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Koenig4.
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Non ho mai avuto piena consapevolezza di ciò che mi disturba. Uhm... vediamo...
... lo stigma sociale ( famiglia, parenti, condomini, vicini, colleghi, ect )
1. sull'Introversione
2. sulla condizione di celibe senza figli
3. sulla mancata realizzazione scolastico-lavorativa.
Devo dire che alla fine i tre punti si riconducono ad uno solo : l'Introversione.
Il primo esiste perchè sono Introverso, il secondo esiste perchè sono Introverso, ed il terzo esiste perchè sono Introverso. Non che l'Introversione sia il problema, per carità. Il problema è l'appartenere ad una minoranza ed, in particolare, vivere da Introverso in un mondo per Estroversi.
Ecco l'autocura a cui ho pensato :
1. La solitudine d'oro
2. L'Estrovertimento positivo
3. Mettere a disposizione la mia esperienza a vantaggio di altre persone Introverse.
Edited by Koenig4 - 31/10/2009, 12:05
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uè_milano!.
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visto che sono parecchio d'accordo direi anche: sarebbe il tuo 4) per te o per me 2)
gli intro si scazzottano con gli intro o per meglio dire:
diamo alla nostra pianta acqua e m***a vera ma non diamole la coca cola...si, dovrebbe andare come metafora
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Io invece sono andato dallo psicologo anni fa e gli chiesi di curare la mia introversione. Parlai per una decina di sedute di me e lo psicologo mi faceva più che altro solo domande. Poi, l'ultimo giorno mi ha dato la cura: un viaggio all'estero. L'ho fatto. . -
senzanome70.
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CITAZIONE (Warlordmaniac @ 11/11/2009, 15:59)Io invece sono andato dallo psicologo anni fa e gli chiesi di curare la mia introversione. Parlai per una decina di sedute di me e lo psicologo mi faceva più che altro solo domande. Poi, l'ultimo giorno mi ha dato la cura: un viaggio all'estero. L'ho fatto.
beh? e come è andata?
no, perché io sono appena ritornata da un viaggio all'estero e mi sento benissimo.
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Spesi un casino di soldi per i viaggi. Avevo un po' paura per la lingua (Paesi Bassi) e sono andato avanti con quel poco che ricordavo dell'inglese. Sono tornato che ero lo stesso di prima, forse un po' dispiaciuto per il fatto di essere stato in un posto considerato il più trasgressivo e non aver potuto toccare una donna neanche di striscio.
Il tutto spendendo..... non mi ci far pensare. Però l'esperienza di per sé non è stata brutta. Il mio problema è che penso sempre al sesso, che è lo scopo della mia vita e fonte di energia.
Mi darebbe fastidio se ora pensate di me come il classico pischello arrapato che si vanta delle sue performances e delle sue conquiste; in realtà ho ben poco da vantarmi.. -
Koenig4.
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Io ho avuto dei contatti con delle psicologhe ma mai per curarmi. La prima al centro di orientamento universitario, la seconda alla visita di leva, la terza per ottenere e giustificare una assenza dal lavoro e la quarta per divulgare il saggio Timido Docile Ardente. Non ho bisogno di alcuna cura. La mia introversione e la mia vita da introverso la percepisco come un problema di natura esistenziale e non di salute. Andare in terapia non mi servirebbe a nulla. Se dovessi cambiare idea non sò da chi andrò. Di sicuro il tuo terapeuta lo depenno, visto la cura che ti ha consigliato!
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Magari più che sbagliare psicanalista, ho sbagliato meta estera: dicono un gran bene dei sabati sera inglesi. 
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Koenig4.
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Ma sì, certo, io scherzavo. Io trovo che lo psicoterapeuta nel consigliarti un viaggio ha riconosciuto che in te non c'è nulla che non và. Il "problema" è che purtroppo siamo una minoranza ad essere ad introversione-prevalente. La solitudine amicale affettiva e sessuale è una costante che ha visto numerose testimonianze sul forum. Ci sono però anche altre voci sul forum, magari di persone con una età anagrafica media più alta della tua, che fanno pensare che per le persone ad introversione-prevalente non ci sia un destino scritto che sia a senso unico. Un caro saluto e di nuovo benvenuto sul forum. . -
McKinley Morganfield.
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CITAZIONE (Koenig4 @ 11/11/2009, 17:19)Io ho avuto dei contatti con delle psicologhe ma mai per curarmi. La prima al centro di orientamento universitario, la seconda alla visita di leva, la terza per ottenere e giustificare una assenza dal lavoro e la quarta per divulgare il saggio Timido Docile Ardente. Non ho bisogno di alcuna cura. La mia introversione e la mia vita da introverso la percepisco come un problema di natura esistenziale e non di salute. Andare in terapia non mi servirebbe a nulla. Se dovessi cambiare idea non sò da chi andrò. Di sicuro il tuo terapeuta lo depenno, visto la cura che ti ha consigliato!
che fai? Tu invece ti vanti?
Comunque inutile reprimere l'introversione, se vuoi solo del mero sesso fa come papi.. -
Koenig4.
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Ahahahah... 
Ciao Mc! Mi hai fatto fare una bella risata. Effettivamente in questo forum affermare di non avere bisogno di cure equivale a vantarsi... ahahahah ancora rido... Guarda Mc la mia condizione è questa : sono sotto il tiro incrociato del pregudizio, la mia vita è parzialmente penosa e in più convivo con il senso di avere sprecato in parte le carte che avevo da giocare... Forse con gli studi del Dottor Anepeta da giovane si poteva fare qualcosa ( non dico curarmi ma per esempio capire, fra le varie cose, che dovevo scegliere un corso di studi "vocazionale" ). Tuttavia... navigo!
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senzanome70.
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vabbè... io sono andata semplicemente in vacanza e sono stata molto bene. era tempo che non mi divertivo così.
il problema secondo me è il modello di riferimento che adottiamo.
spesso noi stessi introiettiamo un modello che non ci appartiene, per esempio, è fico chi rimorchia (che termine odioso) tanto e fa tanto sesso, chi sa sedurre le donne portandosele a letto (come sacchi di patate, perché nel gergo le donne si rimorchiano e si portano, perché si dà per scontato che esse non abbiano gambe per camminare e volontà per scegliere cosa fare).
il modello di riferimento vale anche per le donne. sono vere femmine quelle che conquistano gli uomini, tanti, che scelgono tra i vari pretendenti quello che a loro aggrada per essere meglio rimorchiate e portate, quelle che seducono mostrando il corpo ma concedendosi solo achi dicono loro (tutto tranne che scegliere autonomamente, consapevolmente e in modo diretto il proprio piacere).
sono andata un po' fuori tema... però ci voleva!
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Koenig4.
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senzanome io credo invece che tu abbia centrato il tema... . -
McKinley Morganfield.
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saggia donna senzanome, ho capito che prende come modello di critica lo stereotipo senza però generalizzare su tutti gli esteroversi.
koenig, valuta la situazione però, è penosa per te o per gli altri? Per il resto è un problema nostro, noi viviamo spesso di rimpianti, però delle carte da giocare pur sempre ti rimarranno no?. -
Koenig4.
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Mc inutile farsi illusioni. Il saggio ( se ho capito bene ) prospetta un ventaglio di quattro possibilità per l'introverso. Una vita soddisfacente, una vita penosa, il disagio psichico e il suicidio. Ho una buona carta da giocare che è quella di affezionarmi a te e a tutti gli amici della LIDI. Purtroppo molti se ne vanno. Eri arrivato insieme a Misanthropist e lui non c'è più. Spero che tu resti sempre visto che sei un ragazzo in gamba. E spero anche di poterti incontrare alla sede di Roma prima o poi. Io ci vado una volta l'anno all'incirca.
Un saluto affettuoso.. -
Enrico-buono.
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Secondo la letteratura medica io avevo buoni motivi per andare dallo psicologo. I benpensanti mi hanno più volte additato come asociale...
Dopo ben 36 anni di vita ho deciso di andarci per capire il perché della mia sfera sociale.
10 sedute a parlare di cose intime ad uno sconosciuto.
Al termine dell'ultima seduta lo psicologo è riuscito a dirmi che non dovevo portare meno rancore verso i miei genitori (sono separati ed ho saputo che sono nato per un errore + altri 1000 particolari che non scrivo).
Risposta di un'ovvietà incredibile.
Vorrei parlare anche di cifre, ma meglio di no. Magari i professionisti che leggono si potrebbero risentire.
XX euro ogni volta per scaldare una sedia nel farmi domande ovvie, cifre che sinceramente sono eccessive anche per chi ha passato anni a studiare all'università. Parlo ovviamente del mio caso, non in generale.
Beh, almeno questa esperienza mi è servita a capire che non ho bisogno di andare dallo psicologo, anche se vi assicuro che ho avuto molti momenti bui.
Per quanto riguarda gli psicofarmaci... Io non ne ho mai presi.
Sono per natura una persona introversa. Punto.
Se non sta bene agli altri il problema è principalmente un loro problema!!!
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