suicida ( e patologico, direi). L' aggressività, che trova sfogo in mille modi diversi ( perfino nelle dispute sui forum!) è un carattere innato che può essere più o meno spiccato e può venire più o meno coltivato, ma che è comunque sempre presente (negli individui sani).

    CITAZIONE
    (...) o anche perche' sono geni che comunque procurano dei vantaggi evolutivi a livello personale

    Se c'è una cosa di cui l'evoluzione della specie "si disinteressa" bellamente è proprio il singolo individuo, quindi questa tesi è assolutamente insensata.
    Per questo sostengo sia improprio ( o perlomeno poco "umano") applicare in toto l' evoluzionismo a certi discorsi sull' orientamento caratteriale umano.
     
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    CITAZIONE (Koenig4 @ 2/3/2009, 09:14) 
    Sì credo che sia davvero come dici. Una Donna è attratta molto anche dalle qualità introverse e, chissà, magari è anche per questo motivo che gli Introversi persistono.

    ....e poi ci svegliamo tutti sudati.
     
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    CITAZIONE (Warlordmaniac @ 9/6/2012, 22:02) 
    ....e poi ci svegliamo tutti sudati.

    ahah. :D
     
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11 replies since 28/1/2009, 09:22   526 views
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